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Irpinia “Il ricordo che insegna”: 39° anniversario terremoto con il progetto V-IOLA

Caposele 22 novembre 2019: IL RICORDO CHE INSEGNA Per un ricordo del terremoto del 1980, 39 anni dopo.

…ero appena risalita dalla
cantina e in casa con me c’era la
mia ultima figlia. Ad un tratto una
terribile scossa e lei gridò:
“Fuimu mamma ca trema!”
(Scappiamo mamma che trema!)

RUSINELLA (ROSA) RUGLIO

In occasione del 39° anniversario del terremoto che distrusse l’Irpinia, la pubblica assistenza Caposele e il Comune di Caposele organizzano presso il Centro fieristico comunale, località Materdomini di Caposele alle ore 17.30, un evento pubblico di confronto e rilancio su tematiche strategiche per richiamare l’attenzione e la collaborazione di tutti verso il nostro territorio.

L’incontro congiunto tra il partenariato italiano del Progetto V-IOLA – Dipartimento della Protezione Civile – DPC, Anpas – associazione Nazionale pubblica assistenza, Fondazione CIMA-Centro Internazionale in Monitoraggio Ambientale, CISOM – Corpo Italiano di Soccorso Ordine di Malta e associazione della Croce Rossa Italiana – i sindaci dell’area COM 7- Caposele, Calabritto e Senerchia – e le associazioni di volontariato di protezione civile del territorio, rappresenta un importante momento di confronto volto a concretizzare una memoria attiva di quell’evento, una memoria che aiuti e supporti la pianificazione d’emergenza e la collaborazione dei cittadini nelle buone pratiche di protezione civile quotidiane, quelle che costruiscono un tessuto sociale e paesaggistico meno attaccabile e più resistente verso le calamità.
Il progetto V-IOLA (Volunteer-Based International On Line Asset), programma di lavoro congiunto volto a rafforzare le strategie di riduzione del rischio di catastrofi (DRR) in Serbia e Montenegro e la capacità di gestione dei volontari europei EU Aid Volunteers, ha lavorato per sviluppare, tra le varie attività, nuove metodologie di storytelling che presenterà a Caposele a supporto di questo importante evento.
L’arte di raccontare storie, impiegata come strategia di comunicazione persuasiva e di sensibilizzazione della popolazione, è stata realizzata attraverso la fotografia.
Si è scelto quindi di attingere dalle risorse della comunità di Caposele (Avellino), uno dei comuni più vicini all’epicentro del sisma di magnitudo 6.9 della scala Richter, che il 23 novembre 1980 colpì l’Irpinia (Regione Campania) causando la perdita di 2.914 vite, 8.848 feriti e 280.000 sfollati.

“La memoria è un aspetto fondamentale della vita di ognuno di noi ma anche delle comunità” ricorda Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas. “Solo ricordando il passato si può fare prevenzione ed evitare nuovi disastri”.

Nasce così la mostra “I Volti della Memoria” di Guillermo Luna: fotografie in analogica, una scelta  particolarmente adatta a questo tipo di narrazione per far riemergere il passato conuna chiave di lettura emotiva dei protagonisti, che aiuta a visualizzare e fissare le sensazioni e le speranze che i loro racconti racchiudono.
I “Volti della memoria” sono indicazione concreta per la programmazione, la progettazione e la realizzazione di interventi futuri, sono la memoria collettiva che porta alla resilienza delle comunità, che plasma i nostri comportamenti, che insegna la conoscenza del territorio e il rispetto delle sue risorse.
Appuntamenti:
h 17.30 inaugurazione mostra
a seguire Tavola Rotonda al Centro fieristico comunale, località Materdomini 

Per avere maggiori informazioni visita il sito:
www.violaproject.eu
https://www.facebook.com/VIOLA-Project

Il programma: Caposele 22 novembre 2019
Centro fieristico comunale, località Materdomini presentazione dei risultati del progetto europeo per una discussione sui temi della pianificazione d’emergenza, partecipazione e sensibilizzazione della popolazione con ore 17.30
a cura di Guillermo Luna inaugurazione della mostra Volti nella Memoria
A seguire una tavola Rotonda di presentazione dei risultati del progetto europeo V-IOLA per una discussione sui temi della pianificazione d’emergenza, partecipazione e sensibilizzazione della popolazione.
Saluti CESARA MARIA ALAGIA (presidente PA Caposele). Introduce e modera CONCETTA MATTIA (responsabile PC PA Caposele). Interventi di: LORENZO MELILLO (Sindaco di Caposele), GELSOMINO CENTANNI (Sindaco di Calabritto), BENIAMINO GRILLO (Sindaco di Senerchia), VIOLA VALLINI (Dipartimento Protezione Civile – Progetto V-IOLA), VALENTINA DI GIUSEPPE (DPC – ufficio Volontariato), DAVIDE MIOZZO (Fondazione CIMA – Progetto V-IOLA), LUIGI DI IORIO (CISOM – Progetto V-IOLA), GUILLERMO LUNA (Fotoreporter – Progetto V-IOLA), CARMINE LIZZA (Responsabile Protezione Civile Anpas), STEFANO SARTORIO (Vice presidente Comitato CRI Avellino), VINCENZO AQUINO (Coordinatore Misericordie prov. di Avellino), GERARDO CIPRIANO (DS I.I.S.S. “F.De Sanctis” Sant’Angelo d. L.).

Il progetto V-IOLA (Volunteer-Based International On Line Asset), è stato un progetto che avendo come obiettivo generale quello di sviluppare materiali utili per concretizzare un servizio europeo online per il volontariato per supportare la protezione civile dei paesi coinvolti nel progetto nelle attività di disaster risk reduction, prevenzione e preparazione, ha deciso di svolgere alcune di queste attività nel territorio del sisma del 1980, l’Irpinia e a Caposele nello specifico, dove si sono realizzate interviste a diversi soggetti sul tema del post terremoto del 1980: Il sindaco in carica il giorno del terremoto, il sindaco che fu eletto negli anni immediatamente successivi, un’insegnante dell’Istituto Comprensivo locale, alcune testimonianze (anziani del centro autogestito e supportato dalla PA, volontari) recuperate presso l’associazione di volontariato (la pubblica assistenza, in questo caso, che nacque e si è radicata a seguito di quell’esperienza). Sono inoltre state fatte una serie di riprese ai luoghi e al territorio circostante e una serie di fotografie con tecnica analogica ad alcuni cittadini a cui si era chiesto di raccontare quale fosse il loro primo ricordo di quella sera. Dal materiale raccolto è stata realizzata una mostra che sarà inaugurata in apertura della manifestazione.
Il partenariato italiano, tra cui DPC, Anpas, Fondazione CIMA-Centro Internazionale in Monitoraggio Ambientale, CISOM – Corpo Italiano di Soccorso Ordine di Malta e associazione della Croce Rossa Italiana, insieme ai sindaci dell’area COM 7- Caposele, Calabritto e Senerchia – alle Istituzioni scolastiche e alle associazioni di volontariato d protezione civile, si incontrano e discutono di come concretizzare una memoria attiva di quell’evento, una memoria che aiuti e supporti la pianificazione d’emergenza e la collaborazione fondamentale dei cittadini nelle buone pratiche di protezione civile quotidiane, quelle che costruiscono un tessuto sociale e paesaggistico meno attaccabile e più resistente verso le calamità. Insieme per imparare come comportarci meglio oggi, grazie al ricordo di quanto è accaduto nei nostri paesi allora. Dall’Irpinia per lanciare un’iniziativa territoriale verso il prossimo anno, quando si ricorderà il 40° anniversario del sisma. 

Volti nella Memoria

 

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Progettazione europea: gli aggiornamenti da V-IOLA e EMPACT

Novembre 2019 – Progettazione europea: gli aggiornamenti dai progetti V-IOLA e EMPACT

V-IOLA

Finale Emilia, 18-22 settembre. Esercitazione finale di progetto. Dal 18 al 22 settembre 2019 si è tenuta a Finale Emilia l’esercitazione finale del progetto V-IOLA, attività conclusiva del percorso di formazione sviluppato per il rafforzamento delle competenze e conoscenze dei volontari di protezione civile in attività di prevenzione e risposta alle emergenze, rivolta tanto ai partner europei quanto a quelli delle organizzazioni serbe e montenegrine.

V-iola Project || Training on Online Volunteering

L’esercitazione finale, in particolare, ha permesso di mettere in pratica le nozioni apprese nei vari training allo scopo di testare il servizio dei volontari online in grado di inviare in tempo reale informazioni e indicazioni fondamentali per la preparazione e la risposta alle emergenze ai volontari di protezione civile presenti sul terreno. La missione di progetto a Finale Emilia si è sviluppata attraverso tre diversi percorsi formativi dedicati allo storytelling per la protezione civile, alla pianificazione partecipata (per il coinvolgimento della popolazione sui temi di riduzione del rischio) e allo sviluppo di policy specifiche per l’integrazione del volontariato online sia nelle attività di riduzione del rischio da disastri che nelle attività di risposta. L’esercitazione ha coinvolto circa 40 persone provenienti dalle organizzazioni partner del progetto V-IOLA che in varia veste (volontari, funzionari, consulenti) hanno contribuito all’attività in termini di realizzazione, perfezionamento, prodotti e servizi da sviluppare e potenziare. 

V-iola Project

Bruxelles 23 ottobre. Evento Finale. Alla presenza dei funzionari dell’EACEA (the education, audiovisual and culture executive agency), agenzia europea responsabile per la gestione del programma EU Aid Volunteers Initiative (EUAV), si è tenuto l’evento conclusivo di progetto in occasione del quale i rappresentanti di tutte le organizzazioni partner hanno illustrato le attività sviluppate in venti mesi di progetto, i prodotti realizzati, le sinergie nate.

V-iola Project || Brussels 2019

V-IOLA in sintesi. L’intervento progettuale, V-IOLA ha: implementato 1 missione di analisi dei bisogni in Serbia e Montenegro per una conoscenza approfondita dei sistemi di protezione civile locale e gestione dei volontari al fine di calibrare le attività di progetto sulla base delle necessità dei partner; realizzato 8 moduli didattici indirizzati a volontari europei e non europei su DRR/DRM (Disaster Risk Reduction, Disaster Risk Management); coinvolto 100 discenti, tra staff e volontari delle organizzazioni partner, nei training di progetto; realizzato due attività di job shadowing, una in Italia e una in Ungheria, al fine di favorire lo scambio delle esperienze e buone prassi tra sistemi di protezione civile; portato alla certificazione EUAV come hosting organization, cioè organizzazioni in grado di accogliere volontari europei da coinvolgere in attività di prevenzione e preparazione ai disastri, 3 associazioni di volontariato; sviluppato un’applicazione (per dispositivi android) di realtà virtuale, finalizzata all’addestramento dei volontari di protezione civile attraverso la realizzazione di scenari dimostrativi pilota in situazioni in emergenza; realizzato un set di foto 360° per la creazione degli scenari da caricare sull’app; sviluppato un set di video e interviste da utilizzare nei moduli formativi di storytelling; simulato 4 attivazioni di volontari europei online in esercitazioni di protezione civile; redatto una policy per l’attivazione dei volontari online contenente regole di ingaggio e diritti e doveri del volontario.

Hanno preso parte ai lavori in teleconferenza anche il Direttore Generale del Servizio Promozione e Integrazione del dipartimento di Protezione Civile italiana, il Dott. Agostino Miozzo, alcuni volontari montenegrini coinvolti in un’esercitazione a Podgorica, un rappresentante del partner associato Wikimedia. Il progetto V-IOLA ha mostrato, in conclusione, di aver prodotto risultati positivi per tutti i sistemi di protezione civile coinvolti e di aver saputo potenziare la consapevolezza e le competenze di tutti i volontari e funzionari beneficiari dell’iniziativa. I prodotti realizzati mostrano altresì una grande potenziale in termini di sostenibilità e scalabilità. 


EMPACT 

Belgrado, 29 – 31 ottobre. Workshop sulla Certificazione. È iniziato il 29 ottobre primo seminario del progetto EMPACT incentrato sul potenziamento delle capacità di gestione dei volontari europei relativamente le procedure operative e gli standard del programma Eu Aid Volunteers (EUAV).

Empact - il Workshop sulla Certificazione (Belgrado)

Il primo giorno del seminario è stato dedicato alla condivisione dei risultati raccolti in occasione delle missioni di analisi dei bisogni condotte nel mese di giugno 2019 nei Balcani e in Africa. Il seminario durerà fino a giovedì (31 ottobre) e le sessioni di lavoro coprono gli aspetti sia teorici che pratici di quattro norme EUAV, vale a dire sicurezza e protezione, salute e sicurezza, condizioni di vita e di lavoro e protezione dei dati. I partner beneficiari avranno a disposizione tre mesi per redigere e/o migliorare le policies e le procedure interne alle rispettive organizzazoni. Anpas è resposnabile di assistere e supportare il percorso di crescita di due organizzazioni partner di progetto (l’Istituto per lo sviluppo della cooperazione con sede nella Repubblica di Macedonia e Jukumu Letu con base in Kenya).

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Progettazione europea: gli aggiornamenti da V-IOLA e FACET

Ottobre 2018 – Progettazione europea: gli aggiornamenti da V-IOLA e FACET

25 ottobre 2018 – Dopo l’incontro a Bruxelles con gli eurodeputati e il commissario Stylianidīs, Anpas prosegue il suo lavoro per rafforzare le capacità di gestione dei volontari in emergenza (V-IOLA) e la condivisione di protocolli e formazione di primo soccorso con i partner di Sami (progetto FACET).

V-IOLA (Volunteer-based international on line asset) è un progetto finanziato dalla DG ECHO sotto il cappello dell’iniziativa europea EU Aid Volunteers (EUAV) che vede Anpas partner di un consorzio composto da dipartimenti di protezione civile di tre Paesi (Italia, Montenegro, Serbia) e altre organizzazioni di volontariato di Italia, Ungheria, Romania, Montenegro e Serbia. L’intervento si pone come obiettivo principale quello di rafforzare le capacità di gestione dei volontari in situazioni di emergenza da parte delle stesse associazioni di volontariato, anche attraverso lo sviluppo di strumenti online a supporto degli operatori sul campo durante le crisi. La sperimentazione dedicata alla valutazione, individuazione e sviluppo di un sistema online a disposizione dei volontari permetterà, secondo gli auspici di progetto, di rafforzare i sistemi di protezione civile non solo durante le emergenze, ma anche nelle attività di prevenzione e preparazione.

Il progetto, partito ufficialmente nel mese di marzo con un kick off meeting ospitato dal Dipartimento di Protezione Civile Italiana, coordinatore della partnership, ha visto il susseguirsi di una serie di attività tecniche a cui hanno principalmente partecipato i funzionari delle varie organizzazioni e tutte indirizzate alla conoscenza dei sistemi di protezione civile locale, all’analisi dei bisogni delle organizzazioni nella catena degli interventi, all’approfondimento delle dinamiche di attivazione e gestione dei volontari durante le emergenze (Needs Assessment). I risultati di questo lavoro hanno portato da un lato a definire un possibile strumento online a supporto di volontari e dall’altro a calibrare l’azione di Anpas, titolare delle attività dedicate al potenziale conseguimento, da parte delle organizzazioni montenegrine e serbe, della certificazione EUAV, nel supportare i partner all’adeguamento delle proprie strutture, attraverso policies e procedure, secondo gli standards europei (National Roadmap).
I prossimi passi di V-IOLA. Il 2019 si aprirà con una serie di interventi specifici che vedrà un coinvolgimento più consistente di volontari e che si rifletterà nell’acquisizione di nuove conoscenze sull’online volunteering e nello scambio di esperienze e pratiche attraverso esercitazioni sul campo e tabletop. I partner di progetto sono ora a lavoro nella calendarizzazione di training, nella definizione dei profili dei volontari da coinvolgere nella formazione, nella messa a punto dello strumento online e nella programmazione di visite studio istituzionali.
Per maggiori dettagli e per essere sempre online seguite la pagina facebook e il sito web di V-IOLA: https://www.facebook.com/VIOLA-Project-1655350337909107/ e http://violaproject.eu/the-project/ 


FACET (First aid, Civic engagement, Training) è un progetto guidato da Samaritan International (SAM.I) e da altre 8 organizzazioni di volontariato europee (Germania, Italia, Lituania, Slovacchia, Macedonia, Lettonia, Austria), fra cui Anpas, e finanziato di recente all’interno della linea di finanziamento “strategic partnership” del Programma Erasmus+ con focus “adult education”.
Partendo dalle specificità dei sistemi di soccorso di ciascun Stato membro e dall’assenza di un quadro comune per il riconoscimento europeo delle competenze degli operatori di primo soccorso, l’obiettivo di FACET, che aprirà ufficialmente i lavori a Gennaio a Colonia con un kick off meeting dei partners, è potenziare, partendo dalla rete europea di SAM.I, l’offerta educativa di primo soccorso di ciascun partner attraverso la definizione di un protocollo condiviso capace di accrescere l’offerta di ciascuno attraverso lo scambio delle competenze e di buone pratiche.

Il progetto, oltre ad una serie di incontri tecnici focalizzati sulla conoscenza reciproca dei sistemi di soccorso e la definizione del protocollo, vedrà anche una visita studio in Lituania e un percorso formativo (train the trainer course) in Macedonia quali azioni pratiche nate dalla fase preparatoria e da sperimentare in quelli che si presentano come sistemi emergenti.  Per Anpas i lavori verranno seguiti a 360° da un gruppo tecnico di volontari (3 volontari) in possesso delle competenze, qualifiche e conoscenze richieste per lo sviluppo delle attività progettuale.

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Progettazione europea: gli aggiornamenti da V-IOLA, FACET, EMPACT

Gennaio 2019 – Progettazione europea: gli aggiornamenti da V-IOLA, FACET, EMPACT

Dopo l’incontro a Bruxelles con gli eurodeputati e il commissario Stylianidīs dello scorso anno, Anpas prosegue il suo lavoro per rafforzare le capacità di gestione dei volontari in emergenza (V-IOLA) e la condivisione di protocolli e formazione di primo soccorso con i partner di Sami (progetto FACET).

Il 2019 sarà per il Progetto V-IOLA ricco di attività e di interventi specifici che vedranno un coinvolgimento più consistente di volontari e che si rifletterà nell’acquisizione di nuove conoscenze sull’online volunteering e nello scambio di esperienze e pratiche attraverso esercitazioni sul campo e tabletop.
In particolare si inizia con una sessione di training dedicata ai volontari europei e che si terrà a Savona dal 18 al 20 gennaio. La formazione, a cui parteciperanno due volontari Anpas, si pone come obiettivo istruire e fornire conoscenza sulle possibili attività di volontariato online nel settore della protezione civile. I volontari prenderanno parte a sessioni teoriche e pratiche e acquisiranno le conoscenze e le competenze utili a fornire supporto (on-line) ai volontari partner terzi in attività di DRR/DRM. Parallelamente lo staff tecnico delle organizzazioni europee, fra cui Anpas che detiene il coordinamento del pacchetto di lavoro, si recherà in Serbia, a Belgrado, dal 21 al 23 gennaio per supportare i funzionari delle tre no-profit serbe e montenegrine nel processo di certificazione europea come hosting organization. Il primo workshop, che segue ad una fase di need assessment e informativa realizzata l’estate scorsa, mira ad analizzare, visionare e perfezionare la documentazione e le procedure dei partner da adottare nella gestione del volontariato.


FACET. Tre volontari Anpas sono stati incaricati di seguire lo sviluppo e la realizzazione delle attività pianificate all’interno del progetto FACET e due di questi voleranno a Colonia per partecipare dal 25 al 26 gennaio alla prima missione di progetto. L’incontro, alla presenza di tutti i partner, sarà occasione per precisare gli obiettivi e le attività progettuali, per calendarizzare le missioni e per avviare lo studio/analisi delle buone pratiche europee nel settore del primo soccorso.


EMPACT. Anpas è risultata ammessa e finanziata ad un nuovo progetto europeo dal titolo EMPACT (Empowerment 2 Act) e dedicato al potenziamento del volontariato europeo nel mondo. Il progetto, finanziato dal programma europeo EU AID Volunteers, vede la compartecipazione di altre organizzazioni europee associate alla rete europea Samaritan International e partners nei Balcani, in Kenia e in Uganda. Il progetto vedrà impegnati staff e volontari Anpas nel rafforzare le capacità di gestione delle organizzazioni terze nell’accogliere volontari europei per le proprie attività di distaster risk reduction (DRR), acquisendo maggiori competenze ed abilità sugli standard umanitari internazionali. Il progetto si aprirà con una riunione preliminare che si terrà a Francoforte il 17 gennaio volta alla firma del contratto, alla pianificazione e calendarizzazione delle attività, e all’analisi
delle sfide che una partnership multilivello può potenzialmente generale.


Aggiornamenti a ottobre 2018

V-IOLA (Volunteer-based international on line asset) è un progetto finanziato dalla DG ECHO sotto il cappello dell’iniziativa europea EU Aid Volunteers (EUAV) che vede Anpas partner di un consorzio composto da dipartimenti di protezione civile di tre Paesi (Italia, Montenegro, Serbia) e altre organizzazioni di volontariato di Italia, Ungheria, Romania, Montenegro e Serbia. L’intervento si pone come obiettivo principale quello di rafforzare le capacità di gestione dei volontari in situazioni di emergenza da parte delle stesse associazioni di volontariato, anche attraverso lo sviluppo di strumenti online a supporto degli operatori sul campo durante le crisi. La sperimentazione dedicata alla valutazione, individuazione e sviluppo di un sistema online a disposizione dei volontari permetterà, secondo gli auspici di progetto, di rafforzare i sistemi di protezione civile non solo durante le emergenze, ma anche nelle attività di prevenzione e preparazione.

Il progetto, partito ufficialmente nel mese di marzo con un kick off meeting ospitato dal Dipartimento di Protezione Civile Italiana, coordinatore della partnership, ha visto il susseguirsi di una serie di attività tecniche a cui hanno principalmente partecipato i funzionari delle varie organizzazioni e tutte indirizzate alla conoscenza dei sistemi di protezione civile locale, all’analisi dei bisogni delle organizzazioni nella catena degli interventi, all’approfondimento delle dinamiche di attivazione e gestione dei volontari durante le emergenze (Needs Assessment). I risultati di questo lavoro hanno portato da un lato a definire un possibile strumento online a supporto di volontari e dall’altro a calibrare l’azione di Anpas, titolare delle attività dedicate al potenziale conseguimento, da parte delle organizzazioni montenegrine e serbe, della certificazione EUAV, nel supportare i partner all’adeguamento delle proprie strutture, attraverso policies e procedure, secondo gli standards europei (National Roadmap).
I prossimi passi di V-IOLA. Il 2019 si aprirà con una serie di interventi specifici che vedrà un coinvolgimento più consistente di volontari e che si rifletterà nell’acquisizione di nuove conoscenze sull’online volunteering e nello scambio di esperienze e pratiche attraverso esercitazioni sul campo e tabletop. I partner di progetto sono ora a lavoro nella calendarizzazione di training, nella definizione dei profili dei volontari da coinvolgere nella formazione, nella messa a punto dello strumento online e nella programmazione di visite studio istituzionali.
Per maggiori dettagli e per essere sempre online seguite la pagina facebook e il sito web di V-IOLA: https://www.facebook.com/VIOLA-Project-1655350337909107/ e http://violaproject.eu/the-project/ 


FACET (First aid, Civic engagement, Training) è un progetto guidato da Samaritan International (SAM.I) e da altre 8 organizzazioni di volontariato europee (Germania, Italia, Lituania, Slovacchia, Macedonia, Lettonia, Austria), fra cui Anpas, e finanziato di recente all’interno della linea di finanziamento “strategic partnership” del Programma Erasmus+ con focus “adult education”.
Partendo dalle specificità dei sistemi di soccorso di ciascun Stato membro e dall’assenza di un quadro comune per il riconoscimento europeo delle competenze degli operatori di primo soccorso, l’obiettivo di FACET, che aprirà ufficialmente i lavori a Gennaio a Colonia con un kick off meeting dei partners, è potenziare, partendo dalla rete europea di SAM.I, l’offerta educativa di primo soccorso di ciascun partner attraverso la definizione di un protocollo condiviso capace di accrescere l’offerta di ciascuno attraverso lo scambio delle competenze e di buone pratiche.

Il progetto, oltre ad una serie di incontri tecnici focalizzati sulla conoscenza reciproca dei sistemi di soccorso e la definizione del protocollo, vedrà anche una visita studio in Lituania e un percorso formativo (train the trainer course) in Macedonia quali azioni pratiche nate dalla fase preparatoria e da sperimentare in quelli che si presentano come sistemi emergenti.  Per Anpas i lavori verranno seguiti a 360° da un gruppo tecnico di volontari (3 volontari) in possesso delle competenze, qualifiche e conoscenze richieste per lo sviluppo delle attività progettuale.

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Progetto V-IOLA: Anpas in missione in Serbia e Montenegro

Anpas in missione in Serbia e Montenegro con il progetto V-IOLA

Si è svolta tra il 3 e il 7 giugno 2018 in Serbia e Montenegro la visita in loco (denominata Needs Assessment – Valutazione dei bisogni dei nostri partner) del progetto V-IOLA.

Obiettivo della missione: conoscere il quadro normativo di riferimento relativamente a gestione dei volontari, sistema di emergenza e allerta, prevenzione e risposta, rischi in loco, sistema protezione civile.

Anpas in Serbia e Montenegro con il progetto V-IOLA

Questo tipo di analisi, condotta anche attraverso il supporto di questionari, ci ha permesso di indagare circa il livello di capacità dei nostri partner di gestire volontari durante azioni di prevenzione e risposta alle emergenze. L’obiettivo finale era inoltre verificare che la loro operatività e specificità di intervento fosse regolata internamente da policies o procedure in linea con gli standards europei per poter chiedere, durante lo sviluppo di progetto, la certificazione europea come organizzazione capace di ospitare volontari europei sotto la bandiera EUAV”

Nel corso della missione sono stati incontrati i rappresentanti dei seguenti partner del progetto: FORS Montenegro – Foundation for the Development of Northern Montenegro, Red Cross of Montenegro,  Center for Disaster Risk Reduction (Serbia)


Il progetto V-IOLA

L’obiettivo generale del progetto V-IOLA (Volunteer-Based International On Line Asset), che si sviluppa in Serbia e Montenegro grazie alla presenza di partner locali, è rafforzare le capacità di gestione di volontari europei, assicurando la conformità delle organizzazioni terze (non europee) agli standards e alle procedure richieste dal meccanismo europeo di certificazione previste dall’iniziativa EU Aid Volunteers.

Il progetto, inoltre, si pone come obiettivo quello di sviluppare e testare un servizio europeo online per il volontariato utile e a supporto della protezione civile dei paesi coinvolti nel progetto nelle attività di disaster risk reduction, prevenzione e preparazione.

Partner di progetto: Dipartimento di Protezione Civile (Italia), associazione Nazionale pubbliche assistenze (Italia), Fondazione CIMA-Centro Internazionale in Monitoraggio Ambientale (Italia), Máltai Szeretetszolgálat Egyesület (Ungheria), National Society of the Romanian Red Cross/ Romanian Red Cross, Fondazione Corpo Italiano di Soccorso Ordine di Malta (Italia), associazione della Croce Rossa italiana, FORS Montenegro – Foundation for the Development of Northern Montenegro,  Ministry of Interior – Directorate for emergency management Montenegro, MINISTARSTVO UNUTRASNJIH POSLOVA REPUBLIKE SRBIJE (Serbia), Johannita Segito Szolgalat (Ungheria), Centre for Disaster Risk Reduction and Envirnomental Protection (Serbia), Red Cross of Montenegro

 

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