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Roma 20 dicembre 2018 – Anpas condivide la preoccupazione espressa dal Forum del Terzo Settore in merito all’emendamento che sopprime la riduzione al 50% dell’IRES (art.6 DPR 601/1973) per i soggetti persone giuridiche che operano in molti settori, tra cui assistenza sociale, sanità, beneficenza, istruzione, formazione.
“Nonostante non vi siano ripercussioni per le ODV per quanto riguarda l’emendamento richiamato” dichiara Fabrizio Pregliasco “dobbiamo ribadire che il Terzo Settore non è la Fiat”.
“Assurdo che debba essere proprio il Terzo settore a pagare l’accordo con l’Europa. Un prezzo alto: da una prima stima, solo per il primo anno, il volontariato italiano andrà a versare 118 milioni di euro.” ha dichiarato dalla Portavoce del Forum nazionale del Terzo Settore Claudia Fiaschi c“Un provvedimento – continua Fiaschi – che ci sembra particolarmente penalizzante, soprattutto in relazione al periodo transitorio in cui si attende la piena entrata in vigore della Riforma del Terzo Settore.”
Un’ulteriore preoccupazione è data dal contenuto dell’emendamento sulla fatturazione elettronica al DL 291/2018 per gli enti che hanno optato per il regime forfettario (398/91) che si applica ai soggetti con proventi di importo superiore a 65 mila euro.
“La modifica introdotta – spiega Fiaschi – sovverte le modalità di conteggio degli aspetti fiscali con l’effetto paradossale che un ente che riceve una sponsorizzazione e che fino ad oggi aveva goduto del regime forfettario, non potrà più ricevere l’importo dell’Iva e sottoporlo al regime fiscale semplificato, trovandosi così fortemente penalizzato.”
“Pertanto – conclude Fiaschi – va chiarito come possa essere attuata la detrazione forfettaria e dunque il relativo versamento parziale dell’imposta. Un chiarimento tanto più urgente a causa dell’impatto sulle fatture già emesse dopo la pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale, avvenuta in questi giorni.”