Comunicati stampa

L’IMU è legge e il no profit dovrà pagare, Anpas: “L’ennesima dimostrazione del disinteresse verso il sociale dell’ennesimo Governo”

L’IMU è legge e il no profit dovrà pagare, Anpas: “L’ennesima dimostrazione del disinteresse verso il sociale dell’ennesimo Governo”

La conversione del decreto Imu in legge inciderà gravemente sulle risorse già scarsissime sul volontariato e su tutto il Terzo Settore. “Questo dimostra, ancora una volta, il più totale disinteresse da parte dell’ennesimo Governo che si è succeduto negli ultimi anni verso uno dei pochi ambiti della vita pubblica e civile che continua a produrre valore e welfare nel nostro Paese”, afferma Mauro Giannelli, vicepresidente Anpas. “È una tassa incomprensibile non solo perché colpisce chi, come il volontariato, non riceve profitto dal mantenimento di una sede associativa, ma anche perché va a incidere sui bilanci di associazioni che ogni giorno combattono con inefficienze e tagli costanti che continuano a mettere in crisi il mantenimento dello stato sociale in Italia”.

Montecitorio

 

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Trasporto sanitario, Anpas: positivo l’incontro con il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture

Trasporto sanitario, Anpas: positivo l’incontro con il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture 

Roma 24 ottobre – Grande soddisfazione per la delegazione Anpas che ieri, a Roma, presso la Direzione Generale della Motorizzazione del Ministero dei Trasporti, ha presentato richieste di modifica delle normative riguardanti il codice della strada e il trasporto sanitario. 

Esenzione del pedaggio autostradale, innalzamento a 4000 kg del limite del peso delle ambulanze, introduzione della patente di servizio per gli autisti di automezzi dedicati alle attività di soccorso sanitario e di protezione civile, definizione della normativa per i veicoli speciali per il trasporto di persone in particolari condizioni, esplicitazione della possibilità di trasporto di un familiare accompagnatore sull’ambulanza: questi i cinque i punti oggetto dell’incontro e che, secondo Fabrizio Pregliasco, vicepresidente Anpas, “sono fondamentali per il proseguo di una delle principali attività messe in atto in tutta Italia ogni giorno dalle 875 associazioni di pubblica assistenza Anpas. Esprimiamo apprezzamento per la disponibilità dei nostri interlocutori ad ascoltare e accogliere le istanze di una realtà come la nostra che, insieme alle Misericordie, coprono circa il 70% dei servizi di emergenza e trasporto di malati ed infermi che vengono effettuati sull’intero territorio nazionale”. 
Esenzione pedaggio autostradale. Anpas ha chiesto la modifica delle norme sull’esenzione del pedaggio autostradale per la specificazione della definizione di veicoli “adibiti al soccorso”. Anpas ha ottenuto, da parte dei rappresentanti del Ministero dei Trasporti la disponibilità ad una interlocuzione con Autostrade S.P.A. per l’esenzione dei costi del Telepass. Anpas ha ottenuto da parte dei rappresentanti del Ministero dei Trasporti la disponibilità a modificare, per un necessario aggiornamento, la Circolare del  Ministero dei Lavori Pubblici  del 1997 [n. 3973 del 5/8/1997] anche in riferimento a quanto espresso dalla sentenza della Corte di Giustizia Europea, recepita dalla recente sentenza del Consiglio di Stato, dove si afferma che “i servizi pubblici di soccorso comprendono solitamente sia i servizi di trasporto medico d’urgenza sia servizi di trasporto sanitario qualificato”. È stÈ stato segnalato che la società Autostrade per l’Italia Spa ha dato recentemente disdetta (a far data dal 1 marzo 2014) ad Anpas (e ad altre organizzazioni di volontariato) dell’accordo in essere dal 1999 per la fornitura di Telepass esenti in comodato d’uso gratuito, ottenendo dal Ministero la disponibilità ad una interlocuzione con Autostrade per confermare l’esenzione e rinnovare l’accordo.
Innalzamento del limite del peso delle ambulanze. Sarà importante lavorare per stabilire un dialogo in Italia e in Europa nei confronti delle normative europee che stabiliscono a 3500kg il limite del peso delle ambulanze.  Anpas ha portato all’attenzione dei rappresentanti delle istituzioni l’esperienza diretta della dotazione tecnica ed elettromedicale oggi sempre più imprescindibile all’interno di ogni ambulanza tale da chiedere l’innalzamento del limite del peso a 4000kg.
Al termine dell’incontro Mauro Giannelli, vicepresidente di Anpas, ha dichiarato: “Non lottiamo per modifiche a norme o regolamenti per favorire  il volontariato Anpas, ma per l’affermazione del diritto alla salute e il benessere dei cittadini. Se su un’ambulanza sale un familiare rendo più efficace l’intervento. Ogni qualvolta che una persona ha bisogno di essere portata in ambulanza, vuol dire che è in una situazione oggettivamente critica, e ha il diritto di non fare la coda in Autostrada, di non pagare il pedaggio e di essere trasportata in modo veloce”.

Marche - la protesta delle ambulanze

 


 

 

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Legge stabilità, Anpas: non risolve l’emergenza lavoro e non aiuta il Terzo Settore

Legge stabilità, Anpas: non risolve l’emergenza lavoro e non aiuta il welfare

Roma 18 ottobre – “Questa legge di stabilità non dà sicurezza ai cittadini rispetto al mantenimento dello stato sociale e del welfare, non promuove il cambiamento e l’innovazione positiva e condivisa. Il volontariato nella sua storia è sempre stato vicino ai bisogni e alle emergenze della società: oggi il lavoro è un’emergenza e questa legge di stabilità esprime un finto abbassamento del cuneo fiscale”. Questo il commento di Mauro Giannelli, vicepresidente Anpas, dopo la lettura delle prime bozze della Legge di Stabilità.

Una reazione contrariata, quella di Anpas, anche di fronte alla previsione di un Fondo per la non autosufficienza inferiore ai 300 milioni, all’incertezza sul Fondo per le politiche sociali e al meccanismo del finanziamento pubblico dei partiti “che li premia, senza prevedere un tetto e,” continua Giannelli “a differenza del 5 per mille, non viene applicato ai corpi intermedi, come il volontariato, la ricerca e il Terzo Settore che invece sono il vero collante tra le istituzioni, i partiti e la cittadinanza attiva”.

 

Montecitorio

 

 

 

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Il Terzo Settore raccoglie la sfida lanciata da Expo: nasce Fondazione Triulza

La tempestività degli interventi psicosociali, nell'ambito delle operazioni di risposta a incidenti ed eventi calamitosi, rappresenta una delle dimensioni più importanti per favorire la conservazione o il ripristino dell'equilibrio psichico delle vittime e della popolazione colpita; nonché dei soccorritori che vanno considerati vittime indirette delle situazioni nelle quali intervengono

 

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Anpas protesta contro i 150 milioni alla CRI del Decreto del Fare

Decreto del Fare: 150milioni di euro alla Croce Rossa

Firenze 26 luglio – L’associazione Nazionale pubbliche assistenze (Anpas) protesta contro il provvedimento del Decreto del Fare che prevede lo stanziamento di 150 milioni di euro di anticipazioni per il 2014 in favore della Croce Rossa. 

“È inconcepibile come, in un momento in cui tutto il volontariato italiano, migliaia di volontari e associazioni in tutta Italia, stanno soffrendo la crisi e i tagli orizzontali fatti senza un criterio, il Governo adotti un provvedimento simile senza un confronto con le reti del volontariato e del Terzo Settore in modo assolutamente arbitrario”, afferma Fabrizio Pregliasco, vicepresidente di Anpas Nazionale. “In un momento in cui addirittura lo stesso Stato ha dei debiti nei confronti delle associazioni di volontariato, che continuano a garantire servizi con sacrifici che spesso coinvolgono le stesse famiglie dei volontari, un provvedimento di questo tipo, non modificabile data la fiducia posta dal Governo sul Decreto del Fare, è un segnale gravissimo e una mancanza del rispetto del più elementare buon senso democratico di questo paese”. 

Non è la prima volta che la Croce Rossa viene privilegiata rispetto alle organizzazioni di Volontariato: tra il 2000 ed il 2005 infatti, nell’ambito dei contributi per gli acquisti di ambulanze e di beni strumentali erogati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, la Croce Rossa ha ottenuto oltre 1.700.000  euro impropriamente sottratti alle organizzazioni di volontariato.

Dopo le sentenze  del TAR del Lazio e del Consiglio di Stato, il Ministero si era vistoe costretto a dover ridistribuire questi fondi.

Questo provvedimento inoltre svuota di senso la privatizzazione della Croce Rossa Italiana approvata nella scorsa legislatura.

Il corteo dei volontari Anpas a Bologna

 

 

 

 

 

 

 

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ODV in gara d’appalto, Anpas: diventa una gara al ribasso e non garantisce la qualità del servizio

ODV in gara d’appalto, Anpas: diventa una gara al ribasso e non garantisce la qualità del servizio

19 febbraio 2013 – All’indomani dalla pubblicazione della sentenza del Consiglio di Stato (23 gennaio 2013 n.387), che consente la partecipazione alle Onlus di partecipare alle procedure di gara d’appalto, Anpas esprime preoccupazione per le ripercussioni sulla qualità dei servizi.

«La questione non e’ gara d’appalto si o no», dice Fabrizio Pregliasco, vice Presidente di Anpas Nazionale. «La gara d’appalto in sé rischia di generare una gara al ribasso e non punta alla qualità del servizio. Quanto emerso dalla sentenza impone una riflessione su quali saranno gli effetti sulla cittadinanza.

Purtroppo quando si parla di affidamento dei servizi si fa sempre più riferimento a requisiti e criteri economici e si tiene sempre meno in considerazione il valore aggiunto della funzione sociale che le organizzazioni di volontariato hanno sul territorio attraverso l’aumento del capitale sociale, e gli alti livelli della qualità dei servizi che i volontari formati sono in grado di esprimere verso i cittadini».

 

Ambulanze Anpas

 

La sentenza

Il Consiglio di Stato, Sezione VI, con la pronuncia del 23 gennaio 2013 n. 387 ha esteso la possibilità di concorrere all’aggiudicazione di appalti pubblici anche alle associazioni di volontariato, anche nell’ipotesi in cui esse  non svolgano attività aventi fini di lucro e se l’attività connessa alla partecipazione alla gara abbia carattere «marginale».
Tale pronuncia legittima le associazioni di volontariato ad essere aggiudicatarie di gare di pubblici appalti: tale legittimazione deriva dalla legge quadro sul volontariato in Italia che tra le entrate delle associazioni di volontariato, annovera anche quelle derivanti da attività commerciali o produttive svolte a latere, comprendendo l’attività di impresa.Il Consiglio di stato ha motivato la decisione riconducendo le associazioni di volontariato nel novero delle cosiddette «imprese sociali»: «esse possono essere ammesse alle gare pubbliche quali “imprese sociali”, a cui il dlgs 24 marzo 2006 n. 155 ha riconosciuto la legittimazione a esercitare in via stabile e principale un’attività economica organizzata per la produzione e lo scambio di beni o di servizi di utilità sociale, diretta a realizzare finalità d’interesse generale, anche se non lucrativa».

 

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Elezioni 2013: Anpas aderisce all’agenda ambientalista

“L’Agenda ambientalista per la Ri/Conversione ecologica del Belpaese”

Roma, 16 febbraio 2013 – Insieme ad altre realtà ambientaliste (CAI, FAI, Federazione Pro Natura, Greenpeace Italia,TCI, WWF) Anpas ha aderito all’agenda ambientalista. Un impegno in linea di continuità con l’adesione di Anpas alla strategia Rifiuti Zero (l’adesione è del 2010)

Un nuovo modello economico basato su un’economia verde, un nuovo assetto che consideri come inscindibili le questioni sociali, economiche e ambientali, la valorizzazione dei nostri punti di forza (patrimonio culturale e paesaggistico, biodiversità, produzioni di qualità, competenze) devono costituire il fulcro dell’agenda del futuro Governo.

Con “L’ Agenda ambientalista per la Ri/Conversione ecologica del Belpaese”  vogliamo fornire i dati essenziali per inquadrare la situazione attuale e illustrare proposte dettagliate e concrete per il futuro sostenibile del Paese.  

Dodici sono gli argomenti chiave: New “Green Deal”, la speranza per il futuro dell’Italia;biodiversità, ricchezza della nazione; il patrimonio costituito dai beni culturali; domanda di mobilità e infrastrutture; salute e ambiente nelle scelte industriali; consumo di suolo e governo del territorio; difesa del suolo e adattamento ai cambiamenti climatici; contenuti verdi della filiera agroalimentare; turismo, sostenere le vocazioni del territorio; governare l’ambiente; diritto all’ambiente, tutela costituzionale e penale; andare oltre il PIL, nuovi  indicatori di sostenibilità.

agenda ambientalista

Nel descrivere le 80 proposte per la Ri/Conversione ecologica del Paese, le associazioni ambientaliste fanno riferimento a dati precisi e hanno individuato 28 priorità, tra le quali si segnalano:
• l’esigenza di redigere una Roadmap nazionale di Decarbonizzazione e di uso efficiente delle risorse per i settori di produzione dell’energia elettrica, dei trasporti, dell’industria e dei servizi che sostengano  la Green Economy (nel 2012 il 40% delle assunzioni complessive, pari a 241 mila addetti, di tutte le imprese italiane nell’industria e e nei servizi, sono state in aziende che investono in tecnologie green);

• fissare l’Obiettivo del 100% Rinnovabili procedendo alla chiusura progressiva delle centrali alimentate con combustibili fossili, non costruendo nuove centrali a carbone ed olio combustibile e rinunciando a ogni piano di trivellazioni petrolifere off shore;

• integrare la Strategia nazionale sulla biodiversità (l’Italia è il Paese europeo più ricco di biodiversità) approvata nell’ottobre 2010 con la programmazione nei diversi settori economici

• garantire fondi sufficienti al funzionamento dei parchi terrestri e delle aree marine protette e organizzare la Terza conferenza nazionale delle aree protette;• procedere ad una Programmazione integrata dei beni e delle attività culturali (l’Italia, con  47 siti inclusi nella Lista dei patrimoni dell’umanità vanta il primato mondiale UNESCO), sollecitando la piena collaborazione tra Stato e Regioni prevista dal Titolo V della Costituzione;

• definire un Piano nazionale della mobilità che superi il Primo Programna delle infrastrutture strategiche (lievitato in maniera incontrollata tra il 2001 e il 2012 dai 125,8 miliardi di euro ai circa 375 miliardi di euro attuali) e abbia come priorità l’intervento organico nelle aree urbane, il riequilibrio modale dalla strada alla ferrovia in particolare per le merci e la riduzione delle emissioni di gas serra;

• redigere una Strategia nazionale per gli interventi di bonifica prioritariamente nei 57 Siti di Bonifica Nazionali – SIN sui 2.687 esistenti in Italia, perché offrono anche una opportunità di lavoro, di sviluppo della ricerca scientifica  e di reindustrializzazione.

• elaborare una nuova legge di Governo del territorio, che aggiorni la disciplina urbanistica ferma al 1942  e pervenire ad una normativa sul consumo del suolo (nei prossimi 20 anni si rischia una riconversione urbana delle aree libere in Italia di 75 ettari al giorno) che consenta, anche attraverso meccanismi fiscali, di disincentivare lo sviluppo disordinato fuori delle aree già edificate e di pregio paesaggistico;• definire un Piano pluriennale di adattamento ai cambiamenti climatici, che prevede, secondo il Ministero dell’ambiente,  uno stanziamento complessivo in 20 anni di 41 miliari di euro, e rilanciare i Piani di Assetto Idrogeologico (PAI) per contrastare il rischio alluvioni e frane/smottamenti (il rischio idrogeologico riguarda l’82%, 6.633, Comuni italiani;

• utilizzare il 50% dei finanziamenti europei della politica Agricola Comune destinate allo sviluppo rurale per misure ambientali, puntando anche a raddoppiare entro il 2018 la Superficie Agricola Utilizzata (che ammonta a circa 13 milioni di ettari che costituiscono il 40% del territorio italiano)  per l’agricoltura biologica e, nel frattempo, ridurre l’impatto dei prodotti chimici quali i pesticidi e impedire la coltivazione di OGM;

• varare un Piano della Qualità per il settore turistico (che nel 2011 a livello internazionale ha prodotto 31 miliardi di euro di entrate, con un saldo commerciale positivo di 10 miliardi di euro), analogo a quello redatto in Francia e in Spagna, che valorizzi i beni culturali e ambientali,

• interrompere i tagli al Bilancio del ministero dell’ambiente, ultimo tra i dicasteri con portafoglio, portando il bilancio dagli attuali 450 milioni di euro (nel 2009 il bilancio del Ministero ammontava a 1,2 miliardi di euro) ad almeno700 milioni di euro per garantire in particolare gli interventi per la difesa del suolo;

• introdurre tra i principi fondamentali della Costituzione la tutela dell’ambiente e garantire un’adeguate tutela penale dell’ambiente con l’individuazione di specifiche fattispecie delittuose, tra cui il disastro ambientale, traffico e abbandono di materiale radioattivo, associazione a delinquere, anche di stampo mafioso, finalizzata ai crimini ambientali;

• andare oltre al PIL avviando un processo istituzionale che porti all’utilizzo ufficiale dei nuovi Indicatori di progresso e di benessere elaborati nel 2012 da ISTAT e CNEL.
Le associazioni ambientaliste hanno chiesto incontri a tutte le parti politiche in causa e documenteranno su un “Diario elettorale”, pubblicato sui propri Siti WEB, che sono frequentati da milioni di persone, il successo dell’iniziativa e le risposte sui punti salienti delle singole proposte

Agenda ambientalista (la sintesi)

Agenda ambientalista (versione integrale)

  
 


Elezioni – Tutti gli speciali del Giornale Radio Sociale

 

La prima puntata con Giulio Marcon (SEL), Fabio Pipinato (Scelta Civica) e Guido Saccardi (Coopelios)

La seconda puntata con Laura Boldrini (SEL), Flavio Lotti (Rivoluzione Civile) e Carlotta Sami (Amnesty International Italia)

La terza puntata con Filippo Fossati (PD), Bruno Molea (Scelta civica), Alberto Cei (psicologo dello sport)

La quarta puntata in diretta dall’assemblea del Forum del Terzo Settore con Pietro Barbieri, Paola Menetti, Fausto Casini, Licio Palazzini 

La quinta puntata con Gabriella Stramaccioni (Rivoluzione Civile), Rosaria Capacchione (PD), Danilo Chirico (Presidente daSud) 

La sesta puntata con Andrea Olivero (Scelta Civica), Paolo Beni (PD), Giovanni Anversa (giornalista Rai).

 

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31 marzo: il Consiglio nazionale

Le pubbliche assistenze Anpas sono 882. Pubblicato il piano triennale Anpas

Vincenzo Martorano e Fausto Casini

2 aprile. Il consiglio Nazionale Anpas, riunitosi a Firenze sabato 31 marzo, ha approvato l’ammissione in Anpas di due nuove pubbliche assistenze: P.A.M.A. pubblica assistenza Medio Agri di Sant’Arcangelo (PZ) e SICILIA SOCCORSO di San Giovanni Gemini (AG). Sono quindi 882 le pubbliche assistenze che fanno parte di Anpas.

 

Il piano triennale Anpas

I consiglieri nazionali Anpas hanno anche approvato il piano triennale (scaricabile qui in versione.doc) che verrà inviato nei prossimi giorni a tutte le pubbliche assistenze Anpas)

 

Adesioni e appelli.

LA MEDAGLIA D’ORO AL VALORE CIVILE A JOSEPH AYIMBORA – Il Consiglio nazionale delibera l’adesione e la diffusione dell’appello di Nigrizia al Presidente della Repubblica per il conferimento della medaglia d’oro al valore civile a Joseph Ayimbora, unico sopravvissuto della strage di San Gennaro” (primo firmatario Renato Natale della pubblica assistenza Jerry Masslo di Casal di Principe)

SIAMO TUTTI PEDONI – il Consiglio nazionale  ha deliberato l’adesione di Anpas alla campagna nazionale per gli utenti deboli della strada, proposta dall’agenzia di comunicazione Centro Antartide di Bologna. La campagna si svolgerà dal 18 aprile al 31 maggio 2012, con appuntamento nazionale il 18 aprile.

 

La diretta di Radio Anpas Sicilia

Per tutta la durata del Consiglio nazionale, Radio Anpas Sicilia ha trasmesso interviste e approfondimenti con uno speciale (vedi http://www.anpasnazionale.org/news-evidenza-fb/678-radio-anpas-sicilia-marzo201.html) condotto da Firenze da Giovanni Albanese e Miriam Colaleo.

  
       

 

 

 

 

 

Il piano triennale Anpas

Scarica il piano triennale in versione .doc

 


L’APPELLO – Medaglia d’oro al valor civile a Joseph Ayimbora

Ill.mo Signor Presidente, i sottoscritti rappresentanti di alcune organizzazioni sociali della Provincia di Caserta, premesso che pochi giorni fa è venuto a mancare il giovane ghanese Joseph Ayimbora, che, sopravvissuto alla strage di San Gennaro, avvenuta a Castel Volturno nel settembre del 2008, divenne uno dei principale testimoni d’accusa contro il gruppo del camorrista setola, autore di quella strage, testimonianza che lo ha costretto a vivere insieme alla famiglia sotto protezione, in considerazione dell’alto valore civile del suo atto di coraggio,chiedono alla S.V. di concedere alla sua memoria una medaglia d’oro al valor civile. Sicuri di una positiva accoglienza da parte sua di questa nostra richiesta.

Renato Franco Natale, associazione di volontariato Jerry Essan Masslo, Casal di Principe
Antonio Casale, Direttore Centro accoglienza ” Donazione Fernandes – Caritas Diocesana di Capua”; p. Antonio Bonato, associazione Black and Withe, Castel Volturno; Roberto Fusciello, associazione di volontariato, circolo ARCI ” Sinistra2000″; Valerio Taglione, Coordinatore del Comitato don Diana, Casal di Principe.

Altre info su www.nigrizia.it

 


 

LA CAMPAGNA – Siamo tutti pedoni

I promotori locali potranno autonomamente decidere altre date in cui attuare l’iniziativa. 600 pedoni muoiono ogni anno sulle strade italiane e 20.000 rimangono feriti. Spesso non fanno notizia: è il segno di una rimozione che coinvolge tutti. C’è una sproporzione tra la gravità del fenomeno e la reattività della società nel suo insieme. Molte delle vittime potrebbero salvarsi, permettendo anche un notevole risparmio di costi sanitari e sociali. Un modo intelligente per recuperare risorse in questo momento difficile. E’ quindi necessario far crescere l’attenzione al problema. La campagna coinvolge istituzioni, scuole, sindacati dei pensionati, associazioni. Tra i personaggi coinvolti  Angela

Scarica la presentazione

Scarica il manifesto dell’edizione 2011

 

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Anpas protesta contro la chiusura dell’Agenzia del Terzo settore

Chiusura Agenzia del Terzo Settore: la protesta di Anpas

Firenze, 2 febbraio 2012. Anpas (associazione Nazionale pubbliche assistenze) esprime la propria contrarietà alla chiusura dell’Agenzia del Terzo Settore, annunciata sabato 28 gennaio dalla Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Elsa Fornero, associandosi alla protesta del Forum del Terzo Settore e delle altre organizzazioni.

Il metodo utilizzato dal Ministro Fornero non rispetta il contributo del volontariato nella tutela dei beni comuni e dei diritti fondamentali dei cittadini. La cancellazione dell’Agenzia del Terzo Settore, che negli anni ha rappresentato un punto di riferimento per lo sviluppo e la trasparenza del Terzo Settore italiano, rischia di indebolire la società civile e la possibilità dei suoi Organismi di rappresentanza di incidere sulle scelte del Paese.

In un momento di crisi come quello che sta investendo gran parte dell’Europa, nel quale il Governo è chiamato a fare delle scelti difficili che colpiscono direttamente la vita di uomini e donne, il ruolo dei soggetti intermedi tra Stato e mercato è fondamentale. Il volontariato, attraverso la sua presenza quotidiana nei territori a contatto con tutte le aree di disagio, oltre a rispondere ai bisogni dei cittadini, contribuisce infatti alla coesione sociale e all’educazione civile del nostro Paese.

fornero

 

 

 

 

Il Ministro Fornero alla Giornata del Volontariato, 5 dicembre 2011 (archivio Anpas)


Cos’è l’Agenzia del Terzo Settore (vedi sito)

Un ente di emanazione governativa di diritto pubblico preposta ad esercitare poteri di indirizzo, promozione e vigilanza nel contesto in cui agiscono le organizzazioni non lucrative di utilità sociale,  i soggetti del terzo settore e gli enti non commerciali. Ha sede a Milano in via Rovello n. 6. 
L’Agenzia opera sotto la vigilanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Con il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 26 settembre 2000 (con cui si è dato seguito alla delega prevista dall’art. 3 della Legge n. 662 del 23 dicembre 1996), è stata istituita l’Agenzia per le organizzazioni non lucrative di utilità sociale (poi denominata Agenzia per il terzo settore).
Successivamente è stato emanato il DPCM n. 329 del 21 marzo 2001 – Norme regolamentari dell’Agenzia – che indica le attribuzioni, i poteri e quanto relativo al funzionamento dell’ente.
In data 8 marzo 2002 ha preso avvio l’attività istituzionale dell’ente.

AGENZIA PER IL TERZO SETTORE è la nuova denominazione dell’Agenzia per le Onlus.
Il Dpcm n. 51 del 26 gennaio 2011 – intervenuto a modificare il Dpcm n. 329/01 – ha modificato la precedente denominazione, ha introdotto alcune attribuzioni e poteri in aggiunta agli esistenti e apportato anche alcuni mutamenti nelle parti che riguardano l’organizzazione e il funzionamento.
Si è così attuata una più adeguata correlazione tra la denominazione e l’area di influenza dell’istituzione.
A decorrere dall’11 maggio 2011, data di entrata in vigore del Dpcm 51/2011, tutto quanto era stato riferito all’Agenzia per le Onlus è divenuto competenza dell’ AGENZIA PER IL TERZO SETTORE.

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Fondazione con il Sud, cinque progetti Anpas finanziati del bando Volontariato 2013

 

Fondazione con il sud, cinque progetti Anpas finanziati del bando Volontariato 2013

Roma, 1 ottobre 2014Formazione, fundraising e people raising, innovazione, sostegno ai giovani e rafforzamento alla rete per migliorare e ampliare i servizi erogati ai cittadini e rafforzare le comunità del Sud: questi i temi dei progetti Anpas finanziati dal “Bando Volontariato”, promosso dalla Fondazione con il Sud e giunto alla terza edizione. Finanziati i progetti di Anpas Nazionale, Puglia, Basilicata, Sardegna e anche Calabria.

 

“È stato premiato lo sforzo di una rete che sempre di più lavora per rafforzarsi e migliorarsi soprattutto negli aspetti che riguardano l’immaginazione di quello che sarà il futuro al Sud per portare poi l’innovazione all’interno dell’intero movimento”, dichiara Fabrizio Pregliasco.

 

 

Questi i progetti finanziati:

  • Anpas Nazionale: BAD (Big Anpas Data) – contributo €95000
  • Puglia, RETEATTIVA: rafforzamento aspetti gestionali e amministrativi, bilanci e contabilità, supporto politiche giovanili, formazione su peer education. Contributo €40000
  • Basilicata, NGB – NETWORK GIOVANI BASILICATA: rafforzamento aspetti gestionali e amministrativi politiche giovanili, educazione non formale. Contributo €49000
  • Sardegna, GUSU – Get up stand up: rafforzamento aspetti gestionali e amministrativi, people raising, accrescimento competenze di fundraising e comunicazione esterna. Contributo €50000

 

 

 

Il bando volontariato 2013 di Fondazione con il sud

 

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