"Chi si cura di chi ci cura?" l'impatto psicofisico della pandemia sui volontari Anpas

Anpas: gravi costi psicofisici per i volontari e le volontarie durante la pandemia Presentati dal prof Andrea Bassi i risultati dell'indagine sull’impatto psicofisico della pandemia sui volontari ANPAS.  Backstage - Buona strada

La pandemia ha avuto un impatto notevole sui volontari e sulle volontarie ANPAS a livello fisico, psicologico e socio-relazionale.
Andrea Bassi, Professore associato in Sociologia Generale all’Università di Bologna – Forlì Campus, responsabile scientifico della ricerca "Chi si cura di chi ci cura?" ha presentato i dati della ricerca effettuata su un campione di 2700 questionari riguardante le ricadute del personale sanitario a seguito dell'attività in prima linea. Una ricerca, in collaborazione con Anpas, mai fatta a volontari: la prima volta di uno studio rivolto al personale volontario che si è trovato in prima linea durante la pandemia.
Uno dei primi rilievi dalla ricerca è l'aumento rilevante, durante la pandemiia, della quota dei volontari (che è raddoppiata) che hanno prestato servizio per più di 30 ore ogni settimana per attività di soccorso, trasporti sociali, interventi a domicilio e protezione civile.

I contagi dei volontari e i decessi. Durante lo svolgimento del servizio ha contratto il covid almeno un volontario su 10 e il 13% dei volontari è a conoscenza di colleghi deceduti. Per il vissuto di un quarto del campione è stato registrato il decesso delle persone soccorse. Il 15% è stato costretto ad allontanarsi dalla famiglia per fare volontariato. Il 20% (un quinto del campione) ha dovuto interrompere l'attività di volontariato per paura di contagiare la famiglia, e per pressioni del datore di lavoro.

Quali sono i disturbi fisici soprattutto nella seconda ondata? Dal punto di vista fisico e psichico i due terzi hanno vissuto momenti di spossatezza, seguiti da insonnia, malessere generale, incapacità di concentrazione. Per quanto riguarda i disturbi psicologici: un terzo ha vissuto momenti di ansia, seguiti da distacco emotivo, paura irrazionale, sensazione insofferenza, incapacità di provare emozioni positive, tendenza al pianto.

Le difficoltà durante il servizio e il supporto di Anpas. Tra le maggiori difficoltà per svolgere le attività sono state segnalate: la difficoltà di fare un tampone, la mancanza di dispositivi di sicurezza, la mancanza di informazioni di trasmissione del virus.
Rispetto a questi bisogni, il campione intervistato ha però dichiarato che la Rete Anpas ha fornito fornitura di dispositivi di sicurezza, ha agevolato la somministrazione del vaccino, ha svolto incontri informativi e formativi su virus, dispositivi di sicurezza e trattamento dei malati. Il 25% del campione ha utilizzato il supporto psicologico messo a disposizione dalla Rete Anpas.

Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas "Una ricerca importante che evidenzia l'impegno dei volontari e il supporto che, come Anpas, siamo riusciti a garantire in un momento terribile"

Su questo sito usiamo cookies per migliorare la tua esperienza di navigazione. Questi cookies sono essenziali per le funzionalità del sito. To find out more about the cookies we use and how to delete them, see our privacy policy. I accept cookies from this site.