- Home
- Chi Siamo
Chi siamo
Le pubbliche assistenze nascono nel 1860 come associazioni di volontariato, libere e laiche.
- Cosa Facciamo
Cosa facciamo
L’Anpas è un movimento di volontari che promuove uguaglianza, solidarietà, soccorso, protezione civile, cultura della pace e partecipazione attiva alla comunità.
- Cosa puoi fare tu
Cosa puoi fare tu
Unisciti ad Anpas per fare la differenza: diventa volontaria/o, sostieni le nostre attività oppure coinvolgi la tua azienda e associazione.
Fai la tua parte per una società migliore! - Anpas informa
- Utilità
Utilità
Benvenuto/a nell’area dedicata all’Utilità Anpas! In questa sezione, troverai informazioni essenziali e risorse utili per le pubbliche assistenze e i nostri partner.
- SEDE NAZIONALE
- MAPPA SEDI
- CONTATTI
- Dona Ora
- Anpas SHOP
Dieci anni dopo, ricordiamo l’intervento di Anpas in occasione del sisma che ha colpito il Molise con un articolo di Luciano Dematteis.“Pur non essendoci connessione diretta, la terra ha cominciato a tremare anche nel Molise ove la tragedia dei 26 bambini deceduti sotto la macerie della loro scuola, a San Giuliano di Puglia, ha tenuto tutta l’Italia con il fiato sospeso fino al tragico epilogo”, scriveva Luciano Dematteis. Nello stesso giorno In Sicilia, nel comune di Santa Venerina, alle falde dell’Etna, Anpas ha gestito gestisce un campo di 200 sfollati e in più ha assicurato l’intervento di pronto soccorso nella zona con 120 volontari di cui 30 provenienti dalla Calabria più un nucleo specializzato in impiantistica di 5 elementi provenienti dalla Toscana. In Molise il campo Anpas accoglieva un campo di 300 persone, con il lavoro di 150 volontari provenienti dalla Campania, dalle Marche e dalla Puglia. L’articolo di Luciano De Matteis si intitolava “Solidarietà lontano dai riflettori” Un forte terremoto ne distrusse gli antichi casali. Quasi mille anni fa, quello che oggi è Colletorto sperimentò direttamente la violenza del terremoto che oggi, puntualmente, si è riproposta. Posto a meno di dieci chilometri dall’epicentro della scossa delle 11,32 del 31 ottobre (e delle repliche dei giorni successivi) Colletorto è un paese di circa 2700 abitanti che vive l’emergenza sismica del Molise con minore notorietà ma con altrettanta drammaticità di altri, più tristemente noti, comuni della zona. Se, infatti, l’attenzione dei “media” si è concentrata prevalentemente su San Giuliano di Puglia dove la tristissima circostanza che ha determinato la scomparsa di molti bambini innocenti ha sollecitato la commozione nazionale, non meno difficili – anche se meno documentate- sono le condizioni degli innumerevoli senzatetto di Colletorto che, anche a causa delle incessanti scosse di replica, non possono (nè, spesso, vogliono) rientrare nelle loro abitazioni. E Colletorto, come tanti paesi appenninici, è un paese con molti anziani. Proprio Colletorto è l’area toccata “in sorte” alla nostra associazione nell’ambito della suddivisione geografica delle zone da assistere. Qui, dal primo pomeriggio del 31 ottobre, molti volontari delle pubbliche assistenze delle regioni confinanti stanno svolgendo un’opera preziosa ed oscura di soccorso ed assistenza alla popolazione. Un’opera spesso ignorata dai “media” ma vicina alla gente, come – da sempre – è nella tradizione delle nostre associazioni. Un’opera che vede, accanto ai volontari pugliesi, campani, marchigiani, emiliani e molisani, pronti e disponibili ad intervenire tutti i volontari Anpasd’Italia. Un’opera condotta con la stessa dedizione e spirito di solidarietà che, nello stesso momento, stanno profondendo i volontari della Sicilia che, con un piccolo supporto “tecnico” proveniente dalla Calabria e dalla Toscana operano per un’altra emergenza “oscura”, gestendo un campo – sfollati a Santa Venerina, sulle pendici dell’ Etna. Lontano dai riflettori. – Luciano Dematteis
|
Anpas intervention for the earthquake in Emilia Romagna Come aiutare le pubbliche assistenze Anpas colpite dal sisma I racconti dei volontari Le storie di Aldo, dal campo di Mirandola Noi, sciacalli di emozioni, di Rosanna Morelli Campo Costa Timbuktu, di Alessandro Nassisi Campo Costa: un laboratorio multiculturale, di Rosanna Morelli Qui per dare tanto: la settimana di Fabio Un’antropologa al campo: l’esperienza di Rita Maria e Andrea dal campo di Novi La struttura protetta del campo di Mirandola (foto) Tante care cose, di Valentina Tienghi Un tetto azzurro come il cielo
Anpas all’Hackathon terremoto (Bologna, 16-17 giugno) La struttura protetta del campo di Mirandola (foto) I Gas dei volontari Anpas: un sostegno alle aziende La cucina del Campo Costa (video) Di terremoti, false leggende e info utili (approfondimento)
Anpas a lavoro a poche ore dal sisma
COSA FARE IN CASO DI TERREMOTODurante il terremoto • Stai lontano da impianti industriali e linee elettriche. E’ possibile che si verifichino incidenti • Assicurati dello stato di salute delle persone attorno a te. Così aiuti chi si trova in difficoltà ed agevoli l’opera di soccorso Prima del terremoto • Evita di tenere gli oggetti pesanti su mensole e scaffali particolarmente alti. Fissa al muro gli arredi più pesanti perché potrebbero caderti addosso • Tieni in casa una cassetta di pronto soccorso, una torcia elettrica, una radio a pile, un estintore ed assicurati che ogni componente della famiglia sappia dove sono riposti • A scuola o sul luogo di lavoro informati se è stato predisposto un piano di emergenza. Perché seguendo le istruzioni puoi collaborare alla gestione dell’emergenza Terremoto: io non rischio
Clicca per ulteriori descrizioni dell’iniziatva promossa da Protezione Civile e Anpas, in collaborazione con INGV e ReLUIS (Consorzio della Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica).Scarica il materiale di “Terremoto-Io non rischio”, prodotto nell’ambito del progetto Edurisk con la collaborazione di Giunti Progetti Educativi: |
{loadposition acaso}