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Valanga sui sibillini – 4 sciatori sotto la neve, ma per fortuna è solo una esercitazioneDomenica 20 gennaio 2013 nel cuore del Parco dei Monti Sibillini, in provincia di Macerata, si è verificato un evento che purtroppo non è infrequente sulle piste da sci: il distacco di una slavina. Fortunatamente l’evento era solo simulato: è stata l’occasione creata per testare in una esercitazione congiunta l’affiatamento tra Corpo Nazionale Soccorso Alpino, Carabinieri, Corpo Forestale dello Stato ed associazione Soccorritori e Pattugliatori Piste da Sci “Marco Peda” aderente ad Anpas Marche.L’esercitazione, denominata “Montagna Sicura”, ha proposto uno scenario consistente in un distacco di slavina che ha coinvolto quattro sciatori impegnati fuori pista nelle vicinanze della stazione sciistica sita a Frontignano di Ussita nelle Marche. L’allarme, arrivato al 115 tramite una chiamata da cellulare, ha visto attivare il piano di emergenza che coinvolge, oltre agli stessi Vigili del Fuoco, anche il C.N.S.A.S. , i Carabinieri, il Corpo Forestale dello Stato, l’associazione Soccorritori e Pattugliatori Piste da Sci “Marco Peda” – Anpas ed il servizio di soccorso sanitario “118”, il quale ha attivato l’elicottero con verricello “ICARO 2”.
Una prima squadra, raggiunto il luogo dell’incidente, ha provveduto all’immediato soccorso del primo infortunato, il quale era riuscito a “galleggiare” sulla stessa slavina. Immobilizzato e caricato sulla barella toboga, è stato trasportato a valle con uno dei quad cingolati dell’associazione “Marco Peda” fino al piazzale del parcheggio, dove lo attendeva un’ambulanza del 118. Mentre era in corso tale intervento, si procedeva alla ricerca dei sommersi con le sonde e cani da ricerca.Gli altri alpinisti travolti, una volta recuperati, sono stati trasportati a valle con i mezzi dell’associazione “Marco Peda”, mentre l’unico alpinista non sopravvissuto (fortunatamente un manichino) è stato messo a disposizione dell’autorità giudiziaria. L’esercitazione si è rivelata quanto mai opportuna, ed anche provvidenzialmente propedeutica agli interventi che si sono resi necessari nel successivo fine settimana, quando, a causa dell’aumento delle temperature, si sono prodotte ben tre slavine nel parco dei Sibillini che hanno coinvolto più sciatori alpinisti: fortunatamente non si sono registrati infortuni gravi, né decessi.
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