Votare al prossimo referendum? Non è un diritto per tutti i cittadini italiani.

Lo scorso 27 maggio, il Senato della Repubblica ha approvato il Decreto legge del Governo n. 2680 che regola le modalità di voto per i prossimi referendum (12 e 13 giugno prossimi): il sito esseciblog ha rivelato che la possibilità  di votare all’estero è prevista solo per militari e funzionari dello Stato. Gli altri italiani che operano all’estero, quindi volontari in Servizio Civile Nazionale ed il personale di organizzazioni non governative operanti in missioni internazionali, non potranno votare nei paesi dove operano. Di fatto saranno costretti a tornare in patria dai paesi in cui svolgono il servizio, anticipando le spese viaggio, che verranno rimborsate solo in seguito (vedi l'avviso della Presidenza del Consiglio).

 

«Non è la prima volta che questo Governo si dimentica del Servizio Civile», dichiara Maurizio Garotti, responsabile nazionale per il servizio civile ANPAS, «come al solito si usano due pesi e due misure nell’assicurare gli stessi diritti a chi, come i ragazzi che svolgono il Servizio Civile all'estero, svolge forme di difesa della patria diverse da quelle previste per le forze armate. La negazione, di fatto, del diritto di voto si aggiunge ad altri gravi provvedimenti che, di fatto, stanno chiudendo il Servizio Civile: basti pensare agli stanziamenti sulla mini-naja».

 

Ancora una volta, il Governo non permette a possibilità di esercitare un diritto ai giovani italiani in Servizio Civile: forse avere giovani impegnati in azioni di cittadinanza attiva è un pericolo per un referendum che pone importanti questioni per la vita delle comunità italiane. Inoltre, la decisione di rimborsare expost le spese del viaggio, talvolta intercontinentale, rappresenta un'ulteriore spesa per le casse di un settore martoriato da tagli costanti che ne stanno decretando la fine. Non sarebbe bastato estendere la possibilità di votare nelle ambasciate, prevista per i militari all'estero, anche per i ragazzi in Servizio Civile?

 

ANPAS, come in altre occasioni, auspica un cambiamento di rotta da parte del Governo in favore del Servizio Civile e dei diritti di giovani italiani che mettono a disposizione la propria passione e la propria crescita a disposizione di intere comunità, in Italia e nel mondo.


31 maggio - in seguito alle proteste di ANPAS, l'On. Di Biagio (FLI) ha presentato un'interrogazione parlamentare - leggi>>>


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