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Un premio per Anpas: a Paolo Rebecchi il Premio della Bontà 2020
6 gennaio 2021 – “Per l’impegno profuso durante l’emergenza Covid nella nostra Provincia, con professionalità, competenza e spirito di abnegazione, per l’esempio che quotidianamente offre attraverso la sua dedizione agli altri, e per l’attenzione e la sensibilità che sa mettere nei suoi gesti verso i bisogni umani oltreché sanitari, soprattutto in questi momenti di emergenza sanitaria”.
Con questa motivazione il Premio della Bontà 2020 è stato assegnato a Paolo Rebecchi, volontario Anpas da 22 anni, Coordinatore Provinciale a Piacenza, in Direzione Anpas Emilia Romagna, e da pochi mesi nella Direzione associazione Nazionale pubbliche assistenze. Nel suo percorso ha preso parte a tanti interventi emergenziali in ambiti e luoghi diversi.
“Un importante riconoscimento all’impegno costante di Paolo” ha commentato Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas. “Fondamentale è continuare a lavorare di squadra, una grande squadra della quale fanno parte centomila volontari e volontarie che ogni giorno, in tutta Italia, si stanno impegnando sia per superare l’emergenza che per mantenere a livelli ottimali i servizi ordinari per chi ne ha bisogno”
In riferimento all’assegnazione del premio, la Presidente Regionale di Anpas Emilia Romagna Miriam Ducci evidenzia: “Sono molto contenta, ho appena appreso che il Premio della Bontà di Rustigazzo è stato conferito a Paolo Rebecchi. Paolo è un volontario speciale, sempre molto attento, attivo e con grande sensibilità. Il suo impegno durante i mesi tragici del Covid a Piacenza sono stati un esempio per tutti i volontari di Anpas Regionale”. La Presidente dell’organizzazione che conta oggi oltre 110 associazioni aderenti in Emilia Romagna prosegue: “Questo premio ci riempie di orgoglio e di gioia.”
Fabrizio Velieri, Presidente della P.a. Croce Bianca di Piacenza, si esprime così: È difficile riassumere in poche righe 16 anni in Croce Bianca a fianco di Paolo Rebecchi. La crescita professionale di ogni volontario è sempre andata di pari passo con i suoi consigli e sentendo la sua opinione. Mi limito a dire quello che ho scritto ai volontari in occasione delle festività. Abbiamo passato un anno tremendo, tutti per le più svariate motivazioni; in Croce Bianca, e direi senza paura di essere smentito da nessuno a livello Provinciale, Paolo ha fatto la differenza lavorando h 24 per il bene di tutta la comunità senza mai risparmiarsi e riuscendo a gestire una difficile situazione che ha visto la nostra provincia fra le più colpite durante la prima ondata di pandemia, ed è grazie alla serietà e all’impegno che ha sempre dimostrato nel suo ruolo di Coordinatore Anpas che tutte le associazioni della nostra Provincia sono riuscite a far fronte a questa situazione con più forza rispetto ad altre realtà”.
“Avere la possibilità in Anpas di assumere importanti incarichi a livello regionale e nazionale, è frutto di impegno, capacità e risultati conseguiti negli anni. In Anpas non va avanti chi porta più tessere, ma chi lavora con cuore, impegno e testa; come Presidente di Croce Bianca faccio fatica ogni volta che propone una cosa a metterla in discussione, perché in quel momento ha già valutato almeno dieci volte i pro e i contro: quindi è impossibile non approvare le sue idee se si crede profondamente al valore che il volontario dà per aiutare chi ha più bisogno”.
Giuseppe Monfreda, che ha proposto il nominativo di Rebecchi, motiva così la sua scelta: Paolo da oltre venti anni è un riferimento attivo nel mondo del volontariato al quale ha sempre dedicato parte del suo tempo senza mai risparmiarsi. Sia io che tanti altri volontari abbiamo ritenuto però il suo impegno durante l’emergenza COVID 19, che ha colpito la nostra provincia, un andare oltre allo spirito di Volontariato che accomuna tutti noi. In tale contesto, Paolo Rebecchi, oltre ad aver coordinato la gestione del reperimento equipaggi, ha operato per supportare le famiglie delle persone colpite facendo da ponte con le varie strutture ospedaliere, agevolando il passaggio di informazioni, attività molto difficile sia da un punto di vista umano che tecnico”.
“Rebecchi notte e giorno è stato a disposizione di chiunque lo cercasse ed in prima persona ha gestito una moltitudine di problematiche su settori diversi, che probabilmente non sarebbero nemmeno stati di sua responsabilità. A tal proposito, ho ritenuto importante la possibilità che conferissero tale riconoscimento a colui che ha dato la possibilità a persone sole di rimanere in contatto, se pur non in modo diretto, con i propri parenti; il tutto in un momento di grande difficoltà umana e sanitaria. Personalmente conosco Paolo da più di venti anni, anni in cui ci hanno accomunato diversi obiettivi in ambito dì amicizia, volontariato e anche di lavoro. Paolo non è solo un “semplice Coordinatore”, ma è un vero leader; per primo si impegna “in prima persona” per arrivare all’obiettivo prefissato, ed in modo particolare Paolo è in primis quell’amico che sai di avere sempre pronto con una mano tesa a darti una mano.”
Alessandra Grana, infine, infermiera 118, formatrice Anpas, nonché “Coordinatrice storica” dell’Area Volontari di Croce Bianca, risponde così alla domanda di cosa rappresenti Rebecchi per il movimento: Difficile definirlo con una sola parola: sicuramente prima di tutto un amico con la “A” maiuscola. È stato una persona fondamentale nella mia ‘rinascita’ in un momento difficile della mia vita e da quel momento è diventato un ‘tassello’ unico e fondamentale della mia vita, delle mie giornate. Abbiamo vissuto fianco a fianco tante esperienze: dal terremoto al Covid, da serate insieme, al mio matrimonio, di cui è stato il ‘sensale’. Praticamente insostituibile. Sono contentissima che abbia ricevuto questo premio”.