I 25 anni della Jerry Masslo, dove il rispetto e la dignità umana è posta al di sopra di ogni ragione

Castel Volturno, 25 ottobre 2014 – Nata venticinque anni fa l’associazione di volontariato prende il nome di Jerry Essan Masslo, sudafricano assassinato nell’agosto 1989 a Villa Literno. Da quel momento ha prestato soccorso e cura a chi ha bisogno: migranti, profughi, studenti, mamme, raccoglitori di pomodori, muratori, prostitute, tossicodipendenti, insomma persone. Curare è significato fare un percorso di legalità che da 25 anni ha permesso alla Jerry Masslo di fare resistenza e inspirare generazioni di ragazzi che hanno avviato un percorso virtuoso insieme al Comitato Don Diana e Libera della Provincia di Caserta “dove il rispetto e la dignità umana è posta al di sopra di ogni ragione” (questo c’era scritto su uno dei cartelli che ricordano i primi 25 anni della Jerry Masslo).

 

“Trovo difficoltà a dire cosa ho dentro”,ha dichiarato dal palco Renato Natale, durante la serata dei festeggiamenti, “stasera è un pezzo della mia vita vera, non quella che descrivono i media. Sono una persona fortunata ad aver vissuto questa esperienza. Venticinque anni sono più di un quardo della mia vita”.

“È un orgoglio avere nella rete di Anpas un’associazione come la Jerry Masslo” ha dichiarato Egidio Ciancio, consigliere nazionale Anpas e commissario Anpas Campania).

Oggi a far parte dell’associazione sono professionisti, studenti, commercianti, artisti, pensionati, disoccupati, medici, migranti. Tre ambulatori medici, un doposcuola per 50 bambini, il camper notturno che assiste tossicodipendenti e prostitute, un centro di accoglienza per donne vittime di tratta presso un bene confiscato, la sartoria sociale “Casa di Alice” con la quale Anpas produce gli zaini degli eventi: è per questo che Renato dice che la sua e dei suoi compagni è una esperienza di “resistenza”. 

 

I 25 anni della Jerry Masslo

 

 



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VIDEO: Casal di Principe, terra di Resistenza, intervista a Renato Natale

 

 

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