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13  maggio – è stato diramanto un nuovo codice giallo fino alla mezzanotte per una ambulanza di soccorso e un pullmino disabili, presumibilmente per eventuali interventi aggiuntivi di 118 e per la possibile evaquazione di qualcuno in stato di necessità.

Da sabato 3 maggio fino a domenica 10 i volontari Anpas Marche impegnati nell’emergenza maltempo sono stati circa 70. I primi due giorni sono stati impegnati principalmente in interventi di supporto nell’evaquazione della popolazione da siti difficilmente raggiungibili dai normali mezzi. Sono stati impiegati due fuoristrada e un camion ACM 80. I volontari sono stati presenti anche presso al SOUP di PC come operatori radio, ma questa prima parte di descrizione è scritta meglio sulla pagina FB. Presso tutte le sedi Anpas dei comuni limitrofi, da sabato mattina fino al lunedì mattina, sono stati attivati equipaggi 118 aggiuntivi.
Dal lunedì fino alla domenica i volontari inviati da Anpas Marche hanno collaborato con il COC di Senigallia tramite la messa a disposizione di una ambulanza aggiuntiva per il 118 su turnazioni mattina pomeriggio.

A Chiaravalle nello specifico, la locale Croce Gialla si è strutturata nel seguente modo:
Sabato 3 dalle ore 9:30 la CG si è attivata con i doppi equipaggi di 118 e di reperibilità secondari, fino a lunedì. Lunedì mattina, al COC del comune di chiaravalle è stato deciso che l’attività proseguisse, non più con le doppie ambulanze, ma di organizzare squadre di volontari per spalare fango, liberare cantine e garage per aiutare le famiglie a tornare più in fretta possibile alla normalità. Dice Alberto Giacconi: Io personalmente da lunedì mattina, ho diretto i lavori sul posto per organizzare i volontari e tutte le risorse del comune e non (autospurghi delle ditte esterne) per dare le priorità che mi venivano segnalate in tempo reale, dal COC, e ogni 4 ore circa, si faceva il briefing con il sindaco e il suo staff, e carabinieri in congedo.
Per Senigallia si è attivata, oltre al personale inviato tramite SOUP, la PA AVIS Montemarciano.
I volontari sono stati attivi nel territorio comunale (Montemarciano) fino alle venti di sabato pomeriggio circa 20 volontari incaricati dal Comune di Montemarciano per le problematiche del territorio. Il giorno dopo sono andati a Senigallia con richiesta del sindaco contattato da quello di Senigallia naturalmente sotto la veste di volontari della PA AVIS per intervenire come spalatori e quant’altro occorresse, al di fuori di mezzi sanitari. Attualmente stanno continuando ad andare tutti i giorni mattina e pomeriggio ininterrottamente da domenica scorsa registrandosi al COC che poi gli da la destinazione, al di là dell’attivazione tramite PC che al momento prevede la richiesta di soli equipaggi sanitari.


6 maggio – Continua l’assistenza degli oltre 200 volontari Anpas nelle zone colpite dall’alluvione nelle Marche. Nella giornata di ieri i volontari delle pubbliche assistenze Anpas Marche hanno continuato a fornire il loro supporto per la pulizia e lo sgombero dei vari siti dal fango e dai detriti sia a Senigallia che a Chiaravalle e, contemporaneamente, le associazioni continuano a garantire i servizi di trasporto ordinari e di emergenza in favore delle comunità.

“Ci preme sottolineare – ha dichiarato il presidente della Croce Gialla di Ancona Alberto Caporalini- come anche in questa occasione il ruolo delle associazioni di volontariato sia parte integrante del sistema di soccorso e di protezione civile. Questo alla luce del trattamento che la regione Marche ormai da anni ci sta riservando. Trattamento che se continuerà nella totale solita indifferenza alla corresponsione delle spese effettivamente sostenute porterà alla chiusura delle associazionie a alla conseguente cessazione delle attività come quella svolta in questi giorni”

“Le pubbliche assistenze sono per natura vicine alle proprie comunità, costi quel che costi: un agire che è connaturato con i nostri ideali di cittadini attivi” – dichiara Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas – Siamo vicini ai volontari delle Marche e stiamo lavorando a livello nazionale per trovare soluzioni al problema denunciato dalle pubbliche asssistenze delle Marche, che purtoppo non è l’unico episodio di non ascolto da parte delle istituzioni”.

 

Nelle ore successive all’alluvione gli operatori radio delle pubbliche assistenze per alcune ore hanno garantito il collegamento con i mezzi di soccorso Anpas impossibilitati ad utilizzare la rete telefonica fissa e cellulare a causa dell’allagamento delle centraline elettriche e telefoniche. A partire dalle ore 13 dello scorso 4 maggio sono rimasti attivi fino alla tarda serata 2 fuoristrada attrezzati ad ambulanza e un camion ACM 80 per il recupero in zone impervie utilizzato anche come navetta tra i due estremi della città per il trasporto del personale impegnato nell’emergenza. Numerosi i servizi di emergenza 118, per recupero farmaci salvavita, trasporti per dialisi. Sono state attive, sempre nella zona di Senigallia, tra le altre risorse, due ambulanze di pubbliche assistenze a disposizione del COC di Senigallia. Presso pubbliche assistenze dei comuni limitrofi sono state attivate risorse extra a supporto del 118 che rimarranno attive fino al termine dell’emergenza.

«Il nostro intervento è in stretto raccordo con il Dipartimento della protezione civile nazionale» dichiara Carmine Lizza, geologo e responsabile nazionale Protezione Civile Anpas. «Quanto accaduto impone a tutti il miglioramento della comunicazione che precede l’emergenza, attraverso la ricerca di fonti attendibili, e la comunicazione dei corretti comportamenti da tenere sulla prevenzione al rischio idrogeologico. Ci stringiamo intorno a tutti i nostri volontari, formati e preparati, che da ieri stanno operando nelle zone colpite». Anpas è presente nelle Marche con 48 pubbliche assistenze, 6887 volontari e 504 mezzi.

   

 

Rischio idrogeologico: cosa fare


Le immagini dell’intervento dei volontari Anpas

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