Sant'Elpidio: come espleteremo i servizi per due città con un solo mezzo?

Riguardo agli effetti della Determina del Direttore Generale dell’ASUR n° 240 del 28/03/2011, con particolare riferimento alle ricadute che essa avrà sui servizi di Emergenza Territoriale del 118 la Pubblica Assistenza CROCE VERDE Porto Sant’Elpidio esprime tutta la propria preoccupazione.

Anche la  lettura  di  recenti  articoli  pubblicati   sulle  cronache  locali   offrono  lo   spunto   per confondere  ulteriormente  l’intricata  questione;  ad  esempio  quando leggiamo che la postazione dell’Ambulanza di Sant’Elpidio a Mare verrà accorpata a Porto Sant’Elpidio. Ci domandiamo: come sarà possibile espletare i servizi nelle due cittadine con un solo mezzo?

Segnaliamo anche che le due attuali postazioni, che coprono una popolazione residente di oltre 50.000 abitanti, in un territorio di 90 Kmq, effettuano circa 4.000 emergenze nell’arco di un anno e molto spesso sono di supporto l’una all’altra e, se guardiamo l’intera Zona Territoriale 11, sono le due postazioni Ambulanza a maggiore intensità di chilometraggio e di interventi.

La nostra lettura e preoccupazione è che tutto rimarrà invariato, le due postazioni rimarranno ma il rimborso previsto per lo stand-by si dimezzerà!

Un altro aspetto che abbiamo notato nella lettura dell’allegato 7 della Determina è che chi l’ha scritto non conosca molto il territorio ne’ l’incidenza in termine di eventi/soccorsi. Per il territorio elpidiense i numeri parlano da soli, mentre per la situazione di Montegiorgio sembra più un errore da “taglia-incolla” che non una reale intenzione di volerla cancellare; ciò si evince dalla presenza di Monte San Pietrangeli e Postazione Ete considerate separate, anziché postazione unica come risulta essere da dieci anni.

 

I tagli nella sanità che sono alla base di simili politiche, sono aspetti importantissimi che coinvolgono non solo il territorio fermano ma l’intera Regione; le continue modifiche alle Leggi, le paventate gare di appalto sui trasporti sanitari che escludono il volontariato, la scarsa chiarezza sulle postazioni di emergenza danno alle Organizzazioni di Volontariato un senso di perenne incertezza, ragion per cui non è possibile programmare investimenti ed attività, facendole vivere in un clima di precarietà e confusione che non giovano assolutamente agli interessi dei cittadini.

 

E’ da sottolineare che in Porto Sant’Elpidio il Volontariato è un valore etico e tutti si attivano in prima persona, formando quella grande risorsa umana che annualmente va’ disciplinata e istruita al meglio, in quella Casa del Volontariato sconosciuta al burocrate che ha l’ingrato compito di sfrondare e di riparare i bilanci.

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