Internazionale

In base alle norme vigenti (art. 10, comma 1, lettera l-bis, del D.P.R. n. 917/86, come modificato dalla legge n. 476/98) i genitori adottivi possono includere tra gli oneri deducibili, in sede di dichiarazione dei redditi, il cinquanta per cento delle spese sostenute per la procedura di adozione. Queste spese devono essere certificate dall’Ente autorizzato che ha seguito la procedura adottiva su incarico della coppia.

Sono deducibili sia le spese sostenute dall’Ente per conto della coppia e regolarmente anticipate/rimborsate all’Ente stesso dai genitori adottivi (come attestano le ricevute che l’Ente rilascia), sia le spese sostenute direttamente dalla coppia. Queste ultime devono essere debitamente documentate e direttamente collegate alla procedura di adozione. Le coppie interessate ad usufruire della deduzione fiscale dovranno pertanto conservare i giustificativi originali di tutte le spese sostenute in Italia e all’estero relative all’adozione.

Per ottenere dall’Ente la certificazione delle spese che la coppia ha sostenuto per proprio conto è necessario inoltre che i coniugi sottoscrivano un’apposita dichiarazione (scarica il modello) in cui danno atto che le spese per le quali richiedono la deduzione sono riferibili esclusivamente alla procedura di adozione e che presentino all’Ente un prospetto riepilogativo delle spese sostenute (scarica il modello) corredato di copia dei giustificativi di spesa. I criteri di ammissibilità -- in termini temporali, di chi ha diritto alla deduzione e della tipologia delle spese che possono essere incluse -- sono descritti nella risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n. 77/E del 28 maggio 2004 (scarica file).

Le spese sono ammissibili, in senso temporale, solo dal momento in cui la coppia ha conferito il mandato all’Ente e fino alla conclusione della procedura adottiva, ovvero fino alla dichiarazione di efficacia in Italia del provvedimento straniero pronunciata dal Tribunale dei Minori competente. In caso di provvedimenti di affido in vista di adozione, sono ammissibili le spese sostenute fino al perfezionamento dell’adozione (al termine dell’anno di affido preadottivo). Anche in caso di interruzione del percorso adottivo, per qualsiasi motivo questa avvenga, i coniugi hanno diritto a dedurre dal reddito complessivo il cinquanta per cento delle spese sostenute fino a quel punto. Per la deduzione si applica il principio di cassa, ovvero si fa riferimento al periodo in cui le spese sono state effettivamente sostenute. La tipologia delle spese che possono essere incluse è riferita alla loro diretta connessione con la procedura di adozione. Sono quindi ammissibili i costi di viaggio per raggiungere il paese straniero (e quelli interni al paese straniero se riconducibili dalla procedura adottiva), i costi di vitto e alloggio relativi al soggiorno all’estero richiesto dalla procedura, eventuali altri costi burocratici sostenuti direttamente dalla coppia (vaccinazioni obbligatorie, visti di ingresso nel paese, ad esempio). Non sono invece ammissibili spese per intrattenimento, vestiario, turismo o spese voluttuarie.

Per il residuo delle spese collegate alla procedura adottiva, non deducibili fiscalmente, è possibile chiedere un parziale rimborso alla Commissione Adozioni Internazionali se, per l’anno in cui si conclude la specifica procedura adottiva, sono stati previsti degli stanziamenti a valere sul “Fondo per il sostegno delle adozioni internazionali”, istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. In alcuni casi possono essere previste anche ulteriori agevolazioni a livello comunale, provinciale o regionale.

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Nepal cartina

I nostri progetti di cooperazione in Nepal

Anpas è presente nel paese dal 2005.
Nel 2008 abbiamo realizzato il progetto Growing Strong I rivolto al superamento dell’esclusione socio-economica della comunità Santhal. L’intervento è proseguito con la seconda edizione, Growing Strong II (conclusa nel 2011), per estenderne i risultati ad altri distretti del territorio.

Il progetto ha previsto azioni volte alla prevenzione della dispersione scolastica, alla registrazione alla nascita dei bambini Santhal e alla promozione delle attività generatrici di reddito e microcredito informale. Due centri di informazione e salute sono stati aperti e programmi di avvio di piccole imprese familiari e di ambulatorio mobile sono stati avviati.

Il Paese

Nepal.bandiera

La profonda disparità tra i sessi radicata nella società nepalese si ripercuote inevitabilmente anche sulla situazione dell’infanzia. Si stima che i bambini di strada in Nepal siano circa 5000, altri 4000 sono stati costretti a fuggire dalle loro case in seguito ai conflitti armati e si ritiene che oltre 2000 bambini siano rimasti orfani a causa delle ostilità.
Il paese soffre di gravi dissesti economici e di una preoccupante instabilità politica, a causa anche di ostilità tra il governo e le opposizioni di ispirazione maoista: parte dei fondi destinati a interventi di politica sociale sono usati per la sicurezza.

Popolazione: 29.890.686 abitanti (dati 2012)

Etnie: Ufficialmente sono più di 100 i gruppi etnici. I principali sono Chhettri 15.80%, Bahun 12.74%, Magar 7.14%, Tharu 6.75%, Tamang 5.64%, Newar 5.48%, Muslim 4.27%, Kami 3.94%, Yadav 3.9%.

Lingue parlate: Nepalese (nepali). Al di fuori dei centri urbani, l'inglese non è compreso se non da una parte minima della popolazione.

Religioni: Larga maggioranza induista. Esiste inoltre una significativa presenza buddista (5%), sia nella variante tibetana che in quella autoctona, ed una piccola presenza musulmana (3%).

PIL: 38,08 milioni di dollari

PIL Tasso crescita reale: 3,9% (dati 2011)

Speranza di vita alla nascita: 66,51 anni

Tasso mortalità infantile: 43,13 decessi su 1.000 nati vivi

Tasso crescita popolazione: 1,768%

Tasso HIV adulti: 0,4%

Tasso disoccupazione: 46% (dati 2008)

Tasso alfabetizzazione: 60,3%

Fonte: CIA

Senegal cartina

I nostri progetti di cooperazione in Senegal

Anpas è presente nel paese dal 2007.

Nel 2011-2012 Anpas ha realizzato il progetto Sostegno alla scuola materna Case des Tous Petits di Kebemer, mirato a favorire il diritto all’istruzione, a migliorare l’alimentazione potenziando il servizio mensa e a sostenere il reddito delle famiglie più a rischio.

Nel 2011, grazie ad una donazione privata, abbiamo realizzato il progetto Sostegno alle donne gestanti, un programma di sostegno al parto per 26 donne residenti nella cittadina di Kébémer. Il progetto ha previsto incontri di sensibilizzazione, identificazione delle beneficiarie e assistenza medica durante e dopo il parto, sia alle mamme sia ai bambini.

Nel 2009 abbiamo realizzato il progetto Volontari e salute a Kebemer per sostenere l’accesso ai servizi sanitari. L’intervento ha previsto la donazione di due ambulanze e altre attrezzature all’ospedale distrettuale, la formazione di volontari alle tecniche di primo e la sensibilizzazione al modello del volontariato.

Il Paese
bandiera senegalIl Senegal è un Paese povero, ma la sua economia è più sviluppata rispetto a quella dei paesi vicini. Particolarmente importanti sono le piantagioni di cotone, di canna da zucchero e l'allevamento di bovini, caprini e ovini
Il 90% della popolazione urbana ha accesso ad acqua potabile ma solo il 54% della popolazione rurale gode degli stessi benefici. Il Governo ha istituito un buon programma di prevenzione nei confronti delle malattie sessualmente trasmissibili. Nonostante questo la mortalità infantile, entro il primo anno di vita, è piuttosto elevata in termini assoluti. Centinaia di bambini e di donne sono state vittime delle mine antipersona.

Popolazione: 12.969.606 abitanti.

Etnie: Wolof (43%), Fula (23%), Sérèr (15%) e varie minoranze.

Lingue parlate: Francese (ufficiale); wolof (71%), pulaar, mandinka, sereer, soninke e diola.

Religioni: Musulmani sunniti 94%, cristiani 5%, animisti 1%.

PIL: 25,15 milioni di dollari (dati 2011)

PIL Tasso crescita reale: 2,6% (dati 2011)

Speranza di vita alla nascita: 60,18 anni

Tasso mortalità infantile: 55,16 decessi su 1.000 nati vivi

Tasso crescita popolazione: 2,532%

Tasso HIV adulti: 0,9%

Tasso disoccupazione: 48% (dati 2007)

Tasso alfabetizzazione: 39,3%

Fonte: CIA

Gambia mappa

I nostri progetti di cooperazione in Gambia

Anpas è presente nel paese dal 2005, con la promozione di vari progetti volti a garantire il diritto all’istruzione, alla salute e il sostegno sociale alle famiglie vulnerabili.

Con il progetto Dare to dream abbiamo portato avanti un modello d’intervento solidale con l’istituzione di una casa famiglia per garantire l’accoglienza ai bambini abbandonati, in vista di un affidamento o adozione. È stato attivato anche un servizio di scuola materna e un centro polifunzionale per i piccoli e le famiglie.

Dal 2006 Anpas promuove anche un progetto di Sostegno a distanza di bambini e ragazzi di famiglie disagiate per consentire la frequenza scolastica (retta, materiali, testi e divise scolastiche) associato a microprogetti di sviluppo della comunità locale.

Con il progetto Una capra per la vita (attivo dal 2008) viene fornita una capra a famiglie svantaggiate con bambini in età scolare al fine di apportare un miglioramento sostenibile del reddito familiare e garantire la scolarizzazione.

Il Paese

Gambia bandieraIl Gambia è il più piccolo stato del continente africano, situato nell'Africa Occidentale: una sottile striscia di territorio, larga al massimo 60 km, che si snoda interamente lungo il corso del fiume omonimo. Il Gambia è completamente circondato dal Senegal, ad eccezione del punto in cui il fiume sfocia nell’oceano Atlantico.

Sebbene il paese sia meta di turismo e figuri come esportatore, principalmente di arachidi e pesce lavorato, la principale fonte di sostegno di buona parte della popolazione resta l'agricoltura di sussistenza.
Il tasso di povertà è molto elevato, soprattutto nelle zone rurali dell'Alto e Basso Gambia. Le donne risultano più colpite dal disagio economico, con conseguenze sull’infanzia.
Tra i dati più preoccupanti figura sicuramente l'aumento del numero degli orfani e dei "bambini di strada". Inoltre, il diffondersi dell’AIDS è in espansione e si prevede che porterà a un ulteriore e consistente incremento del numero di minori in stato di disagio.

Popolazione: 1.400.000 abitanti

Etnie: Mandingo, Wolof e altri gruppi

Lingue parlate: Inglese (ufficiale), mandingo, wolof, peul e altre lingue autoctone

Religioni: Musulmani 90%, cristiani 9%, animisti 1%

PIL: 3.496 milioni di dollari

PIL Tasso di crescita reale: 3.3%

Speranza di vita alla nascita: 63.82 anni

Tasso mortalità infantile: 69.58 decessi su 1,000 nati vivi

Tasso HIV negli adulti: 2%

Tasso disoccupazione: non pervenuto

Tasso alfabetizzazione: 50%

Fonte: CIA

Mali cartina

I nostri progetti di cooperazione in Mali

Anpas è presente nel paese dal 2009.
Attualmente è in corso il progetto Torna a sorridere, che prevede l’invio di un’ambulanza in Mali. Il mezzo potrà essere utilizzato dalla Brigata femminile della Polizia, in caso di segnalazioni di minori a rischio, sia per trasferimenti a carattere sanitario sia come pulmino per il trasporto dei bambini presso strutture protette. L’ambulanza è stata messa a disposizione dalla Croce Verde Civitella Roveto e l’invio è realizzato in collaborazione con Cinque Pani Onlus.

Nel 2012, con il progetto “Dona un sorriso ai bambini del Mali” abbiamo sostenuto 200 bambini dell’orfanotrofio Assureme di Bamako, realizzando l’impianto idrico (allaccio all’acquedotto locale, rubinetti e realizzazione di un bagno con sanitari e doccia), e acquistando vestiti, latte, alimenti, medicine. L’intervento è stato fatto grazie ai contributi dei biglietti di auguri gente d’Anpas e alla campagna di raccolta fondi.

Dal 2007 Anpas ha collaborato a campagne di raccolta fondi e gemellaggi per realizzare il progetto Niger chiama Po - Per il diritto all’acqua in Mali, volto a garantire l’accesso all’acqua potabile, prevenire la mortalità e morbilità legate a patologie causate da acqua contaminata. Il progetto è stato realizzato in collaborazione con LVIA, una ONG italiana attiva in Mali da molti anni.

Il Paese

Mali flagNonostante i suoi giacimenti di metalli preziosi, il Mali è uno dei paesi più poveri al mondo e la distribuzione delle ricchezze tra la popolazione è estremamente diseguale.
Oltre la metà della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà, con una marcata disparità tra le aree urbane e rurali. Oltre il 72% della popolazione vive con meno di 2 dollari al giorno, e i bambini sono quelli che subiscono maggiormente questa condizione vivendo una delle situazioni più difficili al mondo.
Popolazione: 15.494.466 abitanti (dati luglio 2012)

Etnie: Mande 50% (Bambara, Malinke, Soninke), Peul 17%, Voltaic 12%, Songhai 6%, Tuareg e Mori 10%, altri 5%.

Lingue parlate: Francese (lingua ufficiale), Bambara (80%) e numerosi dialetti africani.

Religioni: Islam 90%, Cristianesimo 1%, religioni indigene 9%.

PIL: 17,88 milioni di dollari

PIL Tasso di crescita reale: 2,7%

Speranza di vita alla nascita: 53 anni

Tasso mortalità infantile: 108.7 decessi su 1,000 nati vivi

Tasso HIV negli adulti: 1%

Tasso disoccupazione: 30%

Tasso alfabetizzazione: 31.1%

 

Fonte: CIA

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