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Internazionale news

"SUNU DOM", il progetto per la protezione, la cura e il benessere dell'infanzia vulnerabile in Senegal. Al via quattro giorni di incontri e formazione

Padova 30 gennaio 2024 Si è svolta questa mattina a Palazzo Moroni, al termine dell'accoglienza di una delegazione senegalese costituita da esperti della protezione e tutela dei bambini e delle bambine, la conferenza stampa di presentazione del progetto SUNU DOM. All'incontro con i media hanno partecipato e sono intervenuti: Margherita Colonnello, assessora al Sociale; Vincenzo Starita, vicepresidente CAI - Commissione Adozioni Internazionali presidenza del Consiglio dei Ministri; Luigi Negroni, membro del consiglio direttivo di ANPAS; Monica Rocchi, responsabile delle adozioni internazionali e della cooperazione di ANPAS; Bruna Rizzato, presidente associazione Arcobaleno; Mila Masciardi, avvocato dell'associazione Arcobaleno; Paola Benetti, coordinatore del CASF - Centro per l'Affido e la Solidarietà Famigliare - Comune di Padova.

Dal 30 gennaio al 2 febbraio 2024 il Settore Servizi Sociali del Comune di Padova sosterrà il progetto sperimentale “SUNU DOM - per la protezione, la cura e il benessere dell'infanzia vulnerabile in Senegal”. In calendario, quattro giorni di incontri e formazione.

“Con l’incontro di oggi – spiega l’assessora al Sociale, Margherita Colonnello – diamo il via alla fattiva collaborazione per affrontare insieme alla delegazione senegalese il progetto sperimentale Sunu Dom. Saranno quattro giornate di lavoro e formazione che coinvolgeranno il Centro per l'Affido e la Solidarietà Famigliare del Comune di Padova. L’obiettivo – prosegue l’assessora - è lavorare insieme per proporre e rendere concreto un modello di tutela dei minori in difficoltà, che attualmente, in Senegal, non è conosciuto, per garantire ai bimbi di poter crescere e vivere in famiglia”.

Tra le varie attività, il progetto prevede un percorso di scambio e formativo presso il Centro per l’Affido e la Solidarietà famigliare del Comune di Padova per raccogliere metodi, tecniche, modelli organizzativi, spunti teorici e pratici da poter apprendere ed eventualmente replicare nel territorio del Senegal, tenendo conto delle sue specificità.

Il progetto promosso dall’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze e dall’Associazione Arcobaleno Onlus, approvato e finanziato dalla Commissione per le Adozioni Internazionali,ha l’obiettivo di perseguire la tutela dei minori più vulnerabili in Senegal - Saint Louis, Louga, Mbour, Dakar -, promuovendo meccanismi coordinati e territoriali multilivello e multiattore per la prevenzione e la cura di minori in situazione di grave disagio e fuori famiglia.

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Nello specifico, la sperimentazione del progetto prevede l’individuazione, l'informazione e la formazione di dieci famiglie sul territorio di Mbour, possibilmente con figli biologici, che siano in grado di accogliere, in affido temporaneo, due minori per ogni nucleo famigliare per accompagnarli verso il reinserimento nella famiglia d’origine o per inserirli in una famiglia adottiva. I minori da prendere in carico saranno divisi in due fasce d'età: prima fascia anni da 3 a 6 – prescolare -, la seconda fascia anni da 7 a 11 - prima scolarizzazione -. Fine ultimo è la creazione di una banca dati che consenta di raccogliere tutti i dati della sperimentazione ma, soprattutto, che permetta di avere uno strumento nel momento in cui, finita la sperimentazione, il modello della famiglia affidataria sarà gestito in autonomia dai Servizi sociali territoriali.

 

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Consegnata all’Ospedale di Mbour in Senegal l’ambulanza donata dalla Croce Azzurra di Travagliato

Senegal TRavagliiato

Il 13 maggio, alla presenza del rappresentante di Anpas in Senegal, Thierno ‘Ndao, si è svolta la cerimonia di consegna dell’ambulanza donata dalla Croce Azzurra di Travagliato all’Ospedale di Mbour, nella Regione di Thies, in Senegal.

La Dottoressa Fatou Diop, direttrice dell’ospedale, ha preso in consegna l’ambulanza, esprimendo grande soddisfazione per questo dono che renderà l’ospedale molto più efficiente
nel soccorso e trasporto sanitario. “Spero che ci saranno in futuro ulteriori opportunità di collaborare” ha detto la Dott.ssa Diop “Il nostro ospedale ha un gran bisogno di partner internazionali che ci aiutino a potenziare i nostri servizi.” 

Luigi Negroni, responsabile Anpas per la Cooperazione internazionale, ha voluto ancora una volta ringraziare le pubbliche assistenze, come la Croce Azzurra di Travagliato, che con la loro generosità e collaborazione rendono possibili le attività di cooperazione internazionale di Anpas.

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Contattateci: ANPAS nazionale Via Pio Fedi 46/48 - Firenze -

Referente: Annalia Sommavilla - email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. tel 055/303821

Ci occuperemo di coordinare la spedizione e vi assisteremo nella preparazione di tutta la documentazione necessaria.

Vicino alla conclusione il progetto di Anpas in Armenia.

15 giugno 2021. Si avvicina ormai alla conclusione il progetto “Intrecci di futuro” realizzato da Anpas in Armenia con il contributo dell’Otto per mille della Chiesa Valdese.

In collaborazionecon Arcobaleno Onlus, l’Associazione G. Moscati e il Centro culturale Teryan, il progetto ha visto la ristrutturazione dei locali del Centro Teryan per renderli più adeguati allo svolgimento di percorsi di formazione per le ragazze e i ragazzi che lasciano gli istituti di tutela per l’infanzia al raggiungimento della maggiore età, trovandosi spesso privi di appoggi all’esterno e di prospettive concrete per un valido inserimento sociale e lavorativo.

futuro

Mettendo a disposizione tecniche di tintura e tessitura recuperate attraverso ricerche etnografiche e disegni antichi ritrovati in antichi codici miniati, il Centro Teryan offre infatti percorsi di avviamento professionale e accompagnamento all’inserimento lavorativo seguiti dai 20 volontari che operano nel Centro, ma aveva urgente necessità di rinnovare i locali (in particolare i servizi igienici), adeguare l’illuminazione e gli impianti di ventilazione e climatizzazione.

La ristrutturazione consentirà al Centro di estendere annualmente a 35 giovani in procinto di essere dismesse dagli istituti l’opportunità di formarsi presso il Centro Teryan e di assumere 12 lavoranti tra i ragazzi e le ragazze formate.

Il progetto, finanziato a fine 2019, è stato avviato con considerevole ritardo a causa di varie difficoltà, non ultime la diffusione della pandemia seguita dal riacutizzarsi del conflitto per il Nagorno Karabakh che ha nuovamente insanguinato la regione.

In attesa di poter avviare i lavori di ristrutturazione, i partner in Armenia si sono mobilitati nel corso del 2020 sia durante la crisi per il diffondersi della pandemia, sia, successivamente, in aiuto ai profughi colpiti dal conflitto. Attraverso iniziative di vendita di beneficenza e grazie al confezionamento di capi da parte dei volontari del Centro Teryan, sono stati distribuiti viveri, vestiario, lettini da campo, biancheria, coperte e piccoli doni per i bambini e le famiglie in occasione delle festività, al fine di alleviare le difficoltà delle fasce colpite dagli effetti economici della pandemia e dei profughi sfollati dalle zone colpite dal conflitto.

“In un certo senso è stato quasi un bene che non avessimo ancora avviato i lavori” ha detto Anush Garsantsyan, Presidente dell’Associazione G. Moscati, “perché abbiamo potuto mettere a disposizione i locali, i macchinari, la rete di solidarietà e i volontari del Centro Teryan per venire in aiuto alle famiglie in difficoltà. Per le festività siamo anche riusciti a far avere ai bambini delle famiglie sfollate dei piccoli doni che altrimenti non avrebbero ricevuto.”

Luigi Negroni, responsabile Anpas per la cooperazione internazionale, ha ricordato l’impegno di Anpas a rivolgere le proprie attività di solidarietà internazionale alle fasce più vulnerabili della popolazione. “Per questo” ha aggiunto, “lavoriamo in stretta collaborazione con partner locali che conoscono da vicino le realtà in cui si operano e le necessità dei beneficiari, che condividono i nostri principi di solidarietà e che cercano un aiuto per crescere e diventare ancora più incisivi nelle loro attività sul territorio.”

Il progetto “Intrecci di futuro” è un progetto sostenuto con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese.

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Da Civitella Roveto a Sindian

10 maggio 2021 - Partita a fine febbraio dal porto di Salerno e arrivata al porto di Dakar ai primi di aprile, l’ambulanza messa a disposizione dalla Croce Verde di Civitella Roveto è stata consegnata il 28 aprile al Comune destinatario in Senegal.
Il Comune di Sindian si trova nella Basse Casamance, immediatamente a sud della frontiera meridionale del Gambia ed è il capoluogo dell’omonima comunità rurale che comprende 19 villaggi. Sindian è anche capoluogo dell’Arrondissement di Sindian, a cui afferiscono altre tre comunità rurali.

Ambulanza Anpas consegnata in Senegal

L’ambulanza donata andrà quindi a servire una zona su cui sono distribuiti circa un centinaio di villaggi rurali, in una delle regioni più disagiate del Senegal. Il suo arrivo rappresenta per la popolazione locale un evento davvero importante. Alla cerimonia di consegna sono intervenuti, oltre ai rappresentanti delle autorità locali e dei Gruppi Femminili, anche giornalisti di radio e carta stampata.

Thierno ‘Ndao, il rappresentante Anpas in Senegal ha raggiunto via nave la Casamance per presenziare alla cerimonia in rappresentanza di Anpas. “Anche se fa parte del mio Paese,” ci ha detto il Signor ‘Ndao, “in Casamance ho anch’io bisogno che qualcuno traduca per me in francese o in Wolof (la lingua franca più utilizzata in questa regione, ndr) perché non parlo la lingua locale, ma la felicità per questo dono tanto atteso era palpabile e non aveva bisogno di parole.

Alcune donne che parlavano wolof mi hanno detto che finora, in caso di difficoltà per il parto, l’unico modo per raggiungere un centro salute era a dorso di mulo o su un carretto a trazione animale.”

Luigi Negroni, responsabile Anpas per la cooperazione internazionale, ha voluto sottolineare la collaborazione e la generosità della Croce Verde di Civitella Roveto, che già in passato aveva donato un proprio mezzo in Mali attraverso il progetto “New Life” di Anpas: “Insieme riusciamo a portare aiuto in luoghi dove il soccorso sanitario, così come siamo abituati a pensarlo, rappresenta per le popolazioni locali un’enorme conquista.”

Un ringraziamento va anche alla SAT-GOA di Genova che da anni ci assiste,
con pazienza e attenzione, per la spedizione dei mezzi e alla Agenzia Marittima Grimaldi per la sua disponibilità e sensibilità in fatto di invii umanitari.

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Dall'Abruzzo alla Guinea Bissau: la solidarietà Anpas va lontano.

 

Imbarcata al porto di Salerno il 29/04 sulla nave Grande Benin, l'ambulanza Fiat Ducato donata dalla Pubblica assistenza Pros Pineto si accinge al lungo viaggio che la porterà via mare fino al porto di Dakar, in Senegal, e poi via terra fino alla Guinea Bissau. Andrà a supportare le attività della sede locale della Fondazione Studi Celestiniani per la Pace a sostegno delle necessità sanitarie della popolazione della Guinea Bissau.

 Dall'Abruzzo alla Guinea Bissau: la solidarietà Anpas va lontano.

"Il progetto è stato realizzato grazie ai volontari che si sono resi disponibili a portare l'ambulanza fino a Salerno per poi imbarcarla per raggiungere la destinazione Dakar, un grazie per la preziosa collaborazione va all'ufficio dedicato alla Cooperazione Internazionale di Anpas Nazionale." - Dichiara il presidente dell'associazione Pros Pineto, Anselmo Candelori - "Un percorso impegnativo che è durato oltre un anno e che oggi si è tradotto in un gesto concreto che porterà aiuto in Guinea Bissau, in ricordo del nostro Biagio Castagna, un esempio per tutti noi di grande solidarietà. Stava seguendo personalmente questo progetto e siamo assolutamente orgogliosi di averlo portato a termine."

 

Luigi Negroni, responsabile Anpas per la Cooperazione internazionale ha a sua volta espresso soddisfazione: "Nel Progetto New Life, che da anni supporta l'invio di ambulanze dismesse in paesi dove più acuto è il bisogno di mezzi adeguati per il soccorso sanitario, si incontrano, felicemente e efficacemente, le competenze acquisite negli anni da Anpas nazionale e la vocazione alla solidarietà internazionale che tante nostre pubbliche assistenze esprimono con forza, attraverso l'invio di mezzi o materiali o anche attraverso la formazione al soccorso di personale locale".

 

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