Bene il coordinamento a livello centrale per il sistema di protezione civile.

Anpas accoglie positivamente l'unanimità alla Camera per la legge delega di Protezione Civile

Anpas e la Riforma della Protezione Civile

Roma 24 settembre. Anpas esprime soddisfazione per l’approvazione di ieri alla Camera del testo unificato della legge delega al Governo per il riordino delle disposizioni legislative in materia di Protezione Civile. 

Un ulteriore passo per il miglioramento del sistema di Protezione Civile cui Anpas, negli ultimi anni, ha collaborato fattivamente nell'ottica della sussidiarietà sia modificando la sua infrastrutturazione a livello organizzativo, sia nel promuovere l'importanza dei concetti di  prevenzione e resilienza.

«All'indomani delle ultime esperienze fatte nel corso delle emergenze che si sono susseguite sul campo su tutto il territorio nazionale, siamo concordi nel confermare che il ruolo di indirizzo e coordinamento che si deve esercitare a livello centrale è strategico per mettere a sistema la frammentaria distribuzione dei poteri e delle responsabilità presenti - dichiara Carmine Lizza, responsabile nazionale protezione civile Anpas - Il territorio ha una ricchezza operativa distribuita che deve essere valorizzata con regole semplificate e omogenee. Il Governo deve coordinare la gestione dell’emergenza secondo indirizzi che tengano conto delle istituzioni locali, con i quali condivide decisioni in emergenza e, soprattutto, in tempo di pace».

Come già sottolineato nel corso dell'audizione alla Camera del 14 aprile scorso, per Anpas la Protezione Civile è un servizio per la collettività dove le professionalità e le specificità che ne sono presenti consentono di avere una funzione pubblica che tutela l’integrità della vita delle persone, dei beni, degli insediamenti e dell’ambiente dai pericoli o dai danni.

Secondo Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas Nazionale «la legislazione riguardante la protezione civile va di pari passo con quella riguardante il terzo settore. Vediamo con soddisfazione e favore che il ruolo del volontariato organizzato viene rimarcato come attore compartecipe del sistema. Tutto ciò - aggiunge Pregliasco - è una presa d’atto di una già consolidata collaborazione e sinergia con le istituzioni sia nel contesto dell’emergenza ma ancor di più nella prevenzione e rafforzamento della resilienza, ovvero la capacità di reazione delle popolazioni alle avversità, così come dimostrato dalla campagna informativa Io non rischio realizzata da un idea di Anpas»

Dal sito del Dipartimento della Protezione Civile «La riforma – ha aggiunto l'ing. Curcio –, che mira a rafforzare l’organicità del Servizio Nazionale della Protezione Civile, rappresenta la sfida, ineludibile, di consentire al Paese di dotarsi di un sistema di protezione civile che non dimentichi i valori e le esperienze che lo hanno fatto nascere e sostenuto negli anni, ma che sempre meglio si adatti alle esigenze e alle aspettative dell’oggi. Lavorare nel cosiddetto “tempo di tregua”, ossia in assenza di grandi calamità naturali, per prepararsi a fronteggiare al meglio le emergenze: questa è la regola fondamentale di ogni moderno sistema di protezione civile, e in questo caso è quello che il Parlamento e il Governo stanno facendo. Sono certo che l’intero Servizio Nazionale continuerà a non fare mancare il proprio contributo in questo percorso».

 

 

Riforma Protezione Civile

I lavori preparatori

Il testo della Proposta di Legge

4 marzo 2015 - Il Capo Dipartimento alla Commissione Ambiente alla Camera


Anpas e la Protezione Civile


Formazione formatori di protezione civile


Organigramma del settore Protezione Civile Anpas

 

 

 

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