5 Marzo 2015 – Presso l’Università degli Studi di Salerno si è tenuta la Lectio Magistralis del Presidente Nazionale A.N.P.AS. Fabrizio Pregliasco dal titolo “L’Europa ai Tempi del Virus”. L’evento è stato organizzato dall’Associazione Studentesca Agorà. Alla mattinata di studi ha partecipato una folta platea i studenti provenienti soprattutto dalla Facoltà di Farmacia. A partecipare anche alcune rappresentanze delle Pubbliche Assistenze provenienti dalla Regione Campania e il Commissario del Comitato Regionale Campania Egidio Ciancio.2015-03-05 11.34.40 Al termine dei lavori il Presidente Pregliasco ha così commentato: “E’ stata una bella esperienza di lavoro, fuori sede, nell’Università di Salerno rispetto alla mia attività a Milano che è nata da una contaminazione positiva tra i volontari delle Pubbliche Assistenze presenti sul territorio, nella Provincia di Salerno e di tutta la Campania (ricordiamo 100.000 volontari presenti in tutta Italia), una quota di studenti, e gli amici dell’Associazione Studentesca Agorà. L’intento è di andare oltre ciò che la bella Università di Salerno già offre, come ho potuto constatare, ma dare stimoli trasversali e in particolare quelli che riguardano la mia attività professionale e non principalmente il mio ruolo di volontario: in realtà sono argomenti che non si discostano dalla attività di volontariato poiché il volontario è una persona che s’impegna per le emergenze ma anche per cercare di migliorare la qualità della vita della sua comunità anche attraverso la prevenzione. In questa sede, si è parlato di Virus, della lotta tra quest’ultimi e l’uomo, una continua battaglia ancora oggi non finita, sulla quale dobbiamo ancora oggi attrezzarci, a causa delle modifiche delle caratteristiche sociali e ambientali, e che potrebbero far avanzare o riaffiorare nuovi e vecchi virus.2015-03-05 11.38.07 Oggi, rispetto al passato, abbiamo una miglior capacità di comunicazione, grazie ad internet e gli altri sistemi di comunicazione, ma anche migliori conoscenze perché, aldilà dei vaccini e dei farmaci, è la conoscenza da parte delle persone dei fattori di rischio e delle situazioni di pericolosità la vera arma da utilizzare contro i virus e gli altri fattori patogeni. Durante questa giornata molto è stato detto, spero di esser stato chiaro e soprattutto di aver fatto percepire l’importanza di andare oltre le notizie che spesso, su questi argomenti, sono forvianti e allarmistiche e devo essere interpretate soprattutto da studenti che sono gli operatori sanitari del futuro, persone di riferimento per i cittadini, le famiglie e la loro comunità a cui appartengono.” Fonte Anpas Campania
Le malattie virali hanno avuto un ruolo di notevole gravità sulla progressiva evoluzione dell'uomo, presentandosi come un'incisiva realtà socio-sanitaria europea. Pertanto, è nell'interesse dell'Associazione Agorà Studenti Farmacia dell'Università degli Studi di Salerno, di organizzare una giornata di riflessione in grado di promuovere e sensibilizzare la comunità studentesca sull'importanza della prevenzione delle malattie virali, offrendone un quadro completo ed esaustivo.
Fra le ricerche di un certo livello si annoverano quelle dell’Intradigm Corporation, un centro di ricerche farmaceutiche statunitense fautore di un vaccino anti-SARS testato sulle scimmie, o anche il lavoro dell’Università del Maryland, che ha sperimentato l’uso delle nanoparticelle per sviluppare un particolare vaccino contro i Coronavirus, famiglia di appartenenza del SARS-coV, che induce la produzione di anticorpi neutralizzanti che vanno a prevenire l’infezione delle cellule.
La malattia è stata isolata e riconosciuta nel 1983 dai virologi Robert Charles Gallo e Luc Montaigner, ma gli studi e le ricerche non sono state ancora in grado di fermarne la diffusione, infatti ogni anno il virus colpisce 36 milioni di persone. Pertanto l’AIDS resta una delle principali cause di morte, soprattutto fra i giovani: negli Stati Uniti l’AIDS è la sesta causa di morte per i ragazzi fra i 15 e i 20 anni dal 1991 e ciШ che ancor più preoccupa è che non ci sono farmaci o vaccini in grado di debellare il virus. Nonostante ciШ, i casi di AIDS sono comunque andati diminuendo nel tempo anche grazie alla prevenzione che ha ridotto la diffusione per contagio, il quale avviene per scambio di fluidi corporei infetti oppure tramite rapporti sessuali con individui infetti. Un’interessante ricerca che potrebbe rappresentare un domani una concreta risposta all’AIDS è sicuramente l’utilizzo del Blackminsterfullerene, noto anche come “Fullerene”, come inibitore della riproduzione del virus HIV; anche se tale ricerca prevede una tempistica piuttosto ampia, risulta comunque fra le più ambiziose per quanto riguarda la cura della malattia.
Il vaccino è stato anche ufficializzato dall’OMS come vaccino anti-Ebola. Inoltre la stessa OMS ha dichiarato che il trattamento di pazienti con trasfusioni di sangue dei sopravvissuti alla malattia dovrebbe avere priorità assoluta su tutte le altre terapie sperimentali per la cura della malattia stessa.Tale trattamento ha consentito di curare il medico italiano di Emergency, Fabrizio Pulvirenti, in cura allo Spallanzani di Roma, grazie ad un campione di sangue proveniente dalla Germania. L’importanza delle trasfusioni è resa evidente dal fatto che coloro che sono guariti dal virus hanno sviluppato gli anticorpi adeguati per poterlo debellare, cosicchО una trasfusione potrebbe indurre l’individuo a rafforzare il suo sistema immunitario resistendo al virus. L’effetto di questi trattamenti non è però ancora chiaro del tutto, alcuni scienziati affermano infatti che, siccome i livelli di anticorpi non sono uniformi in tutti i convalescenti, le trasfusioni potrebbero avere anche effetti diametralmente opposti.
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Virus Ebola: la circolare del Ministero per la gestione dei casi e dei contatti sul territorio nazionale per la malattia da Virus Ebola (MVE).
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