Anpas chiede l'esenzione del pedaggio ai veicoli di soccorso delle associazioni di volontariato

 4 giugno 2019 - La nuova circolare del MIT la nota di Anpas In seguito alla circolare inviata dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti rivolta alle concessionarie autostradali, per chiarire l’ambito di applicazione dell’esenzione dal pedaggio dei mezzi di soccorso di cui all’art. 373 comma 2 lett. c del Regolamento di attuazione del codice della strada, Anpas pur apprezzando lo sforzo compiuto in questo frangente, auspica un ulteriore passo avanti all'interno delle discussioni che ci saranno in Commissione a partire dal 17 giugno con la Riforma del codice della strada.


26 giugno - Autostrade per l'Italia ha confermato la piena presa d'atto di quanto indicato dal Ministero dei Trasporti a tutte le concessionarie con la circolare del 22 maggio u.s. (prot.0005068) e quindi la conseguente piena applicazione in termini di esenzione del pedaggio autostradale con l'ulteriore chiarimento del concetto di "soccorso in emergenza". (LETTERA AUTOSTRADE)

 

In sintesi sulla base di quanto stabilito dalla circolare ministeriale nella attività di "soccorso sanitario assistito (medico o infermiere a bordo) deve essere ricompreso anche il trasporto effettuato con personale volontario adeguatamente formato".

A seguito di contatti con la Direzione delle Autostrade questa ultima ha confermato che, sulla base delle indicazioni ministeriali, le convenzioni stipulate con le Associazioni di volontariato che hanno già aderito alla piattaforma web per l'autocertificazione dei transiti esenti verranno aggiornate sulla base di quanto stabilito dalla circolare ministeriale. Per quanto riguarda le convenzioni che verranno stipulate da ora in avanti le stesse conterranno già nel testo la piena applicazione della nota ministeriale.


 


 

 

4 giugno 2015 - Anpas nazionale è tornata a scrivere ad Autostrade per l'Italia per richiedere, a seguito della circolare del MIT del 24 maggio 2015 - una piena applicazione di quanto stabilito in modo chiaro dal Ministero. (LETTERA Anpas nazionale)

 


 

24 maggio 2015 - Secondo la nota una nota inviata dal Ministero Infrastrutture e Trasporti ai concessionari della rete austradale, a seguito di un incontro con Anpas nazionale e Anpas Toscana - saranno esenti dal pagamento del pedaggio con Telepass anche i servizi di soccorso in emergenza effettuati dai volontari formati.
"Nell'attività "soccorso sanitario assistito" (medico o infermiere a bordo) - si legge nella circolare del Ministero - deve essere ricompreso anche il trasporto effettuato con personale volontario adeguatamente formato, purché il trasporto stesso avvenga nell'ambito della circolare relativa all'esenzione dal pedaggio autostradale per i veicoli delle associazioni di volontariato e organismi similari".

 


 

26 febbraio 2015 - "Chiederemo alla Società Autostrade, nel nome di una positiva collaborazione, di rendere più snella la modalità di autocertificazione, nella piattaforma web, del transito per quei veicoli per i quali è prevista l'esenzione" ha dichiarato il viceministro delle Infrastrutture e dei trasporti Riccardo Nencini che oggi han nuovamente incontrato a Roma, presso il Mit, i rappresentanti nazionali e toscani di Anpas e Misericordie. Leggi tutto


12 gennaio 2015, lettera ministro Lupi Esenzione pedaggio autostradale – Disdetta Accordo ANPAS e Autostrade per l’Italia. LEGGI TUTTO.


“Apprezziamo lo sforzo di Autostrade per l'Italia che proroga di tre mesi l'esenzione del pedaggio per il trasporto sanitario di Anpas e Misericordie”, dichiara Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas. 

È arrivata in serata la nota di Autostrade per l'Italia: “Per favorire ulteriormente una corretta e facile applicazione del nuovo modello di gestione dei transiti esenti da parte delle associazioni aderenti ad Anpas e Misericordie, e dare ulteriore tempo per i necessari chiarimenti normativi, Autostrade per l'Italia ritiene opportuno prorogare ulteriormente di tre mesi, fino al 02 ottobre prossimo, le convenzioni già scadute” si legge nella nota.
«Ora spetta a Governo e Ministero dei Trasporti sciogliere i nodi normativi sui quali da mesi chiediamo un confronto e una risoluzione e che finora ci sono stati negati nonostante una sentenza del Consiglio di Stato (7/2/2013, N.2477), interrogazioni parlamentari, una risoluzione della Commissione Trasporti alla Camera dei Deputati (4/6/2014 n.8-00060 Tullo-Fossati). Auspichiamo una convocazione nel più breve tempo possibile».


Roma 26 giugno 2014

Il soccorso non deve pagare pedaggio

 

Roma, 25 giugno 2014 - "La informiamo sulla situazione di forte difficoltà che dal prossimo 2 luglio si potrà verificare nell’espletamento dei servizi sanitari sia di emergenza che di trasporto socio sanitario cosiddetto ordinario”. Inizia così la lettera che oggi le 881 pubbliche assistenze Anpas e 90mila volontari hanno inviato ai prefetti di tutta Italia in seguito alla disdetta, da parte di Società Autostrade per l'Italia, dell’accordo con ANPAS (stipulato dal 1999) per il rilascio di telepass esenti per i mezzi di soccorso mettendo così in grave difficoltà le organizzazioni di volontariato che, da 110 anni, sono quotidianamente impegnate nella presa in carico di ogni persona malata o infortunata.

A partire dal 2 luglio prossimo, quindi, Società Autostrade disattiverà 2962 telepass in dotazione sulle ambulanze e sui veicoli di soccorso avanzato delle associazioni di Pubblica Assistenza aderenti ad ANPAS: ciò comporterà problemi e serie difficoltà nei transiti e nell’accesso ai tratti autostradali, con particolare riferimento a quelli non presenziati dal personale di Autostrade.

Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas dichiara: «Che sia una emergenza o il trasporto di un dializzato, il soccorso non deve pagare pedaggio autostradale. Chiediamo al Governo, con la massima urgenza, l'emanazione di un provvedimento normativo che permetta a chi, come noi, svolge il 70% del trasporto sanitario in Italia, di tutelare la salute delle persone senza oneri finanziari, intralci burocratici e senza ostacolare il soccorso dei nostri volontari come invece imposto dal nuovo sistema di rilascio telepass da parte Società Autostrade con l'Italia i cui tempi, tra l'altro, non sono stati ancora resi noti».

Soccorso non è solo l'emergenza urgenza. Società Autostrade per l'Italia con il nuovo sistema proposto, conferma che i servizi che saranno esentati con fatturazione con tempi posticipati per dare modo di autocertificare (attraverso una piattaforma web) saranno soltanto quelli che riguardano l'emergenza / urgenza e non prevede altre forme di soccorso, come invece afferma la sentenza del Consiglio di stato (Sezione III, 7/2/2013 n.2477), come il trasporto per ricoveri, dimissioni, trattamenti radioterapici e chemioterapici o dialisi.

Le Richieste inascoltate. Inascoltata la manifestazione a Roma dello scorso 3 aprile quando a piazza Montecitorio, davanti a volontari provenienti da tutta Italia, Istituzioni e parlamentari avevano promesso che tutto si sarebbe risolto in nome del “buon senso”. Inascoltata anche la risoluzione approvata dalla IX Commissione Trasporti della Camera (n.8-00060 Tullo-Fossati) il 4/6/2014 che impegna il Governo a “definire e rendere individuabili i veicoli adibiti al soccorso; concedere telepass per l’esenzione del pedaggio autostradale in comodato d’uso gratuito senza aggravi burocratici ed organizzativi ai veicoli di soccorso delle associazioni di volontariato, modificando ed integrando le concessioni in essere su tutte le autostrade italiane, senza oneri per il bilancio dello Stato”. Inascoltate le numerose richieste di interlocuzione fatte al Ministero dei Trasporti che ha dimostrato scarsa attenzione verso Anpas e Misericordie, le due principali realtà del volontariato che si occupano di trasporto sanitario in Italia. «Per questo chiediamo di equiparare l'esenzione del pedaggio per i mezzi della Croce Rossa Italiana (che su questo tema ha dichiarato il suo pieno appoggio) anche ai veicoli delle associazioni di volontariato che, come Anpas, svolgono gli stessi servizi, vista anche la recente trasformazione della Croce Rossa, nella sua parte civile, in ente privato», prosegue Pregliasco.«Non possiamo fermare il soccorso ai caselli, soprattutto in quelli non presidiati da personale di Società autostrade e aspettare che vengano aperti con una persona che sta male a bordo».

Possibili nuove azioni di protesta.«Vogliamo continuare a tutelare la salute delle persone», conclude Pregliasco «e non escludiamo altre azioni di protesta: la mancata esenzione del pedaggio autostradale per il soccorso comporterà un aggravio economico per i volontari delle associazioni di volontariato che saranno costrette a rivedere i bilanci, le attività e i servizi resi alle oltre mille comunità di riferimento e ai singoli cittadini che nostro malgrado, inevitabilmente, ne subiranno le conseguenze»

 

Il soccorso non deve pagare pedaggio

 

Guarda tutta la fotogallery della manifestazione #fermitutti


                                          

 

 

 

Su questo sito usiamo cookies per migliorare la tua esperienza di navigazione. Questi cookies sono essenziali per le funzionalità del sito. To find out more about the cookies we use and how to delete them, see our privacy policy. I accept cookies from this site.