Comunicati stampa

Volontariato e lavoro. Anpas: “non vengano discriminati i lavoratori impegnati in attività di volontariato per contrastare l'emergenza COVID-19". Il personale soccorritore delle associazioni di volontariato attivo nelle operazioni di soccorso per Covid-19 è già sottoposto a sorveglianza sanitaria.


27 aprile 2020 In una comunicazione inviata al Ministero della Salute e al Ministero del Lavoro, condivisa con il Terzo Settore, Anpas chiede una modifica normativa affinché non vengano discriminati, sui posti di lavoro, i volontari, attori fondamentali per la gestione della emergenza Covid 19. 

I volontari Anpas sono donne e uomini che, adeguatamente formati e preparati, svolgono attività di prevenzione del rischio di contagio virale, effettuando quotidianamente servizi di soccorso sanitario e trasporti ordinari sul territorio.

Covid19 - L'assistenza dei volontari Anpas

In merito alla integrazione, formulata il 24 aprile 2020, del “Protocollo condiviso di regolazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro”, Anpas pone l’attenzione sulle punto 2 riguardante le modalità di ingresso in azienda che al secondo capoverso recita:
“Il datore di lavoro informa preventivamente il personale, e chi intende fare ingresso in azienda, della preclusione dell’accesso a chi, negli ultimi 14 giorni, abbia avuto contatti con soggetti risultati positivi al COVID-19 o provenga da zone a rischio secondo le indicazioni dell’OMS”.

Nella nota inviata ai ministeri Anpas sottolinea che questa indicazione rischia di creare problemi (che si sono peraltro già verificati) ai volontari che svolgono servizio nelle associazioni ANPAS (oltre che Misericordie e CRI) impegnati in prima linea, fin dai primi momenti, nell’emergenza COVID-19. 

“A nome delle 935 Pubbliche assistenze e degli oltre 100.000 volontari Anpas”, si legge nella richiesta di modifica “proponiamo come di seguito:
“Il datore di lavoro informa preventivamente il personale, e chi intende fare ingresso in azienda, della preclusione dell’accesso a chi, negli ultimi 14 giorni, abbia avuto contatti con soggetti risultati positivi al COVID-19 senza aver utilizzato i dispositivi di protezione individuale secondo le linee guida ISS e indicazioni del SSN a livello Regionale o provenga da zone a rischio secondo le indicazioni dell’OMS".

Oppure, in alternativa, si propone l’aggiunta di un articolo/comma nel quale si recita come di seguito esplicitato:
“Comma _ Èescluso dagli obblighi di cui all’Articolo .... Comma .... il personale soccorritore delle associazioni di volontariato attivo nelle operazioni di soccorso sanitario per l’emergenza Covid-19 in quanto già sottoposto a sorveglianza sanitaria e che abbia utilizzato i dispositivi di protezione individuale secondo le linee guida ISS e indicazioni del SSN a livello Regionale”.

Tutti i nostri volontari operano nel pieno rispetto delle norme, utilizzando adeguati dispositivi di protezione necessari per evitare il contagio attivo e passivo del virus.  Oltre alla condivisione dei vari protocolli con le aziende sanitarie locali, infatti, sin dall'inizio dell'emergenza Anpas è impegnata in un costante presidio di tutela della sicurezza per la salute dei volontari e degli operatori anche attraverso formazione riguardante i dispositivi di protezione individuale. Oltre ad essere un obbligo normativo, infatti, la tutela della sicurezza e la salute dei volontari è punto fondamentale dell'agire di Anpas e delle pubbliche assistenze.

La comunicazione è stata trasmessa anche a Croce Rossa e Misericordie, le altre due principali organizzazioni di volontariato sanitario che stanno operando in questa emergenza.

 

Coronavirus: la donazione di Red Bull ai soccorritori volontari Anpas

17 aprile 2020 -  Red Bull sta inviando ai comitati Anpas le proprie bevande per sostenere soccorritori e volontari Anpas impegnati nell'emergenza Coronavirus. La distribuzione dei prodotti Red Bull è iniziata in Liguria la Croce Verde Genovese, poi è stata ampliata con la fornitura a livello nazionale attraverso i comitati regionali Anpas.


Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas: "Apprezziamo aziende che, come Redbull, ci stanno dando un supporto concreto ai nostri centomila soccorritori impegnati dall'inizio di febbraio e che mai si sono fermati in questi giorni. Quello di Red Bull è un riconoscimento al nostro sforzo quotidiano e una vicinanza che in questi giorni ci aiuta sotto tutti i punti di vista. Un ulteriore modo per affrontare tutti insieme, come una vera comunità, questa emergenza"

Donazione Redbull per i volontari Anpas

100mila mascherine per i volontari Anpas che continuano a operare su tutto il territorio nella gestione degli interventi relativi all’emergenza sanitaria internazionale provocata dal Coronavirus 

 
15 aprile 2020Sono arrivate oggi a Firenze, nella sede di Anpas Nazionale, le 100mila mascherine che Anpas distribuirà a tutti i volontari e operatori impegnati nel soccorso e nell’assistenza dell’emergenza Coronavirus in tutta Italia. Dopo la fornitura di 150 auto da Leasys per le associazioni e l’accordo con Michelin per la manutenzione gratuita degli pneumatici delle ambulanze delle pubbliche assistenze, l'impegno di Anpas nazionale verso i volontari e gli operatori della rete continua con la fornitura di 100mila mascherine acquistate da Anpas stessa che verranno distribuite attraverso i comitati regionali, in proporzione al numero dei volontari per comitato.
100mila mascherine per i volontari Anpas
 
Protezione e formazione. Oltre al coordinamento dei soccorsi, dell’assistenza e delle operazioni di protezione civile iniziate dallo scorso febbraio, infatti, Anpas è impegnata nel costante presidio di tutela della salute dei suoi volontari e operatori anche attraverso formazione, anche a distanza, riguardante i dispositivi di protezione individuale. In un mese sono stati 3.868 i volontari Anpas che hanno completato il corso di formazione a distanza organizzato da Zadig e Anpas per svolgere i servizi di soccorso e assistenza in sicurezza. Oltre ad essere un obbligo normativo, infatti, la tutela della sicurezza e la salute dei volontari è punto fondamentale delle attività di soccorso e assistenza promosse da Anpas.

Oltre al soccorso, Anpas al lavoro per la fase 2.“Stiamo lavorando ogni giorno per fornire a tutta la nostra rete il massimo del supporto possibile” dichiara Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas.”Siamo impegnati sotto tutti i fronti: dall’organizzazione interna alla collaborazione nazionale con gli enti e le istituzioni impegnate in questa emergenza. Anche con il contributo di altre associazioni come CAI che in questi giorni ci regalerà 51 autovetture, stiamo pensando a trovare soluzioni efficaci per la fase 2 dove ci sarà bisogno dello stesso impegno e della massima attenzione possibile”.

Consegna delle mascherine per la popolazione
. Su tutto il territorio nazionale continua la consegna delle mascherine alla popolazione fatta dai volontari Anpas in collaborazione con i Comuni che ne hanno decretato la consegna.
 

Consegnate le 100mila mascherine Anpas per i volontari che continuano a operare su tutto il territorio. Pregliasco "la dimostrazione di un movimento forte e unito in questo momento di emergenza"

 
29 aprile 2020Sono state consegnate in tutti i comitati regionali le 100mila mascherine che Anpas aveva acquistato, grazie alla raccolta fondi Anpas, per tutti i volontari e operatori impegnati nel soccorso e nell’assistenza dell’emergenza Coronavirus in tutta Italia. 
 
Consegnate le 100mila mascherine Anpas
Dopo la fornitura di 150 auto da Leasys per le associazioni, la donazione dei 51 automezzi da parte di CAI, l’accordo con Michelin per la manutenzione gratuita degli pneumatici delle ambulanze delle pubbliche assistenze, l'impegno di Anpas nazionale verso i volontari e gli operatori della rete continua con la fornitura di 100mila mascherine acquistate da Anpas stessa che sono state distribuite ai comitati regionali Anpas in proporzione al numero dei volontari per comitato.
I comitati regionali Anpas Abruzzo e Anpas Lazio hanno deciso di devolvere le mascherine spettanti ai rispettivi comitati ai volontari delle pubbliche assistenze di Anpas Lombardia.
 
Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas: "La dimostrazione di un movimento forte e ancora più unito da questo momento di emergenza. Oltre al coordinamento dei soccorsi e delle operazioni di protezione civile, stiamo continuando a lavorare ogni giorno senza sosta per sostenere i nostri volontari e, contemporaneamente, per una rappresentanza del nostro operato in sede istituzionale. Prioritario per noi, come Anpas, proteggere i nostri operatori in ogni modo e tutelare la loro salute sia con i dispositivi di protezione individuale sia con una formazione costante anche a distanza"
 
La formazione a distanza In un mese sono stati 3.868 i volontari Anpas che hanno completato il corso di formazione a distanza organizzato da Zadig e Anpas per svolgere i servizi di soccorso e assistenza in sicurezza.  
 
Consegna delle mascherine per la popolazione. Su tutto il territorio nazionale continua la consegna delle mascherine alla popolazione fatta dai volontari Anpas in collaborazione con i Comuni che ne hanno decretato la consegna.

Oltre al soccorso, Anpas al lavoro per la fase 2.“Stiamo lavorando ogni giorno per fornire a tutta la nostra rete il massimo del supporto possibile” dichiara Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas.”Siamo impegnati sotto tutti i fronti: dall’organizzazione interna alla collaborazione nazionale con gli enti e le istituzioni impegnate in questa emergenza. Anche con il contributo di altre associazioni come CAI che in questi giorni ci regalerà 51 autovetture, stiamo pensando a trovare soluzioni efficaci per la fase 2 dove ci sarà bisogno dello stesso impegno e della massima attenzione possibile”.

 

Coronavirus, Seims: il Terzo Settore, nelle regioni in cui è presente, collabora in modo sinergico con la componente professionale del
soccorso ed è in grado di assicurare un servizio all'altezza della situazione grazie a una formazione specifica.

Anpas Sicilia

La SIEMS, Società Scientifica dell'Emergenza, riconosce e apprezza il ruolo strategico e di primo piano svolto dal Volontariato nell’ambito del sistema di soccorso sanitario. Tanto più valido, attualmente in occasione dell'emergenza dovuta al virus Covid-19.
In realtà, e anche l'emergenza di questi giorni lo sta dimostrando, il Terzo Settore, nelle regioni in cui è presente, collabora in modo sinergico con la componente professionale del
soccorso ed è in grado di assicurare un servizio all'altezza della situazione grazie a una formazione specifica.

Secondo SIEMS è necessario un progetto comune volto a rispondere all'esigenza di una standardizzazione complessiva del servizio sanitario offerto dal volontariato in tutta Italia, a
partire dallo studio e dalla valorizzazione delle buone pratiche, per arrivare alla definizione di un modello generale da proporre (e non imporre) a tutte le realtà regionali.

Su questo progetto la SIEMS garantisce, fin d’ora, la propria disponibilità.

L'emergenza del Covid-19 richiede un dispiegamento di forze eccezionale e incredibilmente superiore all'ordinario, pertanto la SIEMS ringrazia tutti gli attori del mondo sanitario per la dedizione, il sacrificio e il coraggio che continuamente dimostrano e, tra loro, anche i volontari del soccorso, capaci di mettersi in gioco per creare le sinergie vincenti per la gestione dell'emergenza.

Il presidente di SIEMS Mario Costa

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