Comunicati stampa

Elezioni, il Forum Terzo Settore scrive alle forze politiche: “Queste siano le priorità”

Roma 9 febbraio 2018La piena realizzazione della Riforma del Terzo settore, un nuovo Piano di non autosufficienza in grado di tutelare concretamente chi è più vulnerabile, una politica dell’accoglienza capace realmente di inglobare i processi migratori nello sviluppo del Paese. 

Sono alcune delle priorità inserite all’interno della lettera aperta che il Forum Nazionale del Terzo settore ha indirizzato a tutte le forze politiche candidate alle elezioni del prossimo 4 marzo. Nel documento, approvato dal Consiglio nazionale ANPAS del 4 febbraio, il Forum del Terzo Settore evidenzia gli aspetti fondamentali per costruire un modello di sviluppo sostenibile che ridia fiducia ai cittadini ed alle famiglie, che guardi alla tutela delle persone più fragili e che superi le gravi contraddizioni e le forti disuguaglianze ancora oggi presenti.

Torino, 20 maggio: convegno Legge 106 e decreti attuativi: un nuovo scenario per Anpas e le pubbliche assistenze

Il documento del Forum

"Come Anpas ci auguriamo che  la Riforma del Terzo Settore venga portata a termine e ci aspettiamo dalle forse politiche che emergeranno dalle elezioni riescano a completarla - dichiara Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas - e che permetta di proseguire le nostre attività storiche, oltre che a valorizzare ciò che già facciamo".

“Il modello al quale auspichiamo – dichiara la Portavoce del Forum Claudia Fiaschi – rimette al centro le sfide del benessere delle persone e del pianeta, della cultura della pace e della prosperità delle comunità, in Italia come nel mondo. Questo modello parte da una base condivisa: il raggiungimento dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile adottati dalla comunità internazionale, che per noi rappresentano uno strumento semplice, ma universale, per rifondare un nuovo patto di cittadinanza capace di guardare al futuro, generare reddito e stabilire relazioni sociali.”

Il primo punto su cui il Forum intende richiamare l’attenzione è quello della riforma del Terzo settore. “È necessario assicurarne la piena realizzazione– prosegue la Portavoce – considerando che tocca un mondo in continua espansione con 336.275 organizzazioni, oltre 5 milioni di volontari e quasi 800 mila dipendenti che ogni giorno lavorano per la costruzione di una società più inclusiva e sostenibile. La riforma rappresenta quindi un volano per lo sviluppo di un comparto che ha un ruolo fondamentale per il Paese.”

Altri punti sui quali il Forum richiede un impegno delle future forze politiche sono la riaffermazione della centralità di tutti i diritti; la garanzia di un welfare universalistico, in grado di promuovere e proteggere le persone anche quando diventano vulnerabili e fragili, attraverso un piano sulla non autosufficienza e sulla vita indipendente; la promozione della salute, del benessere e della qualità della vita per tutti, assicurando la cura della crescita del capitale umano per tutto l’arco della vita; la definizione di politiche di accoglienza capaci di inglobare i processi migratori all’interno dei più complessivi processi di sviluppo; la salvaguardia di natura, cultura e qualità degli ambienti di vita delle comunità umane; la ricerca di modelli di sviluppo economico inclusivi e sostenibili; l’aspirazione alla Pace e alla solidarietà internazionale.

“Le nostre proposte – conclude la Portavoce – pur non esaustive, rappresentano un punto di partenza per dotare il Paese di prospettive di crescita e dello slancio necessario al raggiungimento del progresso sociale. Diamo la nostra piena disponibilità ad un confronto con i candidati alle elezioni politiche con l’intento di concorrere alla costruzione di una nuova agenda per il Paese.”

Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della riforma del Servizio civile universale, della disciplina del 5 per mille e dell'impresa sociale, oggi è stato pubblicato il Codice del Terzo Settore

 2 agosto 2017. Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas "Le nostre istanze sono state in gran parte accolte ed è stato riconosciuto il ruolo storico del volontariato di cui Anpas ne è parte da più di 110 anni. Siamo soddisfatti in particolare del titolo settimo del Codice riguardante i rapporti con gli enti pubblici, gli articoli 55, 56, e 57, precisano il coinvolgimento degli enti del terzo settore, e in particolare del volontariato, per lo svolgimento dei servizi. Restiamo in attesa dei decreti ministeriali attuativi e confidiamo fiduciosi su alcuni aspetti che poi renderanno operativa la riforma.  Apprezziamo i due capisaldi del provvedimento, come trasparenza e autonomia, che ci permetteranno di chiarire, anche attraverso controlli efficaci, ciò che di negativo abbiamo riscontrato in chi, come Anpas, svolge attività di assistenza e soccorso al fine di distinguerci in modo sempre più netto da realtà che operano in modo non corretto. Grazie al Sottosegretario Luigi Bobba e allo staff del Ministero del Lavoro e a questo confronto che abbiamo potuto avere in modo diretto, anche attraverso il Forum del Terzo Settore".


Le principali novità. Il Codice del Terzo Settore abroga e sostituisce le leggi di riferimento dell’Associazionismo organizzato: la 266/91 (legge quadro del Volontariato) e la 383/2000 (disciplina delle associazioni di promozione sociale). Queste forme associative, pur continuando ad esistere, sia nella denominazione che nelle caratteristiche principali, sono inserite all’interno della categoria più ampia e generale degli ETS (Enti del Terzo Settore).

Altra importante novità contenuta nel Codice è il riconoscimento delle reti associative che consentirà ad Anpas – come associazione nazionale di secondo livello – di essere riconosciuta e di svolgere una pluralità di azioni di sostegno, supporto e monitoraggio delle associazioni aderenti. Le legge conferma inoltre, per le associazioni che aderiscono alle reti associative, lo strumento della convenzione per l’affidamento diretto al volontariato del trasporto sanitario di emergenza ed urgenza.

Il proveddimento sul sito della Gazzetta Ufficiale


Secondo il Sottosegretario Bobba "Abbiamo fatto un'opera di riordino della copiosa legislazione esistente, ma anche introdotto novità importanti riconoscendo per la prima volta la normativa per gli "Enti del Terzo Settore" (ETS). Se dovessi riassumere con alcune parole chiave questo provvedimento non avrei dubbi: trasparenza, autonomia, solidarietà, cittadinanza partecipata e impresa sociale. Dopo circa tre anni di lavoro, domani sarà un giorno importante; siamo allo stesso tempo alla conclusione di un percorso, ma anche all'avvio di una nuova fase. L'applicazione della riforma è una pagina ancora tutta da scrivere e tutti, associazioni, enti, istituzioni, imprese, investitori sociali e anche singoli cittadini saranno i protagonisti di questa nuova sfida"


Anpas e la Riforma - la piattaforma

Fermi tutti: la manifestazione in piazza

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12 giugno 2017 - Il TAR Liguria in data odierna ha emesso l'attesa sentenza che ci vedeva contrapposti alla A.S.L. n.5 Spezzina in relazione alla "Procedura aperta per l'affidamento dei servzi di trasporto pazienti nell'ambito dei presidi e stabilimenti aziendali e trasporto materiali sanitari vari intra ed extra territorio aziendale".

Il Tar Liguria respinge integralmente le posizioni sostenute dalla A.S.L. n.5 Spezzina e dai soggetti privati intervenuti nel giudizio ed accoglie nella sua totalità le tesi sostenute da Anpas Liguria, annullando la gara e i suoi effetti.

Il giudice amministrativo, nelle motivazioni con cui accoglie il ricorso di Anpas Liguria e delle pubbliche assistenze associate, evidenzia in particolare come l'attuale normativa regionale preveda che le stesse, in quanto iscritte in apposito elenco in forza di specifici requisiti, concorrano alla costituzione del sistema territoriale di soccorso cui è affidato, tra gli altri compiti, anche quello del trasporto sanitario e di emergenza/urgenza in favore dei cittadini in condizione di bisogno.

Ne consegue, secondo gli illustri giudici, che in forza di tale strutturazione del servizio sia previsto del tutto logicamente che l’attività di trasporto sanitario di emergenza urgenza, ricompresa nel sistema territoriale di soccorso, sia svolta in via prioritaria dai soggetti che compongono il sistema medesimo e che il ricorso a soggetti esterni, mediante gara, possa avvenire solo in caso di comprovata impossibilità di fare fronte alle necessità.

Affermano infine i giudici che conseguentemente "per quanto riguarda il trasporto intraziendale dei pazienti non vi è dubbio che tale servizio rientri nell’ambito del trasporto sanitario in emergenza urgenza come individuato dall’art. 42 – ter l.r. 41/06. Tale articolo, infatti, ricomprende nel novero del trasporto sanitario in emergenza urgenza anche i servizi di trasporto nei quali le condizioni cliniche del paziente richiedono esclusivamente l'utilizzo di un'ambulanza e/o mezzo adeguatamente attrezzato in relazione alle esigenze di assistenza al paziente, la necessità dell'assistenza in itinere con personale sanitario o altro personale adeguatamente formato, nonché la garanzia della continuità delle cure al fine di non interrompere il percorso assistenziale già intrapreso”.
Lorenzo Risso, presidente Anpas Liguria: "Ancora una volta non possiamo che esprimere soddisfazione nel rilevare come le tesi da noi sostenute sin dal primo momento, costituendoci in giudizio, erano fondate. Solo l'appartenenza ad un movimento ampio, organizzato e capace di intervenire, come in questo caso, con appropriati strumenti tecnici e finanziari, può tutelare la storica presenza delle associazioni di volontariato di pubblica assistenza sul territorio Ligure che forniscono un insostituibile apporto al servizio sanitario regionale e a tutti i cittadini".

Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas: "Una decisione che accogliamo con grande soddisfazione perché conferma la tendenza della giurisprudenza europea e quanto si sta attuando a livello italiano nell’ambito della Riforma del Terzo Settore. Una sentenza che non privilegia, ma mette in evidenza l’opportunità di sfruttare un capitale umano e sociale rappresentato dal volontariato, dalle associazioni che, come le pubbliche assistenze, hanno una storia centenaria e che si rapportano con le istituzioni in modo trasparente per creano un paese più solido e protetto dal punto di vista delle esigenze del trasporto sanitario e di emergenza-urgenza".

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Legge delega 106/2016, Anpas in audizione al Senato: il volontariato sanitario fondamentale per la tutela del diritto alla salute dei cittadini. Auspichiamo un confronto con i sindacati 

Presentato oggi in audizione al Senato la posizione di Anpas sui decreti legislativi sulla legge delega 106/2016

Roma 15 giugno 2017 - Il Presidente di Anpas, Fabrizio Pregliasco, ha tenuto oggi un’audizione alla I Commissione Affari Costituzionali Senato della Repubblica sui decreti legislativi della legge delega 106/2016.

Nell’esprimere un parere complessivamente favorevole di Anpas alla Riforma, Pregliasco ha dichiarato: “come dieci giorni fa alla Camera, anche al Senato abbiamo voluto rimarcare il giudizio complessivamente positivo alla Riforma: concordiamo con gran parte delle indicazioni e dei correttivi che abbiamo elaborato con il Forum del Terzo Settore, ma dobbiamo ribadire la storia di un volontariato particolare, storicamente radicato nei territori da più di cento anni, di cui l’attuale legislazione deve tenere in conto perché lo vogliamo far continuare nel tempo. Chiediamo quindi che il nostro volontariato venga valorizzato non solo nell’ottica dell’opera di assistenza, di primo soccorso, ma anche in quello che facciamo in protezione civile: le nostre associazioni sono palestre dove giovani e meno giovani svolgono un servizio per la comunità nel quotidiano e sono poi pronti per l’emergenza. Le pubbliche assistenze contribuiscono anche alla realizzazione di momenti di aggregazione e cittadinanza attiva e attenzione al territorio".

Pregliasco ha poi sottolineato l'importanza di un dialogo con i sindacati: "Durante l’audizione sono state presentate, da parte dei rappresentanti dei sindacati, opinioni diverse riguardo alcuni aspetti rilevanti della riforma: auspichiamo un nuovo momento di incontro al fine di poter presentare le nostre posizioni su quanto, a nostro avviso, potrebbe esser stato mal interpretato".

Nel documento presentato in audizione Anpas ha sottolineato la cruciale importanza del’emendamento proposto all’art. 57 (Trasporto sanitario e di emergenza urgenza) non solo per le associazioni di volontariato sanitario, ma anche e soprattutto per la salvaguardia del sistema del trasporto sanitario e di emergenza del nostro paese e quindi per la tutela del diritto alla salute di tutti i cittadini. Anpas ricorda infatti che in Italia allo stato attuale il 90% del sistema di trasporto sanitario oltre a quello di emergenza urgenza si basa sulla storica e quotidiana attività delle associazioni di volontariato (Anpas, Misericordie e CRI). Il servizio viene affidato direttamente dalla Pubblica Amministrazione attraverso il sistema della convenzione alle associazioni di volontariato sanitario che afferiscono alle tre grandi organizzazioni nazionali.

Il documento riguardante le proposte ANPAS di emendamenti ai decreti tema della audizione.

 

Fermitutti visto da Alessandra Fratoni e Daniel Alvarez

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Legge delega 106/2016, Anpas in audizione alla Camera: il volontariato sanitario fondamentale per la tutela del diritto alla salute dei cittadini. 

Presentato oggi in audizione alla Camera la posizione di Anpas sui decreti legislativi sulla legge delega 106/2016

Roma 5 giugno 2017 -  Il Presidente di Anpas, Fabrizio Pregliasco, ha tenuto oggi un’audizione alla Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati sui decreti legislativi della legge delega 106/2016.

Nell’esprimere un parere complessivamente favorevole di Anpas alla Riforma, Pregliasco ha dichiarato: “concordiamo con gran parte delle indicazioni e dei correttivi che abbiamo elaborato con il Forum del Terzo Settore, ma dobbiamo ribadire la storia di un volontariato particolare, storicamente radicato nei territori da più di cento anni, di cui l’attuale legislazione deve tenere in conto perché lo vogliamo far continuare nel tempo. Chiediamo quindi che il nostro volontariato venga valorizzato non solo nell’ottica dell’opera di assistenza, di primo soccorso, ma anche in quello che facciamo in protezione civile: le nostre associazioni sono palestre dove giovani e meno giovani svolgono un servizio per la comunità nel quotidiano e sono poi pronti per l’emergenza. Le pubbliche assistenze contribuiscono anche alla realizzazione di momenti di aggregazione e cittadinanza attiva e attenzione al territorio".

Nel documento presentato in audizione Anpas ha sottolineato la cruciale importanza del’emendamento proposto all’art. 57 (Trasporto sanitario e di emergenza urgenza) non solo per le associazioni di volontariato sanitario, ma anche e soprattutto per la salvaguardia del sistema del trasporto sanitario e di emergenza del nostro paese e quindi per la tutela del diritto alla salute di tutti i cittadini. Anpas ricorda infatti che in Italia allo stato attuale il 90% del sistema di trasporto sanitario oltre a quello di emergenza urgenza si basa sulla storica e quotidiana attività delle associazioni di volontariato (Anpas, Misericordie e CRI). Il servizio viene affidato direttamente dalla Pubblica Amministrazione attraverso il sistema della convenzione alle associazioni di volontariato sanitario che afferiscono alle tre grandi organizzazioni nazionali.

Il documento riguardante le proposte ANPAS di emendamenti ai decreti tema della audizione.

2 giugno: Anpas alla Festa della Repubblica

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