Molise, il terremoto del 2002 e l'intervento di Anpas

Dieci anni dopo, ricordiamo l'intervento di Anpas in occasione del sisma che ha colpito il Molise con un articolo di Luciano Dematteis. 

"Pur non essendoci connessione diretta, la terra ha cominciato a tremare anche nel Molise ove la tragedia dei 26 bambini deceduti sotto la macerie della loro scuola, a San Giuliano di Puglia, ha tenuto tutta l'Italia con il fiato sospeso fino al tragico epilogo", scriveva Luciano Dematteis.

Nello stesso giorno In Sicilia, nel comune di Santa Venerina, alle falde dell'Etna, Anpas ha gestito gestisce un campo di 200 sfollati  e in più  ha assicurato l’intervento di pronto soccorso nella zona con 120 volontari di cui 30 provenienti dalla Calabria più un nucleo specializzato in impiantistica di 5 elementi provenienti dalla Toscana.

In Molise il campo Anpas accoglieva un campo di 300 persone, con il lavoro di 150 volontari provenienti dalla Campania, dalle Marche e dalla Puglia.

 L'articolo di Luciano De Matteis si intitolava "Solidarietà lontano dai riflettori" 

Un forte terremoto ne distrusse gli antichi casali. Quasi mille anni fa, quello che oggi è Colletorto sperimentò direttamente la violenza del terremoto che oggi, puntualmente, si è riproposta.

Posto a meno di dieci chilometri dall’epicentro della scossa delle 11,32 del 31 ottobre (e delle repliche dei giorni successivi) Colletorto è un paese di circa 2700 abitanti che vive l’emergenza sismica del Molise con minore notorietà ma con altrettanta drammaticità di altri, più tristemente noti, comuni della zona.

Terremoto in Molise/2002

Se, infatti, l’attenzione dei “media” si è concentrata prevalentemente su San Giuliano di Puglia dove la tristissima circostanza che ha determinato la scomparsa di molti bambini innocenti ha sollecitato la commozione nazionale, non meno difficili – anche se meno documentate- sono le condizioni degli innumerevoli senzatetto di Colletorto che, anche a causa delle incessanti scosse di replica, non possono (nè, spesso, vogliono) rientrare nelle loro abitazioni.

E Colletorto, come tanti paesi appenninici, è un paese con molti anziani. Proprio Colletorto è l’area toccata “in sorte” alla nostra Associazione nell’ambito della suddivisione geografica delle zone da assistere.

Terremoto in Molise/2002

Qui, dal primo pomeriggio del 31 ottobre, molti volontari delle Pubbliche Assistenze delle regioni confinanti stanno svolgendo un’opera preziosa ed oscura di soccorso ed assistenza alla popolazione. Un’opera spesso ignorata dai “media” ma vicina alla gente, come – da sempre – è nella tradizione delle nostre associazioni.

Un’opera che vede, accanto ai volontari pugliesi, campani, marchigiani, emiliani e molisani, pronti e disponibili ad intervenire tutti i volontari Anpasd’Italia.

Un’opera condotta con la stessa dedizione e spirito di solidarietà  che, nello stesso momento, stanno profondendo i volontari della Sicilia che, con un piccolo supporto “tecnico” proveniente dalla Calabria e dalla Toscana operano per un’altra emergenza “oscura”, gestendo un campo – sfollati a Santa Venerina, sulle pendici dell’ Etna. Lontano dai riflettori.

- Luciano Dematteis 

   

 

 

 

 

 

Anpas intervention for the earthquake in Emilia Romagna


Come aiutare le Pubbliche Assistenze Anpas colpite dal sisma


I racconti dei volontari
                                 

Le storie di Aldo, dal campo di Mirandola

Il 20 maggio di Valentina

Noi, sciacalli di emozioni, di Rosanna Morelli

Campo Costa Timbuktu, di Alessandro Nassisi

Campo Costa: un laboratorio multiculturale, di Rosanna Morelli

Qui per dare tanto: la settimana di Fabio

Un'antropologa al campo: l'esperienza di Rita

Le emozioni di Michela

La storia di Fabio e Elena

L'isola che non c'è

Il gradino di Nicole

Maria e Andrea dal campo di Novi

La settimana-imbuto di Enzo

Sconcerto d'amore a Mirandola

La struttura protetta del campo di Mirandola (foto)

Tante care cose, di Valentina Tienghi

La valigia blu di Lidia

Un tetto azzurro come il cielo

Ciao Fiorenzo

       

Anpas all'Hackathon terremoto (Bologna, 16-17 giugno)


La struttura protetta del campo di Mirandola (foto)


I Gas dei volontari Anpas: un sostegno alle aziende


La cucina del Campo Costa (video)
                                           

Di terremoti, false leggende e info utili (approfondimento)

                 

Anpas a lavoro a poche ore dal sisma

 

 

COSA FARE IN CASO DI TERREMOTO

Durante il terremoto
• Se sei in luogo chiuso cerca riparo nel vano di una porta inserita in un muro portante (quelli più spessi) o sotto una trave.  Ti può proteggere da eventuali crolli
• Riparati sotto un tavolo.  E’ pericoloso stare vicino ai mobili, oggetti pesanti e vetri che potrebbero caderti addosso
• Non precipitarti verso le scale e non usare l’ascensore.  Talvolta le scale sono la parte più debole dell’edificio e l’ascensore può bloccarsi e impedirti di uscire
• Se sei in auto, non sostare in prossimità di ponti, di terreni franosi o di spiagge.  Potrebbero lesionarsi o crollare o essere investiti da onde di tsunami
• Se sei all’aperto, allontanati da costruzioni e linee elettriche.  Potrebbero crollare

• Stai lontano da impianti industriali e linee elettriche.  E’ possibile che si verifichino incidenti
• Stai lontano dai bordi dei laghi e dalle spiagge marine.  Si possono verificare onde di tsunami
• Evita di andare in giro a curiosare e raggiungi le aree di attesa individuate dal piano di emergenza comunale.  Bisogna evitare di avvicinarsi ai pericoli
• Evita di usare il telefono e l’automobile.  E’ necessario lasciare le linee telefoniche e le strade libere per non intralciare i soccorsi Dopo il terremoto

• Assicurati dello stato di salute delle persone attorno a te. Così aiuti chi si trova in difficoltà ed agevoli l’opera di soccorso
• Non cercare di muovere persone ferite gravemente.  Potresti aggravare le loro condizioni
• Esci con prudenza indossando le scarpe.  In strada potresti ferirti con vetri rotti e calcinacci
• Raggiungi uno spazio aperto, lontano da edifici e da strutture pericolanti.  Potrebbero caderti addosso

iononrischiohome

Prima del terremoto
• Informati sulla classificazione sismica del comune in cui risiedi.  Devi sapere quali norme adottare per le costruzioni, a chi fare riferimento e quali misure sono previste in caso di emergenza
• Informati su dove si trovano e su come si chiudono i rubinetti di gas, acqua e gli interruttori della luce.  Tali impianti potrebbero subire danni durante il terremoto

• Evita di tenere gli oggetti pesanti su mensole e scaffali particolarmente alti. Fissa al muro gli arredi più pesanti perché potrebbero caderti addosso

• Tieni in casa una cassetta di pronto soccorso, una torcia elettrica, una radio a pile, un estintore ed assicurati che ogni componente della famiglia sappia dove sono riposti

• A scuola o sul luogo di lavoro informati se è stato predisposto un piano di emergenza.  Perché seguendo le istruzioni puoi collaborare alla gestione dell’emergenza


Terremoto: io non rischio

Clicca per ulteriori descrizioni dell'iniziatva promossa da Protezione Civile e ANPAS, in collaborazione con INGV e ReLUIS (Consorzio della Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica).

Scarica il materiale di "Terremoto-Io non rischio", prodotto nell'ambito del progetto Edurisk con la collaborazione di Giunti Progetti Educativi:


La pagina in inglese


 
  1. Twitter
  2. Facebook
  3. Instagram
  4. Mappa delle sedi

Su questo sito usiamo cookies per migliorare la tua esperienza di navigazione. Questi cookies sono essenziali per le funzionalità del sito. To find out more about the cookies we use and how to delete them, see our privacy policy. I accept cookies from this site.