Comunicati stampa

Tetto al 5 per mille: il disappunto di Anpas

Anpas esprime il suo disappunto per il tetto al 5 per mille.

24 aprile 2019 – Secondo quanto riportato da Vita.it infatti, l’Agenzia delle Entrate avrebbe confermato che il 5 per mille nel 2017 avrebbe superato il tetto dei 500 milioni di euro stanziati come copertura e di conseguenza è stato necessario riparametrare i contributi destinati ai singoli enti, in modo da restare sotto i 500 milioni.

Il 5 per mille tornerebbe quindi ad avere un tetto. Anpas da molti anni è tra i primi enti per numero di firme e per importi (dati aggregati delle pubbliche assistenze Anpas): con oltre 280 mila italiani, che ogni anno firmano per destinare il loro cinque per mille ad Anpas. Questo vuol dire che le oltre 900 pubbliche assistenze della Rete Anpas possono dotarsi di nuove attrezzature e migliorare i servizi per le oltre mille comunità di cui si prendono cura. 

Secondo Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas: «il 5 per mille è diventato anche una scelta politica e sociale attraverso la quale i cittadini segnalano ciò che è meglio fare per risolvere un determinato problema, per questo è necessario togliere il tetto». 

Fonte Vita.it

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Corte Europea, la sentenza: Emergenza, urgenza e trasporto sanitario esclusi dall’ambito di applicazione degli appalti pubblici.

Sentenza Falk per l’affidamento di servizi di trasporto sanitario. Pregliasco “La scelta di sistema del legislatore italiano è legittima e coerente con la pronuncia della Corte di Giustizia”

2 aprile 2019 – In seguito alla sentenza del 21 marzo 2019, nella causa che ha vista coinvolte Falck Rettungsdienste GmbH e Falk A/S c. Stadt Solingen, la Corte di Giustizia dell’Unione europea ha fatto chiarezza sull’applicabilità ai servizi di ambulanza della disciplina europea in materia di appalti pubblici (Direttiva 2014/24/UE e implementata in Italia con il d.lgs. 18 aprile 2016, n. 50 – Codice dei contratti pubblici).

In una causa che ha coinvolto l’Arbeiter Samariter Bund (partner di Anpas all’interno della rete Samaritan International) la Corte di Giustizia Europea ha chiarito l’applicabilità della Direttiva 2014/24/UE ai servizi di ambulanza. La Corte ha sconfessato l’interpretazione introdotta dal Consiglio di Stato per l’affidamento di servizi di trasporto sanitario in Regione Liguria, il quale, con la nota sentenza 1139 del 22 febbraio 2018, aveva inteso limitare la portata dell’esclusione, circoscrivendola ai soli servizi di emergenza e urgenza. A parere della Corte di Giustizia, invece, l’esclusione deve essere estesa anche ai servizi di “trasporto in ambulanza qualificato”, identificati dalla stessa Corte nei casi in cui un’assistenza qualificata sia necessaria, e sussista un rischio di peggioramento dello stato di salute del paziente durante il trasporto.

La sentenza. Muovendo dall’interpretazione già offerta in passato (Sentenza dell’11 dicembre 2014 – Causa C-113/13, Spezzino, e Sentenza del 28 gennaio 2016 – Causa C-50/14, CASTA), la Corte ritiene esclusi dall’applicazione della Direttiva non soltanto i servizi di emergenza e urgenza, ma anche “il trasporto in ambulanza qualificato, comprendente, oltre al servizio di trasporto, l’assistenza prestata a pazienti in un’ambulanza da parte di un soccorritore sanitario coadiuvato da un aiuto soccorritore […] a condizione, con riferimento a detto trasporto in ambulanza qualificato, che esso sia effettivamente assicurato da personale debitamente formato in materia di pronto soccorso e che riguardi un paziente per il quale esiste un rischio di peggioramento dello stato di salute durante tale trasporto”. 

Conseguentemente, a condizione che i servizi di cui si tratta siano affidati a “organizzazioni senza scopo di lucro” –  definite dalla Corte come quelle organizzazioni “che hanno l’obiettivo di svolgere funzioni sociali, prive di finalità commerciali, e che reinvestono eventuali utili al fine di raggiungere l’obiettivo dell’organizzazione” – gli stessi restano esclusi dal perimetro del diritto dell’Unione, ben potendo i legislatori nazional disciplinarne le modalità di affidamento.

Con il d.lgs. 3 luglio 2017, n. 117, il legislatore italiano ha compiuto quindi  una scelta di sistema: gli articoli 56 e 57 del d.lgs. 117/2017, infatti, individuano nello strumento della “convenzione”, la scelta d’elezione per l’affidamento di servizi ad organizzazioni senza scopo di lucro. 

Secondo Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas “La scelta del legislatore italiano è legittima e coerente con la pronuncia della Corte di Giustizia: infatti, le ODV sono “organizzazioni senza scopo di lucro” secondo l’interpretazione della Corte e l’affidamento a queste ultime consente, pertanto, di escludere l’applicazione del diritto dell’Unione ai servizi di cui si tratta”.
Nello specifico, infatti, la legge nazionale ha riservato alle ODV l’affidamento in convenzione dei servizi di emergenza e di urgenza, prevedendo di estendere l’applicazione dello strumento convenzionale anche agli Enti del Terzo Settore così come disciplinati dal DLg.vo 117/2017, per l’affidamento di servizi diversi, non soggetti alla disciplina armonizzata europea degli appalti.
Conclude Pregliasco: “Speriamo che questa posizione venga mantenuta in una prossima sentenza della Corte di Giustizia che dovrà a breve discutere una seconda causa riguardante l’affidamento di servizi di trasporto nella Regione Veneto su un ricorso del TAR del Veneto a seguito di una causa intentata da una nostra associata e nella quale siamo direttamente coinvolti come Anpas Nazionale per difendere gli interessi di tutte le nostre associate.”

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Modifiche codice della Strada, Anpas in audizione alla Camera

Modifiche codice della strada, Anpas in audizione alla Camera. Esenzione del pedaggio autostradale per le ODV, patente di servizio, definizione di veicoli speciali al centro dell’intervento di Anpas

Presentata oggi in audizione informale la posizione di Anpas sul Codice della Strada

Roma 27 febbraio 2019 – Il Presidente di Anpas, Fabrizio Pregliasco, ha tenuto oggi un’audizione alla IX Commissione Trasporti, poste e telecomunicazioni nell’ambito della riforma del Codice della Strada con i rappresentanti dell’associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada onlus (AIFVS), dell’associazione Motociclisti Incolumi onlus (AMI), dell’associazione Nazionale pubbliche assistenze (Anpas) e dell’ associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale (ASAPS).

Nel rimarcare le questioni sollevate da Anpas (come l’esenzione del pedaggio autostradale da parte delle organizzazioni di volontariariato, riforma del codice della strada, l’innalzamento a 4000kg del limite di peso delle ambulanze, la definizione dei veicoli speciali, patente di servizio), Pregliasco ha dichiarato: “Un proficuo momento di incontro e di confronto con una serie di deputati attenti alle nostre problematiche e una condivisione con le altre realtà che sono state ricevute con noi con le quali ci siamo trovati in totale sintonia”. Per Anpas era pesente all’incontro anche Lamberto Cavallari.

Il testo presentato da Anpas

Riforma codice della strada, Anpas in audizione alla Camera

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Firmata la convenzione Polizia di Stato – Anpas: una nuova sinergia per la formazione e il soccorso per unità cinofile

Una nuova sinergia per la formazione e il soccorso per unità cinofile: firmata la convenzione Polizia di Stato – Anpas

29 gennaio 2019 È stato firmato oggi a Roma l’accordo tra Polizia di Stato e associazione Nazionale pubbliche assistenze – Anpas per la formazione e la promozione di sinergie nel servizio di soccorso e tecniche di ricerca in caso di calamità con le unità cinofile.

Anpas- Polizia di Stato Firmata convenzione con l'Anpas per addestramento cinofili

La convenzione, firmata dal Prefetto Franco GABRIELLI, Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, e da Fabrizio PREGLIASCO, Presidente di Anpas nazionale, prevede l’addestramento e la formazione delle unità cinofile di soccorso Anpas da impiegare nella ricerca di persone disperse in superficie travolte da valanga o macerie.
La formazione in favore degli operatori Anpas si svolgerà mediante attività addestrative congiunte con il personale cinofilo esperto del Centro Addestramento Alpino della Polizia di Stato di Moena (TN) ed il personale aeronavigante, presso i Reparti Volo della Polizia di Stato.
Queste le parole del presidente di Anpas Fabrizio Pregliasco al momento della firma: “Un importante tassello che si aggiunge alle tante collaborazioni tra Anpas e le istituzioni e che sottolinea l’importanza del nostro impegno nella protezione civile sempre nell’ottica della sussidiarietà. Ringraziamo sin da ora uomini e donne della Polizia di Stato per la loro disponibilità”.

Anpas- Polizia di Stato Firmata convenzione con l'Anpas per addestramento cinofili

“La Polizia di Stato, del resto – come aggiunge il Prefetto Gabrielli – già da tempo si presta volentieri alla condivisione di iniziative in concorso con vari soggetti, anche privati, finalizzate al miglioramento della sicurezza pubblica e al soccorso dei cittadini in caso di calamità. In questo caso, offrirà la propria esperienza specialistica, prestando le proprie strutture e il proprio qualificato personale per la formazione dei cinofili di Anpas, a tutto beneficio della collettività”.
Alla firma della Convenzione erano presenti per il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, oltre al Prefetto Gabrielli, anche il Vice Direttore Generale della Pubblica Sicurezza preposto all’attività di Coordinamento e Pianificazione Forze di Polizia, Prefetto Alessandra Guidi e il Direttore Centrale per le Specialità della Polizia di Stato, Prefetto Roberto Sgalla; per Anpas, oltre a Fabrizio Pregliasco, il Vice Presidente Vicario Anpas, Ilario Moreschi, Giuseppe Cerza (Unità di soccorso Tecnico Sanitario Trento, pubblica assistenza Anpas).


Anpas opera in oltre più di mille comuni d’Italia con centomila volontari, è una organizzazione laica, fatta da volontari che, ogni giorno, costruiscono una società più giusta e solidale attraverso lo sviluppo di una cultura  della solidarietà e dei diritti e la creazione di comunità solidali in Italia e all’estero. Le pubbliche assistenze Anpas sono associazioni di volontariato laiche nate a partire dal 1860 e oggi si occupano del bene quotidiano della persona e delle comunità svolgendo servizi sanitari e sociali, protezione civile e ambientale, formazione, cultura e cooperazione internazionale.

Anpas- Polizia di Stato Firmata convenzione con l'Anpas per addestramento cinofili

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Nave Diciotti, Anpas: soccorrere e difendere sempre la dignità umana

Nave Diciotti, Anpas: soccorrere e difendere sempre la dignità umana

25 agosto 2018. In seguito al blocco della nave della Guardia Costiera Diciotti nel porto di Catania, Anpas ribadisce la vicinanza e il supporto alle persone in condizioni di vulnerabilità e bisognose di soccorso.
Il primo articolo dello statuto Anpas recita “È scopo e missione istituzionale di Anpas la costruzione di una società più giusta e solidale fondata sul riconoscimento e la tutela dei diritti inviolabili della persona attraverso l’adempimento dei corrispettivi doveri di solidarietà, quale base della convivenza umana.
Anpas partecipa agli obiettivi universali della pace, dell’educazione, del contrasto alla povertà, della sicurezza alimentare, del diritto alla salute, della protezione e tutela dell’ecosistema, della cooperazione tra i popoli, di modelli di consumo responsabili”

Statuto Anpas

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Le ambulanze non pagheranno i pedaggi: soddisfazione da Anpas

Le ambulanze non pagheranno i pedaggi: soddisfazione da Anpas

16 agosto 2018 – Anpas prende atto positivamente della nota diffusa dalla società Austostrade per l’Italia che ha annunciato “che le ambulanze non pagheranno più il pedaggio sulla propria rete” e precisato che la decisione dell’esenzione delle ambulanze sulla rete autostradale avrà effetto immediato i pedaggi per i mezzi di soccorso.

Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas: “Apprendiamo anche da agenzie di stampa che, su sollecitazione del sottosegretario Rixi, Autostrade per l’Italia abbia preso atto dell’importanza del servizio delle pubbliche assistenze Anpas e per questo stia rivedendo l’accordo che ci permetterà di garantire la salute a tutti eseguendo i servizi nel modo migliore possibile. Insieme a quanto i nostri soccorritori hanno fatto in questo triste momento dove soprattutto nella Liguria l’esigenza di utilizzo delle autostrade è fondamentale per garantire un servizio di soccorso e assistenza a tutti i cittadini, prendiamo atto positivamente di questa decisione insieme al Presidente di Anpas Liguria Lorenzo Risso anche per quanto riguarda il quotidiano con un territorio che obbliga le nostre associazioni a percorrere le autostrade per poter garantire la salute di tutti”. 

Il soccorso non deve pagare pedaggio

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Codice Terzo Settore: approvato il correttivo dal Consiglio dei Ministri

Anpas: utile l’allungamento per le modifiche degli statuti, attendiamo l’articolato per avere chiarezza e pianificare le attività

Il Consiglio dei Ministri del 2 agosto ha approvato il decreto correttivo al Dgls.117/2017 (Codice del Terzo settore)

In attesa di esaminare e commentare il testo definitivo approvato, si segnala che il decreto prevede la proroga da 18 a 24 mesi per l’adeguamento degli statuti degli enti del terzo settore al nuovo quadro normativo. Quindi il previsto termine del 3 febbraio 2019 per il suddetto adeguamento è posticipato al 3 agosto 2019.

Secondo Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas “per quello che abbiamo appreso dal comunicato stampa del Consiglio de Ministri è sicuramente utile l’allungamento de tempi per le modifiche statutarie degli enti. Rimaniamo in attesa dell’articolato nella speranza che ci sia chiarezza per poter pianificare le attività delle associazioni”


Anpas e la Riforma – la piattaforma

Fermi tutti: la manifestazione in piazza

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Riforma: il terzo settore non può aspettare. Lettera aperta al Governo

Riforma: il terzo settore non può aspettare. Lettera aperta al Governo

Al Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte
Al Vicepresidente Luigi Di Maio
Al Vicepresidente Matteo Salvini
Al Sottosegretario alla presidenza del consiglio Giancarlo Giorgetti
Al Presidente commissione Affari Costituzionali del Senato Stefano Borghesi
Alla presidente commissione Affari Sociali della Camera MariaLucia Lorefice

Le parole del Presidente del Consiglio nel discorso di insediamento del 5 giugno scorso sono state per il Terzo settore italiano un riscontro importante della consapevolezza del governo del valore del nostro ruolo per lo sviluppo del paese e dell’urgenza del completamento della riforma.

Fare bene è importante ma oggi è necessario anche fare tempestivamente.

Ad un anno dall’avvio, la riforma del Terzo Settore ha evidenziato criticità che devono essere emendate. Un ulteriore ritardo nell’emanare un primo correttivo del Codice del terzo settore prolunga una situazione ormai non più sostenibile di incertezza normativa – sul piano fiscale e civilistico – e organizzativa che complica, e in alcuni casi rischia di compromettere, l’opera di 11 milioni di soci e volontari impegnati in oltre 300.000 organizzazioni di volontariato e di promozione sociale operanti nelle nostre comunità. Tutte queste associazioni sono tenute, entro febbraio 2019, a modificare i propri statuti sociali e a ridefinire aspetti determinanti della loro attività, fino al cambiamento della stessa qualifica giuridica. Tutto ciò non può essere effettuato in presenza di un dato normativo incompleto e instabile che, anche alla luce della eventuale proroga di 4 mesi per l’adozione dei provvedimenti correttivi, è passibile di ulteriori modifiche.

Certezze normative, fiscali e civilistiche sono peraltro indispensabili anche per sbloccare la costituzione di nuovi soggetti fermi da piu di un anno nell’attesa che si definisca un quadro normativo certo.

Chiediamo quindi:

– l’apertura di una interlocuzione organica e non frammentata su tutti i provvedimenti inerenti il completamento e l’attuazione della riforma;

– che il Governo eserciti la delega emanando uno o più provvedimento correttivi;

– che un primo correttivo contenente le indispensabili modifiche e precisazioni relative al funzionamento delle associazioni, al trattamento fiscale e alla proroga dei tempi per gli adeguamenti statutari venga emanato entro il 2 agosto, come previsto dalla legge delega, consentendo agli enti di attivare in tempi adeguati valutazioni e processi democratici interni ineludibili;

– che si sblocchi l’iter di approvazione del decreto che definisce le attività secondarie ( art 6 del DLGS 117/2017).

Con fiducia

Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas


Anpas e la Riforma – la piattaforma

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Codice Terzo Settore, Anpas: “Preoccupazione per il possibile rinvio della definizione delle norme del Codice del Terzo Settore”

Codice Terzo Settore,  Anpas: “Preoccupazione per il possibile rinvio della definizione delle norme del Codice del Terzo Settore”

13 luglio 2018. Anpas esprime preoccupazione in seguito alla presentazione del disegno di legge da parte di Massimo Romeo (Lega) e Stefano Patuanelli (Movimento Cinque Stelle), avvenuta a poche ore dall’audizione in Senato a cui Anpas ha preso parte, di un possibile rinvio di sei mesi per l’adozione dei decreti integrativi e correttivi della Riforma portandolo da dodici a diciotto mesi. Nella migliore delle ipotesi porterebbe l’approvazione della Riforma a febbraio 2019.

Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas, ha dichiarato “La nostra preoccupazione deriva dal fatto che dopo numerosi momenti di confronto e audizioni alla Camera e al Senato nelle rispettive commissioni, vorremmo evitare di restare in un limbo che non farebbe bene alle nostre associazioni. Come sottolineato dal Forum del Terzo Settore, l’unica proroga che abbiamo chiesto è stata quella per la modifica degli statuti per dare il tempo alle associazioni di convocare le rispettive assemblee. Confermiamo la nostra disponibilità per una collaborazione per una stabilizzazione del Codice che, come abbiamo condiviso e promosso, promuove i principi di trasparenza e correttezza. Il ruolo del terzo settore deve essere di collaborazione con le istituzioni, mai sostitutivo dell’azione pubblica, e che riesca a mettere in pratica il principio costituzionale della sussidiarietà”

Cresce il welfare, cresce l'Italia

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