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Protezione Civile: approvata la quarta cascata formativa Anpas

Cinofili, giovani, psicologi dell’emergenza, segreterie e sale operative, operatori colonna nazionale: approvata la quarta cascata formativa di Protezione Civile Anpas.

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1 settembre 2022. Saranno 200 i volontari e le volontarie di Protezione Civile Anpas Anpas che, a inizio 2023, potranno accedere a specifici moduli di formazione per acquisire conoscenze e formare operatori di colonna nazionale, di segreteria e sale operative, psicologi dell’emergenza, istruttori delle unità cinofile, formazione di volontari per la prevenzione del rischio tra i giovani.

“La formazione è alla base del modello di Protezione civile di Anpas” ha dichiarato Alessandro Benini, responsabile Protezione Civile Anpas. “Grazie ai percorsi formativi costruiti negli ultimi 10 anni, che questo nuovo progetto contribuisce ad arricchire e consolidare, i nostri volontari acquisiscono e mantengono aggiornate le capacità e le conoscenze necessarie allo svolgimento delle numerose attività di Protezione Civile, per essere sempre pronti a rispondere in modo competente alle esigenze della comunità e del territorio.”

Quella 4.2 è una nuova edizione della cascata formativa Anpas, finanziata dal Dipartimento di Protezione civile e organizzato per la formazione continua degli operatori volontari Anpas della Colonna Mobile Nazionale, che riprende il modello a cascata già sperimentato con successo nelle altre edizioni, ma anche con alcune innovazioni. Anche in seguito alla pandemia, l’uso delle nuove tecnologie sarà integrata sia nelle attività in presenza, sia nelle attività online, allo scopo di migliorare il livello dell’offerta formativa.

Una novità rispetto alle altre edizioni riguarda il percorso di formazione di volontari per attività verso under 20, ovvero giovani in età scolastica, per la prevenzione e la conoscenza del rischio. Un percorso formativo per trasmettere ai volontari metodologie e contenuti adatti all’incontro con i giovani nei loro luoghi di ritrovo.

“A 10 anni dalla prima cascata formativa l’idea di valorizzare i Volontari nel ruolo di formatore è rimasta sempre centrale alla visione formativa del nostro movimento” dichiara Federico Morelli coordinatore della Formazione di protezione civile. “In questa edizione, oltre che al completamento dell’offerta formativa, punteremo all’aggiornamento di alcuni percorsi sperimentati negli scorsi anni, al fine di offrire ai nostri volontari una esperienza sempre più innovativa e che possa rispondere alle nuove esigenze emerse durante le attività di protezione civile”.

Il metodo e i numeri precedenti edizioni. La cascata formativa Anpas è caratterizzato da scelte progettuali orientate a valorizzare metodologie attive, esperenziale e partecipative. Sono stati 1200 i volontari  e le volontarie formate nelle passate edizioni delle cascate formative Anpas. Un “sistema”, quello della cascata formativa che, oltre ad essere stato premiato con AIF Award per l’Eccellenza nella Formazione, basato sul contributo costante dei volontari formatori, che dopo un periodo di attività formativa diventano a loro volta promotori di sviluppo supportando il sistema a livello territoriale.

Un percorso che nonostante la pandemia è proseguito ed è stato rimodulato in versione digitale e che negli anni ha permesso di fare formazione a livello nazionale e sui territori formando nuovi responsabili di campo, responsabili Logistica, responsabili Segreteria Campo e Sala Operativa, comunicatori, responsabili Cucina, formatori e operatori di Operatori Categorie Fragili, psicologi dell’emergenza, operatori nuclei prima Valutazione, valutatori Unità cinofile da Soccorso, formatori responsabili associativi di Protezione Civile e operatori per i centri di coordinamento, Operatori specializzati in attività ludico-educative con animali, operatori per i centri di coordinamento.

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Protezione Civile: approvata la quarta cascata formativa Anpas

Cinofili, giovani, psicologi dell’emergenza, segreterie e sale operative, operatori colonna nazionale: approvata la quarta cascata formativa di Protezione Civile Anpas.

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1 settembre 2022. Saranno 200 i volontari e le volontarie di Protezione Civile Anpas Anpas che, a inizio 2023, potranno accedere a specifici moduli di formazione per acquisire conoscenze e formare operatori di colonna nazionale, di segreteria e sale operative, psicologi dell’emergenza, istruttori delle unità cinofile, formazione di volontari per la prevenzione del rischio tra i giovani.

“La formazione è alla base del modello di Protezione civile di Anpas” ha dichiarato Alessandro Benini, responsabile Protezione Civile Anpas. “Grazie ai percorsi formativi costruiti negli ultimi 10 anni, che questo nuovo progetto contribuisce ad arricchire e consolidare, i nostri volontari acquisiscono e mantengono aggiornate le capacità e le conoscenze necessarie allo svolgimento delle numerose attività di Protezione Civile, per essere sempre pronti a rispondere in modo competente alle esigenze della comunità e del territorio.”

Quella 4.2 è una nuova edizione della cascata formativa Anpas, finanziata dal Dipartimento di Protezione civile e organizzato per la formazione continua degli operatori volontari Anpas della Colonna Mobile Nazionale, che riprende il modello a cascata già sperimentato con successo nelle altre edizioni, ma anche con alcune innovazioni. Anche in seguito alla pandemia, l’uso delle nuove tecnologie sarà integrata sia nelle attività in presenza, sia nelle attività online, allo scopo di migliorare il livello dell’offerta formativa.

Una novità rispetto alle altre edizioni riguarda il percorso di formazione di volontari per attività verso under 20, ovvero giovani in età scolastica, per la prevenzione e la conoscenza del rischio. Un percorso formativo per trasmettere ai volontari metodologie e contenuti adatti all’incontro con i giovani nei loro luoghi di ritrovo.

“A 10 anni dalla prima cascata formativa l’idea di valorizzare i Volontari nel ruolo di formatore è rimasta sempre centrale alla visione formativa del nostro movimento” dichiara Federico Morelli coordinatore della Formazione di protezione civile. “In questa edizione, oltre che al completamento dell’offerta formativa, punteremo all’aggiornamento di alcuni percorsi sperimentati negli scorsi anni, al fine di offrire ai nostri volontari una esperienza sempre più innovativa e che possa rispondere alle nuove esigenze emerse durante le attività di protezione civile”.

Il metodo e i numeri precedenti edizioni.La cascata formativa Anpas è caratterizzato da scelte progettuali orientate a valorizzare metodologie attive, esperenziale e partecipative. Sono stati 1200 i volontari  e le volontarie formate nelle passate edizioni delle cascate formative Anpas. Un “sistema”, quello della cascata formativa che, oltre ad essere stato premiato con AIF Award per l’Eccellenza nella Formazione, basato sul contributo costante dei volontari formatori, che dopo un periodo di attività formativa diventano a loro volta promotori di sviluppo supportando il sistema a livello territoriale.

Un percorso che nonostante la pandemia è proseguito ed è stato rimodulato in versione digitale e che negli anni ha permesso di fare formazione a livello nazionale e sui territori formando nuovi responsabili di campo, responsabili Logistica, responsabili Segreteria Campo e Sala Operativa, comunicatori, responsabili Cucina, formatori e operatori di Operatori Categorie Fragili, psicologi dell’emergenza, operatori nuclei prima Valutazione, valutatori Unità cinofile da Soccorso, formatori responsabili associativi di Protezione Civile e operatori per i centri di coordinamento, Operatori specializzati in attività ludico-educative con animali, operatori per i centri di coordinamento.

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Maltempo a Stromboli: l’intervento Anpas

Maltempo a Stromboli: l’intervento Anpas

A seguito del maltempo che il 12 agosto ha colpito le isole Eolie e in particolare Stromboli è partita la macchina dei soccorsi.
Le pubbliche assistenze Anpas Sicilia sono state attivate fin dalle prime ore dal dipartimento di protezione civile regionale.
A Stromboli si sta cercando di liberare strade, case e attività commerciali da fango e detriti.  La necessità di numerose unità di personale si è resa necessaria a causa dei tanti interventi da portare termine, specialmente all´interno delle abitazioni dove le macchine per il movimento terra arrivate sull´isola non possono operare.
Già dal giorno stesso sull’isola sono arrivati 5 volontari della pubblica assistenza Club radio Cb di Barcellona Pozzo di Gotto, raggiunti il 13 agosto da altri 6 volontari.
Dal 15 agosto presenti a Stromboli anche i volontari e le volontarie delle associazioni Uges SOS di Palermo, Il cammino di Ragalna e Aretusa Soccorso di Siracusa.
Il 16 agosto ancora presente un volontario di Uges SOS a cui si sono aggiunti i volontari dell’associazione Ross di Siracusa e di Sicilia Emergenza one. Da oggi presenti anche i volontari e le volontarie della pubblica assistenza protezione civile Nissoria.
Anpas Sicilia sta assicurando circa 15 volontari e volontarie per turno.

 

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Maltempo a Stromboli: l’intervento Anpas

Maltempo a Stromboli: l’intervento Anpas

A seguito del maltempo che il 12 agosto ha colpito le isole Eolie e in particolare Stromboli è partita la macchina dei soccorsi.
Le pubbliche assistenze Anpas Sicilia sono state attivate fin dalle prime ore dal dipartimento di protezione civile regionale.
A Stromboli si sta cercando di liberare strade, case e attività commerciali da fango e detriti.  La necessità di numerose unità di personale si è resa necessaria a causa dei tanti interventi da portare termine, specialmente all´interno delle abitazioni dove le macchine per il movimento terra arrivate sull´isola non possono operare.
Già dal giorno stesso sull’isola sono arrivati 5 volontari della pubblica assistenza Club radio Cb di Barcellona Pozzo di Gotto, raggiunti il 13 agosto da altri 6 volontari.
Dal 15 agosto presenti a Stromboli anche i volontari e le volontarie delle associazioni Uges SOS di Palermo, Il cammino di Ragalna e Aretusa Soccorso di Siracusa.
Il 16 agosto ancora presente un volontario di Uges SOS a cui si sono aggiunti i volontari dell’associazione Ross di Siracusa e di Sicilia Emergenza one. Da oggi presenti anche i volontari e le volontarie della pubblica assistenza protezione civile Nissoria.
Anpas Sicilia sta assicurando circa 15 volontari e volontarie per turno.

 

Stromboli: l'intervento Anpas

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Protezione Civile. 9 luglio a Foligno l’inaugurazione del campo addestramento Protezione civile

Un campo di addestramento di protezione civile, un posto di assistenza sociosanitaria, una nuova cucina mobile. A Foligno abbiamo inaugurato tre strutture di Protezione Civile: formazione, prevenzione e operatività in caso di emergenza 

Un campo di addestramento di protezione civile, un posto di assistenza sociosanitaria PASS, una nuova cucina mobile: tre strutture di Protezione Civile inaugurate oggi a Foligno da Anpas.

Un ulteriore potenziamento che riguarda sia la formazione di nuovi volontari e volontarie e unità cinofile, sia il supporto sociosanitario, sia la possibilità di intervenire con strutture sempre più avanzate in caso di emergenza o calamità.

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Il Campo di addestramento di Protezione Civile nasce da un accordo tra Anpas e la Protezione Civile Regione Umbria. Un campo di addestramento per addestrare unità cinofile e soccorritori nella ricerca e nel soccorso ai dispersi. Venti “postazioni vittime”, un impianto di audiodiffusione per riprodurre suoni di uno scenario di emergenza, una sala di controllo per documentare le prove e analizzarle in fase di debriefing. Una delle principali innovazioni del campo consiste in un sistema di filtraggio degli odori per rendere più realistiche le prove ideato e realizzato dai volontari Anpas.

Una nuova cucina mobile. Dopo la donazione della cucina mobile per supportare la popolazione ucraina e operativa da marzo a Kiev, Anpas ha una nuova cucina mobile per la colonna mobile nazionale Anpas da utilizzare in caso di emergenza.

Il PASS Cinque ambulatori, una sala d’attesa, una segreteria, bagni muniti di doccia, un magazzino, due container per operatori di protezione civile finanziato dal Dipartimento nazionale di Protezione Civile a completamento delle strutture della colonna mobile nazionale per supportare i servizi assistenziali di zona. Anche il Pass è ospitato presso il Centro Regionale di Protezione Civile di Foligno.

“Una dimostrazione di fiducia tanto della Regione Umbria quanto delle altre strutture operative di Protezione Civile”, dichiara Alessandro Benini, responsabile nazionale Protezione Civile Anpas. “È importante ricordare che il Campo di Addestramento è frutto di un lavoro congiunto e di messa a sistema di relazioni, competenze, ma anche tanta passione. Per questo desidero ringraziare sentitamente i volontari che hanno reso possibile la realizzazione concreta di questo progetto”

“Un momento di contaminazione positiva tra volontari” ha sottolineato Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas “Un ulteriore momento in cui possiamo dimostrare cosa è Anpas: stare insieme, di volersi formare, fare prevenzione, ma soprattutto di fare le cose per bene e per il bene di tutti”

 

 

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Emergenza Ucraina: la Pasqua di Mattia nel campo di Vojany

Emergenza Ucraina: la Pasqua di Mattia, volontario Anpas, nel campo di transito di Vojany in Slovacchia con Samaritan International

 

20 aprile 2022 – “Per Pasqua ho preferito venire ad aiutare queste persone piuttosto che stare a casa con la mia famiglia. In questo campo sono responsabile dell’infermeria, spiega Mattia dopo aver curato Albina, una donna ucraina di 77 anni”.

 

Emergenza Ucraina: la Pasqua di Mattia, volontario Anpas, nel campo di transito di Vojany in Slovacchia con Samaritan International

Mattia è anche impegnato nella giocheria Anpas portata nel campo per dare un ulteriore sostegno ai bambini ucraini. “La scorsa notte un gruppo di rifugiati è arrivato al campo con tanti bagagli: ci sono voluti tre di noi per portarli tutti. Erano molto pesanti: c’era tutta la loro vita lì dentro”.

Mattia aveva solo 15 anni quando è entrato a far parte di Anpas e ora ha trascorso metà dei suoi 29 anni come volontario. Vive a Genova studia spagnolo e russo per diventare traduttore. 
Mattia sta operando nel campo di accoglienza di Vojany con altri tre volontari Anpas allestito e gestito da Samaritan International.

“Ieri ho giocato con Mila, una bambina che ha preso in mano uno dei giocattoli della giocheria e mi ha detto che che voleva portarlo a casa. Ma non so nemmeno se hanno ancora una casa o se possono tornare. Spero che la guerra finisca presto, e in ogni caso sono a disposizione per continauare ad assistere queste persone”.

 Un impegno quello dei volontari Anpas che continua dall’inizio dell’emergenza anche grazie alle donazioni ricevute.

Emergenza Ucraina: la Pasqua di Mattia, volontario Anpas, nel campo di transito di Vojany in Slovacchia con Samaritan International

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Protezione Civile, interventi più efficaci con il nuovo modulo idrogeologico Anpas

Protezione Civile, Anpas implementa il modulo idrogeologico

7 marzo 2022 –  Nell’ambito dell’implementazione del modulo idrogeologico di Anpas nazionale, i volontari Anpas hanno trascorso un week end di formazione per accrescere le capacità di intervento in caso di calamità.
Sei i nuovi carrelli leggeri attrezzati per favorire l’accessibilità, la rapidità di impiego e l’interscambiabilità dei volontari.
Procedure standardizzate e formazione andranno a implementare poi la dislocazione delle attrezzature su tre aree strategiche sul territorio nazionale

I numeri: 6 carrelli attrezzati, 3 idrovore carrellate ad alta portata, 6 motopompe barellate, 31.500 litri/minuto di portata totale,800 metri di tubi e manichette, 3 torri faro a led con generatore

Marco Agostini, coordinatore dell’emergenza Anpas “La dotazione e la distribuzione sul territorio di questi nuovi moduli di pompaggio vanno a potenziare la
nostra capacità di intervento, e contribuiscono ad una più rapida e capillare risposta del sistema Anpas di Protezione Civile alle emergenze idrogeologiche”.

Protezione Civile, interventi più efficaci con il nuovo modulo idrogeologico Anpas

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Io non rischio: al via la manifestazione di interesse. C’è tempo fino al 21 marzo

Al via la manifestazione di interesse per Io non rischio 2022 – dal 4 al 21 marzo 2022 le organizzazioni di volontariato potranno candidarsi per partecipare alla campagna

A partire da oggi, 4 marzo 2022, è possibile presentare la manifestazione d’interesse per la realizzazione dell’evento nazionale “Io non rischio“, la campagna di buone pratiche di protezione civile che giunge quest’anno alla sua dodicesima edizione.

La domanda andrà compilata dalle organizzazioni di volontariato entro il 21 marzo 2022, tramite la piattaforma gestionale raggiungibile a questo link: www.gestionaleinr.it.

Potranno partecipare tutte le organizzazioni di volontariato già iscritte nell’Elenco Territoriale della propria Regione/Provincia Autonoma o con iscrizione già richiesta e in fase di perfezionamento. Eventuali eccezioni saranno gestite dalla Regione/Provincia Autonoma di riferimento.

Le candidature ricevute non saranno accettate automaticamente ma seguiranno un processo di validazione, effettuato dai referenti delle OdV nazionali e delle Regioni/Province Autonome, a partire dal 22 marzo 2022 fino al 31 marzo 2022.

Una volta finito il processo di validazione, dal 1 aprile al 26 aprile 2022 i volontari comunicatori dovranno essere confermati da parte delle associazioni territoriali, gruppi comunali o sezioni locali di organizzazioni nazionali di appartenenza.

Di seguito, alleghiamo la guida all’accesso alla piattaforma e alla procedura di adesione.

Scarica la GUIDA (PDF)

 

 

Io non rischio 2021

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1992-2022 – Trent’anni di Servizio Nazionale. Protezione civile 30

Trent’anni di Servizio Nazionale. Protezione civile 30

Il 2 Settembre 1919, con il Regio Decreto n.1915 che titolava “ordinamento dei servizi di pronto soccorso in occasione di terremoti”, per la prima volta lo Stato italiano si dota di una legge che regola il soccorso in caso di calamità. Quel giorno inizia il lungo percorso che, tappa dopo tappa, emergenza dopo emergenza, grazie a successi e a fallimenti, conduce allo sviluppo di ciò che è oggi la Protezione Civile del nostro paese. Se all’inizio l’obiettivo era prevalentemente saper reagire e dare soccorso, con il passare del tempo e l’accumularsi delle esperienze si è capito che la Protezione Civile non può essere solo risposta all’emergenza. In un paese meraviglioso ma fragile come il nostro bisogna saper agire anche prima, tutti insieme, per mitigare il rischio: mettere in sicurezza il territorio, formarsi, prepararsi e farsi trovare pronti ad affrontare le calamità naturali per poi superare rapidamente il momento di difficoltà.
Proprio grazie a questa consapevolezza, 

Esattamente 30 anni fa nasceva il Servizio Nazionale di Protezione Civile. Un sistema che vede istituzioni, comunità scientifica, organizzazioni di volontariato e società civile lavorare insieme per contribuire a rendere più sicuro il nostro paese attraverso attività di previsione, di prevenzione, di soccorso e di superamento dell’emergenza.
Anpas è stata tra gli attori che hanno contribuito alla nascita e allo sviluppo del Servizio Nazionale di Protezione Civile, ed è anche grazie alla presenza ed al costante e quotidiano impegno delle volontarie e dei volontari delle pubbliche assistenze Anpas se oggi il modello di Protezione Civile italiano è riconosciuto come uno dei migliori al mondo.
Trent’anni di storia del Sistema Nazionale di Protezione Civile sono un bagaglio importante ed un orgoglio, ma certamente non sono un punto di arrivo. In questo momento i volontari, le volontarie e le associazioni Anpas stanno facendo formazione e progettazione, stanno supportando le istituzioni e la popolazione, informando la cittadinanza e dotandosi di nuove attrezzature e nuovi mezzi. Continueremo con la stessa passione di sempre a lavorare per migliorare il sistema e a dare il nostro contributo per accrescere la sicurezza del nostro paese e la resilienza delle nostre comunità.

Alessandro Benini, responsabile Protezione Civile Anpas

PC30

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Io non rischio: il 24 ottobre in più di 500 piazze, tra gazebo e spazi digitali

Io non rischio: il 24 ottobre in più di 500 piazze, tra gazebo e spazi digitali

Io non rischio 2021


Volontariato di protezione civile, comuni, regioni e mondo della ricerca scientifica torneranno a incontrare i cittadini per diffondere la conoscenza dei rischi e sensibilizzare le comunità sulle vulnerabilità dei diversi territori.

Creare comunità sempre più resilienti attraverso la conoscenza e la cura dei territori, la consapevolezza dei rischi e delle buone pratiche di protezione civile. Questo l’obiettivo di Io non rischio, la campagna di comunicazione nazionale sui rischi naturali che torna, domenica 24 ottobre, in piazza nelle città italiane e con tanti eventi online.

Per l’undicesimo anno consecutivo, volontariato di protezione civile, comuni, regioni e mondo della ricerca scientifica torneranno a incontrare i cittadini per diffondere la conoscenza dei rischi e sensibilizzare le comunità sulle vulnerabilità dei diversi territori, anche attraverso il racconto e la condivisione di conoscenze, esperienze e memorie storiche degli eventi che hanno interessato il nostro Paese.

Tra le novità dell’edizione 2021 la diretta nazionale Io non rischio, in streaming 

Quest’anno, grazie all’impegno di circa 3000 volontari, la campagna è stata attiva in oltre 300 spazi formativi e informativi sui social e in circa 200 piazze fisiche. Tra le novità dell’edizione 2021 anche il debutto della diretta nazionale Io non rischio, un progetto organizzato dal Dipartimento della protezione civile, in collaborazione con l’Istituto Statale Cine-Tv Roberto Rossellini di Roma.

In un territorio come il nostro, in cui più del 90% dei comuni ha aree esposte a rischio alluvioni e frane e il 41% della popolazione risiede nelle zone a più elevata pericolosità sismica (zone 1 e 2), risulta infatti sempre più importante puntare sulla cultura della prevenzione e su cittadini consapevoli dei rischi a cui sono esposti.

“Io non rischio” – campagna nata nel 2011 per sensibilizzare la popolazione sul rischio sismico – è promossa dal Dipartimento della Protezione Civile con Anpas (associazione Nazionale pubbliche assistenze), Ingv (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), Reluis (Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica), Fondazione Cima (Centro Internazionale in Monitoraggio Ambientale), Centri di Competenza del Dipartimento, Regioni, Province Autonome e Comuni.

Sul sito ufficiale www.iononrischio.it e sui profili social della Campagna (Facebook, Twitter e Instagram) è possibile consultare materiali informativi, reperire informazioni utili e aggiornamenti sugli appuntamenti in programma.

 

 

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