L’assemblea nazionale Anpas 2020 ha deciso di destinare il 5×1000 Anpas per proseguire nel completamento dell’attività sull’archivio storico e di deposito.

Il progetto L’Archivio di Anpas svolge oggi il ruolo riconosciutogli dalla Soprintendenza Archivistica per la Toscana come “fonte di primaria importanza per lo studio dell’associazionismo di pubblica assistenza in Italia” e, si potrebbe aggiungere, di tutta la storia del volontariato dell’ultimo secolo. Lo dimostrano ampiamente sia il libro di Fulvio Conti “I volontari del Soccorso” pubblicato nel 2004, sia il libro di Francesco Vegni “Oltre la solidarietà” pubblicato ad ottobre 2018, costruito interamente attraverso lo studio dei documenti conservati in archivio.

Ad oltre 10 anni dalle prime iniziative volte a tutelare l’archivio di Anpas con un percorso fatto di azioni annuali, a volte piccole ma sempre coordinate, oggi siamo difronte ad una realtà che il 53° Congresso Nazionale ha ampiamente riconosciuto poiché “ha permesso di unire la produzione di buona comunicazione con la promozione della cultura sul volontariato di pubblica assistenza”.

Inoltre la scelta statutaria del Congresso ha sancito l’importanza di continuare l’opera di tutela e valorizzazione del complesso documentale. Attraverso la modifica dell’art. 3 (finalità e attività) e dell’art. 14 (patrimonio) è stata “istituzionalizzata” questa attività acquisendo definitivamente la storia di Anpas (e quindi i suoi documenti) come patrimonio inalienabile. È stata quindi riconosciuta l’importanza della tutela della memoria storica attraverso la conservazione e la valorizzazione del patrimonio documentale custodito nell’archivio storico, di deposito e corrente.

Il cuore è nelle radici

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