9 febbraio 2014 – Anpas porta al Ministero della salute le sue istanze riguardanti il trasporto sanitario e il codice della strada (telepass, esenzione ambulanze, pedaggi). Preoccupa la questione sulla figura professionale dell’autista soccorritore e il volontariato: uniformare la formazione e coordinamento per la migliore qualità del servizio in tutta Italia

 

  
     

 

Dichiarazione di Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas: “Venerdì 7 febbraio ci siamo recati in delegazione Anpas al Ministero della Salute presenti Direttore Generale delle professioni sanitarie e delle risorse umane del Servizio sanitario nazionale) e dott. Saturnino SASSONE, Direttore Ufficio V DG Programmazione Sanitaria. 

E’ stato un interessante colloquio che ha visto in particolare una disponibilità da parte dei funzionari del Ministero a sostenere e sollecitare le azioni di concerto sulle altre iniziative che riguardano il codice della strada (telepass, esenzione pedaggi, peso ambulanze).

Ma ci ha visto preoccupati sul problema della figura dell’autista soccorritore. E’ un’annosa situazione che si protrae nel tempo nella definizione di un profilo professionale spinto da quella quota del personale dipendente pubblico che vuole un inquadramento migliore: è un desiderio e una nostra disponibilità ad avere un inquadramento per il personale dipendente ma che deve compendiare anche la realtà dei fatti, il contributo fondamentale del volontariato e quindi la possibilità per tutti di poter fare un servizio che oggi è necessario perché oltre il 70% dei servizi di emergenza-urgenza sono garantiti dai volontari.

La nostra idea, purtroppo non ascoltata, era quella di un modulo a seguire per specializzazioni particolari ma sicuramente quello dovremo discuterlo insieme perché a tutt’oggi la preparazione dei volontari è diversificata con corsi: senz’altro la qualità elevata deve essere omogeneizzata, ma deve tenere conto della peculiarità e della presenza dei volontari in un contesto di rete che è quella di una prima risposta, poi di coordinamento di 118, di professionisti che insieme possono garantire la migliore qualità del servizio in Italia”.

 

7 febbraio 2014 - l'incontro con il Ministero della salute

 

 

 

 

 

 

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