Comunicati stampa

Piloti e assistenti di volo easyJet a sostegno di Anpas per l’assistenza alla popolazione durante l’emergenza

Piloti e assistenti di volo easyJet a sostegno di Anpas per l’assistenza alla popolazione durante l’emergenza

Distribuzione di mascherine, informazione sul loro corretto utilizzo, spesa, farmaci e beni di prima necessità consegnati a casa dai volontari di easyJet che mettono a servizio della comunità le competenze acquisite sul campo con le pubbliche assistenze Anpas

 

Alessandro Nocerino easyjet k1vD U318013635899489n 656x492Corriere Web Sezioni

30 aprile 2020 – Piloti e assistenti di volo di easyJet si offrono volontari per supportare i servizi di assistenza alla popolazione organizzati dall’associazione Nazionale pubbliche assistenze (Anpas) per far fronte all’emergenza sanitaria che sta mettendo a dura prova numerose persone da nord a sud. Anpas può contare su una presenza capillare sul territorio italiano, grazie al contributo di 935 associazioni locali attive e 100mila soccorritori volontari in tutta Italia che oltre alle operazioni di primo soccorso e di protezione civile, sono in prima linea nel supportare le fasce più vulnerabili.

“Siamo di fronte a un’emergenza senza precedenti per dimensioni e durata ed è fondamentale che ognuno di noi faccia la sua parte nell’aiutare il prossimo. Per questo, insieme agli oltre 1.500 colleghi, che lavorano e vivono in diverse città, ci siamo chiesti come poter contribuire in un momento in cui non possiamo volare – ha commentato Nicola Martino, Responsabile Flight Operation in Italia di easyJet –. Abbiamo pensato che mettere le nostre competenze a servizio della comunità fosse molto importante, specialmente in un periodo in cui servono persone munite non solo di volontà, ma anche addestrate a gestire situazioni di tutti i tipi. Offrire la nostra disponibilità a un’associazione come Anpas che oggi assolve un compito straordinario, a livello locale, ci è sembrata la scelta migliore. Poter garantire interventi di supporto alle persone più vulnerabili ha un grande valore per tutti noi, e vorremo farlo mantenendo il sorriso e quel calore che da
sempre caratterizzano il nostro lavoro”.

I volontari si renderanno disponibili a svolgere servizi essenziali per mitigare i gravi impatti sociali della pandemia: moltissime persone sono infatti, in difficoltà nella gestione quotidiana non potendo uscire da casa a causa del proprio stato di salute o si trovano in ristrettezze economiche dovute all’assenza di lavoro prolungata.

Per questo i piloti e gli assistenti di volo di easyJet offriranno il proprio supporto in attività volte ad offrire un aiuto concreto e di grande valore per i cittadini in questo momento, come il servizio di spesa a domicilio oppure la consegna di pasti, farmaci e generi di prima necessità alle persone che ne avranno bisogno.

“Le pubbliche assistenze Anpas sono sempre aperte per accogliere nuovi volontari e, come in questo caso, nuove forme di partecipazione e coinvolgimento. Sarà un piacere accogliere il personale easyJet: è in momenti come questi che si vede veramente il valore di chi investe
nella crescita della cultura della solidarietà anche all’interno di un’azienda per uscire prima e al meglio dall’emergenza. Un riconoscimento importante anche a livello etico al nostro agire, quello di easyJet, che aiuterà a migliorare ulteriormente l’efficacia del nostro impegno
quotidiano in tutta Italia a fianco di chi ha già bisogno in questo momento e, contemporaneamente, per aumentare il capitale sociale delle comunità” ha commentato Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas

Grazie alle loro competenze nella relazione interpersonale e nella comunicazione, assisteranno inoltre i Comuni nella distribuzione di mascherine e di informazione sul loro corretto utilizzo e sulle indicazioni da seguire per tutelare la salute pubblica. Contribuiranno infine alla gestione e organizzazione interna delle associazioni locali, garantendo presenza e presidio delle sedi, svolgendo mansioni di centralino e agevolando l’attività amministrativa: servizi apparentemente meno importanti, ma equamente necessari per migliorare l’efficienza dei servizi erogati e poter quindi raggiungere e aiutare un numero maggiore di persone.

Emiliano Losi, assistente di volo di easyJet e soccorritore 118, racconta: “Le competenze acquisite nel mio lavoro come assistente di volo hanno rappresentato un vantaggio durante gli interventi come soccorritore volontario: mi hanno aiutato ad avere familiarità nell’approccio umano e uno sguardo immediato e completo sulla persona che ho davanti. Inoltre, grazie alla nostra capacità di relazionarci con persone diverse e di lavorare come una squadra in ogni circostanza, sono certo potranno essere un aiuto prezioso nelle attività che Anpas sta portando avanti con impegno dall’inizio della pandemia”.

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Volontariato e lavoro, Anpas al Governo: “non discriminate i lavoratori impegnati come volontari soccorritori i volontari impegnati nell’emergenza COVID19″

Volontariato e lavoro. Anpas: “non vengano discriminati i lavoratori impegnati in attività di volontariato per contrastare l’emergenza COVID-19″. Il personale soccorritore delle associazioni di volontariato attivo nelle operazioni di soccorso per Covid-19 è già sottoposto a sorveglianza sanitaria.

27 aprile 2020 In una comunicazione inviata al Ministero della Salute e al Ministero del Lavoro, condivisa con il Terzo Settore, Anpas chiede una modifica normativa affinché non vengano discriminati, sui posti di lavoro, i volontari, attori fondamentali per la gestione della emergenza Covid 19. 

I volontari Anpas sono donne e uomini che, adeguatamente formati e preparati, svolgono attività di prevenzione del rischio di contagio virale, effettuando quotidianamente servizi di soccorso sanitario e trasporti ordinari sul territorio.

Covid19 - L'assistenza dei volontari Anpas

In merito alla integrazione, formulata il 24 aprile 2020, del “Protocollo condiviso di regolazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro”, Anpas pone l’attenzione sulle punto 2 riguardante le modalità di ingresso in azienda che al secondo capoverso recita:
“Il datore di lavoro informa preventivamente il personale, e chi intende fare ingresso in azienda, della preclusione dell’accesso a chi, negli ultimi 14 giorni, abbia avuto contatti con soggetti risultati positivi al COVID-19 o provenga da zone a rischio secondo le indicazioni dell’OMS”.

Nella nota inviata ai ministeri Anpas sottolinea che questa indicazione rischia di creare problemi (che si sono peraltro già verificati) ai volontari che svolgono servizio nelle associazioni Anpas (oltre che Misericordie e CRI) impegnati in prima linea, fin dai primi momenti, nell’emergenza COVID-19. 

“A nome delle 935 Pubbliche assistenze e degli oltre 100.000 volontari Anpas”, si legge nella richiesta di modifica “proponiamo come di seguito:
“Il datore di lavoro informa preventivamente il personale, e chi intende fare ingresso in azienda, della preclusione dell’accesso a chi, negli ultimi 14 giorni, abbia avuto contatti con soggetti risultati positivi al COVID-19 senza aver utilizzato i dispositivi di protezione individuale secondo le linee guida ISS e indicazioni del SSN a livello Regionale o provenga da zone a rischio secondo le indicazioni dell’OMS”.

Oppure, in alternativa, si propone l’aggiunta di un articolo/comma nel quale si recita come di seguito esplicitato:
“Comma _ Èescluso dagli obblighi di cui all’Articolo …. Comma …. il personale soccorritore delle associazioni di volontariato attivo nelle operazioni di soccorso sanitario per l’emergenza Covid-19 in quanto già sottoposto a sorveglianza sanitaria e che abbia utilizzato i dispositivi di protezione individuale secondo le linee guida ISS e indicazioni del SSN a livello Regionale”.

Tutti i nostri volontari operano nel pieno rispetto delle norme, utilizzando adeguati dispositivi di protezione necessari per evitare il contagio attivo e passivo del virus.  Oltre alla condivisione dei vari protocolli con le aziende sanitarie locali, infatti, sin dall’inizio dell’emergenza Anpas è impegnata in un costante presidio di tutela della sicurezza per la salute dei volontari e degli operatori anche attraverso formazione riguardante i dispositivi di protezione individuale. Oltre ad essere un obbligo normativo, infatti, la tutela della sicurezza e la salute dei volontari è punto fondamentale dell’agire di Anpas e delle pubbliche assistenze.

La comunicazione è stata trasmessa anche a Croce Rossa e Misericordie, le altre due principali organizzazioni di volontariato sanitario che stanno operando in questa emergenza.

 

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Coronavirus: la donazione di Red Bull Italia ai volontari Anpas

Coronavirus: la donazione di Red Bull ai soccorritori volontari Anpas

17 aprile 2020 –  Red Bull sta inviando ai comitati Anpas le proprie bevande per sostenere soccorritori e volontari Anpas impegnati nell’emergenza Coronavirus. La distribuzione dei prodotti Red Bull è iniziata in Liguria la Croce Verde Genovese, poi è stata ampliata con la fornitura a livello nazionale attraverso i comitati regionali Anpas.

Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas: “Apprezziamo aziende che, come Redbull, ci stanno dando un supporto concreto ai nostri centomila soccorritori impegnati dall’inizio di febbraio e che mai si sono fermati in questi giorni. Quello di Red Bull è un riconoscimento al nostro sforzo quotidiano e una vicinanza che in questi giorni ci aiuta sotto tutti i punti di vista. Un ulteriore modo per affrontare tutti insieme, come una vera comunità, questa emergenza”

Donazione Redbull per i volontari Anpas

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Coronavirus: consegnate le 100mila mascherine Anpas a tutti i volontari soccorritori

Consegnate le 100mila mascherine Anpas per i volontari che continuano a operare su tutto il territorio. Pregliasco “la dimostrazione di un movimento forte e unito in questo momento di emergenza”

 
29 aprile 2020 – Sono state consegnate in tutti i comitati regionali le 100mila mascherine che Anpas aveva acquistato, grazie alla raccolta fondi Anpas, per tutti i volontari e operatori impegnati nel soccorso e nell’assistenza dell’emergenza Coronavirus in tutta Italia. 
 

Consegnate le 100mila mascherine Anpas

Dopo la fornitura di 150 auto da Leasys per le associazioni, la donazione dei 51 automezzi da parte di CAI, l’accordo con Michelin per la manutenzione gratuita degli pneumatici delle ambulanze delle pubbliche assistenze, l’impegno di Anpas nazionale verso i volontari e gli operatori della rete continua con la fornitura di 100mila mascherine acquistate da Anpas stessa che sono state distribuite ai comitati regionali Anpas in proporzione al numero dei volontari per comitato.
I comitati regionali Anpas Abruzzo e Anpas Lazio hanno deciso di devolvere le mascherine spettanti ai rispettivi comitati ai volontari delle pubbliche assistenze di Anpas Lombardia.
 
Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas: “La dimostrazione di un movimento forte e ancora più unito da questo momento di emergenza. Oltre al coordinamento dei soccorsi e delle operazioni di protezione civile, stiamo continuando a lavorare ogni giorno senza sosta per sostenere i nostri volontari e, contemporaneamente, per una rappresentanza del nostro operato in sede istituzionale. Prioritario per noi, come Anpas, proteggere i nostri operatori in ogni modo e tutelare la loro salute sia con i dispositivi di protezione individuale sia con una formazione costante anche a distanza”
 
La formazione a distanza In un mese sono stati 3.868 i volontari Anpas che hanno completato il corso di formazione a distanza organizzato da Zadig e Anpas per svolgere i servizi di soccorso e assistenza in sicurezza.  
 
Consegna delle mascherine per la popolazione. Su tutto il territorio nazionale continua la consegna delle mascherine alla popolazione fatta dai volontari Anpas in collaborazione con i Comuni che ne hanno decretato la consegna.
Oltre al soccorso, Anpas al lavoro per la fase 2.“Stiamo lavorando ogni giorno per fornire a tutta la nostra rete il massimo del supporto possibile” dichiara Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas.”Siamo impegnati sotto tutti i fronti: dall’organizzazione interna alla collaborazione nazionale con gli enti e le istituzioni impegnate in questa emergenza. Anche con il contributo di altre associazioni come CAI che in questi giorni ci regalerà 51 autovetture, stiamo pensando a trovare soluzioni efficaci per la fase 2 dove ci sarà bisogno dello stesso impegno e della massima attenzione possibile”.

 

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Coronavirus: 100mila mascherine da Anpas per tutti i volontari soccorritori sul territorio

100mila mascherine per i volontari Anpas che continuano a operare su tutto il territorio nella gestione degli interventi relativi all’emergenza sanitaria internazionale provocata dal Coronavirus 

 
15 aprile 2020 – Sono arrivate oggi a Firenze, nella sede di Anpas Nazionale, le 100mila mascherine che Anpas distribuirà a tutti i volontari e operatori impegnati nel soccorso e nell’assistenza dell’emergenza Coronavirus in tutta Italia. Dopo la fornitura di 150 auto da Leasys per le associazioni e l’accordo con Michelin per la manutenzione gratuita degli pneumatici delle ambulanze delle pubbliche assistenze, l’impegno di Anpas nazionale verso i volontari e gli operatori della rete continua con la fornitura di 100mila mascherine acquistate da Anpas stessa che verranno distribuite attraverso i comitati regionali, in proporzione al numero dei volontari per comitato.

100mila mascherine per i volontari Anpas

 
Protezione e formazione. Oltre al coordinamento dei soccorsi, dell’assistenza e delle operazioni di protezione civile iniziate dallo scorso febbraio, infatti, Anpas è impegnata nel costante presidio di tutela della salute dei suoi volontari e operatori anche attraverso formazione, anche a distanza, riguardante i dispositivi di protezione individuale. In un mese sono stati 3.868 i volontari Anpas che hanno completato il corso di formazione a distanza organizzato da Zadig e Anpas per svolgere i servizi di soccorso e assistenza in sicurezza. Oltre ad essere un obbligo normativo, infatti, la tutela della sicurezza e la salute dei volontari è punto fondamentale delle attività di soccorso e assistenza promosse da Anpas.

Oltre al soccorso, Anpas al lavoro per la fase 2.“Stiamo lavorando ogni giorno per fornire a tutta la nostra rete il massimo del supporto possibile” dichiara Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas.”Siamo impegnati sotto tutti i fronti: dall’organizzazione interna alla collaborazione nazionale con gli enti e le istituzioni impegnate in questa emergenza. Anche con il contributo di altre associazioni come CAI che in questi giorni ci regalerà 51 autovetture, stiamo pensando a trovare soluzioni efficaci per la fase 2 dove ci sarà bisogno dello stesso impegno e della massima attenzione possibile”.

Consegna delle mascherine per la popolazione
. Su tutto il territorio nazionale continua la consegna delle mascherine alla popolazione fatta dai volontari Anpas in collaborazione con i Comuni che ne hanno decretato la consegna.

 

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Coronavirus, Seims: nota sul ruolo del Volontariato del soccorso

Coronavirus, Seims: il Terzo Settore, nelle regioni in cui è presente, collabora in modo sinergico con la componente professionale del
soccorso ed è in grado di assicurare un servizio all’altezza della situazione grazie a una formazione specifica.

Anpas Sicilia

La SIEMS, Società Scientifica dell’Emergenza, riconosce e apprezza il ruolo strategico e di primo piano svolto dal Volontariato nell’ambito del sistema di soccorso sanitario. Tanto più valido, attualmente in occasione dell’emergenza dovuta al virus Covid-19.
In realtà, e anche l’emergenza di questi giorni lo sta dimostrando, il Terzo Settore, nelle regioni in cui è presente, collabora in modo sinergico con la componente professionale del
soccorso ed è in grado di assicurare un servizio all’altezza della situazione grazie a una formazione specifica.

Secondo SIEMS è necessario un progetto comune volto a rispondere all’esigenza di una standardizzazione complessiva del servizio sanitario offerto dal volontariato in tutta Italia, a
partire dallo studio e dalla valorizzazione delle buone pratiche, per arrivare alla definizione di un modello generale da proporre (e non imporre) a tutte le realtà regionali.

Su questo progetto la SIEMS garantisce, fin d’ora, la propria disponibilità.

L’emergenza del Covid-19 richiede un dispiegamento di forze eccezionale e incredibilmente superiore all’ordinario, pertanto la SIEMS ringrazia tutti gli attori del mondo sanitario per la dedizione, il sacrificio e il coraggio che continuamente dimostrano e, tra loro, anche i volontari del soccorso, capaci di mettersi in gioco per creare le sinergie vincenti per la gestione dell’emergenza.

Il presidente di SIEMS Mario Costa

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Anpas, Croce Rossa, Misericordie rispondono alle dichiarazioni di Balzanelli: “una vera pugnalata alle spalle per i volontari”

Anpas, Croce Rossa, Misericordie rispondono alle dichiarazioni di Balzanelli:  una vera pugnalata alle spalle per i volontari”

 

 6 marzo 2020 Una pugnalata alle spalle per i volontari e per tutti coloro che stanno combattendo la battaglia contro il Coronavirus: è questa la posizione delle tre grandi associazioni di volontariato nazionale Anpas, Croce Rossa Italiana e Misericordie a seguito delle dichiarazioni di Mario Balzanelli Presidente Nazionale della SIS Società Italiana Sistema 118.

Secondo Anpas, Croce Rossa Italiana e Misericordie Balzanelli sta approfittando di questo momento di enorme difficoltà, con un’epidemia che sta mettendo in ginocchio il paese, per riaprire il dibattito politico sulla riforma dell’emergenza urgenza. È sicuramente una scelta scellerata ed intempestiva.

Il Presidente nazionale di SIS 118 con il suo intervento ha profondamente offeso i migliaia di volontari che sono impiegati nella battaglia per fronteggiare il Covid-19 fianco a fianco con il personale sanitario nel segno della più completa gratuità, dimostrando ancora una volta che il volontariato è una colonna portante della nostra società. Ricordiamo che proprio grazie ai volontari le regioni italiane hanno potuto raddoppiare le ambulanze in attività e potenziare tutte le attività di controllo e di screening.

Secondo Anpas, Croce Rossa Italiana e Misericordie adesso, come ha ricordato anche ieri il Presidente della Repubblica, è il momento della responsabilità, è il momento di stare tutti uniti per sconfiggere questo “nemico” che abbiamo davanti.

Per tutte queste ragioni Balzanelli dovrebbe vergognarsi di ciò che ha detto.

 Anpas Cri Misericordie

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Coronavirus: l’assistenza del personale Anpas (aggiornamento al 5 marzo) (6)

Coronavirus, l’assistenza del personale Anpas: in un mese impiegati 1000 volontari e operatori 

Materiali

– Le istruzioni di IRC su rianimazione in caso di COVID https://www.ircouncil.it/per-il-pubblico/coronavirus-2/ 
– La mappa del Dipartimento di Protezione Civile http://arcg.is/C1unv

5 marzo 2020 – A quasi un mese dall’inizio dell’impegno dei volontari Anpas in tutta Italia per contenere rischio sanitario proveniente dal contagio del coronavirus, alla protezione civile, sono stati 1000 i volontari diversi che hanno coperto 1.683 turni/uomo coinvolti a livello nazionale nelle sale operative, nei call center e nelle unità di crisi delle regioni, negli aeroporti, nell’allestimento delle tende per i pre-triage negli ospedali.

Un intervento in sinergia con la task force del Ministero Salute, Enti locali e dipartimento della Protezione Civile che, oltre al lavoro delle singole pubbliche assistenze Anpas sul territorio, ha visto a livello nazionale anche l’istituzione, la settimana scorsa, dell’Unità di Crisi Anpas.

Oltre alla condivisione dei vari protocolli con le aziende sanitarie locali, fin dall’inizio dell’emergenza Anpas è impegnata in un costante presidio di tutela della sicurezza e la salute dei volontari e degli operatori operatori attraverso formazione, anche a distanza, riguardante i dispositivi di protezione individuale. Le misure sono state ulteriormente rafforzate in questi giorni soprattutto per chi si trova o si è trovato nei pressi delle aree rosse e gialle. Oltre ad essere un obbligo normativo, infatti, la tutela della sicurezza e la salute dei volontari è punto fondamentale delle attività promosse da Anpas.

Anpas Sicilia

Il lavoro delle sale operative Anpas. Aperte h24 tutte le sale operative regionali attive con almeno un operatore (nelle zone con minore attività) fino ai cinque operatori che si turnano nella sala operativa nazionale per garantire l’operatività. Un impegno costante quello delle Sale operative sia sulla copertura degli aeroporti che per gli interventi sanitari. Tutto questo è stato reso possibile grazie alle esperienze avute nelle passate emergenze che hanno permesso una messa in rete di dati e informazioni reso possibile, a sua volta, dalla creazione e dalla condivisione di protocolli e procedure standardizzate negli anni.

L’allestimento delle tende presso gli ospedali. Negli ultimi otto giorni i volontari Anpas sono stati impegnati nell’allestimento delle tende di Protezione Civile presso le strutture ospedaliere in Toscana, Veneto, Emilia Romagna, Campania, Sicilia, Umbria, Piemonte e Lombardia.

La prevenzione negli aeroporti e nei porti. Continua, in coordinamento con il Dipartimento di Protezione Civile e le altre organizzazioni di volontariato, l’opera di prevenzione dei volontari Anpas che, da quasi un mese, sono presenti negli aeroporti e nei porti italiani per le procedure di controllo della temperatura corporea dei viaggiatori in ingresso in Italia.

Continuano anche i servizi ordinari. Continuano i servizi ordinari (i servizi di emergenza-urgenza e i trasporti ordinari), con le indicazioni regionali di protezione per i singoli operatori «é uno sforzo immenso perché oltre all’attivitò negli aeroporti, c’è l’attività ordinaria per i volontari che in questo momento danno la loro disponibilità di fare trasporto ed emergenza sulle ambulanze» ha dichiarato Carlo Castellucci.

L’approfondimento sul sito del Dipartimento della Protezione CivileAnpas Pozzo di Gotto

Il diritto di essere volontari: l’appello di Anpas per agevolare il volontariato da parte delle aziende. L’appello agli imprenditori perché non vietino ai lavoratori di prestare opera di volontariato per le misure contro il Coronavirus: «Chiediamo alle aziende di non avere paura delle attività che i loro dipendenti svolgono come volontari nelle pubbiche assistenze Anpas: oltre a utilizzare i loro dispositivi di protezione, tutto il personale Anpas è sempre seguito dalle autorità sanitarie locali, per cui non c’è nessun rischio», l‘intervista a Carlo Castellucci, vicepresidente vicario Anpas a Radio Articolo 1

 
 

Coronavirus: l’assistenza del personale Anpas (aggiornamento al 5 marzo) (6) Leggi tutto »

Coronavirus: l’assistenza del personale Anpas (aggiornamento al 3 marzo)

Coronavirus, l’assistenza dei volontari Anpas: in un mese impiegati 669 volontari diversi che hanno coperto 1.330 turni/uomo 

Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 4 marzo 2020

3 marzo 2020 – A quasi un mese dall’inizio dell’impegno dei volontari Anpas in tutta Italia per contenere rischio sanitario proveniente dal contagio del coronavirus, alla protezione civile, sono stati 669 volontari diversi che hanno coperto 1.330 turni/uomo coinvolti a livello nazionale nelle sale operative, nei call center e nelle unità di crisi delle regioni, negli aeroporti, nell’allestimento delle tende per i triage negli ospedali.

Un intervento in sinergia con la task force del Ministero Salute, Enti locali e dipartimento della Protezione Civile che, oltre al lavoro delle singole pubbliche assistenze Anpas sul territorio, ha visto a livello nazionale anche l’istituzione, la settimana scorsa, dell’Unità di Crisi Anpas.

Oltre alla condivisione dei vari protocolli con le aziende sanitarie locali, fin dall’inizio dell’emergenza Anpas è impegnata in un costante presidio di tutela della sicurezza e la salute dei volontari e degli operatori operatori attraverso formazione, anche a distanza, riguardante i dispositivi di protezione individuale. Le misure sono state ulteriormente rafforzate in questi giorni soprattutto per chi si trova o si è trovato nei pressi delle aree rosse e gialle. Oltre ad essere un obbligo normativo, infatti, la tutela della sicurezza e la salute dei volontari è punto fondamentale delle attività promosse da Anpas.

Anpas Coronavirus

Il lavoro delle sale operative Anpas. Aperte h24 tutte le sale operative regionali attive con almeno un operatore (nelle zone con minore attività) fino ai cinque operatori che si turnano nella sala operativa nazionale per garantire l’operatività. Un impegno costante quello delle Sale operative sia sulla copertura degli aeroporti che per gli interventi sanitari. Tutto questo è stato reso possibile grazie alle esperienze avute nelle passate emergenze che hanno permesso una messa in rete di dati e informazioni reso possibile, a sua volta, dalla creazione e dalla condivisione di protocolli e procedure standardizzate negli anni.

L’allestimento delle tende presso gli ospedali. Negli ultimi otto giorni i volontari Anpas sono stati impegnati nell’allestimento delle tende di Protezione Civile presso le strutture ospedaliere in Toscana, Veneto, Emilia Romagna, Campania, Sicilia, Umbria, Piemonte e Lombardia.

La prevenzione negli aeroporti e nei porti. Continua, in coordinamento con il Dipartimento di Protezione Civile e le altre organizzazioni di volontariato, l’opera di prevenzione dei volontari Anpas che, da quasi un mese, sono presenti negli aeroporti e nei porti italiani per le procedure di controllo della temperatura corporea dei viaggiatori in ingresso in Italia.

Continuano anche i servizi ordinari. Continuano i servizi ordinari (i servizi di emergenza-urgenza e i trasporti ordinari), con le indicazioni regionali di protezione per i singoli operatori «é uno sforzo immenso perché oltre all’attivitò negli aeroporti, c’è l’attività ordinaria per i volontari che in questo momento danno la loro disponibilità di fare trasporto ed emergenza sulle ambulanze» ha dichiarato Carlo Castellucci.

L’approfondimento sul sito del Dipartimento della Protezione CivileAnpas Pozzo di Gotto

Il diritto di essere volontari: l’appello di Anpas per agevolare il volontariato da parte delle aziende. L’appello agli imprenditori perché non vietino ai lavoratori di prestare opera di volontariato per le misure contro il Coronavirus: «Chiediamo alle aziende di non avere paura delle attività che i loro dipendenti svolgono come volontari nelle pubbiche assistenze Anpas: oltre a utilizzare i loro dispositivi di protezione, tutto il personale Anpas è sempre seguito dalle autorità sanitarie locali, per cui non c’è nessun rischio», l‘intervista a Carlo Castellucci, vicepresidente vicario Anpas a Radio Articolo 1

 
 

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Coronavirus: l’assistenza del personale Anpas (aggiornamento al 5 marzo)

Coronavirus, l’assistenza del personale Anpas: in un mese impiegati 1000 volontari e operatori 

Materiali

– Le istruzioni di IRC su rianimazione in caso di COVID https://www.ircouncil.it/per-il-pubblico/coronavirus-2/ 
– La mappa del Dipartimento di Protezione Civile http://arcg.is/C1unv

5 marzo 2020 – A quasi un mese dall’inizio dell’impegno dei volontari Anpas in tutta Italia per contenere rischio sanitario proveniente dal contagio del coronavirus, alla protezione civile, sono stati 1000 i volontari diversi che hanno coperto 1.683 turni/uomo coinvolti a livello nazionale nelle sale operative, nei call center e nelle unità di crisi delle regioni, negli aeroporti, nell’allestimento delle tende per i pre-triage negli ospedali.

Un intervento in sinergia con la task force del Ministero Salute, Enti locali e dipartimento della Protezione Civile che, oltre al lavoro delle singole pubbliche assistenze Anpas sul territorio, ha visto a livello nazionale anche l’istituzione, la settimana scorsa, dell’Unità di Crisi Anpas.

Oltre alla condivisione dei vari protocolli con le aziende sanitarie locali, fin dall’inizio dell’emergenza Anpas è impegnata in un costante presidio di tutela della sicurezza e la salute dei volontari e degli operatori operatori attraverso formazione, anche a distanza, riguardante i dispositivi di protezione individuale. Le misure sono state ulteriormente rafforzate in questi giorni soprattutto per chi si trova o si è trovato nei pressi delle aree rosse e gialle. Oltre ad essere un obbligo normativo, infatti, la tutela della sicurezza e la salute dei volontari è punto fondamentale delle attività promosse da Anpas.

Anpas Sicilia

Il lavoro delle sale operative Anpas. Aperte h24 tutte le sale operative regionali attive con almeno un operatore (nelle zone con minore attività) fino ai cinque operatori che si turnano nella sala operativa nazionale per garantire l’operatività. Un impegno costante quello delle Sale operative sia sulla copertura degli aeroporti che per gli interventi sanitari. Tutto questo è stato reso possibile grazie alle esperienze avute nelle passate emergenze che hanno permesso una messa in rete di dati e informazioni reso possibile, a sua volta, dalla creazione e dalla condivisione di protocolli e procedure standardizzate negli anni.

L’allestimento delle tende presso gli ospedali. Negli ultimi otto giorni i volontari Anpas sono stati impegnati nell’allestimento delle tende di Protezione Civile presso le strutture ospedaliere in Toscana, Veneto, Emilia Romagna, Campania, Sicilia, Umbria, Piemonte e Lombardia.

La prevenzione negli aeroporti e nei porti. Continua, in coordinamento con il Dipartimento di Protezione Civile e le altre organizzazioni di volontariato, l’opera di prevenzione dei volontari Anpas che, da quasi un mese, sono presenti negli aeroporti e nei porti italiani per le procedure di controllo della temperatura corporea dei viaggiatori in ingresso in Italia.

Continuano anche i servizi ordinari. Continuano i servizi ordinari (i servizi di emergenza-urgenza e i trasporti ordinari), con le indicazioni regionali di protezione per i singoli operatori «é uno sforzo immenso perché oltre all’attivitò negli aeroporti, c’è l’attività ordinaria per i volontari che in questo momento danno la loro disponibilità di fare trasporto ed emergenza sulle ambulanze» ha dichiarato Carlo Castellucci.

L’approfondimento sul sito del Dipartimento della Protezione CivileAnpas Pozzo di Gotto

Il diritto di essere volontari: l’appello di Anpas per agevolare il volontariato da parte delle aziende. L’appello agli imprenditori perché non vietino ai lavoratori di prestare opera di volontariato per le misure contro il Coronavirus: «Chiediamo alle aziende di non avere paura delle attività che i loro dipendenti svolgono come volontari nelle pubbiche assistenze Anpas: oltre a utilizzare i loro dispositivi di protezione, tutto il personale Anpas è sempre seguito dalle autorità sanitarie locali, per cui non c’è nessun rischio», l‘intervista a Carlo Castellucci, vicepresidente vicario Anpas a Radio Articolo 1

 
 

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