Gente d'ANPAS

Sconcerto d'amore per Mirandola

Sconcerto d'amore per Mirandola

La voce di Modugno che intona "Volare" e Nando e Maila che dondolano dalla loro struttura multisuono al centro di Piazza Costituente a Mirandola. Questa e tante altre emozioni hanno vissuto i cittadini di Mirandola che per la prima volta dal 20 maggio tornavano ad assistere uno spettacolo nel cuore della città. Una serata speciale ed emozionante, resa possibile soltanto dal grande cuore di due artisti che hanno deciso di condividere la loro arte e la loro passione con piccoli e grandi cittadini. 

      


Mirandola, 1 luglio 2012. L’appuntamento è per lunedì 2 luglio alle ore 21 in Piazza Costituente a Mirandola: Nando e Maila saranno i protagonisti di “Sconcerto d’amore”, uno spettacolo (gratuito) al centro della città che riapre il suo cuore all’arte e al teatro a distanza di un mese dal terremoto.

Una serata rivolta non solo alla cittadinanza presente nelle tendopoli, ma a tutti coloro i quali vorranno far rivivere il centro storico.

“Sconcerto d’amore”, organizzato in collaborazione con i volontari Anpas e patrocinato dal Comune di Mirandola, sarà un’ora di concerto-spettacolo reso possibile da un atto di bellezza e solidarietà dei due artisti protagonisti della scena, Nando e Malia: musicista eclettico lui e aspirante attrice lei eternamente in conflitto sul palcoscenico come nella vita. I due hanno fatto una scommessa: diventare musicisti dell’impossibile trasformando la struttura autoportante, dove sono appesi il trapezio e i tessuti aerei, in un imprevedibile orchestra di strumenti. Certo il loro incontro sulla scena non si direbbe dei più azzeccati, ma saranno proprio i contrasti e le differenze a dare luogo ad uno spettacolo scintillante per la più grande gioia del pubblico.

cartolina

            

Crediti:

Di e con: Maila Sparapani e Ferdinando D'Andria
Collaborazione artistica: Marta Dallavia e Carlo Boso
Regia: Luca Domenicali
Scenografie: www.studiosossai.it
Video: Andrea Burrafato

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Anpas a lavoro a poche ore dal sisma

 

 

COSA FARE IN CASO DI TERREMOTO

Durante il terremoto
• Se sei in luogo chiuso cerca riparo nel vano di una porta inserita in un muro portante (quelli più spessi) o sotto una trave.  Ti può proteggere da eventuali crolli
• Riparati sotto un tavolo.  E’ pericoloso stare vicino ai mobili, oggetti pesanti e vetri che potrebbero caderti addosso
• Non precipitarti verso le scale e non usare l’ascensore.  Talvolta le scale sono la parte più debole dell’edificio e l’ascensore può bloccarsi e impedirti di uscire
• Se sei in auto, non sostare in prossimità di ponti, di terreni franosi o di spiagge.  Potrebbero lesionarsi o crollare o essere investiti da onde di tsunami
• Se sei all’aperto, allontanati da costruzioni e linee elettriche.  Potrebbero crollare

• Stai lontano da impianti industriali e linee elettriche.  E’ possibile che si verifichino incidenti
• Stai lontano dai bordi dei laghi e dalle spiagge marine.  Si possono verificare onde di tsunami
• Evita di andare in giro a curiosare e raggiungi le aree di attesa individuate dal piano di emergenza comunale.  Bisogna evitare di avvicinarsi ai pericoli
• Evita di usare il telefono e l’automobile.  E’ necessario lasciare le linee telefoniche e le strade libere per non intralciare i soccorsi Dopo il terremoto

• Assicurati dello stato di salute delle persone attorno a te. Così aiuti chi si trova in difficoltà ed agevoli l’opera di soccorso
• Non cercare di muovere persone ferite gravemente.  Potresti aggravare le loro condizioni
• Esci con prudenza indossando le scarpe.  In strada potresti ferirti con vetri rotti e calcinacci
• Raggiungi uno spazio aperto, lontano da edifici e da strutture pericolanti.  Potrebbero caderti addosso

iononrischiohome

Prima del terremoto
• Informati sulla classificazione sismica del comune in cui risiedi.  Devi sapere quali norme adottare per le costruzioni, a chi fare riferimento e quali misure sono previste in caso di emergenza
• Informati su dove si trovano e su come si chiudono i rubinetti di gas, acqua e gli interruttori della luce.  Tali impianti potrebbero subire danni durante il terremoto

• Evita di tenere gli oggetti pesanti su mensole e scaffali particolarmente alti. Fissa al muro gli arredi più pesanti perché potrebbero caderti addosso

• Tieni in casa una cassetta di pronto soccorso, una torcia elettrica, una radio a pile, un estintore ed assicurati che ogni componente della famiglia sappia dove sono riposti

• A scuola o sul luogo di lavoro informati se è stato predisposto un piano di emergenza.  Perché seguendo le istruzioni puoi collaborare alla gestione dell’emergenza


Terremoto: io non rischio

Clicca per ulteriori descrizioni dell'iniziatva promossa da Protezione Civile e ANPAS, in collaborazione con INGV e ReLUIS (Consorzio della Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica).

Scarica il materiale di "Terremoto-Io non rischio", prodotto nell'ambito del progetto Edurisk con la collaborazione di Giunti Progetti Educativi:


La pagina in inglese

Campo Costa (Mirandola). 14 Giugno 2012 h. 00.15

A quest’ora il campo è immerso nel silenzio e guardarlo così con le tende disposte in fila, i fari della torre che illuminano il piazzale, la ghiaia bianca e le grelle grigie che segnano il percorso pedonale mi riportano con la mente a Nocera Umbra, Colletorto, l’Aquila…..eventi apparentemente simili, ma con emozioni e coinvolgimento sempre diversi.

In questi giorni l’impegno di questa contingente, come degli altri che si sono susseguiti qui sin dal 20 maggio, è senza sosta, con il sorriso sulle labbra. Ma anche con la tensione di chi deve rispondere alle numerose esigenze della popolazione e con la consapevolezza che quando sei qui sei per dare tanto, senza riserve, ma sai bene che riceverai molto di più. E sarà ciò che farà parte del tuo bagaglio di vita sia come volontario che come cittadino di questa Repubblica.

Da ieri la folta comunità araba presente al campo gusta la carne halal nel rispetto delle proprie tradizioni religiose. La nursery è a pieno regime con i nostri volontari animatori e gli educatori del Comune. Le comunità presenti al campo si alternano nella pulizia dei bagni, mentre altri si danno da fare nella gestione della tenda mensa insieme ai nostri volontari.

All’improvviso al cancello appare un signore anziano in abito bianco, la barba lunga, un turbante arancione ed una spada lunga con la propria gente che lo segue: è la massima autorità religiosa indiana Sikh al mondo, che è venuto a portare il proprio saluto e vicinanza alla comunità presente al campo.

AvLu5NOCIAE37NULe difficoltà non mancano, la convivenza non è scontata in un luogo in cui convivono cittadini di 10 Paesi da 3 continenti diversi: Asia, Africa ed Europa. L’impegno dei volontari non si limita a cucinare, censire la popolazione, effettuare interventi logistici, gestire il magazzino e la segreteria volontari e la carraia nonché l’infermeria ed i rifornimenti all’esterno. Qui l’impegno è ascoltare, mediare, rassicurare... e condividere.

Fabio Fraiese D’Amato, Pubblica Assistenza Papa Charlie - Pagani

Capo Campo

 

 

 

 

 

 

 

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COSA FARE IN CASO DI TERREMOTO

Durante il terremoto
• Se sei in luogo chiuso cerca riparo nel vano di una porta inserita in un muro portante (quelli più spessi) o sotto una trave.  Ti può proteggere da eventuali crolli
• Riparati sotto un tavolo.  E’ pericoloso stare vicino ai mobili, oggetti pesanti e vetri che potrebbero caderti addosso
• Non precipitarti verso le scale e non usare l’ascensore.  Talvolta le scale sono la parte più debole dell’edificio e l’ascensore può bloccarsi e impedirti di uscire
• Se sei in auto, non sostare in prossimità di ponti, di terreni franosi o di spiagge.  Potrebbero lesionarsi o crollare o essere investiti da onde di tsunami
• Se sei all’aperto, allontanati da costruzioni e linee elettriche.  Potrebbero crollare

• Stai lontano da impianti industriali e linee elettriche.  E’ possibile che si verifichino incidenti
• Stai lontano dai bordi dei laghi e dalle spiagge marine.  Si possono verificare onde di tsunami
• Evita di andare in giro a curiosare e raggiungi le aree di attesa individuate dal piano di emergenza comunale.  Bisogna evitare di avvicinarsi ai pericoli
• Evita di usare il telefono e l’automobile.  E’ necessario lasciare le linee telefoniche e le strade libere per non intralciare i soccorsi Dopo il terremoto

• Assicurati dello stato di salute delle persone attorno a te. Così aiuti chi si trova in difficoltà ed agevoli l’opera di soccorso
• Non cercare di muovere persone ferite gravemente.  Potresti aggravare le loro condizioni
• Esci con prudenza indossando le scarpe.  In strada potresti ferirti con vetri rotti e calcinacci
• Raggiungi uno spazio aperto, lontano da edifici e da strutture pericolanti.  Potrebbero caderti addosso

iononrischiohome

Prima del terremoto
• Informati sulla classificazione sismica del comune in cui risiedi.  Devi sapere quali norme adottare per le costruzioni, a chi fare riferimento e quali misure sono previste in caso di emergenza
• Informati su dove si trovano e su come si chiudono i rubinetti di gas, acqua e gli interruttori della luce.  Tali impianti potrebbero subire danni durante il terremoto

• Evita di tenere gli oggetti pesanti su mensole e scaffali particolarmente alti. Fissa al muro gli arredi più pesanti perché potrebbero caderti addosso

• Tieni in casa una cassetta di pronto soccorso, una torcia elettrica, una radio a pile, un estintore ed assicurati che ogni componente della famiglia sappia dove sono riposti

• A scuola o sul luogo di lavoro informati se è stato predisposto un piano di emergenza.  Perché seguendo le istruzioni puoi collaborare alla gestione dell’emergenza


Terremoto: io non rischio

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La pagina in inglese

 

 

 

 

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L'intervento Anpas a CaterpillarAm                 

COSA FARE IN CASO DI TERREMOTO

Durante il terremoto
• Se sei in luogo chiuso cerca riparo nel vano di una porta inserita in un muro portante (quelli più spessi) o sotto una trave.  Ti può proteggere da eventuali crolli
• Riparati sotto un tavolo.  E’ pericoloso stare vicino ai mobili, oggetti pesanti e vetri che potrebbero caderti addosso
• Non precipitarti verso le scale e non usare l’ascensore.  Talvolta le scale sono la parte più debole dell’edificio e l’ascensore può bloccarsi e impedirti di uscire
• Se sei in auto, non sostare in prossimità di ponti, di terreni franosi o di spiagge.  Potrebbero lesionarsi o crollare o essere investiti da onde di tsunami
• Se sei all’aperto, allontanati da costruzioni e linee elettriche.  Potrebbero crollare

• Stai lontano da impianti industriali e linee elettriche.  E’ possibile che si verifichino incidenti
• Stai lontano dai bordi dei laghi e dalle spiagge marine.  Si possono verificare onde di tsunami
• Evita di andare in giro a curiosare e raggiungi le aree di attesa individuate dal piano di emergenza comunale.  Bisogna evitare di avvicinarsi ai pericoli
• Evita di usare il telefono e l’automobile.  E’ necessario lasciare le linee telefoniche e le strade libere per non intralciare i soccorsi Dopo il terremoto

• Assicurati dello stato di salute delle persone attorno a te. Così aiuti chi si trova in difficoltà ed agevoli l’opera di soccorso
• Non cercare di muovere persone ferite gravemente.  Potresti aggravare le loro condizioni
• Esci con prudenza indossando le scarpe.  In strada potresti ferirti con vetri rotti e calcinacci
• Raggiungi uno spazio aperto, lontano da edifici e da strutture pericolanti.  Potrebbero caderti addosso

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Prima del terremoto
• Informati sulla classificazione sismica del comune in cui risiedi.  Devi sapere quali norme adottare per le costruzioni, a chi fare riferimento e quali misure sono previste in caso di emergenza
• Informati su dove si trovano e su come si chiudono i rubinetti di gas, acqua e gli interruttori della luce.  Tali impianti potrebbero subire danni durante il terremoto

• Evita di tenere gli oggetti pesanti su mensole e scaffali particolarmente alti. Fissa al muro gli arredi più pesanti perché potrebbero caderti addosso

• Tieni in casa una cassetta di pronto soccorso, una torcia elettrica, una radio a pile, un estintore ed assicurati che ogni componente della famiglia sappia dove sono riposti

• A scuola o sul luogo di lavoro informati se è stato predisposto un piano di emergenza.  Perché seguendo le istruzioni puoi collaborare alla gestione dell’emergenza


Terremoto: io non rischio

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...di terremoti, false leggende e informazioni utili

Cos'è la resilienza? Un esempio

        


Prevedere le conseguenze del terremoto

E' possibile prevedere le conseguenze del terremoto? E' vero che due case costruite nello stesso modo possono avere danni diversi? Gli studi e gli strumenti per conoscere i comportamenti del terreno con il Prof. Marco Mucciarelli

            


Gli effetti del terremoto sulla scuola di Mirandola

            


Gli effetti del terremoto sull'ospedale di Mirandola

               


La chiesa di Buonacompra

     


La sabbia di Sant'Agostino e San Carlo, spiegata dal Prof. Mucciarelli.

Quali sono gli effetti di una frattura nel terreno? Il fenomeno della liquefazione  e le fratture nel terreno a Sant'Agostino e San Carlo.

     


Catastrofe o terremoto?

27 maggio 2012. Che differenza c'è tra un terremoto e una catastrofe? E' vero che il terreno si è alzato? Esiste un vulcano sotterraneo nella Pianura Padana? I terremoti si possono prevedere? Cosa sta facendo l'INGV in questa fase? Romano Camassi (INGV) e Marco Mucciarelli (Università della Basilicata), due dei docenti della campagna "Terremoto: io non rischio", spiegano cosa sta accadendo in Emilia.

 

   

 

Per approfondimenti:

http://www.ingv.it/

http://tersiscio.blogspot.it/

Conoscere per non tremare: anche su NuovoeUtile

"l’iniziativa merita attenzione perché è tempestiva. Perché ogni video dice quel che deve dire: niente di meno né di più. Perché il linguaggio è semplice e onesto e il tono è pacato e pragmatico. E, non così paradossalmente, perché in quanto viene mostrato non c’è nessun abbellimento o compiacimento estetico (aaaah… l’estetica della tragedia: anche no, almeno stavolta)" - Annamaria Testa


Anpas intervention for the earthquake in Emilia Romagna


I racconti dei volontari

 

Le storie di Aldo, dal campo di Mirandola

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Le emozioni di Michela

L'isola che non c'è

Il gradino di Nicole

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Durante il terremoto
• Se sei in luogo chiuso cerca riparo nel vano di una porta inserita in un muro portante (quelli più spessi) o sotto una trave.  Ti può proteggere da eventuali crolli
• Riparati sotto un tavolo.  E’ pericoloso stare vicino ai mobili, oggetti pesanti e vetri che potrebbero caderti addosso
• Non precipitarti verso le scale e non usare l’ascensore.  Talvolta le scale sono la parte più debole dell’edificio e l’ascensore può bloccarsi e impedirti di uscire
• Se sei in auto, non sostare in prossimità di ponti, di terreni franosi o di spiagge.  Potrebbero lesionarsi o crollare o essere investiti da onde di tsunami
• Se sei all’aperto, allontanati da costruzioni e linee elettriche.  Potrebbero crollare

• Stai lontano da impianti industriali e linee elettriche.  E’ possibile che si verifichino incidenti
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• Evita di andare in giro a curiosare e raggiungi le aree di attesa individuate dal piano di emergenza comunale.  Bisogna evitare di avvicinarsi ai pericoli
• Evita di usare il telefono e l’automobile.  E’ necessario lasciare le linee telefoniche e le strade libere per non intralciare i soccorsi Dopo il terremoto

• Assicurati dello stato di salute delle persone attorno a te. Così aiuti chi si trova in difficoltà ed agevoli l’opera di soccorso
• Non cercare di muovere persone ferite gravemente.  Potresti aggravare le loro condizioni
• Esci con prudenza indossando le scarpe.  In strada potresti ferirti con vetri rotti e calcinacci
• Raggiungi uno spazio aperto, lontano da edifici e da strutture pericolanti.  Potrebbero caderti addosso

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Prima del terremoto
• Informati sulla classificazione sismica del comune in cui risiedi.  Devi sapere quali norme adottare per le costruzioni, a chi fare riferimento e quali misure sono previste in caso di emergenza
• Informati su dove si trovano e su come si chiudono i rubinetti di gas, acqua e gli interruttori della luce.  Tali impianti potrebbero subire danni durante il terremoto

• Evita di tenere gli oggetti pesanti su mensole e scaffali particolarmente alti. Fissa al muro gli arredi più pesanti perché potrebbero caderti addosso

• Tieni in casa una cassetta di pronto soccorso, una torcia elettrica, una radio a pile, un estintore ed assicurati che ogni componente della famiglia sappia dove sono riposti

• A scuola o sul luogo di lavoro informati se è stato predisposto un piano di emergenza.  Perché seguendo le istruzioni puoi collaborare alla gestione dell’emergenza


Terremoto: io non rischio

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Sciacalli di sensazioni

“C’è un fuori che ha dimenticato. E' passato vicino all’incidente, ha acceso i fari e ha creato l’ingorgo. E quando il dentro ha smesso di essere interessante, si è girato e ha tirato avanti, senza guardare cosa lasciava dietro.”(da "Questa è L’Aquila", Andrea Cardoni)

C’era un dentro e c’è un fuori, non riesco a smettere di pensarci da quando sono arrivata al campo. Vivere l’emergenza al campo Costa, dopo L’Aquila e soprattutto dopo “Questa è L’Aquila” non è stato facile. Non è facile pensare che ogni cosa che fai o dici, ogni legame che crei potrebbe avere un riscontro negativo, possa far male … affezionarsi a qualcuno, diventarne il punto di riferimento..e poi dover andare via. Il campo è il nostro dentro, un perimetro inglobante senza spazio e senza tempo. Campo di accoglienza, chi accoglie chi?

 Non noi, noi volontari siamo accolti, accolti da una popolazione che ha perso i rifermenti e che continua a sentirsi ballare tutt’intorno. Ti lasciano entrare nelle loro tende come nelle loro vite..e tu fai altrettanto. Si mangia insieme, si litiga, si piange e si chiede scusa, una dinamica familiare tra 300 persone che fino a ieri non sapevano neanche di esistere. E che da domani cercheranno vari modi per starsi vicino. Non voglio parlare de L’Aquila: questo teatrino mediatico di paragoni non mi piace per niente, come se ci fosse un premio per chi ha avuto il terremoto migliore..è assurdo. Ma quand’ero a L’Aquila ero una “bambina” con fame di aiutare e smanie da divisa, mi sentivo forte, macinavo cose senza chiedermi il perché.

Questa volta è stato diverso, avevo una divisa ma non me la sono sentita, o meglio, la divisa non ha fatto di me una persona diversa, mi sono sentita “scossa” come la gente del posto. Poi torni a casa e ti guardi indietro sempre con la stessa sensazione, quella di non aver fatto abbastanza, di poter dare di più o di aver potuto gestire alcune cose in modo diverso. E con la voglia di ritornare.. perché le persone riescono a rendere migliore anche il terremoto, che se ci pensi è assurdo..ma il campo è un concentrato di storie, di vite, di persone..è un laboratorio d’emozioni, e noi esseri umani siamo “sciacalli” di sensazioni.

Il campo fa vita, ti fa bollire il sangue e a volte anche friggere il cervello, perché non si pensi all’isola felice dove tutto è perfetto. Non so spiegarlo, e inoltre nello scrivere ho la brutta sensazione che tutto ciò che è dentro possa uscire. Per una settimana ho abitato in via della felicità, buffo no?! Spaventati a dover tranquillizzare persone che parlano lingue diverse, far fronte a due scosse di magnitudo superiore a 5, qualcuno torna da lavoro stremato mi racconta di come ne è venuto fuori e di come ha visto il suo amico non farcela di fianco a lui … convincere persone che il campo è un posto sicuro mentre la tenda ti balla tutt’intorno.

 

Il saluto del II contingente al Campo di Mirandola

 

Giovanni, 9 anni, dice di non entrare nel palazzo perché fuori è più sicuro. Alessandro vuole fare matematica e Salvatore prende in giro Malen perché inventa sempre scuse per non fare i compiti. Chiamare i bambini Giorgio e Giorgia il primo giorno, li fa tanto ridere che continuo a farlo anche quando ho ben impresso nomi, facce e tenda. L’odore e il dolore che vengono fuori dalle forme di parmigiano de La Cappelletta(vedi le foto), il profumo di una vita, di sacrifici, di passione, la voglia e la forza per ricominciare, un sapore amaro di vita, il dolore nel cuore e la forza negli occhi, la forza di non fermarsi e continuare. Du ha mangiato la sua prima crema di riso e Mariella è felice, qualcuno invece neanche quella, è nata a Carpi ed è con noi da quando aveva due giorni, Emily è curiosa tocca tutto quello che le è a tiro, ti prende la penna dal taschino la guarda e poi te la ridà ma solo perché tu la metta a posto e il giochino ricominci, il cuginetto, invece, continua a sfilarsi dal passeggino senza farsi vedere, è un ribelle lui.. Qualcuno ti parla del regolamento e Nonno raccontandoti delle Aquile ti fa capire cosa vuol dire essere madre e prendersi cura di qualcuno …

Di Rosanna Morelli (Pubblica Assistenza Grottaminarda)

 

 

 

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Durante il terremoto
• Se sei in luogo chiuso cerca riparo nel vano di una porta inserita in un muro portante (quelli più spessi) o sotto una trave.  Ti può proteggere da eventuali crolli
• Riparati sotto un tavolo.  E’ pericoloso stare vicino ai mobili, oggetti pesanti e vetri che potrebbero caderti addosso
• Non precipitarti verso le scale e non usare l’ascensore.  Talvolta le scale sono la parte più debole dell’edificio e l’ascensore può bloccarsi e impedirti di uscire
• Se sei in auto, non sostare in prossimità di ponti, di terreni franosi o di spiagge.  Potrebbero lesionarsi o crollare o essere investiti da onde di tsunami
• Se sei all’aperto, allontanati da costruzioni e linee elettriche.  Potrebbero crollare

• Stai lontano da impianti industriali e linee elettriche.  E’ possibile che si verifichino incidenti
• Stai lontano dai bordi dei laghi e dalle spiagge marine.  Si possono verificare onde di tsunami
• Evita di andare in giro a curiosare e raggiungi le aree di attesa individuate dal piano di emergenza comunale.  Bisogna evitare di avvicinarsi ai pericoli
• Evita di usare il telefono e l’automobile.  E’ necessario lasciare le linee telefoniche e le strade libere per non intralciare i soccorsi Dopo il terremoto

• Assicurati dello stato di salute delle persone attorno a te. Così aiuti chi si trova in difficoltà ed agevoli l’opera di soccorso
• Non cercare di muovere persone ferite gravemente.  Potresti aggravare le loro condizioni
• Esci con prudenza indossando le scarpe.  In strada potresti ferirti con vetri rotti e calcinacci
• Raggiungi uno spazio aperto, lontano da edifici e da strutture pericolanti.  Potrebbero caderti addosso

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Prima del terremoto
• Informati sulla classificazione sismica del comune in cui risiedi.  Devi sapere quali norme adottare per le costruzioni, a chi fare riferimento e quali misure sono previste in caso di emergenza
• Informati su dove si trovano e su come si chiudono i rubinetti di gas, acqua e gli interruttori della luce.  Tali impianti potrebbero subire danni durante il terremoto

• Evita di tenere gli oggetti pesanti su mensole e scaffali particolarmente alti. Fissa al muro gli arredi più pesanti perché potrebbero caderti addosso

• Tieni in casa una cassetta di pronto soccorso, una torcia elettrica, una radio a pile, un estintore ed assicurati che ogni componente della famiglia sappia dove sono riposti

• A scuola o sul luogo di lavoro informati se è stato predisposto un piano di emergenza.  Perché seguendo le istruzioni puoi collaborare alla gestione dell’emergenza


Terremoto: io non rischio

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