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Da oggi la metropolitana di Torino è cardioprotetta. Sono stati ufficialmente consegnati, alla presenza dell’assessore alla Sanità Regione Piemonte, Antonio Saitta e dell’assessore allo Sport Città di Torino, Stefano Gallo, i 4 defibrillatori che saranno posizionati entro la giornata di lunedì 21 luglio nelle stazioni metro di Fermi, Porta Susa, Porta Nuova e Lingotto. I defibrillatori semiautomatici esterni sono stati acquistati grazie all’avanzo di gestione del IX Congresso Nazionale Società Italiana Sistema 118, svoltosi a Torino nel 2011, e con il contributo dell’azienda Progetti Srl al fine di migliorare l’assistenza sanitaria agli utenti della metropolitana di Torino. Seguono le dichiarazioni delle autorità in merito alla consegna dei defibrillatori svoltasi, il 21 luglio, all’interno della stazione metropolitana di Torino Porta Susa: «Al di là della sua utilità, quella di oggi è un’iniziativa importante per il suo valore simbolico – afferma Antonio Saitta, assessore regionale alla Sanità – servirà sicuramente a far comprendere ai cittadini la rilevanza del defibrillatore, un apparecchio in grado di salvare la vita al 30% delle persone colpite da arresto cardiaco. Bisogna aumentare il numero dei defibrillatori ed aumentare il numero di coloro capaci di utilizzarli. La Regione Piemonte da alcuni anni ha varato un progetto di diffusione: sono stati acquistati 280 defibrillatori (destinati a Comuni, luoghi di interesse culturale, associazioni di volontariato, forze dell’ordine, ecc.) e migliaia di cittadini hanno partecipato alla necessaria formazione. Il nostro obiettivo è dare continuità a questo progetto, cominciando con il verificare se effettivamente tutti i defibrillatori sono giunti a destinazione e se sono operativi». Piero Fassino, sindaco della Città di Torino: «L’iniziativa offre un prezioso contributo al sistema cittadino di pronto intervento e di tutela della salute. In molti casi, e l’arresto cardiaco è sicuramente uno di questi, il fattore tempo risulta determinate negli interventi di soccorso medico. Per questo motivo sono certo che la disponibilità di defibrillatori all’interno di luoghi pubblici molto frequentati, come lo sono le stazioni della metropolitana, consentirà di intervenire tempestivamente in caso di bisogno e avrà la funzione di vero e proprio salvavita. «Ritengo sia un’iniziativa molto importante per Torino – afferma Gian Paolo Zanetta, direttore generale A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino – utile ad avvicinare la Sanità al cittadino. La nostra Azienda, attraverso il Dipartimento di Emergenza 118, è sicuramente in prima fila nello stimolare il percorso culturale di diffusione tra la popolazione della conoscenza sull’utilizzo del defibrillatore. L’Azienda ha dapprima diffuso la formazione tra tutto il suo personale con un impegno rilevante e successivamente ha rivolto, in condivisione con gli altri Enti accreditati, l’attività formativa ai cittadini con particolare riguardo alle Istituzioni Scolastiche, alle Forze dell’Ordine, ai Comuni e altre Istituzioni pubbliche». Walter Ceresa, presidente e amministratore delegato GTT: «La metropolitana di Torino trasporta ogni giorno più di 150.000 persone e in un anno 38 milioni di passeggeri. Con questi grandi numeri è importante essere pronti ad intervenire, con strumenti adeguati, in caso di eventi che riguardano la salute delle persone. La presenza dei defibrillatori nelle stazioni più frequentate consentirà agli operatori della metropolitana e alla centrale di comando e controllo di gestire al meglio situazioni di emergenza sanitaria». Andrea Bonizzoli, presidente Anpas Piemonte: «Siamo lieti di partecipare attivamente al progetto e di contribuire alla diffusione della cultura della prevenzione, il nostro obiettivo è formare in tempi rapidi quanti più cittadini possibile all’utilizzo del defibrillatore e nello stesso tempo farlo con uno standard qualitativo elevato. Anpas in qualità di Agenzia formativa regionale Aed (Automated external defibrillator), in un anno, ha già abilitato all’uso del defibrillatore 3.363 persone, fra volontari e personale di enti, aziende e società sportive, attraverso l’organizzazione di 134 corsi». Antonino Calvano, presidente regionale della Croce Rossa: «Intervenire in condizioni di estrema urgenza nel tentativo di salvare la vita al prossimo non è solo l’espressione del sentimento di umanità che lega ciascuno di noi agli altri, ma è anche la manifestazione di un inderogabile dovere di solidarietà sociale, per citare alcune delle parole più alte della nostra Costituzione. Compito delle grandi organizzazioni di soccorso è quello di mettere in grado i non professionisti della sanità di intervenire efficacemente, perché all’impulso consegua l’effetto. L’educazione sanitaria e la formazione al primo soccorso sono i canali più potenti di questo accesso alla conoscenza, tradizionali campi di azione della Croce Rossa in tutto il mondo. Quello di oggi è un contributo di grande rilievo in questa direzione». «Con questa iniziativa – spiega Ivan Mangone, direttore generale di Progetti Srl – si è raggiunto un traguardo importante, reso possibile anche grazie alla sensibilità e collaborazione di Regione Piemonte, Dipartimento Interaziendale Emergenza Sanitaria 118 Regione Piemonte, Anpas e Croce Rossa nel voler perseguire con tenacia questo progetto. I soldi, ottenuti grazie ad un avanzo di un Congresso SIS 118 e al contributo di Progetti S.r.l., dimostrano che insieme si può far molto. Vogliamo ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile un simile evento, certi che questo importante traguardo sarà allo stesso tempo un punto di partenza per nuovi progetti insieme».
La Croce Verde Torino, pubblica assistenza Anpas, grazie ai suoi 1.255 volontari e 70 dipendenti effettua oltre 74mila servizi annui.: trasporti in emergenza urgenza 118, prestazioni convenzionate con le Aziende sanitarie locali, assistenza sanitaria a eventi e manifestazioni sportive con una percorrenza di circa 1.200.000 chilometri. La Croce Verde dispone di 50 ambulanze, 4 mezzi attrezzati al trasporto disabili e 27 autoveicoli per servizi socio sanitari e di protezione civile. à. |
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