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Montagna e Solidarietà 2011.
“Non era solo un medico, era l’amico di chi aveva bisogno” così viene ricordato il dottor Pietro Bassi dal Presidente della Giunta Regionale Augusto Rollandin. Pietro Bassi era un uomo di montagna ed ha dedicato buona parte del suo tempo alla solidarietà.
Il convegno, giunto alla sua 5a edizione, ha ottenuto il patrocinio del Senato della Repubblica Italiana ed ha suscitato parecchio interesse in Giorgio Napolitano, Presidente della Repubblica Italiana, che ha voluto donare una medaglia d’onore a Jean-Marie Lovey per il lavoro che svolgono i canonici dell’ospizio del Gran San Bernardo da secoli.
Diversi i relatori intervenuti al convegno ma unico il pensiero: il volontariato deve essere inteso come un valore aggiunto incalcolabile
Il professor Stefano Zamagni sostiene che vi sono due concezioni di volontariato, una additivista ai servizi erogati dallo Stato mentre l’altra più emergentista e che vede nel volontario non solo il ruolo immediato di aiuto ma anche quello di educare la cittadinanza alla cultura del dono incondizionato.
Secondo il Presidente Rollandin la montagna a causa delle sue difficoltà territoriale vuole un popolo solidale e ha lanciato un messaggio importante all’Unione Europea che tende ad ignorare la montagna e l’importanza della solidarietà alpina. “Preferiamo rinunciare ad una strada che all’investire nel Terzo Settore – queste le dure parole del Presidente Giunta Regionale -”.
“L’amministrazione fa molto per noi – dice Paolo Ferrero, Presidente della Federazione Regionale delle OdV del Soccorso valdostane-, ma spesso comunicare è difficile, soprattutto a livello organizzativo”
I Volontari del Soccorso della Valle d’Aosta, rappresentati ai 2473 metri del colle dalle organizzazioni di Courmayeur, La Thuile, Morgex, Saint Pierre Grand Paradis e Châtillon, sono circa 750, raggrupati in 18 associazioni.
Nel trienno 2008-2010 hanno effettuato 42.633 servizi sul territorio (media 39 servizi-die), percorrendo 2.248.900 km (media 2.052 km-die).
“L’amico Bassi oltre ad essere medico e sostenitore della solidarietà nutriva un interesse per la poesia – ricorda il dottore Paolo Ferrero -, scrisse alcuni versi che mi colpirono e che ancora oggi mi lasciano affascinato”
Si cerca per il soccorso un uomo
che non abbia paura di cambiare,
che non cambi per cambiare,
che non parli per parlare.
(Dr. Pietro Bassi)