Maltempo: l'assistenza dei volontari Anpas, 30 ottobre (in aggiornamento)

Emergenza maltempo: l'assistenza dei volontari Anpas 

30 ottobre 2018, ore 1830 - In seguito all’allerta meteo e al maltempo che ha interessato l’Italia i volontari delle pubbliche assistenze Anpas hanno portato assistenza con interventi di protezione civile alle comunità colpite attivate dai comuni e dalle istituzioni locali.


Toscana

Durante la notte sono continuati gli interventi a Figline Valdarno, Incisa, Castelfranco di sopra, Pian di Sco, Loro Ciuffenna e San Giovanni Valdarno.


Abruzzo

 Undici sono state le squadre impegnate nella risoluzione di interventi nei comuni di Civitella Roveto, Morino, Civita d'Antino e Canistro sin dalla mattinata di sabato 27 ottobre.

Le squadre hanno dedicato 30 ore al monitoraggio nelle zone più soggette al rischio idraulico ed idrogeologico.
Le oltre 20 richieste di intervento gestite hanno riguardato i seguenti scenari:
- Piccoli allagamenti e pulizia caditoie: 9 interventi
- Rimozione di alberi caduti: 5 interventi
- Smottamenti e rimozione detriti: 6 interventi
- Altre assistenze: 3 interventi
Al momento la situazione è in progressivo miglioramento

 

 


Bolzano

 

A causa dell’allarme maltempo dei giorni scorsi il livello di allerta delle unità dell’associazione provinciale di soccorso è stato elevato al massimo. La notte scorsa sono state attivate 25 unità di soccorso supplementari ed il Resposabile Organizzativo (ORG) di Brunico e Bressanone.
La sezione della Protezione Civile è intervenuta già nelle prime ore serali unendosi alle unità di soccorso di Vipiteno, Brunico, Bressanone e Bolzano. Scattato l’allarme alla popolazione, a San Candido, presso la Casa Resch, è stato allestito un alloggio di emergenza per circa 50 persone e un punto di assistenza per la popolazione. All’allestimento hanno collaborato anche i colleghi dell’ANPAS di Trento.
Il Responsabile Organizzativo si è attivato anche a Chiusa coordinando le attività di intervento e provvedendo insieme con i volontari dei Vigili del Fuoco all’evacuazione delle zone della città a rischio. In
totale 6 persone anziane sole in casa hanno trovato provvisoriamente alloggio alla casa di riposo.
L’intervento a Chiusa, con circa 20 volontari coinvolti, si è concluso alle 5 di questa mattina. In tutto, tra le 20 di ieri sera e le 6 di questa mattina, in tutta la provincia sono stati effettuati 83 interventi di soccorso. 
 Attivazione di 25 unità di soccorso supplementari nelle ore notturne, principalmente in Valle Isarco,
Val Pusteria e Bassa Atesina.
 Alloggi di emergenza per 40 persone a San Candido, stazioni di assistenza per la popolazione e le
forze di soccorso a Vipiteno, Bressanone, Brunico e Chiusa.
 Responsabile organizzativo (ORG) di Bressanone e Brunico per coordinare le attività di intervento.
 Evacuazione sistematica della popolazione a San Candido e Chiusa e assistenza presso gli alloggi di
emergenza.
 83 interventi in tutta la provincia tra le 20 e le 6 per il nostro servizio di soccorso.


Dal Dipartimento della Protezone Civile

È attivo da ieri sera il Comitato operativo della Protezione Civile. Il Capo Dipartimento Angelo Borrelli in sopralluogo nelle zone colpite Convocazione del Comitato operativo della protezione civile, attivazione dell’unità di crisi, servizio h24 del Contact center a disposizione dei cittadini al numero 800.840.840, invio di un team a supporto della Regione Veneto, particolarmente colpita dalla furia del maltempo.

Sono queste le attività principali messe in campo finora dal Dipartimento della Protezione civile e dall’intero sistema attivatosi fin dai primi minuti dell’emergenza causata dal maltempo abbattutosi su quasi tutto il territorio della penisola italiana tra il 28 e il 30 ottobre. Il Capo Dipartimento Angelo Borrelli visita le zone colpite, la regione Veneto e la città di Genova.

Il sistema si è attivato al suo massimo grado nella serata del 29 ottobre. Tutte le componenti (in questo caso le Regioni interessate: Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Emilia Romagna, Lazio, Toscana, Campania, Abruzzo e le Province autonome di Trento e Bolzano) e le strutture operative del sistema di Protezione civile ( Vigili del fuoco, Forze armate, Forze dell’ordine, Organizzazioni di volontariato, Centri di competenza come l’INGV, le aziende di servizi essenziali come ENEL, ENI e TERNA, le aziende di trasporti come RFI, NTV, le Autostrade per l’Italia, e le compagnie di telefonia fissa e mobile come TIM, Vodafone e WindTre, la Banca d’Italia, le Poste Italiane ecc) hanno potuto valutare la situazione partendo dalle effettive condizioni meteorologiche del momento e le previsioni per le prossime al fine di organizzare al meglio la macchina della risposta all’emergenza. [...] Prezioso il supporto dei volontari nelle zone colpite dal maltempo, dove sono attivi circa 1500 uomini e donne. Sono state mobilitate 4 colonne mobili partite dalle regioni Piemonte, Lombardia, Marche e Emilia Romagna. Pronte a partire altre 10 squadre per un totale di 80 persone, che verranno impiegate per il post emergenza.

 

Allerta meteo


Anpas raccomanda le norme della campagna di prevenzione Io non rischio Alluvione

Dopo l’alluvione

Segui le indicazioni delle autorità prima di intraprendere qualsiasi azione, come rientrare in casa, spalare fango, svuotare acqua dalle cantine ecc.
Non transitare lungo strade allagate: potrebbero esserci voragini, buche, tombini aperti o cavi elettrici tranciati. Inoltre, l’acqua potrebbe essere inquinata da carburanti o altre sostanze.
Fai attenzione anche alle zone dove l’acqua si è ritirata: il fondo stradale potrebbe essere indebolito e cedere.
Verifica se puoi riattivare il gas e l’impianto elettrico. Se necessario, chiedi il parere di un tecnico.
Prima di utilizzare i sistemi di scarico, informati che le reti fognarie, le fosse biologiche e i pozzi non siano danneggiati.
Tieniti informato sulle criticità previste sul territorio e sulle misure adottate dal tuo Comune.
Non dormire nei piani seminterrati ed evita di soggiornarvi.
Prima di bere l’acqua dal rubinetto assicurati che ordinanze o avvisi comunali non lo vietino; non mangiare cibi che siano venuti a contatto con l’acqua dell’alluvione: potrebbero essere contaminati.

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