I campi temporanei Anpas diventano un modello europeo: il progetto Samets

Il progetto SAMETS, già vincitore del Samaritan International AWARD come miglior progetto di cooperazione nel 2014 è stato presentato oggi, 26 gennaio, a Bruxelles alla presenza della direzione generale per gli Aiuti umanitari e la protezione civile dell’Unione Europea (DG Echo), in rappresentanza permanente del governo italiano presso l’Unione Europea, Valeria Silvestri, Chiara Malagodi (Presidente della Commissione ambiente e Resilienza del Comitato delle Regioni), Cornelia Hackl della Croce Rossa Austriaca in rappresentanza del Progetto “PrePage” anch’esso finanziato dalla DG Echo e che si occupa della gestione dei gruppi vulnerabili in fase di preparazione e di prevenzione con cui ci siamo scambiati buone prassi per la costruzione delle linee guida. 

Il progetto Samets: l'assistenza nei campi multiculturali

 

 

La recente esperienza che ha visto coinvolta l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze nella gestione dei campi di emergenza dopo il terremoto in Emilia Romagna del 2012 ha dimostrato l’esigenza di un’adeguata preparazione dei volontari e dei professionisti.

Contemporaneamente in un’Europa che muta continuamente, per fattori demografici e sociali, in caso di catastrofe naturale, infatti, la risposta della macchina d’emergenza deve focalizzarsi in prima linea su quelle persone che hanno maggiori difficoltà, in particolare se ospitate in campi di emergenza temporanei o strutture gestite dalle autorità o dai volontari. Nasce quindi una necessità non solo dalla risposta all’emergenza, ma anche per la gestione di questioni sociali che nascono e maturano all’interno dei campi o ricoveri di emergenza temporanea. La presenza di famiglie e di popolazioni di paesi terzi, ma anche di persone vulnerabili quali disabili ed anziani, richiede un approccio diverso nella gestione della vita quotidiana nei campi di emergenza temporanei (CET).

Con SAMETS, Anpas ha sviluppato, insieme ad altri quattro partner europei, un modulo di gestione della formazione per volontari e professionisti in grado di affrontare in queste situazioni particolari e testarli a livello locale per individuare linee guida utili per tutti i volontari o professionisti coinvolti nel meccanismo di protezione civile. Sicurezza, coinvolgimento, professionalità informazione, empatia: questi sono alcune delle indicazioni presenti nelle linee guida, elaborate da uno staff di medici, psicologi, formatori, disaster manager e ingegneri, per incrementare la resilienza al disastro delle persone coinvolte, soprattutto quelle più vulnerabili come bambini, anziani e persone con disabilità, gruppi multiculturali.

 

Per ciascuna delle tipologie di gruppi più vulnerabili sono state scritte delle linee guida al fine aiutare e facilitare il lavoro dei team della protezione civile, dei professionisti e dei volontari a gestire queste necessità.

“Anpas ha trasformato in lezione quanto appreso nella gestione dei campi allestiti in occasione dei terremoti in Emilia Romagna” dichiara Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas. "La sensibilità verso i più deboli è una peculiarità della storia delle associazioni coinvolte, come la consapevolezza che devono agire con la massima competenza in ogni occasione”.

Secondo Carmine Lizza, geologo e responsabile protezione civile Anpas nazionale “È importante sottolineare la capacità di immaginare progettualità innovative in base all'esperienza diretta che ci viene dall'operare ogni giorno a contatto con i bisogni delle persone. In questo caso specifico è stato importante mettere a disposizione degli stati membri dell'Unione Europea il patrimonio intellettuale che abbiamo maturato in quello che potremmo definire un welfare dell'emergenza per costruire linee guida. Dal nostro punto di vista, infatti, fare attività di protezione civile vuol dire innovare e sperimentare processi, come è stato ad esempio il sistema di formazione adottato nella campagna Io non rischio, che, proprio perché pubbliche assistenze, poi mettiamo a disposizione di tutti”.

Il progetto di ricerca sulla gestione degli affari sociali all'interno dei campi di emergenza temporanei(SAMETS) ha ricevuto finanziamenti dalla Direzione generale per gli aiuti umanitari e la protezione civile (ECHO) della Comunità Europea con la convenzione n. ECHO/SUB/2013/671416


Partner del progetto:

Organizzazioni partner partecipanti sono: ASB Arbeiter Samariter Bund – Germania, ASBÖ Arbeiter Samariter Bund Österreichs – Austria, ASSR Asociácia Samritánov Slovenskej Republiky – Slovacchia e Croce Bianca/Landesrettungsverein Weisses Kreuz onlus Bolzano - Italia.

SAMETS Civil Protection Financial Instrument – Prevention and preparedness

Il progetto intende sviluppare un modulo di gestione di formazione dei volontari e professionisti per affrontare queste particolari situazione e si propone di individuare Linee guida utili a tutti i volontari o professionisti coinvolti nei vari sistemi di protezione civile.
Il progetto si propone di: - Attuare le competenze dei volontari esperti nel sistema di gestione dei campi, con particolare attenzione alle questioni sociali in relazione alla multi-etnicità; - Aumentare la capacità dei volontari di lavorare in un ambiente multiculturale di emergenza.
Partner del progetto: ASBO (SAMI Austria) - Croce Bianca Bolzano - ASB (SAMI Germania) – ASSR (SAMI Slovacchia)
Durata: 24 mesi
Status: finanziato e in corso. Avviato il 01/01/2014

Progettazione europea ANPAS partner

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