4actionsMali: la seconda missione del progetto - video

Seconda missione di monitoraggio del progetto 4actionsMali

Garantita la scolarizzazione di 110 bambini, potenziata la scuola elementare e materna con la fornitura di attrezzature e una mensa scolastica per i bambini provenienti da villaggi dislocati, 22 famiglie vulnerabili sostenute attraverso l’accesso alle cure mediche di base e il sostegno alimentare, 22 donne inserite con successo in piccole attività commerciali attraverso il microcredito e 11 apprendisti formati presso botteghe artigiane locali: questi i risultati riscontrati attraverso la seconda missione svolta a fine settembre, per il monitoraggio del progetto 4actionsMali, un programma pilota di rafforzamento delle famiglie vulnerabili e di contrasto all’abbandono di minori nel Comune di Kassaro della regione di Kayes in Mali, sostenuto con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese.

4actions Mali

La missione di monitoraggio ha visto la partecipazione di Boubacar Coulibaly, coordinatore della ONG maliana AMAPEF, partner responsabile della realizzazione delle attività in loco e di Eugenio Attard, capo missione di CISV in Mali, che ha condotto le previste verifiche sull’andamento delle attività e i risultati del progetto. “Ho concentrato questa missione soprattutto sull’ascolto dei beneficiari” ha riferito l’operatore di CISV, “che mi ha restituito un chiaro senso di soddisfazione e di rinnovata speranza per il futuro”.  Tutte le donne inserite nel programma di microcredito hanno potuto finanziare le loro piccole attività di vendita al dettaglio presso il mercato locale e nessuna di loro ha avuto difficoltà a restituire il prestito. La mensa scolastica ha rappresentato un altro elemento di grande soddisfazione per i beneficiari, forse anche perché è una delle attività in cui hanno più fortemente sentito che la loro partecipazione è stata determinante: un gruppo di mamme volontarie si occupa infatti a rotazione di cucinare i pasti.

Grande soddisfazione per i risultati raggiunti dai ragazzi inseriti nei percorsi di apprendistato: adesso gli apprendisti sarti sono tutti in grado di tagliare e cucire un abito, quelli inseriti presso l’officina di carpenteria metallica hanno raggiunto un buon grado di indipendenza nel lavoro e il proprietario dell’officina meccanica per la riparazione delle moto ha riferito con orgoglio che il ragazzo di cui ha seguito l’apprendistato “potrebbe aprire un’officina meccanica per conto suo già da ora”.

Ragazzi che fino a un anno fa la comunità temeva essere destinati alla vita di strada e facile preda della microcriminalità, ragazzi che oggi invece hanno in mano un mestiere con cui costruirsi una vita.
Luigi Negroni, responsabile Anpas per la cooperazione internazionale ha commentato così gli esiti della missione: “Ancora una volta possiamo dirci estremamente soddisfatti per un intervento che non solo ha svolto con successo le attività perviste e raggiunto gli obiettivi prefissati, tra l’altro operando in contesti rurali che raramente vengono raggiunti dalle attività di cooperazione allo sviluppo, ma che è valso anche a mutare le prospettive di persone che troppo spesso non riescono a vedersi protagonisti del proprio futuro, mentre hanno in realtà enormi potenzialità per contribuire in modo determinante allo sviluppo della propria comunità”.

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