Pisa, 16 aprile "Affidamento dei servizi sociosanitari al volontariato"

Pisa, 16 aprile "Affidamento dei servizi sociosanitari al volontariato"

Sabato 16 aprile ANPAS ha promosso un seminario interno su “AFFIDAMENTO DEI SERVIZI SOCIOSANITARI AL VOLONTARIATO: approfondimento a seguito delle Sentenze Europee e Linee ANAC. Verso il Codice Etico ANPAS”.

Un appuntamento, che si inserisce all’interno dei festeggiamenti per i 130 anni della Pubblica Assistenza Società Riunite di Pisa,  che ha portato a Pisa il Consiglio nazionale ANPAS e i presidenti di tutti i Comitati Regionali per approfondire un tema centrale delle attività delle Pubbliche Assistenze: l’affidamento dei servizi sociosanitari. Un tema assolutamente attuale, non solo per le Linee Guida da parte dell’Autorità Anticorruzione (ANAC), ma anche il percorso di Riforma del Terzo Settore, licenziato poche settimane fa dal Senato e per l’imminente pubblicazione del Codice Appalti.

Pisa, 16 aprile "Affidamento dei servizi sociosanitari al volontariato"

Fabrizio Pregliasco ha sottolineato l’importanza del percorso del codice etico iniziato da Anpas “Lavoriamo per il consolidamento di una consapevolezza da dare alle associazioni attraverso una formulazione formale di un patto di corresponsabilità che non vuole avere linee ispettive, ma un modo per evidenziare l’impatto sociale di ciò che facciamo e la democrazia del nostro movimento. Il nostro codice etico sarà uno strumento per migliorare la qualità dei servizi. Per fare questo come prima cosa dobbiamo rimarcare la specificità della nostra storia per innovarla in uno scenario sempre più complesso.n quanto reti di secondo livello siamo luoghi dove poter verificare, controllare e far crescere la qualità.  Il volontariato sano c’è e si deve far conoscere per potersi organizzare rispetto al futuro. Per quanto riguarda la Riforma del Terzo Settore aspetteremo i decreti attuativi e per questo abbiamo individuato molti margini di azione nella nostra attività di condivisione con il parlamento e le istituzioni".

Sandra Capuzzi (Responsabile Politiche Sociali ANCI Toscana, Assessora Politiche Sociali Comune di Pisa, Presidente Società della Salute pisana) ha concentrato il suo intervento sulla necessità di riformare il welfare su bisogni sempre più trasversali “I conflitti attuali sono frutto di una crisi di valori. Dobbiamo assolutamente essere in grado di dare risposte giuste a un sistema di bisogni che aumenta costruendo un rapporto diverso Abbiamo bisogno di mettere un’asticella partendo dai princìpi del volontariato”.

L’avvocato Roberto Damonte ha riportato la sua esperienza nella sentenza liguria mettendo in luce come le due sentenze (Liguria e Piemonte), stanno consolidando l’orientamento giurisprudenziale: “Non è stato facile spiegare che il volontarito in sede di Corte di Giustizia: l’idea che aleggiava era che il volontariato non essendo in grado di realizzare un servizio così importante e che praticasse quel servizio per finalità non meritevole di tutela. Il perseguimento della finalità sociale, la tutela della salute e l’equilibrio del bilancio sono i capisaldi i su cui la Corte ha scritto la sentenza sottolineando che il volontariato ha dignità costituzionale poiché è una delle modalità in cui si manifesta la libertà individuale ed evitare le gare a ribasso”

Claudio Tamburini ha commentato le due sentenze ricordando come in entrambi i casi si siano ispirate ai contenuti essenziali della legge 266 del 1991 e sul concetto di solidarietà contenuto nella costituzione e incarnato dalle associazioni di volontariato e nell’esigenza di riaffermare questi concetti nella nuova Riforma.

Il terzo intervento è stato quello di Paolo Michiara, avvocato in Parma, che si è esresso sul principio di sussidiarietà: “non c’è solo una doverosità dello stato, ma anche dei cittadini. Dobbiamo enfatizzare la storia delle pubbliche assistenze Anpas perché sono associazioni strutturate e storiche. Dei territori le pubbliche assistenze sono la storia. Anche il giurista si trova più a suo agio quando alle spalle ha una storia di questo tipo e noi siamo gli unici per queste particolarità”.

Nella sua relazione Patrizio Petrucci, past President Anpas ha evidenziato come quello attuale, con la Riforma del Terzo Settore approvata alla Camera sia un punto di svolta per il volontariato partendo dal concetto del bisogno reale del radicamento del territorio e il bisogno di pensare la rete: “In questa legge si fa riferimento all’impatto sociale e alla capacità reale delle organizzazioni di fare servizi. Per questo dobbiamo intensificare il rapporto con la cittadinanza. Per questo è important il percorso sul codice etico di Anpas non per difendere il volontariato, ma per svolgere i nostri compiti nell’interesse dei cittadini”.
Attilio Farnesi, presidente Anpas Toscana ha sottolineato come le varie sentenze ci devono far ragionare su un sistema che dovrbbbe essere esteso a livello nazionale “insieme al codice etico dobbiamo trovare linee comuni per la nostra storia e il nostro tratto distintivo”.

In apertura di convegno, Daniele Vannozzi, presidente della Pubblica assistenza di Pisa ha ricordato che il 30 di settembre la pubblica assistenza di Pisa festeggerà i 130 anni dalla fondazione: “Un impegno quotidiano quello preso con la nostra comunità e alle aspettative di tredicimila soci. Siamo in contatto diretto con i bisogni delle persone perché nelle nostre sedi passano circa 150mila persone e svolgiamo i nostri servizi con 700 volontari, ci confrontiamo con circa 35 medici di base e 50 specialisti”.

Sergio Breghi, volontario della Pubblica Assistenza di Pisa

In apertura di Consiglio Nazionale è poi intervenuto Marco Filippeschi, sindaco di Pisa. Nel pomeriggio la premiazione a Sergio Breghi, volontario storico della Pubblica Assistenza di Pisa.

Al seminario erano presenti alcuni dei protagonisti che hanno seguito i procedimenti delle Sentenze alla Corte di Giustizia Europea per il caso Liguria (2014) e Piemonte (2016) a difesa del volontariato in sanità. 

 

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