Nel corso della sequenza sismica che ha colpito l’Emilia Romagna, molte delle pubbliche assistenze Anpas sono state danneggiate: alcune hanno perso la loro sede associativa. Nonostante tutto hanno continuato a garantire l’impegno verso le prorie comunità con la stessa passione e con l’impegno che ha permesso l’evacuazione degli ospedali di Mirandola, Finale Emilia e Carpi, oltre che al garantire il supporto alle popolazioni sfollate. Su questa pagina trovate i modi per aiutare le associazioni danneggiate dal sisma.

Al 21 giugno sono 5 le pubbliche assistenze le cui sedi sono inagibili. Ciò nonostante sono centinaia i volontari che continuano a prestare servizio nelle associazioni

– Croce Blu Mirandola (vedi pagina)

– Croce Blu San Prospero (vedi pagina)

– Croce Blu Cavezzo

– Croce Blu Concordia

– Croce Blu San Felice sul Panaro

Andrea Dovizioso4Anpas in Emilia

Supporto ai campi di accoglienza e alle sedi delle pubbliche assistenze danneggiate dal sisma:

Intestazione del c/c: A.N.P.AS. associazione Nazionale pubbliche assistenze
Causale: sostegno alle zone terremotate dell’Emilia Romagna
IBAN: IT 98 M 03359 01600 100 000 067 651

 

Comitato regionale Anpas Emilia Romagna: conto corrente aperto presso il Credito cooperativo Reggiano, IBAN IT67P0809512801000080126017, i cui fondi saranno devoluti alle opere di ricostruzione e messa in sicurezza delle sedi Anpas colpite dal sisma.

Croce Blu San Prospero: Banca Popolare Emilia Romagna, Ag. S. Prospero. IBAN IT 71N 05387 67000 000000 406568, causale: Una sede per la Croce Blu (vedi la pagina della Croce Blu di San Prospero, foto e video)

Croce Blu Mirandola: IBAN IT 10 I 0862366280000040121184, causale: una sede per la Croce Blu info 3271610236 (vedi la pagina della Croce Blu di Mirandola, foto e video)

Comitato regionale Anpas Toscana: A.n.p.as Toscana Solidarietà Iban IT 51 T 01030 02854 00000 1500047 Monte dei Paschi di Siena. BIC (per donazioni dall’estero) PASCITM1W08

English version: How to help Public Assistance Groups damaged

La sede della Croce Blu di San Prospero


 

Più dai, meno versi   

E’ stata approvata la Legge n. 80 del 14 maggio 2005 che ha convertito il decreto-legge n. 35 del  14 marzo 2005.  E’ una norma che contiene ordinamenti molto interessanti per tutti gli organizzazioni del terzo settore, come la nostra Fondazione.   La norma favorisce notevolmente le donazioni, in natura e in denaro, da parte di persone fisiche e da parte di aziende. La circolare n. 39/E dell’Agenzia delle entrate (19 agosto 2005) ha fornito ulteriori indicazioni e precisazioni operative.  

A partire dal 2005, inteso come periodo d’imposta, sarà possibile, per imprese e per persone fisiche, per gli enti commerciali e non commerciali, dedurre dal proprio reddito imponibile fino al10% dello stesso – e fino ad un valore massimo di 70.000.00 euro – qualora questo sia stato oggetto di donazione, in denaro o in natura, nei confronti di soggetti no-profit. Più precisamente queste nuove regole vigono per le donazioni effettuate dopo il 17 marzo 2005, giorno di entrata in vigore del decreto-legge n. 35 citato.  

Le donazioni possono essere effettuate anche a favore di ONLUS, Organizzazioni non lucrative di Utilità Sociale (articolo 10 del decreto legislativo 4 dicembre 1997, n. 460), come la nostra Fondazione, comprese le cosiddette “ONLUS di diritto” e le “ONLUS parziali”.  

Le erogazioni in denaro a favore delle associazioni no-profit devono essere effettuate avvalendosi di specifici sistemi di pagamento: banca, ufficio postale, carte di credito e prepagate, assegni bancari e circolari. Il vincolo è fissato per avere effettiva documentazione dell’avvenuta donazione.  

La nuova norma ampia la possibilità anche delle donazioni in natura, ma anche in questi casi ci sono dei vincoli. L’identificazione del valore normale del bene si dovrà fare riferimento al valore desumibile in modo oggettivo da listini, tariffari, o dal prezzo di mercato.  Se non è possibile desumere il valore sulla base di altri criteri oggettivi, chi dona potrà ricorrere alla stima di un perito. 

Chi dona beni in natura deve sempre acquisire documentazione che comprovi il valore reale di ciò che dona e una ricevuta da parte della no-profit che contenga la descrizione analitica e dettagliata dei beni donati con l’indicazione dei relativi valori.

Le no-profit che ricevono elargizioni in natura o in denaro hanno l’obbligo della tenuta di scritture contabili, complete e analitiche, rappresentative dei fatti di gestione. Sono inoltre tenute alla redazione, entro quattro mesi dalla chiusura dell’esercizio, di un apposito documento rappresentativo della situazione patrimoniale, economica e finanziaria (potrebbe che può essere anche lo stato patrimoniale e rendiconto gestionale).

 

 

Comics4emilia: opere d’arte, fumetti e vignette all’asta per le sedi Anpas

COMICS4EMILIA_logo

 

How to help Public Assistance Groups damaged

Anpas intervention for the earthquake in Emilia Romagna


Come aiutare le pubbliche assistenze Anpas colpite dal sisma


I racconti dei volontari

 
                               

Le storie di Aldo, dal campo di Mirandola
Il 20 maggio di Valentina

Noi, sciacalli di emozioni, di Rosanna Morelli

Campo Costa Timbuktu, di Alessandro Nassisi

Campo Costa: un laboratorio multiculturale, di Rosanna Morelli


La struttura protetta del campo di Mirandola (foto)


Anpas all’Hackathon terremoto (Bologna, 16-17 giugno)

 


I Gas dei volontari Anpas: un sostegno alle aziende


La cucina del Campo Costa (video)

 
                                   


Di terremoti, false leggende e info utili (approfondimento)


     


Anpas a lavoro a poche ore dal sisma


 

 

COSA FARE IN CASO DI TERREMOTO

Durante il terremoto
• Se sei in luogo chiuso cerca riparo nel vano di una porta inserita in un muro portante (quelli più spessi) o sotto una trave.  Ti può proteggere da eventuali crolli
• Riparati sotto un tavolo.  E’ pericoloso stare vicino ai mobili, oggetti pesanti e vetri che potrebbero caderti addosso
• Non precipitarti verso le scale e non usare l’ascensore.  Talvolta le scale sono la parte più debole dell’edificio e l’ascensore può bloccarsi e impedirti di uscire
• Se sei in auto, non sostare in prossimità di ponti, di terreni franosi o di spiagge.  Potrebbero lesionarsi o crollare o essere investiti da onde di tsunami
• Se sei all’aperto, allontanati da costruzioni e linee elettriche.  Potrebbero crollare

• Stai lontano da impianti industriali e linee elettriche.  E’ possibile che si verifichino incidenti
• Stai lontano dai bordi dei laghi e dalle spiagge marine.  Si possono verificare onde di tsunami
• Evita di andare in giro a curiosare e raggiungi le aree di attesa individuate dal piano di emergenza comunale.  Bisogna evitare di avvicinarsi ai pericoli
• Evita di usare il telefono e l’automobile.  E’ necessario lasciare le linee telefoniche e le strade libere per non intralciare i soccorsi Dopo il terremoto

• Assicurati dello stato di salute delle persone attorno a te. Così aiuti chi si trova in difficoltà ed agevoli l’opera di soccorso
• Non cercare di muovere persone ferite gravemente.  Potresti aggravare le loro condizioni
• Esci con prudenza indossando le scarpe.  In strada potresti ferirti con vetri rotti e calcinacci
• Raggiungi uno spazio aperto, lontano da edifici e da strutture pericolanti.  Potrebbero caderti addosso

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Prima del terremoto
• Informati sulla classificazione sismica del comune in cui risiedi.  Devi sapere quali norme adottare per le costruzioni, a chi fare riferimento e quali misure sono previste in caso di emergenza
• Informati su dove si trovano e su come si chiudono i rubinetti di gas, acqua e gli interruttori della luce.  Tali impianti potrebbero subire danni durante il terremoto

• Evita di tenere gli oggetti pesanti su mensole e scaffali particolarmente alti. Fissa al muro gli arredi più pesanti perché potrebbero caderti addosso

• Tieni in casa una cassetta di pronto soccorso, una torcia elettrica, una radio a pile, un estintore ed assicurati che ogni componente della famiglia sappia dove sono riposti

• A scuola o sul luogo di lavoro informati se è stato predisposto un piano di emergenza.  Perché seguendo le istruzioni puoi collaborare alla gestione dell’emergenza


Terremoto: io non rischio

Clicca per ulteriori descrizioni dell’iniziatva promossa da Protezione Civile e Anpas, in collaborazione con INGV e ReLUIS (Consorzio della Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica).

Scarica il materiale di “Terremoto-Io non rischio”, prodotto nell’ambito del progetto Edurisk con la collaborazione di Giunti Progetti Educativi:


La pagina in inglese


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