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Le pubbliche assistenze nascono nel 1860 come associazioni di volontariato, libere e laiche.
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L’Anpas è un movimento di volontari che promuove uguaglianza, solidarietà, soccorso, protezione civile, cultura della pace e partecipazione attiva alla comunità.
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Roma 20 maggio 2015. Dall’accoglienza all’integrazione, fino alla pressione in Europa affinché vengano cambiate le politiche per l’accoglienza dei migranti attraverso la rete SAMI. L’assistenza.“Anpas è da anni impegnata con i volontari delle pubbliche assistenze siciliane, pugliesi, calabresi ad affiancare le autorità preposte nelle operazioni di accoglienza” ha dichiarato Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas. “Le pubbliche assistenze, in particolare in Sicilia e Puglia, sono in prima linea su varie zone costiere (Trapani, Pozzallo, Catania e Palermo, Bari, Brindisi, Taranto), con attività di assistenza sanitaria e logistica”. I volontari prestano la loro opera gratuitamente, nel rispetto della legge 266 sul volontariato. Anpas ritiene urgente la definizione di un fondo di solidarietà a sostegno delle attività che il volontariato svolge nella prima assistenza ai migranti, e/o l’attivazione dei benefici di legge, cosi come accade per altre emergenze. “Purtroppo però, i costi vivi connessi alle operazioni – la benzina per i mezzi di soccorso, i dispositivi di protezione individuale, e molte volte anche i generi di prima necessità per i migranti appena sbarcati – sono completamente a carico delle associazioni o sono rimborsati dopo moltissimo tempo” continua Pregliasco. “Nonostante questo, i volontari non hanno interrotto la loro assistenza, perché abbiamo creduto e crediamo fortemente in quello che facciamo, che è incarnato nei nostri valori da 110 anni. Vorremmo però che ogni tanto si evidenziasse che il volontariato sta operando solo grazie alle proprie risorse, elemento che non deve essere dato per scontato. In Sicilia, la procedura per i benefici di legge di protezione civile non è attivata per queste attività (non è un emergenza che ricade in quel settore), e i volontari sono costretti a prendersi ferie, con rischi notevoli, e a farsi carico economicamente di tutto. In Puglia, si interviene in convenzione con il 118 e nonostante i benefici di legge siano attivati, i costi sono rimborsati in tempi lunghissimi”.
L’integrazione. Oltre all’assistenza agli sbarchi di immigrati, le pubbliche assistenze Anpas sono impegnate per l’integrazione: sono attivi sportelli sociali, e di mediazione culturale e molte associazioni svolgono attività per l’alfabetizzazione dei migranti e richiedenti asilo. Inizia oggi il progetto Colors. Superare tutte le forme di discriminazione e di intolleranza, la promozione di campagne di sensibilizzazione e informazione su pari oppportunità e cittadinanza attiva e volontariato dei migranti: questi gli obiettivi del progetto Colors, tutti i colori del soccorso. Un progetto finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con le pubbliche asssistenze di Sarzana e Rassina. Come facilitare l’ingresso dei nuovi cittadini nel mondo del volontariato delle pubbliche assistenze? Nei prossimi mesi i volontari Anpas si confronteranno sula conoscenza dello stato dell’arte e delle buone pratiche esistenti nel movimento, si occuperanno della preparazione di materiali didattici per lo svolgimento di attività di accoglienza e formazione di volontari migranti da svolgersi nelle pubbliche assistenze coinvolte in Liguria e Toscana.
La pressione sull’Europa. Sono state consegnate lo scorso mese sette richieste di cambiamento della politica europea per l’accoglienza dei rifugiati a Federica Mogherini, Alto rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza. Per il Parlamento europeo il suo presidente Martin Schulz ha incontrato i rappresentanti di SAM.I., rete europea di cui Anpas fa parte. L’incontro si è svolto in occasione della riunione plenaria del Parlamento europeo. Oltre all’onorevole Fleckenstein, erano presenti il Segretario Generale SAM.I. ad Interim Ivo Bonamico (Croce Bianca Bolzano) e il vicepresidente SAM.I. Reinhard Hundsmüller. SAM.I. ha evidenziato anche il ruolo importante che i volontari svolgono in aiuti di emergenza e servizi di integrazione. “Al momento sono soprattutto i volontari che offrono sostegno ai rifugiati” ha dichiarato Knut Fleckenstein. “Si preoccupano per loro, danno loro cibo, vestiti, coperte o la medicina. Ma con il crescente numero di rifugiati, i volontari stanno raggiungendo i loro limiti”. Anpas, anche col supporto di Comitati Anpas Sicilia e Puglia, ha attivamente preso parte all’elaborazione della Dichiarazione. Nella dichiarazione intitolata “Sette richieste per il cambiamento della gestione europea dei rifugiati”, SAM.I. ha invitato l’Unione Europea i suoi Stati membri a espandere le loro misure di aiuto e di condividere una gestione europea dei rifugiati. (link)
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I DATI Le migrazioni forzate su scala mondiale provocate da guerre, conflitti e persecuzioni hanno raggiunto i massimi livelli registrati sinora e i numeri sono in rapida accelerazione. È quanto emerge dal Rapporto annuale dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), pubblicato nei giorni scorsi.
La Giornata internazionale del rifugiato, indetta dalle Nazioni Unite, viene celebrata il 20 giugno per commemorare l’approvazione nel 1951 della Convenzione sui profughi (Convention Relating to the Status of Refugees) da parte dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Ogni anno l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) seleziona un tema comune per coordinare gli eventi celebrativi in tutto il mondo. Il progetto Colors, tutti i colori del soccorso
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