Le adozioni internazionali in gravi difficoltà.

L'allarme e le proposte degli enti autorizzati.

 

Gli Enti Autorizzati per le Adozioni Internazionali riuniti in Assemblea Plenaria l'11 e 12 settembre a

Milano presso l'"Istituto La Casa" hanno avviato un ampio e partecipato confronto sull'attuale

situazione del sistema italiano delle adozioni internazionali e delle sue prospettive.

Il significativo e progressivo calo della disponibilità delle coppie e delle famiglie italiane ad avviarsi

sul percorso dell'adozione è sicuramente effetto della crisi generale che interessa l'intera società

italiana ed internazionale, ma il fattore economico non ne è l'unica causa.

Gli EEAA vogliono richiamare l'attenzione della politica e delle istituzioni sul grande valore sociale

ed umano che le famiglie con i loro progetti di accoglienza costituiscono per la società italiana.

E' convinzione forte e chiara che le famiglie sono «risorse molto preziose, da promuovere,

sostenere ed accompagnare».

Urge perciò rimuovere dall'iter adottivo ogni difficoltà, sofferenza ed ostacolo che ne vanifichi il

significato e la risorsa per tutta la società e per i bambini in particolare.

Tra i lavori gli EEAA hanno iniziato a valutare attentamente sia della proposta di legge n. 653,

presentata dai Deputati Caruso e Chaouki, sia i temi di lavoro della costituita commissione di

studio promossa dalla Ministra Cancellieri per il riesame della normativa in materia di adozioni

internazionali.

Entrambe le iniziative sono state oggetto di analisi critica e interessata e considerate segnali

positivi per l'avvio di un dibattito che è necessario debba essere maggiormente esteso, articolato e partecipato.

Il documento finale dei lavori assembleari, inviato alla Ministra Kyenge, nella qualità di Presidente,

e a tutti i componenti della CAI, indica quattro priorità:

1) la semplificazione delle procedure adottive, anche superando l'istituto della idoneità

rllasciata dai Tribunali per i Minorenni, per indirizzarsi verso processi di valorizzazione delle

capacità genitoriali nelle loro diverse e variegate forme ed espressioni;

2) la riorganizzazione strategica della Commissione per le Adozioni Internazionali nella

direzione di uno snellimento del numero dei componenti, di un potenziamento della capacità

operativa con particolare attenzione alle relazioni internazionali con le Autorità dei paesi esteri e un

maggior coinvolgimento e collaborazione di tutti gli attori del sistema: gli Enti Autorizzati e le

Associazioni Familiari;

3) l’accompagnamento e l’ incentivo a ogni forma di organizzazione e riorganizzazione degli enti autorizzati nella direzione della crescita di efficienza, efficacia e trasparenza, favorendo ogni forma anche originale di integrazione, collaborazione, intesa e fusione, anche con forme innovative e sperimentali di sinergia tra Pubblico e Privato Sociale;

4) l’integrazione delle adozioni internazionali nella politica estera del Governo Italiano,

collegandole alla cooperazione allo sviluppo, all’integrazione sociale e al Servizio Civile anche

attraverso specifiche modifiche normative nelle relative leggi di settore; integrare le adozioni

internazionali nelle politiche di sostegno alla famiglia anche attraverso una profonda riforma della

fiscalità ad essa dedicata.

Il lavoro assembleare fra gli EEAA continua, il prossimo appuntamento sarà l’11 ottobre a Roma.

 

Gli orfanatrofi Anpas in Mali

 

 

 

 

La lettera ai ministri Cancellieri e Kyenge dagli enti autorizzati 

 

 

 

 

 

 

 

 

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