Comunicati stampa

Esodo estivo: Anpas in collaborazione con Polizia Stradale per la cultura della guida sicura

ESODO 2023: AUTOSTRADE PER L’ITALIA E POLIZIA DI STATO INSIEME PER PROMUOVERE LA CULTURA DELLA GUIDA SICURA
SABATO 5 AGOSTO PREVISTO BOLLINO NERO: AL VIA ATTIVITA’ DI SENSIBILIZZAZIONE SULLA SICUREZZA STRADALE, ASSISTENZA SANITARIA IN COLLABORAZIONE CON Anpas E INFORMAZIONI SUL TRAFFICO NELLE PRINCIPALI AREE DI SERVIZIO DELLA RETE

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Roma, 5 agosto 2023 – Prosegue la collaborazione tra Autostrade per l’Italia e Polizia di Stato per sensibilizzare i viaggiatori sulla sicurezza stradale e promuovere comportamenti corretti alla guida. A partire da sabato 5 agosto, e durante altri due weekend del mese (12-26 agosto), i poliziotti della Stradale forniranno consigli sulla guida sicura e informazioni utili sulle condizioni di viabilità in tempo reale; il personale di ASPI e Anpas offriranno agli utenti in transito servizi di caring, anche grazie alla presenza di un’ambulanza con volontari a bordo.

In alcune tappe saranno anche presenti auto d’epoca del G.A.A.M.S. (Gruppo Amatori Automoto Storiche). Gli operatori della Specialità creeranno uno spazio di interazione per i viaggiatori, ai quali saranno anche distribuiti dei gadget, intrattenendo i più piccoli con momenti di gioco, per coinvolgere le famiglie in momenti di sensibilizzazione sui temi dedicati alla sicurezza stradale: la distrazione, l’utilizzo delle cinture di sicurezza, l’osservanza dei limiti di velocità o della distanza di sicurezza. Nelle aree di servizio sarà allestito un punto di contatto per gli utenti in transito in cui saranno posizionati l’ufficio mobile, auto e moto della Polizia Stradale e dei gazebo.

Sarà anche possibile simulare la guida in stato di alterazione, indossando degli appositi visori, che simulano la condizione di chi si pone alla guida dopo aver assunto droghe o alcolici.
L’iniziativa, volta a sensibilizzare gli utenti sui comportamenti di guida corretti, prosegue nel solco della continuità delle campagne di comunicazione realizzate in collaborazione con la Polizia di Stato. L’ultima è stata diffusa a luglio ed è stata realizzata per la prima volta con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica: uno spot Tv-Radio che ha come obiettivo quello di far accrescere la consapevolezza, soprattutto nei più giovani, sul tema della sicurezza stradale, mentre nei mesi precedenti sono stati realizzati, spot sulla sicurezza stradale diffusi sui pannelli a messaggio variabile (circa 2000, uno ogni 10 km), alla cui realizzazione hanno preso parte anche operatori di Aspi.

Il tour della carovana sulla sicurezza alla guida prevede complessivamente 7 tappe, individuate in corrispondenza dei punti maggiormente trafficati della rete. Nei fine settimana dell’esodo il tour inizierà il 5 agosto in due aree di servizio della direttrice Sud, A1 Secchia Ovest e A14 La Pioppa Ovest, e proseguirà sabato 12 agosto in A1 Badia Alpino e A1 Cantagallo Ovest. Durante il controesodo, il 26 agosto, sarà la volta delle aree di servizio della direttrice Nord: A1 Secchia Est; A14 Conero Est e A1 Casilina Est.
In occasione del primo fine settimana di agosto si prevede un significativo incremento della circolazione stradale verso le principali località balneari e di villeggiatura italiane e di confine. In particolare, per la mattina di sabato 5 agosto si prevedono condizioni di traffico da bollino nero, in particolare nella direzione nord-sud e lungo il corridoio tirrenico e adriatico. Analoghe previsioni di traffico sono indicate per il successivo sabato 12 agosto.
In particolare per l’intero week-end 4-6 agosto il traffico risulterà particolarmente intenso con possibili criticità. Per agevolare gli spostamenti dei vacanzieri è previsto il divieto di circolazione per i mezzi superiori alle 7,5t nella giornata di venerdì dalle ore 16.00 alle ore 22.00, nella giornata di sabato dalle ore 08.00 alle ore 22.00 e nelle giornate festive dalle ore 07.00 alle ore 22.00

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Esodo estivo: Anpas in collaborazione con Polizia Stradale per la cultura della guida sicura

ESODO 2022: AUTOSTRADE PER L’ITALIA E POLIZIA STRADALE ANCORA INSIEME PER DIFFONDERE LA CULTURA DELLA GUIDA SICURA
ASSISTENZA SANITARIA IN COLLABORAZIONE CON Anpas E INFORMAZIONI SUL TRAFFICO NELLE PRINCIPALI AREE DI SERVIZIO DELLA RETE, A PARTIRE DAL 5 AGOSTO

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Roma, 4 agosto 2022 – Autostrade per l’Italia e Polizia di Stato ancora insieme per sensibilizzare i viaggiatori sui rischi che si corrono quando si è poco prudenti alla guida.

A partire da venerdì 5 agosto, e durante tutti i weekend del mese, i poliziotti della Stradale, il personale di ASPI e i volontari Anpas interagiranno con i viaggiatori in sosta presso alcune delle principali Aree di Servizio per fornire una serie di servizi di caring. Dall’assistenza sanitaria in collaborazione con Anpas (associazione Nazionale pubbliche assistenze) che metterà a disposizione una ambulanza con volontari a bordo per eventuali richieste di intervento, a informazioni sulle condizioni di viabilità in tempo reale.

Non mancheranno anche giochi e intrattenimenti per i più piccoli e momenti di educazione stradale sui comportamenti da tenere alla guida, come ad esempio: l’utilizzo delle cinture di sicurezza, l’osservanza dei limiti di velocità o della distanza di sicurezza. I viaggiatori potranno anche provare a percorrere un itinerario indossando degli appositi visori, che simulano la condizione di chi si pone alla guida dopo aver assunto droghe o alcolici.

L’iniziativa, che accompagnerà gli utenti in transito durante le vacanze estive, è frutto della consolidata collaborazione tra Autostrade per l’Italia e la Polizia di Stato, come pure la campagna di sensibilizzazione che vede la preziosa partecipazione della campionessa paralimpica, Ambra Sabatini.

Il tour della carovana sulla sicurezza alla guida prevede complessivamente 4 tappe, individuate in corrispondenza dei punti maggiormente trafficati della rete, sia nei fine settimana dell’esodo – (Secchia Ovest in A1 sud, Modena il 5 e il 6 agosto, e Prenestina Ovest in A1 sud, Magliano Sabina il 12 e 13 agosto) – che del controesodo (Casilina Est in A1 nord, Pontecorvo il 20 e 21 agosto, e Conero Est in A14 nord, Ancona il 27 e il 28 agosto), sempre con orario dalle 10:00 alle 18:00.

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Anpas a Draghi: anche le nostre associazioni hanno lottato contro il Covid-19.

Anpas a Draghi: anche le nostre associazioni hanno lottato contro il Covid-19.

Pregliasco: “Invitiamo il Presidente del Consiglio ad essere parte della nostra famiglia: il 27 novembre all’evento di ringraziamento ai volontari coinvolti nell’emergenza”

31 ottobre 2021. La sensibilità del Presidente del Consiglio, Mario Draghi, nei confronti dell’opera prestata dal mondo del volontariato alla lotta contro il Covid-19 è stata molto apprezzata, prima al Civil Week Lab a Milano, poi in occasione del G20 a Roma. È tuttavia inevitabile ricordare come anche le nostre associazioni di volontariato siano state e siano tutt’ora coinvolte in prima linea nel contrasto alla pandemia.

Dal monitoraggio sanitario negli aeroporti a gennaio 2020 fino all’assistenza ai centri vaccinali passando per l’allestimento delle tende presso gli ospedali, l’impegno delle sale operative, la spesa e i farmaci a domicilio, la prosecuzione dell’assistenza per quelli che erano i servizi ordinari e quelli di emergenza, i volontari e le volontarie Anpas hanno operato instancabilmente come una vera famiglia per superare l’emergenza sempre in collaborazione con istituzioni nazionali e locali.

Abbiamo operato nonostante le iniziali difficoltà a reperire i DPI, abbiamo dovuto inventare un nuovo modo di “stare sulle ambulanze”, cercando di non modificare la relazione con i cittadini che hanno avuto bisogno della nostra presenza, consapevoli che la pandemia ha toccato in profondità ognuno di noi, che il Covid-19 ha colpito i nostri stessi soccorritori, che il Covid-19 ci ha messo nella duplice condizione di “soccorritori e possibili vittime”: abbiamo accompagnato molte persone dalle loro abitazioni agli ospedali e tanti, troppi, dei nostri soccorritori non sono tornati a casa.

Fabrizio Pregliasco, presidente della Rete Nazionale Anpas: “Gli oltre centomila volontari e gli oltre 350.000 soci delle 940 pubbliche assistenze, in questa pandemia, hanno fatto la loro parte realizzando concretamente i valori di solidarietà, partecipazione e responsabilità civile e sociale sotto i quali si riconosce la famiglia del volontariato. Come già avvenuto molte altre volte, nei due secoli di storia di Anpas,, prosegue Pregliasco, “la partecipazione dei nostri volontari non è mai venuta meno. Le nostre associazioni sono state considerate un punto di riferimento per molti cittadini, hanno saputo resistere all’impatto di un’emergenza nuova. Cogliamo quindi l’occasione per invitare il Presidente Draghi a Chianciano Terme, il giorno 27 novembre 2021, a prendere parte all’iniziativa di ringraziamento verso tutti i volontari e le volontarie delle pubbliche assistenze Anpas”.

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Vaccini: volontari e operatori Anpas disponibili per accelerare la campagna vaccinale

Campagna vaccinale: volontari e operatori Anpas disponibili per accelerare la campagna con operatori, mezzi e sedi. Pregliasco: “Dalla logistica alle oltre mille sedi fino al servizio di trasporto e accompagnamento, siamo a disposizione per migliorare la campagna vaccinale”

31 gennaio 2021 – In seguito alla dichiarazione di Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato tecnico-scientifico, di avvalersi della Protezione Civile “i suoi volontari e con le sue migliaia di organizzazioni presenti in modo capillare sul territorio” per affrontare la campagna vaccinale, Anpas propone e ribadisce la completa disponibilità.

Volontari Anpas
Da oltre un anno l’impegno di Anpas per superare la pandemia. «Siamo in prima linea da un anno, dell’inizio dell’emergenza, da quando i nostri volontari sono stati attivati negli aeroporti e nei porti italiani per le procedure di controllo della temperatura corporea dei viaggiatori in ingresso in Italia» ha commentato Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas. «Poi abbiamo continuato con l’allestimento delle tende presso gli ospedali, poi con i servizi sanitari e con i servizi di spesa a domicilio, distribuzione di farmaci e beni di prima necessità. Ora siamo disponibili a dare il nostro contributo anche per la campagna vaccinale mettendo a disposizione tutte le nostre forze e strutture»

MONTEMARCIANO IO NON RISCHIO

Oltre 900 pubbliche assistenze in oltre mille presìdi: volontari e volontarie Anpas pronti. «Dalla logstica alla disponibilità delle sedi, dalle sale operative all’allestimento di tende, dal servizio di trasporto e accompagnamento: dal supporto psicologico alla protezione civile, dall’emergenza sanitaria al supporto sociale, i nostri mille presìdi di pubblica assistenza in tutta Italia, i nostri centomila volontari e volontarie Anpas sono a disposizione anche per la campagna vaccinale a continuare a operare in sinergia con Ministero Salute, Dipartimento della Protezione Civile e enti locali» ha concluso Pregliasco.

2020 - La tensostruttura Avis Cologno

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Una panchina gialla come riconoscimento dei soccorritori? Anpas si dissocia

Una panchina gialla per i soccorritori? Anpas si dissocia

5 ottobre 2020 – Anpas si dissocia da AASI (associazione Autisti Soccorritori Italiani) in merito alla proposta di sensibilizzazione del “grande pubblico sul duro ed incessante lavoro quotidianamente svolto dagli autisti soccorritori” (come si legge nella proposta) che si possa concretizzare attraverso la colorazione una panchina di colore giallo in tutte le città d’Italia.
«Il vero riconoscimento pubblico del nostro agire non si concretizza tinteggiando di giallo una panchina», dichiara Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas, «ma sulla promozione di politiche pubbliche per promuovere, attraverso il principio della sussidiarietà, la cura dei bisogni collettivi e tutelare la salute di tutti. Politiche pubbliche che si realizzino grazie all’interlocuzione quotidiana con gli amministratori locali e nazionali».

Anpas sottolinea che un riconoscimento pubblico del lavoro svolto dai soccorritori, da tutti i soccorritori, si esplica con atti pubblici che tutelano nel concreto la salute, l’integrità fisica, psicologica e morale dei soccorritori, nel riconoscimento del soccorso e della cura come valore assoluto di cui ogni cittadino si deve far carico.

Pur nel rispetto verso l’associazione che ha proposto questa iniziativa all’attenzione di ANCI, Anpas ribadisce l’impegno nella tutela della salute pubblica attraverso i propri volontari, i propri dipendenti e di tutto il personale coinvolto ogni giorno, da oltre 116 anni, in oltre mille comuni d’Italia nel nome dei suoi valori fondativi quali la gratuità, della mutualità e della laicità.

«La nostra costante proposta di sensibilizzazione quotidiana verso ogni cittadino sono le nostre facce, le divise, i mezzi e le sedi delle pubbliche assistenze sempre aperte», conclude Pregliasco.

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Aggressioni ai soccorritori: il Ddl è legge

Continuano le aggressioni ai volontari soccorritori. Pregliasco, presidente Anpas: un mondo al rovescio

8 agosto 2020 – Il Ddl Aggressioni è legge: violenze contro gli operatori sanitari potranno essere punite con sanzioni da 500 a 5 mila euro e con la reclusione da 4 a 10 anni (per lesioni gravi) e da 8 a 16 anni (per lesioni gravissime).  

Il provvedimento invocato dal mondo della sanità e dal volontariato sanitario vittima sempre più spesso di aggressioni fisiche e verbali è stato votato all’unanimità in Senato, dopo il via libera ottenuto in Commissione Igiene e Sanità e la relazione della senatrice Paola Boldrini.

Nel Ddl vengono previsti anche protocolli operativi con le forze di polizia per garantire interventi tempestivi e l’istituzione di un “Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie” presso il Ministero della Salute, che dovrà monitorare gli episodi di violenza e gli “eventi sentinella” che potrebbero dar luogo a violenze o minacce. 

Le tante denunce fatte dalle pubbliche assistenze e da Anpas al cospetto del costante intensificarsi di aggressioni agli operatori sanitari, alle sedi e ai mezzi delle associazioni(l’ultimo alle pubbliche assistenze Anpas di Baggio e Basiglio) ha reso urgente una maggiore tutela e cura nei confronti di chi si occupa della salute e che troppo spesso si è trovato a dover affrontare episodi gravi come anche quelli di razzismo registrati nei confronti degli stessi volontari soccorritori

«Dopo anni di denunce le violenze nei confronti del nostro operato: la situazione è diventata assurda e insopportabile» ha dichiarato Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas. «Troppo spesso abbiamo dovuto prendere atto ad un mondo al rovescio. In questi anni abbiamo visto di tutto: dalle aggressioni fisiche e verbali a soccorritori e soccorritrici ai mezzi di soccorso che devono portare soccorso all’intera comunità dati alle fiamme dai vandali fino ai danneggiamenti alle sedi. Chi porta soccorso deve essere supportato e tutelato sempre».

Basta aggressioni

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GdF e Anpas: iniziata la formazione sui territori

Al via la formazione per intervenire congiuntamente in caso di situazioni di emergenza. Anpas e Guardia di Finanza insieme per essere più vicini a chi ha bisogno d’aiuto.  

 

Anpas e GdF insieme

14 agosto 2020 – Nei giorni più caldi di questo agosto, la Guardia di Finanza e l’associazione Nazionale pubbliche assistenze stanno dando seguito al protocollo firmato a giugno per una formazione per operare congiuntamente in caso di situazioni di emergenza mediante l’impiego di elicotteri a tutela della sicurezza dei cittadini, con l’obiettivo di creare una task force pronta a intervenire per prestare assistenza e soccorso mediante l’impiego degli elicotteri del Corpo e i volontari dell’associazione.

 

 

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GdF e Anpas firmano un protocollo di intesa

Protocollo d’intesa tra la Guardia di Finanza e l’associazione Nazionale pubbliche assistenze: per essere più vicini a chi ha bisogno d’aiuto. Promozione di sinergie nel campo del soccorso e della protezione civile.

Firma GDF

8 luglio 2020 – È stato sottoscritto oggi a Roma, presso la caserma “Piave”, sede del Comando Generale della Guardia di Finanza, il protocollo d’intesa tra il Corpo e l’associazione Nazionale pubbliche assistenze (Anpas). L’accordo, siglato dal Generale di Divisione Umberto Sirico, Capo di Stato Maggiore della Guardia di Finanza, e dal Prof. Fabrizio Ernesto Pregliasco, Presidente Nazionale dell’Anpas, dà il via a una strutturata collaborazione per operare congiuntamente in caso di situazioni di emergenza.

Attraverso il protocollo, le due organizzazioni, facendo leva sulla capillare distribuzione sul territorio nazionale dei Reparti di volo delle Fiamme Gialle e delle unità di volontariato Anpas, hanno inteso promuovere da un lato l’avvio di iniziative reciproche nel settore della formazione e, dall’altro, la progressiva standardizzazione delle procedure operative da adottare in caso di soccorso congiunto mediante l’impiego di elicotteri.
Obiettivo ultimo dell’intesa, che da oggi muove i suoi primi passi, è ridurre i tempi di reazione di fronte a situazioni di emergenza, nelle quali le Sezioni Aeree del Corpo e il personale sanitario di Anpas potranno agire fianco a fianco, a beneficio della sicurezza delle operazioni, del personale coinvolto e delle persone trasportate.
La collaborazione rappresenta altresì una preziosa opportunità per mettere a frutto in modo ancor più proficuo l’ampio piano di ammodernamento avviato a favore della componente aerea della Guardia di Finanza, la cui capacità di controllo e presidio del territorio – esercitata sia in virtù della tradizionale funzione di polizia economico-finanziaria sia del più recente ruolo di “polizia del mare” – potrà ora essere coniugata alla possibilità di intervenire per fini sanitari e di soccorso grazie alle professionalità dell’Anpas.
Dopo la firma del protocollo si è immediatamente tenuta la prima riunione di coordinamento tecnico-operativo con il proposito di iniziare l’attività di formazione degli equipaggi misti già a partire da questa estate.
Nella circostanza, sono state anche gettate le basi per estendere la collaborazione al settore navale del Corpo nonché a quello del Soccorso Alpino della Guarda di Finanza, nicchia di preziose competenze professionali dedicate alle operazioni in media e alta quota.

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Assistenti civici, Anpas: “Sconcerto per il provvedimento. Il volontariato organizzato è un’altra cosa”

Assistenti civici, Anpas: “Sconcerto per il provvedimento. Il volontariato organizzato è un’altra cosa”

 

Roma 26 maggio 2020 – Anpas apprende con sconcerto la proposta del ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, e il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, di lanciare un bando per il reclutamento di 60.000 ‘assistenti civici’ che saranno impiegati dai sindaci per lo svolgimento di attività sociali e per collaborare al rispetto del distanziamento fisico.

Anpas è impegnata da oltre 150 anni con attività radicati sul territorio e volontari altamente formati e addestrati nello svolgimento quotidiano delle funzioni di soccorso, assistenza, supporto psicologico e protezione civile. Questo impegno si è dimostrato efficace in ogni emergenza e in ogni campagna di prevenzione, a servizio della popolazione e a supporto delle istituzioni internazionali, nazionali e locali, in osservanza del principio di sussidiarietà. 

Dall’inizio dell’emergenza COVID-19 tutto il Terzo Settore e le organizzazioni di volontariato si sono prodigate, con professionalità, nel mettere a disposizione dei rispettivi territori il meglio delle esperienze maturate nell’impegno quotidiano al servizio delle comunità locali dando un sostegno cosciente, umano e territorialmente radicato rispondendo in maniera sempre efficace ai bisogni delle proprie comunità.

 

L'assistenza dei volontari Anpas

Dalla mancanza di formazione specifica alla dispersione del volontariato, ravvisiamo le seguenti criticità nell’introduzione della figura dell’assistente civico previsto nel provvedimento. 

Incertezza sul ruolo. Innanzitutto il rischio di creare confusione della funzione sul compito assegnato all’ assistente civico, con possibili svilupparsi di declinazioni non omogenee sul territorio. A questo si aggiunge l’assenza di definizione di compiti specifici della figura di assistente civico e di una formazione specifica in tema di protezione personale, strumenti relazionali, tecniche di prevenzione in situazioni a rischio.
Mancanza di formazione e pericolo sicurezza. L’assenza di un qualsiasi percorso formativo specifico e strutturato all’interno di un sistema complesso (come quello seguito dai nostri volontari per fare soccorso o interventi di protezione civile), rischia di trasformare l’assistente civico in un potenziale elemento dannoso per le persone con le quali verrà a contatto. A preoccupare, inoltre, è l’aumento del rischio sulla sicurezza che verrebbe amplificato senza una formazione specifica ed esperienziale sui sistemi di utilizzo dei dispositivi di protezione individuale.

Assenza di radicamento e autorevolezza della funzione. Tutti i nostri volontari sono profondamente radicati sul territorio e sono riconosciuti dalla comunità non tanto da una divisa, ma dai servizi che svolgono ogni giorno, dalla formazione fatta, dalla partecipazione attiva sia nell’ordinario che nella prevenzione, che nell’emergenza. Al contrario, la nuova figura dell’assistente civico, seppur equipaggiato da specifici segni di riconoscimento, non potrà essere riconosciuto nella funzione proprio per l’impossibilità, da parte della comunità, di riconoscergli una qualsiasi forma di autorevolezza su temi come la libertà di movimento e la relazione con il prossimo.

Per queste ragioni, Anpas auspica un’inversione di rotta e che vengano invece favorite risorse e semplificazioni verso le strutture del volontariato organizzato affinché le stesse possano, attraverso i propri volontari ed operatori, rispondere ai bisogni per i quali gli assistenti civici sarebbero chiamati ad operare.

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Consegnati 1540 camici idrorepellenti per i soccorritori di Anpas Lombardia

Frutto di una donazione di alcune aziende Lombarde per il tramite di Anpas Nazionale sono stati 1540 camici per i volontari soccorritori Aanpas

 
7 maggio 2020 – Sono stati consegnati oggi presso la SOR di Anpas Lombardia i 1540 camici idrorepellenti per i volontari soccorritori di Anpas Lombardia impegnati nel soccorso e nell’assistenza dell’emergenza Coronavirus.
Frutto di una donazione di alcune aziende Lombarde per il tramite di Anpas Nazionale, la consegna è avvenuta per mano del vicepresidente nazionale Carlo Castellucci e dal vicepresidente di Anpas Emilia Romagna Iacopo Fiorentini a Luca Puleo, presidente di Anpas Lombardia
 

La consegna del materiale sanitario ad Anpas LOmbardia

Dopo la fornitura di 150 auto da Leasys per le associazioni, la donazione dei 51 automezzi da parte di CAI, l’accordo con Michelin per la manutenzione gratuita degli pneumatici delle ambulanze delle pubbliche assistenze, l’impegno di Anpas nazionale verso i volontari e gli operatori della rete continua con la fornitura di 100mila mascherine acquistate da Anpas stessa che sono state distribuite ai comitati regionali Anpas in proporzione al numero dei volontari per comitato.
 
Carlo Castellucci, vicepresidente Anpas: “È stato un immenso piacere salutare e augurare buon lavoro a tutta Anpas Lombardia, Anpas Nazionale ha fatto da tramite tra aziende lombarde e Anpas Lombardia per la donazione di 1540 camici monouso idrorepellenti, oltre a essere contatti che speriamo portino buone collaborazioni per il futuro”.
 
  

La consegna del materiale sanitario ad Anpas LOmbardia

Consegna delle mascherine per la popolazione. Su tutto il territorio nazionale continua la consegna delle mascherine alla popolazione fatta dai volontari Anpas in collaborazione con i Comuni che ne hanno decretato la consegna.
Oltre al soccorso, Anpas al lavoro per la fase 2.“Stiamo lavorando ogni giorno per fornire a tutta la nostra rete il massimo del supporto possibile” dichiara Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas.”Siamo impegnati sotto tutti i fronti: dall’organizzazione interna alla collaborazione nazionale con gli enti e le istituzioni impegnate in questa emergenza. Anche con il contributo di altre associazioni come CAI che in questi giorni ci regalerà 51 autovetture, stiamo pensando a trovare soluzioni efficaci per la fase 2 dove ci sarà bisogno dello stesso impegno e della massima attenzione possibile”.

 

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