L’intervento di Anpas (in aggiornamento)

Immagine: Mappa della sequenza epicentrale dal 25 gennaio al 1° febbraio Fonte dell’immagine: Ingv – Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia

Immagine: Mappa della sequenza epicentrale dal 25 gennaio al 1° febbraio Fonte dell'immagine: Ingv - Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia

Ore 00:49 – Tre volontari di Anpas Toscana, provenienti da Pisa, Firenze e Lucca, sono diretti a Castelnuovo.


Il comunicato della Provincia di Lucca (31 gennaio, ore 23:58) Sono stati attivati i primi punti di raccolta della popolazione a Coreglia Antelminelli (scuola elementare di Piano di Coreglia e tensostruttura di Calavorno), a Borgo a Mozzano (centro intercomunale Mediavalle, tensostruttura di Corsagna) e a Barga (scuola elementare Barga, scuola media di Fornaci di Barga, scuola di Filecchio, scuola di Castelvecchio). Sono in via di attivazione a Castelnuovo Garfagnana (tensostruttura impianti sportivi) Gallicano (impianti sportivi) e San Romano (palazzetto dello sport).

 

I volontari Anpas stanno predisponendosi per accogliere la popolazione (foto Il Tirreno)


A seguito dell’evento sismico che ha interessato nel pomeriggio la zona della Garfagnana, con magnitudo 4.8 (avvenuto alle ore 15:48), l’associazione Nazionale pubbliche assistenze si è immediatamente mobilitata sia con le associazioni presenti sul territorio.

 

Alessandro Moni, responsabile regionale Protezione Civile Anpas Toscana, conferma che non risultano danni a persone o a cose. In questo momento è prevista l’apertura di due presidi per coordinare i volontari per una verifica diretta sul territorio. 

Anche in Emilia, la sala operativa regionale (Anpas Emilia Romagna) conferma che non ci sono state segnalazioni di danni a cose o persone dalle pubbliche assistenze vicine all’epicentro.

«In questo momento stiamo monitorando la zona» dichiara Carmine Lizza, geologo e responsabile nazionale Protezione Civile Anpas. «È da più di due anni che, con i nostri volontari stiamo facendo prevenzione e sensibilizzazione nella zona con la campagna Terremoto, io non rischio sia nei confronti della popolazione che delle istituzioni. In questo momento è necessario far verificare dai tecnici lo stato delle abitazioni».

Nella foto i volontari della pubblica assistenza Croce Verde Lucca della sezione della Garfagnana durante la campagna Terremoto io non rischio dello scorso anno.

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– L’intervista al prof. Marco Mucciarelli su CaterpillarAM

– Altra intervista al prof. Marco Mucciarelli su CorriereTV

– il dott. Gianluca Valensise, funzionario di sala sismica dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), spiega come è avvenuto l’allarme terremoto in Garfagnana


La storia sismica di Lucca

 

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Terremoto io non rischio: domande e risposte


COSA FARE IN CASO DI TERREMOTO

Durante il terremoto
• Se sei in luogo chiuso cerca riparo nel vano di una porta inserita in un muro portante (quelli più spessi) o sotto una trave.  Ti può proteggere da eventuali crolli
• Riparati sotto un tavolo.  E’ pericoloso stare vicino ai mobili, oggetti pesanti e vetri che potrebbero caderti addosso
• Non precipitarti verso le scale e non usare l’ascensore.  Talvolta le scale sono la parte più debole dell’edificio e l’ascensore può bloccarsi e impedirti di uscire
• Se sei in auto, non sostare in prossimità di ponti, di terreni franosi o di spiagge.  Potrebbero lesionarsi o crollare o essere investiti da onde di tsunami
• Se sei all’aperto, allontanati da costruzioni e linee elettriche.  Potrebbero crollare

• Stai lontano da impianti industriali e linee elettriche.  E’ possibile che si verifichino incidenti
• Stai lontano dai bordi dei laghi e dalle spiagge marine.  Si possono verificare onde di tsunami
• Evita di andare in giro a curiosare e raggiungi le aree di attesa individuate dal piano di emergenza comunale.  Bisogna evitare di avvicinarsi ai pericoli
• Evita di usare il telefono e l’automobile.  E’ necessario lasciare le linee telefoniche e le strade libere per non intralciare i soccorsi Dopo il terremoto

• Assicurati dello stato di salute delle persone attorno a te. Così aiuti chi si trova in difficoltà ed agevoli l’opera di soccorso
• Non cercare di muovere persone ferite gravemente.  Potresti aggravare le loro condizioni
• Esci con prudenza indossando le scarpe.  In strada potresti ferirti con vetri rotti e calcinacci
• Raggiungi uno spazio aperto, lontano da edifici e da strutture pericolanti.  Potrebbero caderti addosso

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Prima del terremoto
• Informati sulla classificazione sismica del comune in cui risiedi.  Devi sapere quali norme adottare per le costruzioni, a chi fare riferimento e quali misure sono previste in caso di emergenza
• Informati su dove si trovano e su come si chiudono i rubinetti di gas, acqua e gli interruttori della luce.  Tali impianti potrebbero subire danni durante il terremoto

• Evita di tenere gli oggetti pesanti su mensole e scaffali particolarmente alti. Fissa al muro gli arredi più pesanti perché potrebbero caderti addosso

• Tieni in casa una cassetta di pronto soccorso, una torcia elettrica, una radio a pile, un estintore ed assicurati che ogni componente della famiglia sappia dove sono riposti

• A scuola o sul luogo di lavoro informati se è stato predisposto un piano di emergenza.  Perché seguendo le istruzioni puoi collaborare alla gestione dell’emergenza


Terremoto: io non rischio

Clicca per ulteriori descrizioni dell’iniziatva promossa da Protezione Civile e Anpas, in collaborazione con INGV e ReLUIS (Consorzio della Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica).

Scarica il materiale di “Terremoto-Io non rischio”, prodotto nell’ambito del progetto Edurisk con la collaborazione di Giunti Progetti Educativi:


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