Incendi in Sicilia, l'intervento dei volontari Anpas (in aggiornamento)

In seguito all’incendio che ha interessato la zona di Cefalu (PA) i volontari delle pubbliche assistenze Anpas Sicilia sono stati attivati dal Dipartimento della Protezione Civile regionale per le operazioni di assistenza alla popolazione e a supporto delle squadre antincendio.

Enna 17 gugno, aggiornamento ore 13.30. La giornata di ieri ha visto sette pubbliche assistenze impegnate in diverse zone della Sicilia, colpite dagli incendi, con più di quaranta volontari, quattro mezzi antincendio, quattro ambulanze di rianimazione e un posto medico avanzato.

Cefalù (PA) -  sta chiudendo in questo momento il campo che Anpas, insieme a Croce rRossa e Misericordia, aveva allestito e in cui hanno lavorato più di 60 persone, tra volontari, medici e infermieri, per più di 20 ore consecutive. Il posto medico avanzato di Anpas Sicilia ha sostituito, per tutto il pomeriggio e la notte di ieri, il pronto soccorso dell’ospedale Giglio, reso inagibile dal fumo. Centinaia gli interventi e altrettanti i trasferimenti che i volontari di Anpas hanno fatto dall’ospedale di Cefalù verso gli ospedali dei comuni limitrofi.  Già dalla notte le fiamme erano state, per buona parte, spente e la situazione sta piano piano tornando alla normalità. 
Barcellona Pozzo di Gotto (ME) - Anche nel messinese la situazione è migliorata durante la notte. I volontari della pubblica assistenza di Barcellona Pozzo di Gotto sono stati impegnati per più di 12 ore in supporto dei vigili del fuoco con 10 volontari e 3 mezzi antincendio. 

“Desidero ringraziare tutti i volontari di Anpas Sicilia che ieri hanno operato nei territori palermitani e messinesi per cercare di fronteggiare il fuoco e dare assistenza alla popolazione” ha dichiarato Lorenzo Colaleo, presidente di Anpas Sicilia. “Grazie anche a tutto il personale della sala operativa regionale, ancora attiva, per il supporto fornito ai colleghi sul posto e a tutte le strutture di Anpas Sicilia che ancora oggi stanno mantenendo i presidi per eventuali interventi.”


Enna, 16 giugno, aggiornamento ore 22:30. Continua da 8 ore l’impegno dei volontari Anpas nelle zone del palermitano e del messinese interessate dagli incendi divampati questa mattina in tutta l’isola. 
A Cefalù (PA) i volontari di Anpas Sicilia, attivati dalla sala operativa regionale integrata siciliana, stanno gestendo il posto medico avanzato che, al momento, sostituisce il pronto soccorso dell’ospedale Giglio. 
Da questo pomeriggio, inoltre, i volontari delle 4 pubbliche assistenze impegnate a Cefalù hanno provveduto, insieme a Misericordie e Croce rossa, a evacuare alcuni reparti dell’ospedale e a trasferire i pazienti negli ospedali dei comuni limitrofi. 
Ancora nel palermitano, nel comune di Castelbuono, stanno operando 4 volontari dell’UGESS di Palermo in supporto alla forestale.
Continua anche l’attività dei volontari della pubblica assistenza Club radio CB di Barcellona Pozzo di Gotto in alcune frazioni del comune. 10 volontari con 3 mezzi antincendio sono a supporto dei vigili del fuoco e della popolazione. 
Lo spegnimento dei focolai risulta particolarmente difficile, in tutta l’isola, visto il forte vento che impedisce ai canadair di volare, per questo il dipartimento di protezione civile regione siciliana ha chiesto ai cittadini, anche per le prossime ore, di applicare le buone pratiche di protezione civile in caso di incendio.


Ore 16. In particolare la pubblica assistenza OPC Le Ali è impegnata, in supporto ai Vigili del Fuoco, con una squadra di 3 volontari e un modulo antincendio.
Attivate anche altre tre pubbliche assistenze, PAIM di Petralia Sottana, San Giuseppe Onlus di Bagheria e AVISP di Prizzi con 15 volontari, 3 ambulanze di rianimazione e un posto medico avanzato per l’evacuazione preventiva dell’ospedale Giglio di Cefalù.
Risultano chiuse, al momento, l'autostrada A20 Palermo-Messina e la statale 113, tra Lascari e Cefalù.

Valle Roveto: l'intervento dei volontari Anpas sull'incendio


Rischio incendio: cosa fare - vedi sezione Dipartimento Protezione Civile

Per evitare un incendio:

  • non gettare mozziconi di sigaretta o fiammiferi ancora accesi, possono incendiare l'erba secca;
  • non accendere fuochi nel bosco. Usa solo le aree attrezzate. Non abbandonare mai il fuoco e prima di andare via accertati che sia completamente spento;
  • se devi parcheggiare l’auto accertati che la marmitta non sia a contatto con l'erba secca. La marmitta calda potrebbe incendiare facilmente l’erba;
  • non abbandonare i rifiuti nei boschi e nelle discariche abusive. Sono un pericoloso combustibile;
  • non bruciare, senza le dovute misure di sicurezza, le stoppie, la paglia o altri residui agricoli. In pochi minuti potrebbe sfuggirti il controllo del fuoco.

 

Quando l'incendio è in corso:

  • se avvisti delle fiamme o anche solo del fumo telefona al 1515 per dare l’allarme. Non pensare che altri l'abbiano già fatto. Fornisci le indicazioni necessarie per localizzare l'incendio;
  • cerca una via di fuga sicura: una strada o un corso d'acqua. Non fermarti in luoghi verso i quali soffia il vento. Potresti rimanere imprigionato tra le fiamme e non avere più una via di fuga;
  • stenditi a terra in un luogo dove non c'è vegetazione incendiabile. Il fumo tende a salire e in questo modo eviti di respirarlo;
  • se non hai altra scelta, cerca di attraversare il fuoco dove è meno intenso per passare dalla parte già bruciata. Ti porti così in un luogo sicuro; 
    l'incendio non è uno spettacolo, non sostare lungo le strade. Intralceresti i soccorsi e le comunicazioni necessarie per gestire l’emergenza. 

Link

Protezione civile: antincendio boschivo 2016

È utile ricordare che la maggior parte degli incendi boschivi è causata da mano umana, a causa di comportamenti superficiali o, spesso purtroppo, dolosi e che la collaborazione dei cittadini può essere decisiva nel segnalare tempestivamente ai numeri di telefono d'emergenza 1515 o 115 anche le prime avvisaglie di un possibile incendio boschivo. Fornendo informazioni il più possibile precise, si contribuisce in modo determinante nel limitare i danni all’ambiente, consentendo a chi dovrà operare sul fuoco di intervenire con tempestività, prima che l’incendio aumenti di forza e di capacità distruttiva.

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