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Internazionale

Scheda paesi: Kenya

Kenya cartina

I nostri progetti di cooperazione in Kenya

Anpas è presente nel paese dal 2008, con la promozione di vari progetti di carattere sanitario e socio-educativo.

Il progetto Ndege Ndogo, avviato nel 2011 in collaborazione con Apende Onlus, è volto al miglioramento dell’accesso alle cure mediche di base nelle zone rurali, attraverso l’introduzione di modalità innovative di erogazione dei servizi itineranti.

Il progetto Jukumu letu II si propone di migliorare le condizioni di vita delle famiglie vulnerabili della baraccopoli di Mathare, nella città di Ngong, e nel villaggio di Bunyore, attraverso interventi che promuovano il superamento delle loro precarie condizioni sociali, economiche e sanitarie, con particolare attenzione all’educazione dei minori ed alla prevenzione della trasmissione del virus HIV madre-bambino.

Il Paese

Kenya BandieraIl Kenya è un paese dalle molte facce. Esistono profonde differenze tra le condizioni di vita nelle aree urbane e quelle nelle zone rurali, mentre gravissimi sono i problemi che affliggono le popolazioni delle zone pastorali a nord del paese, dove si registrano i peggiori livelli in tutti gli indicatori economici e sociali.
Oggi sono evidenti i segni di un’involuzione a cui concorre il diffondersi dell’HIV/AIDS. Il tasso di diffusione della malattia resta tra i più elevati del continente e raggiunge il 15%.

 

Popolazione: 43.013.341 abitanti (dati luglio 2012)

Etnie: Kikuyu 22%, Luhya 14%, Luo 13%, Kalengin 12%, Kamba 11%, Kisii 6%, Meru 6%, altri popoli Africani 15%.

Lingue parlate: Kiswahili e inglese (lingue ufficiali), numerosi dialetti.

Religioni: Cristiani (protestanti e cattolici) circa 78%, musulmani 10%, induisti e animisti 12%.

PIL: 71,21 milioni di dollari

PIL Tasso crescita reale: 4,4% (dati 2011)

Speranza di vita alla nascita: 63.07 anni

Tasso mortalità infantile: 43,61 decessi su 1,000 nati vivi

Tasso di crescita popolazione: 2,444%

Tasso HIV adulti: 6,3%

Tasso disoccupazione: 40% (dati 2008)

Tasso alfabetizzazione: 87,4%

 

Fonte: CIA

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Una storia raccontata intorno al fuoco in Gambia

Quando arriva l’operatore di progetto è sempre un bel momento. O ci porta i materiali per la scuola oppure viene per avere nostre notizie e per chiacchierare con noi. Ma questa volta è stata davvero una grande sorpresa!” dice Fatoumata, che quest’anno frequenta la quarta elementare e che è seguita dal progetto da quando era una bambina alla materna. Quest’anno infatti, con l’iniziativa “Una cartolina dall’Italia” abbiamo coinvolto i sostenitori in prima persona, chiedendogli di mandare un saluto, un incoraggiamento e un’immagine del loro mondo ai bambini sostenuti. 

Storia di sostegno a distanza in Gambia, Anpas

 

La risposta dei bambini è dipinta nelle tante sfumature di espressione che abbiamo visto sui loro visi, nelle loro foto in cui tengono in mano il piccolo pensiero che hanno ricevuto da un mondo lontano che quasi non riescono a immaginare. Oppure la possiamo leggere nelle parole riferite dall’operatore di progetto nei report periodici che ci raccontano un mondo per noi altrettanto lontano: per la grande maggioranza di questi bambini e ragazzi ricevere qualcosa per “posta” è un’esperienza finora sconosciuta, ci spiega l’operatore. E non solo per loro. “È la prima volta che qualcuno nella mia famiglia riceve una lettera ed è arrivata proprio per me!” ha detto Alieu con gli occhi grandi per la sorpresa. Omar invece non è riuscito a spiccicare neanche una parola: correva da uno all’altro dei suoi compagni di scuola per far vedere il biglietto che aveva ricevuto e rideva, rideva, rideva. Anche Awa è rimasta quasi senza parole: ”cosa posso dire ai miei sostenitori che mi aiutano ormai da anni e che questa volta mi hanno mandato anche queste belle parole di incoraggiamento? Posso dire solo … ‘grazie, grazie, grazie!’”, mentre Boubacar si è subito proiettato in avanti, verso il futuro: “darò il biglietto a mio padre perché me lo conservi, così tutte le volte che vorrò in futuro potrò andare a riguardarmelo.”

Questo biglietto che è arrivato fin qui dall’Italia resterà nella storia della mia famiglia” ha concluso con l’aria seria Mariama “sarà una di quelle storie che le nonne raccontano la sera attorno al fuoco”.

Il video dei progetti di Sostegno a Distanza di Anpas in Gambia

Tutta la fotogallery del progetto su flickr


Il tuo contributo sostiene a distanza un bambino, garantendogli tutto quel che serve per la scuola: remunerazione degli insegnanti, i libri, la cartella, l’uniforme, i quaderni, le penne, le matite. Ma non solo: una parte di quel che versi va ai progetti di sviluppo studiati dall’Anpas assieme ai partner in Gambia e alla comunità locale, progetti che rafforzano le famiglie e il tessuto sociale in cinque villaggi della Divisione Sponda Nord del Gambia: o una fattoria sociale per coltivare ortaggi e frutta che garantiscano ai bambini e alle loro famiglie un’alimentazione più ricca di vitamine e sali minerali; o due microimprese per l’allevamento di polli da carne i cui proventi andranno, in parti uguali, alle donne del Gruppo femminile che si occupano dell’allevamento, alla scuola e al fondo di risparmio comune. o Produzione di mangimi e farine attraverso l’acquisto di una macchina per la macinazione dei cereali.

Quanto verso? La quota per sostenere un bambino è di soli 250 euro all’anno. Per garantire un minimo di continuità ti chiediamo di impegnarti a versarla per almeno tre anni. quando e a chi? Una volta all’anno oppure in due rate semestrali, per almeno tre anni, direttamente all’Anpas, che provvede all’acquisto dei materiali scolastici e al pagamento della retta attraverso il partner locale. Il partner locale, CEDAG, è un’associazione di volontari come l’Anpas. E’ nata nel 2001, si avvale dell’ausilio di 1.240 giovani volontari e si occupa di attività a sostegno dei diritti dell’infanzia, difesa dell’ambiente e promozione di modelli di agricoltura sostenibile. Sta realizzando e ha realizzato in partenariato con l’Anpas anche altri progetti di sviluppo in favore dell’infanzia.
che informazioni ricevo? Per ogni bambino che decidi di sostenere riceverai subito una scheda informativa con i suoi dati e una foto. Ogni 6 mesi ti manderemo un aggiornamento sulla situazione del bambino, i suoi progressi, le vicende della famiglia e della comunità che lo toccano direttamente. Se lo desideri, puoi inviare occasionalmente cartoline, foto, piccoli doni.

Ogni 6 mesi ti invieremo anche una relazione sullo stato di avanzamento dei progetti collegati al sostegno a distanza. 

Dove mi rivolgo? All’ufficio Cooperazione e Adozioni Internazionali dell’Anpas (referente Annalia Sommavilla) tel 055 303821 fax 055 375002 email sad@anpas.org

Benefici fiscali per le donazioni

Persona fisica: detrazione dall’imposta lorda del 19% dell’importo donato, fino ad un massimo di 2.065,83 euro (art.15, comma 1 lettera i-bis del D.P.R. 917/86)OPPURE deduzione dal reddito delle donazioni, per un importo non superiore al 10% del reddito complessivo dichiarato e, comunque, nella misura massima di 70.000,00 euro annui (Decreto Legge 35/05 convertito in Legge n. 80 del 14/05/2005).

Per un’impresa: deduzione dal reddito delle donazioni, per un importo non superiore al 10% del reddito complessivo dichiarato e comunque nella misura massima di 70.000,00 euro annui (art. 14, comma 1 del D. L. 35/05 convertito in legge n. 80 del 14/05/2005) OPPURE deduzione dal reddito delle donazioni per un importo non superiore a 2065,83 euro o al 2% del reddito d’impresa dichiarato (art.100, comma 2 lettera h del D.P.R. 917/86)

 

 

 

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SVE con Anpas: la visita studio in Palestina

1 dicembre – Nei giorni scorsi, dal 15 novembre al 20 novembre Anpas ha partecipato, come uno di sei enti italiani e altri enti europei, ad una visita studio sul Servizio Volontario Europeo in Palestina.

Nablus, Balata Camp

 

La visita, organizzata da Salto Youth Euromed e Agenzia Nazionale per i Giovani, era finalizzata a conoscere altre associazioni che fanno Servizio Volontario Europeo (SVE), per costruire relazioni, scambiare idee e, in futuro, volontari. 

 

In questa occasione Anpas ha incontrato anche Hamdan, amico di Anpas dal 2012, quando venne al meeting di Bari, dove i ragazzi del mediterraneo si erano incontrati per gettare dei semi, costruire dei ponti nel Mare Nostrum.

 

In Palestina ci sono progetti SVE da molti anni, ma dal 2014 le organizzazioni hanno dovuto accreditarsi. Molte associazioni hanno fatto formazione, ma si sono rese conto di avere un network ristretto. I partecipanti alla study visit hanno incontrato varie associazioni: il Community, Development and Continuing Education Institute, un’associazione che ha sede dentro l’Università di Betlemme, poi lo Students’ Forum Institute, un’organizzazione che promuove la partecipazione attiva dei giovani alla vita politica del paese. A Nablus il gruppo ha visitato il Balata Refugee Camp e tre associazioni nello Yafa Center: Yafa Cultural Center, Human Supporters Association e Hayat Center for Civil Society Development. 

 

Lo Yafa Center è un centro culturale, che organizza attività artistiche, musicali, sportive, culturali e corsi di formazioni per e con i giovani del campo profughi. Possono ospitare due Sve per volta, hanno una guest-house nel centro per far dormire i volontari. Accolgono volontari Sve fino a 12 mesi.

 

Il gruppo ha conosciuto anche l’associazione Human Supporters che può ospitare fino a due SVE alla volta: formata da un gruppo di paramedici nel 2002, dopo la Seconda Intifada, per dare assistenza a bambini e ragazzi traumatizzati, oggi organizza campi estivi, corsi di lingue, supporto scolastico, workshop su diritti umani, salute e ambiente per i ragazzi.

Sve in Anpas

Parti con Anpas

Referente SVE per Anpas: Annalisa Bergantini Tel. 06/69.20.22.30 Email: evs@anpas.org

 

BetlemmeCommunity, Development and Continuing Education Institute (CDCE)Palestine Ahliya University College (PAUC)Students’ Forum Institute

 

Nablus: Yafa Cultural CenterHuman Supporters AssociationHayat Center for Civil Society Development

 

HebronAssociation d’échanges culturels Hebron-France

 

Enti Europei accreditati SVE partecipanti

 

Jugend:info NÖ (Austria) http://www.jugendinfo-noe.at/content/

 

Concordia Normandie-Maine (Francia) https://www.concordia.fr/

 

ADIF TV (Francia) http://www.adif-interculturalite.eu

 

Project Yatra (Paesi Bassi) http://www.projectyatra.nl/

 

SIRF/Karvak (Turchia) http://www.karvak.com/

 


Erasmus+ online

www.erasmusplus.it

Twitter @EuErasmusPlus

Facebook Erasmus+

 

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ASB: corsi di formazione internazionali al primo soccorso

La sezione regionale di ASB di Bad Windsheim (Germania) organizza anche quest anno i corsi internazionali sul primo soccorso “Junior First Responder”.

I partecipanti, giovani tra i 14 e i 24 anni provenienti da tutti i membri SAM.I., hanno la possibilità di trascorrere 10 giorni in Germania, frequentando i corsi (video delle edizioni passate).
I corsi sono costituiti da vari moduli di formazione, della durata di 45 minuti, più l’esame. Sono tenuti in lingua inglese e tedesca e non richiedono alcuna esperienza precedente, solo un interesse per la medicina.
I corsi “Junior First Responder” sono stati offerti a partire dal 2001, quando il progetto è stato istituito sulla base della formazione paramedica svolta nella scuola locale. Il progetto mira non solo a trasmettere competenze di primo soccorso, ma anche a dare ai giovani una panoramica sull’impegno sociale e il volontariato, qualificandoli ad essere “moltiplicatori sociali” nella società e la loro comunità.

I giovani potranno alloggiare in degli appartamenti, con stanze da 4-6-8 letti. I ragazzi avranno la colazione, il pranzo e la cena inclusi nel prezzo, insieme a caffè, tè e acqua minerale.

Aeroporti vicini -> Norimberga (NUE) 55 chilometri – Monaco (MUC) chilometri
Stazioni dei treni: Norimberga 60 chilometri – Würzburg 62 chilometri

 

Per ulteriori informazioni sono disponibili le schede informative

Corso Ambulance Man download
Corso Junior Trainer download

 

SCHEDA DI ISCRIZIONE

 

 

Per ulteriori informazioni sui corsi o per l’iscrizione è possibile contattare il referente ASB
Erich Matthis
e-mail ausbildung@asb-die-samariter.de
telefono +49 9841 66 900

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 VEDI IL VIDEO DELLA SCORSA EDIZIONE

 

1miliardo di volontari
 
 

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SVE con Anpas

SERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO CON Anpas

I giovani di Anpas Liguria


Il Servizio Volontario Europeo – opportunità nell’ambito della Key Action 1 Mobilità degli individui del programma Erasmus+ – offre ai giovani tra i 17 e i 30 anni un’esperienza di apprendimento interculturale in un contesto non formale, promuove la loro integrazione sociale e la partecipazione attiva. 
I giovani possono svolgere un’attività di volontariato in un paese del programma o al di fuori dell’Europa, per un periodo che va da 2 a 12 mesi, impegnati come “volontari europei” in progetti locali in vari settori o aree di intervento: cultura, gioventù, sport, assistenza sociale, patrimonio culturale, arte, tempo libero, protezione civile, ambiente, sviluppo cooperativo, ecc. Sono esclusi interventi ad alto rischio in situazioni immediatamente successive a crisi (aiuti umanitari, aiuti successivi a catastrofi, ecc.).
Il progetto si avvale dei principi e dei metodi dell’apprendimento non formale. Attraverso questa esperienza i giovani hanno l’opportunità di entrare in contatto con nuove culture, esprimere solidarietà verso gli altri e acquisire nuove competenze e capacità utili alla loro formazione personale e professionale.

Anpas è accreditata presso l’Agenzia Nazionale per i Giovani come ente di invio di volontari e coordinamento dei progetti e si propone di realizzare progetti di SVE al fine di promuovere tra i giovani i valori della cittadinanza attiva e della solidarietà, per favorire la loro partecipazione alla costruzione di una società europea che tuteli i diritti dei cittadini e la capacità umana di impegnarsi nell’aiuto e l’assistenza agli altri.

Il sito dell’Agenzia Nazionale per i Giovani: qui
Il sito della Commissione Europea: qui

Unità Operativa di Roma Referente: Annalisa Bergantini Tel. 06/69.20.22.30 Email: evs@anpas.org

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Le seguenti attività non vengono considerate come servizio volontario europeo nel quadro del Programma Erasmus+:

 volontariato occasionale, non strutturato, part-time; 
 tirocinio in un’impresa; 
 lavoro retribuito; 
 attività ricreativa o turistica; 
 corso di lingua; 
 sfruttamento di una forza lavoro a basso costo; 
 periodo di studio o di formazione professionale all’estero.

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Sei un/una giovane  tra 17 e 30 anni  interessato/a a partecipare ad un progetto SVE?

Anpas, come Ente d’invio accreditato (sending organization), può supportarti per avere le informazioni di cui necessiti e aiuto nella ricerca di un progetto per il quale candidarti come volontario/a.  
Anpas ti offre la possibilità di partire per lo SVE assistendoti durante tutta la fase preliminare di ricerca del progetto più adatto alle tue esigenze e ai tuoi desideri, contattando le organizzazioni di accoglienza, aiutandoti a selezionare i progetti da scegliere, guidandoti verso la partenza e monitorando dall’Italia la tua esperienza all’estero in modo da esserti sempre di supporto in caso di necessità o anche solo per avere notizie delle tue esperienze durante tutto il corso del progetto.
Il primo passo da compiere è cominciare la ricerca di un progetto promosso da un Ente di accoglienza (Receiving Organization) e poi rivolgerti ad Anpas per candidarti volontario/a. Come trovare l’ente di accoglienza? Avvalendoti del Database europeo degli Enti SVE accreditati.
Tutte le organizzazioni coinvolte in un progetto SVE (in invio o in accoglienza) devono, infatti, essere accreditate dalle Agenzie Nazionali dei Paesi Membri che gestiscono il programma Erasmus+ settore Gioventù; il Database SVE ti consente, dunque, di conoscere le organizzazioni accreditate di accoglienza del Servizio Volontario Europeo e di cosa si occupano.
Per candidarsi bisogna segnalare ad Anpas i progetti di proprio interesse e poi inviare un  CV in Inglese e Lettera di motivazione in Inglese  almeno  2 mesi prima  della scadenza per la presentazione dei progetti.              

 PROGETTI CON INIZIO SCADENZE PER LA PRESENTAZIONE PROGETTI 
 Dal 01 gennaio 2016 al 31 Maggio 2016

01 Ottobre 2015

Contattaci! Per qualsiasi informazione o chiarimento potete contattare: Unità Operativa di Roma  Referente: Annalisa Bergantini  Tel. 06/69.20.22.30 Email: evs@anpas.org

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Sve in Anpas

La partecipazione a un’attività SVE è gratuita per i volontari, ad eccezione di un eventuale contributo per le spese di viaggio (qualora la borsa Erasmus+ non le copra completamente) e le spese aggiuntive non connesse alla realizzazione dell’attività. Le spese essenziali per la partecipazione dei volontari all’attività SVE sono coperte dalla borsa Erasmus+ o attraverso altri mezzi offerti dalle organizzazioni partecipanti.
L’organizzazione di accoglienza fornisce infatti al candidato  vitto, alloggio e assicurazione sanitaria, più un  pocket money mensile  (la quota varia tra i 50 e 150€ a seconda della destinazione, secondo quanto stabilito dal programma Erasmus+) per le spese extra. Il  viaggio di andata e ritorno  è rimborsato totalmente se entro certi limiti stabiliti dalla Commissione Europea in base alla destinazione.

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Il  Database degli Enti Sve accreditati  fornisce informazioni su tutte le organizzazioni accreditate per lo SVE: una breve descrizione, l’esperienza maturata, le tematiche di interesse, i contatti.

Database europeo degli Enti SVE accreditati: qui

Istruzioni per una buona ricerca nel database
Alla voce  “Organisation country”  selezionate il paese dove volete andare; se conoscete la città di destinazione scrivetela alla voce  “Organisation town/city”. Per velocizzare la ricerca, alla voce   “EVS  accreditation type” cliccate su “Receiving organisation” (che corrisponde all’associazione che state cercando, all’estero). Ad esempio se un ragazzo italiano vuole fare lo SVE in Germania, per cercare i progetti disponibili selezionerà il paese desiderato e più sotto “Receiving organisation”, usciranno così tutte le associazioni che possono ospitare volontari in Germania. Le attività SVE sono divise per tematiche: ambiente, arte, cultura, servizi sociali, gioventù, protezione civile, cooperazione allo sviluppo, patrimonio culturale, sport ecc.

Dal 2014 puoi avvalerti anche del Database delle opportunità di volontariato, in cui puoi trovare informazioni sui progetti di Servizio Volontario Europeo per i quali candidarti.
Database delle opportunità di volontariato: qui

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Parti con Anpas

Unità Operativa di Roma Referente: Annalisa Bergantini Tel. 06/69.20.22.30 Email: evs@anpas.org


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VIDEO – INCONTRA GLI ERASMUSSEN

 

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Cooperazione, Congo: Un tetto sulla testa. Via al Progetto Home Moise.

Cooperazione: Un tetto sulla testa. E’ partito il Progetto Home Moise

 

Presto i piccoli ospiti del Centro Home Moise in Congo potranno finalmente dire “Abbiamo un tetto sulla testa!” Approfittando della stagione secca, si sono avviati nelle scorse settimane i lavori di rifacimento del tetto del Centro, opera di cui c’era enorme bisogno anche per bonificare gli ambienti interni assediati dall’umidità. Attraverso il Progetto Anpas si è inoltre impegnata a fornire mobilio, suppellettili e biancheria per migliorare la capacità del Centro di offrire un servizio più adeguato ai 10 bambini che frequentano il diurno e ai 10 minori abbandonati per i quali il Centro è l’unica casa che conoscono.

 

HOME MOISE: è un centro diurno e struttura di accoglienza nata dall’Association Action Social Sans Frontières a protezione dell’infanzia, che ospita bambini anche in stato di abbandono. Svolge inoltre accoglienza diurna e realizza forme di affido familiare. Vi sono ospitati attualmente 20 bambini di età compresa tra 0 e 10 anni. 10 bambini vivono in pianta stabile, e in pessime condizioni, presso la struttura mentre i restanti 10 sono collocati presso famiglie affidatarie. Il Centro conta su un piccolo nucleo di personale interno volontario: 3 educatori, 1 medico, 1 insegnante.

La struttura non è in grado di offrire un servizio di qualità ai bambini e i servizi municipali degli affari sociali e dello sviluppo hanno invitato la responsabile, Signora Arlette Mawatoma, a provvedere a degli interventi di risanamento della struttura (in particolare rifacimento del tetto).

Il budget su cui può contare oggi Home Moise non è sufficiente a coprire i costi dell’esecuzione dei lavori di ristrutturazione dell’edificio, che misura 8 metri per 12 metri. Sono inoltre carenti e in pessime condizioni tutti gli arredi, in particolare i letti. L’istituto non è in grado di provvedere alla sostituzione di tali dotazioni dal momento che il budget di cui dispone è appena sufficiente a coprire le necessità essenziali dei bambini e ragazzi ospitati.

Attività programmate:

1. Realizzazione di ristrutturazioni e migliorie all’edificio (rifacimento della copertura del tetto);

2. dotazione di mobilio: 4 letti a castello (12 posti letto) e relativi materassi.

Obiettivi:

1. contribuire a migliorare gli standard del servizio di accoglienza offerto ai minori privi di tutela parentale;

2. migliorare la sostenibilità del servizio di accoglienza.

Risultati attesi:

Copertura dell’istituto ristrutturata ed adeguata alle norme;

Capacità di accoglienza rafforzata attraverso la dotazione di mobilio adeguato alle esigenze dei minori ospitati.

Per saperne di più: contattaci a Anpas Cooperazione e adozioni internazionali – referente Annalia Sommavilla – email: adozioni@anpas.org tel 055 303821 – fax 055 375002

 

Cooperazione, Congo:  Un tetto sulla testa. Via al Progetto Home Moise.

  

La scheda del progetto – pdf

Per saperne di più: contattaci a Anpas Cooperazione e adozioni internazionali – referente Annalia Sommavilla – email: adozioni@anpas.org tel 055 303821 – fax 055 375002

Il Congo. Sfruttato prima dalla colonizzazione per le sue enormi risorse naturali e poi per oltre 30 anni sotto la dittatura di Mobutu (1965-1997), dagli anni ’90 il paese è stato continuamente vittima delle invasioni degli eserciti dei paesi vicini che hanno sostenuto e alimentato la guerra civile. L’apice del conflitto, tra il 1998 e il 2002, ha causato oltre 3,3 milioni di morti e 3 milioni di sfollati. Se da una parte la zona occidentale del paese, compresa la capitale Kinshasa, non è più teatro di scontri e manifestazioni violente, dall’altra la situazione del paese in generale resta comunque molto preoccupante. Tutti i principali indicatori socio-economici restituiscono infatti l’immagine di un paese che, benché tra i più ricchi di risorse naturali, rimane uno dei più arretrati al mondo.

Quasi il 90% della popolazione vive con meno di un euro al giorno: questo significa che la quasi totalità dei congolesi vive al di sotto della soglia di povertà e centinaia di migliaia di madri congolesi si svegliano ogni mattina senza sapere se e cosa daranno da mangiare ai figli. Se ci riescono, forniranno spesso un unico pasto al giorno, quasi sempre inferiore, sia per quantità che per qualità, alle esigenze nutrizionali dei loro bambini. Non può quindi stupire che più di un quarto dei bambini congolesi sia sottopeso e il 43% soffra di ritardi della crescita dovuti alla malnutrizione. Secondo l’Unicef, su scala nazionale circa un milione di bambini soffre di SAM, la forma più grave di malnutrizione acuta. In questo contesto l’abbandono dei minori è purtroppo un fenomeno di dimensioni difficilmente immaginabili. Lo Stato fatica a garantire anche le infrastrutture destinate all’istruzione di base e non dispone né delle strutture né dei fondi per provvedere all’accoglienza di bambini e ragazzi rimasti privi di tutela parentale. Questa funzione viene svolta in modo quasi esclusivo da strutture private che dipendono in buona parte da donazioni e aiuti, spesso a carattere occasionale.

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Anpas in Europa: rete, progettazione e protezione civile

Il numero degli europei che si occupano di cittadinanza attiva è compreso tra i 92 e i 94 milioni di persone (il 23% dei cittadini europei sopra i 15 anni).

 

Anpas in Europa

 

Anpas, con 90mila volontari attivi e quasi mezzo milione di soci partecipa alla cittadinanza attiva europea con progetti e collaborazioni con tre reti di volontariato: Samaritan International, CEV e Alda.

Oltre al 5°Contest Sami, nel 2014 Anpas è capofila e partner di tre progetti europei riguardanti la protezione civile e la multicultiralità. Altri progetti e nuove opportunità per i volontari Anpas sono in fase di presentazione.
«Il 2013 è stato un anno importante e di crescita costante delle relazioni che Anpas sta sviluppando in Europa, con le reti di cui siamo parte ormai da alcuni anni e in particolare con Samaritan International» afferma Fabrizio Pregliasco, presidente di Anpas con delega alle Politiche Comunitarie ed euromediterranee e rapporti con le reti internazionali. «E ne vediamo già gli effetti positivi per il movimento, con l’obiettivo nei prossimi anni di coinvolgere i territori in maniera più diffusa».

I tre progetti in corso:

SAMETS – Social Affair Management in Emergency Temporary Shelter
Civil Protection Financial Instrument (2013) – Prevention and preparedness
Il progetto intende sviluppare un modulo di gestione di formazione dei volontari e professionisti per affrontare queste particolari situazione e si propone di individuare Linee guida utili a tutti i volontari o professionisti coinvolti nei vari sistemi di protezione civile.
Il progetto si propone di: – Attuare le competenze dei volontari esperti nel sistema di gestione dei campi, con particolare attenzione alle questioni sociali in relazione alla multi-etnicità; – Aumentare la capacità dei volontari di lavorare in un ambiente multiculturale di emergenza.
Partner del progetto: ASBO (SAMI Austria) – Croce Bianca Bolzano – ASB (SAMI Germania) – ASSR (SAMI Slovacchia)
Durata: 24 mesi
Status: finanziato e in corso. Avviato il 01/01/2014

Progettazione europea Anpas partner


FLOOD – Progetto alluvioni
Finanziamenti messi a disposizione da ASB Germany (2013)
Obiettivo del Progetto Flood, è di creare un modulo di intervento transnazionale (volontari formati, equipaggiati a dovere, svolgimento esercitazioni,) che si occupi in modo specifico dell’assistenza delle persone anziane in caso di disastro. Questo modulo dovrebbe essere utilizzabile in tutta Europa.
Sono previste sette diverse azioni per lo sviluppo congiunto del progetto:
I. Imparare gli uni dagli altri – attraverso lo scambio di buone pratiche e la dimostrazione reciproca delle rispettive esperienze di interventi in emergenza in eventi quali le alluvioni.
II . Sviluppo e organizzazione di un SAM.I. modulo – per l’evacuazione e l’assistenza per le persone anziane in situazioni di disastro
III . Esercitazioni congiunte
IV . Acquisto di attrezzature – per essere in grado di fornire un aiuto rapido ed efficace per le persone colpite da questi fenomeni futuri
V. misure educative preventive – per preparare i gruppi colpiti da inondazioni per le future inondazioni
VI La formazione iniziale e avanzata in materia di protezione civile per alluvioni
VII . Approfondire la cooperazione con gli enti pubblici e decision maker – per ottimizzare la comunicazione tra e il coordinamento delle SAM.I. organizzazioni ed enti pubblici in caso di inondazioni.
Partner del progetto: Samaritain International, ASB , ASBO in Austria , SFOP in Polonia , ASCR nella Repubblica Ceca , in Ungheria e USB ASSR in Slowakia , Croce Bianca Bolzano
Durata: 24 mesi
Status: approvato e finanziato. Avviato il 01/01/2014, terminerà il 01/01/2016


 

EVRECA – European Volunteers for Response of Emergencies in the Caribbean
EU Aid Volunteers (bando 2013)
Anpas, unitamente ad ASB (entrambi membri di Samaritan International) e ad altre 4 organizzazioni europee di volontariato, è partner del progetto EVRECA!, finanziato dalla Commissione Europea – DG ECHO, di cui è capofila il Dipartimento della Protezione Civile Italiana.
Scopo del progetto è sviluppare le linee guida e gli standard per il reclutamento, la formazione, il dispiegamento sul campo ed il coordinamento di volontari ed operatori di protezione civile, a livello europeo, esperti nel campo della gestione delle emergenze e in attività di riduzione del rischio che potranno essere impiegati in attività a livello europeo e internazionale.
L’obiettivo specifico del progetto è altresì finalizzato a formare 18 volontari, secondo un comune percorso formativo e a impiegarli successivamente in attività di capacity building a Grenada e nelle Isole Barbados, con lo scopo di rafforzare la preparazione, la capacità di risposta ai disastri naturali, il sistema di early warning e allertamento, le modalità di coordinamento e gestione dei volontari sul campo da parte delle autorità e delle organizzazioni della società civile locali.
I volontari Anpas sono stati selezionati e parteciperanno al training in Italia e, successivamente alle attività di capacity building di circa 15 giorni a Grenada e nelle Barbados, Anpas (insieme ad ASB) è inserita nel Primo Gruppo (Needs Assesment).
Partner del progetto: Dipartimento della Protezione Civile italiana, Presidenza del Consiglio dei Ministri (CAPOFILA); ASB – Germany – partner, HCSOM – Hungary – partner, Maltez – Romania – partner, Red Cross – Romania – partner, CISOM – Italy – partner, CIMA Foundation – Italy – partner, Red Cross – Italy – partner, Caribbean local organizations – associates
Durata: 15 mesi
Status: approvato e finanziato. Avviato il 01/08/2013, terminerà nel dicembre 2014

 

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Adozioni: un racconto armeno per i progetti di cooperazione di Anpas

Dimmi chi sono i tuoi amici e ti dirò chi sei

 

“Dovete sapere, cari bambini, che la storia raccontata in questo piccolo libro ne nasconde un’altra, altrettanto bella e altrettanto vera!

Questa storia nascosta parla di Cristiana e Massimo, una giovane mamma e un giovane babbo di Grassina (FI) che, insieme al figlio Giovanni di 5 anni un giorno decidono di fare crescere la loro famiglia.
Come? Chiamando un altro bimbo e facendolo entrare nella loro casa”

Comincia così il libro curato da Cristiana Camiciottoli, mamma in attesa di adozione con Anpas che, con la sua famiglia, sta aspettando di accogliere un bimbo o una bimba dall’Armenia.

E’ proprio da questo lontano paese che proviene il racconto tradizionale raccolto in questa pubblicazione che si rifà alla favola armena trascritta da Alidz Agbabian (ed. Dzil-u-Dzar).
Significativa la scelta di fare illustrare la storia a Giovanni (5 anni), l’altro figlio di Cristiana e Massimo, e all’amica Giulia (7 anni) e alla futura fumettista Morgana (12 anni).

Nel tradurre e produrre il libro, la mamma Cristiana ha scelto di non pensare solo al figlio/a che entrerà nella sua famiglia, ma anche a tutti bambini che per ora rimarranno in Armenia e che hanno bisogno fin da subito di sostegno ed aiuto, anche nel loro paese.

I proventi dalla vendita del libro saranno infatti destinati ai progetti di cooperazione internazionale realizzati da Anpas in Armenia.

Il libro è già disponibile via internet sul sito ilmiolibro.it, presso l’edicola di Grassina (FI) in Piazza Umberto o richiedendolo tramite il presente indirizzo email (ceraunavoltainarmenia@gmail.com ).

Costo 12.00 euro

 

 

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ADOZIONI: l’Anpas incontra la Direttrice del Dipartimento degli Affari Sociali del Gambia

ADOZIONI: l’Anpas incontra la Direttrice del Dipartimento degli Affari Sociali del Gambia

 

Lunedì 25 novembre a Torino Luigi Negroni, responsabile per le adozioni e la cooperazione ha incontrato la dott.ssa Fanta Bay Secka, direttrice del Dipartimento degli Affari Sociali da cui dipendono le adozioni internazionali con il Gambia.

L’incontro cordiale e collaborativo ha deteminato nuovi punti di collaborazione per la ripresa delle adozioni e della cooperazione con il Gambia.

 

L’incontro ha sancito il rinnovo di un accordo fra l’Anpas e il Dipartimento per gli Affari Sociali del Gambia che a breve sarà presentato alla Commissione Adozioni Internazionali


 

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Adozioni, 11 novembre L’Intergruppo parlamentare per il Terzo Settore incontra gli Enti di Adozione Internazionale

L’Intergruppo parlamentare per il Terzo Settore incontra gli Enti di Adozione Internazionale

Una legge di stabilità per le famiglie: tutte!

Camera dei Deputati Palazzo Marini – Sala della MercedeVia della Mercede, 55 – Roma  11 novembre 2013 Ore 12.00 -14.00

 

Gli Oggi le famiglie in Italia quando hanno un figlio non sostengono alcun costo: la sanità pubblica garantisce la spesa per il parto in ospedale e nel caso dell’adozione nazionale il sistema di welfare sostiene per conto della famiglia tutti i costi connessi. Ma esiste un’eccezione: le famiglie che scelgono l’adozione internazionale sostengono interamente il costo della procedura adottiva. Per loro è prevista solo una deducibilità del 50% delle spese sostenute, oltre un contributo forfettario d’importo variabile di anno in anno. L’Intergruppo parlamentare crede nella pari dignità di ogni forma genitoriale e nel sostegno della famiglia in tutte le sue espressioni sostenendo l’iniziativa degli Enti di Adozione per ottenere la detraibilità delle spese dell’adozione internazionale.   

Introducono: On. Edoardo PATRIARCA

On. Paolo BENI

Riccardo BONACINA   

Interventi: Gianbattista Graziani – Portavoce CEA Rappresentanti delle Enti Autorizzati per le Adozioni Internazionali

Adozione

 


 


 

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