Emergenza Marche: l'impegno di psicologi e psicologhe dell'emergenza Anpas

La squadra di psicologia dell’emergenza è stata impegnata a Senigallia all’interno della colonna mobile nazionale.

L'intervento dei volontari Anpas nelle Marche

6 ottobre 2022 Le psicologhe e gli psicologi Anpas hanno portato il loro contributo nel prendersi cura della popolazione, volontari e comunità. Quotidianamente hanno incontrato cittadini e cittadine che si avvicinavano spontaneamente o segnalati dalle squadre di volontari operanti nelle zone colpite.

Le psicologhe e gli psicologi hanno ascoltato racconti, sfoghi, storie personali, anche, ma non solo, legate all’alluvione, perché in momenti di difficoltà come questo a volte non si ha voglia di parlare, a volte si ha molta voglia parlare, a volte si ha voglia di parlare d’altro.
La squadra si è coordinata con i servizi locali per accogliere le segnalazioni e le richieste di supporto, ma anche nell’accompagnare quanti necessitano di un intervento duraturo e articolato ai servizi sociali e sanitari del territorio.
Lo scopo della maggior parte degli interventi è quello di aiutare la popolazione a riorganizzarsi nei momenti di gestione dei soccorsi, di ripristino delle case, dei negozi, delle strade e riaccompagnarli al ritorno all’ordinario e al superamento dell’emergenza.
Anche con gli operatori del Comune e della Polizia Locale sono stati costruiti spazi di confronto e sostegno.
Come sempre, infine, la psicologia dell’emergenza è stata attenta e dedicata al benessere psicoemotivo dei volontari e delle volontarie, una vicinanza ormai consolidata e nota nella dinamica delle relazioni del gruppo Anpas.
Quantificare gli interventi è un conteggio difficile: a volte l’attività in psicologia dell’emergenza è fortemente caratterizzata dall’informalità e dalla brevità, sono interventi compiuti sia sui singoli sia sul clima emotivo di piccoli gruppi. Nel tempo di questa attivazione abbiamo potuto apprezzare la sua utilità nella gratitudine espressa schiettamente dalla popolazione e dagli operatori: rispetto alla consuetudine dell’attività clinica della psicologia e della psicoterapia, si rileva, in emergenza, una maggiore apertura e disponibilità a parlare con una psicologa anche in fasce di età e fasce culturali tipicamente meno avvezze a farlo.

Limitando, quindi, il calcolo agli incontri più significativi, nei 13 giorni di attivazione sono stati fatti 56 interventi con la popolazione, 8 sul contesto (Comune, polizia locale, operatori non-Anpas), 9 con i volontari Anpas, 19 incontri di tipo organizzativo, di coordinamento.

Di Simona Ius e Gilda Pepe, psicologhe dell'emergenza Anpas

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