Elenco centrale ed elenchi territoriali delle organizzazioni di volontariato di Protezione Civile: la nota del Capo Dipartimento
10 giugno - Nota del Capo Dipartimento del 30 aprile 2013: disposizioni sull’istituzione dell'elenco centrale e degli elenchi territoriali delle organizzazioni di volontariato di protezione civile Oggetto: Istituzione dell'elenco centrale e degli elenchi territoriali delle organizzazioni di volontariato di protezione civile - attuazione delle disposizioni contenute nel paragrafo 1 della Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 novembre 2012, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 1° febbraio 2013 Come è noto il Presidente del Consiglio dei Ministri ha recentemente adottato una Direttiva contenente specifici indirizzi operativi volti ad assicurare l'unitaria partecipazione delle organizzazioni di volontariato alle attività di protezione civile. La Direttiva è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 27 - serie generale - dello febbraio 2013 e le disposizioni in essa contenute divengono operative decorsi 180 giorni dalla pubblicazione, vale a dire a partire dal prossimo 31 luglio 2013. >>>CONTINUA SUL SITO DEL DIPARTIMENTO DI PROTEZIONE CIVILE
Come richiedere l'iscrizione. Dal 31 luglio 2013 – a 180 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale – diventano operative le disposizioni della Direttiva “Indirizzi operativi volti ad assicurare l’unitaria partecipazione delle organizzazioni di protezione civile alle attività di protezione civile”.
L’iscrizione in questo elenco è presupposto essenziale e irrinunciabile per l’accesso ai benefici e alle misure previste nel Regolamento.
Soddisfazione da parte di Anpas e del Presidente della Consulta Nazionale del Volontariato di Protezione Civile all'indomani della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 novembre 2012, contenente gli “Indirizzi operativi volti ad assicurare l’unitaria partecipazione delle organizzazioni di volontariato all’attività di protezione civile”. La direttiva tutela la partecipazione delle organizzazioni di volontariato a tutte le attività di protezione civile ne sostiene le azioni nell’ambito del Servizio Nazionale, adeguando procedure e strumenti al mutato quadro organizzativo della Protezione Civile, nel rispetto dei principi del Dpr 194/2001. "Si va quindi a concretizzare un lungo percorso dove Dipartimento, Associazioni nazionali, Regioni, Province e Comuni hanno dato dimostrazione di serietà e di responsabilità lavorando su un documento che riconosce l’importanza di ogni livello di intervento (locale, regionale o nazionale) ed organizza in maniera omogenea le risorse rispettandone le autonomie", dichiara Carmine Lizza, responsabile Protezione Civile Anpas nazionale. Gli effetti si vedranno soprattutto a livello locale: "Parto da casa nostra e quindi dalle Pubbliche Assistenze che, in varie regioni, fino ad oggi non potevano essere iscritte nei registri di protezione civile perché questi prevedevano l’iscrizione nel settore prevalente di attività che, per la maggior parte delle nostre 882 associate, è quello sanitario", continua Lizza. "Con questo decreto i registri diventano due e quindi questo problema viene risolto. Contemporaneamente viene facilitata l’iscrizione nel registro nazionale in quanto sedi operative di Anpas con un alleggerimento burocratico anche per Regioni e Dipartimento". Altro aspetto importante di questo decreto è l’obbligo di comunicare, in maniera esplicita, la partecipazione di ogni associazione alle attività di protezione civile dovendo indicare la “quota parte” che ogni associazione mette a disposizione del livello territoriale con il quale partecipa (comunale, regionale, nazionale). "Insomma ritengo questo decreto un bel passo avanti verso un vero sistema di protezione civile", conclude Lizza. Secondo Luciano Dematteis, rappresentante di Anpas presso la Consulta Nazionale,decreto è importante perché “fa finalmente chiarezza sugli albi ai vari livelli e di conseguenza sarà possibile programmare le attività di prevenzione nei vari settori. Per quanto concerne l'Anpas la divisione degli albi ci permette di essere presenti ai vari livelli e nel contempo essere movimento unito”. Secondo Simone Andreotti, Presidente della Consulta Nazionale del Volontariato, gli effetti saranno molti: “Prima di tutto l'organizzazione dell'elenco delle associazioni di volontariato, la cui iscrizione permette di fruire dei benefici di legge previsti dal DPR 194. Riorganizzare gli elenchi permette di prendere atto di un volontariato che dal 2001 è cresciuto, rafforzandosi sia nelle associazioni nazionali che nelle realtà locali. La nuova Direttiva riconosce ufficialmente questi due ambiti come entrambi strategici per il Paese, che devono beneficiare degli stessi diritti e doveri, cercando di dare un messaggio di necessaria omogeneità sul territorio nazionale. La creazione di sotto-elenchi dedicati permette a ognuno, con chiarezza e trasparenza, di iscriversi, a seconda delle sue scelte associative e delle sue peculiarità su un piano territoriale o nazionale, a parità di dignità e diritti. "La direttiva", prosegue Andreotti, "va oltre prevedendo dei criteri unitari ispirati alla qualità necessari non solo per iscriversi, ma anche per mantenere viva l'iscrizione. L'assenza di fini di lucro, la presenza prevalente volontaria degli associati, l'assenza di condanne penali per reati che comportano l'interdizione dai pubblici uffici dei legali rappresentanti sono criteri ineludibili per partecipare alle attività di protezione civile, elementi che allontanano dal nostro mondo ancora “sano” le tentazioni del “profit” e rimarcano la pratica della legalità come presupposto per operare”. Viene poi inserita, come è stato richiesto lo scorso anno agli Stati Generali del Volontariato di Protezione Civile dell'aprile 2012, l'effettiva esperienza e attività sul campo per poter mantenere il fregio di associazione di protezione civile iscritta. "Elenchi quindi dinamici e realistici, che tenderanno a premiare e stimolare la concreta qualità e il vero spirito del volontariato che muove il nostro mondo”. "Abbiamo fatto un ottimo lavoro di squadra", conclude Andreotti, "con il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, le Regioni, l'Anci e l'Upi su questa direttiva. Un lavoro finalmente premiato. Il prossimo passo sarà riprendere questo lavoro per seguire l'indicazione che è uscita con chiarezza agli Stati Generali del Volontariato, ovvero il tema della rappresentanza. Ridefinite attraverso il nuovo elenco le associazioni (grandi e piccole) di protezione civile, dobbiamo lavorare per dargli una voce autorevole ed includente. Oggi il volontariato di protezione civile non ha un soggetto unico che possa rappresentarlo in tutte le sue forme, garantendo pari dignità a tutti. Dobbiamo trovare la strada per fare incontrare le associazioni nazionali e quelle locali, come abbiamo fatto con successo agli Stati Generali. Questa per noi continua ad essere una priorità". Unica nota dolente sottolineata da Luciano Dematteis: “Purtroppo non si è riusciti a mettere dentro il rinnovo del Comitato e si dovrà continuare con la Consulta. Al momento, vista la disponibilità del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile non ci sono problemi, ma dobbiamo tenerci pronti per il futuro”.
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Link: la notizia sul sito del Dipartimento di Protezione Civile La direttiva pubblicata in Gazzetta Ufficiale il I°febbraio 2013 Gli stati generali del volontariato di Protezione Civile
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