Pisa: libertà per il popolo Saharawi, guerra, pace e contro la mafia

16 luglio 2017 - Si è svolto sabato 15 luglio 2017 a Pisa il convegno "Parliamo di libertà per il popolo Saharawi.... di guerra, di pace..... e di mafie", organizzato nell'ambito della propria festa annuale in collaborazione con il "Gruppo Solidarietà Internazionale" di Anpas Toscana. 

Nel corso della serata, dopo la lettura della lettera inviata dal Senatore Stefano Vaccari (da ultimo impossibilitato a partecipare), invitato in qualità di Presidente Intergruppo Camera-Senato di solidarietà con il popolo Saharawi e membro dellla Commissione bicamerale Antimafia, è stato trasmesso il reportage da Mosul liberata dall'Isis.
Il tema del rilancio del sostegno alla R.A.S.D. (Repubblica Araba Saharawi Democratica) e alla causa Saharawi per l'autodeterminazione ha avuto particolare centralità, anche per la presenza di circa 30 bambini provenienti dal deserto algerino (in cui vive esiliato da 42 anni il loro popolo a seguito dell'occupazione del Sahara Occidentale da parte del Regno del Marocco), ospiti di numerose associazioni delle zone di Livorno, Cascina e Pisa-S. Giuliano (di questa città è intervenuto il Vicesindaco Franco Marchetti).
Commoventi il saluto ad Abdallahe e Kandoud, che si avvicendano come rappresentanti toscani della RASD dopo il trasferimento del primo alla carica di vice console in Colombia per i Saharawi, ed il ricordo di Mia Froelicher (ex dipendente Anpas Toscana molto impegnata e conosciuta tra i Saharawi, prematuramente scomparsa ma non nei nostri pensieri), rammentata con grande affetto da Nadia Conti della PA di Campi Bisenzio e da Graziano Pacini per Anpas. Importante il saluto di Giorgio Savini dell'Associazione Urria anche a nome del Coordinamento toscano Pro-Saharawi.
Sul fronte mafia grande interesse ha suscitato il racconto di Benedetto Randazzo, amico d'infanzia di Peppino Impastato ucciso dalla mafia siciliana il 9 maggio 1978, e particolare emozione si è provata quando è giunto in diretta il saluto telefonico da Cinisi di Giovanni Impastato, fratello di Peppino, che ha annunciato l'uscita di un suo nuovo libro "Oltre i cento passi" dopo quello "Resistere a mafiopoli" con la storia del fratello.
La Consigliera regionale Toscana Alessandra Nardini, raccogliendo con piacere lo stimolo del volontariato emerso con chiarezza dagli intervenuti, ha concluso i lavori con l'impegno di fare da tramite tra le varie istituzioni e lo stesso Senatore Vaccari (nell'occasione rappresentato dalla collaboratrice Francesca Socci), soprattutto per rilanciare l'iniziativa politica per l'autodeterminazione del popolo Saharawi (referendum e diritti umani in particolare) e, sul versante mafia, l'impegno a favorire il miglior riutilizzo pubblico dei beni confiscati (molti presenti anche in Toscana), a partire dal completamento dell'iter per l'acquisto e la ristrutturazione del casolare nei comune di Cinisi dove è stato ucciso Peppino Impastato.
Il saluto conviviale con i bambini Saharawi e i loro accompagnatori, offerto dalla PA di Pisa e dalla Zona pisana Anpas Toscana, ha chiuso in bellezza una piacevole e proficua serata che fa onore ad un volontariato che, senza far mancare niente alle necessità della festa ed ai servizi tradizionali per la gente, trova il tempo a metà luglio di riflettere ed ampliare le proprie conoscenze ed il proprio impegno civile su temi, seppur non unici, di grande importanza ed attualità.

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