Le facce di Ayasse 2013, di Marco Negri

Di ritorno dalla Valle d'Aosta, con 800 km. Davanti, sulla striscia di asfalto sempre uguale, ritornano davanti agli occhi le immagini di 3 giorni speciali.In macchina c'è silenzio, forse la stanchezza , forse la delusione che tutto sia finito o forse ognuno di noi sta rivivendo in un momento tutto suo le sensazioni e le immagini di una esperienza indimenticabile.Per chi poi come noi si deve rituffare nel caos di una grande metropoli, le vette, il torrente, gli alberi, l'aria fresca e carica di ossigeno e le facce di un popolo gioviale e accogliente sono l'ulteriore rimpianto di una esperienza giunta a termine.

Le facce... Le facce di tanti volontari, tutti diversi , ma poi tutti uguali, sono le nostre facce, sono le facce di chi ti saluta con un gesto dall'altra parte della strada, dell'amico che non vedi da mesi che sta arrivando ed inchioda la macchina per abbracciarti, del volontario con cui non hai mai parlato ma incontri sempre in queste occasioni e saluti con un gesto del capo. Tante facce, le nostre facce , semplicemente noi che siamo gente d'Anpas.

Nei ricordi , mentre la striscia d'asfalto corre veloce dietro di te, quasi volesse riportarti indietro, vorresti ringraziarli uno per uno per averti permesso di far parte di loro , vorresti innanzitutto ringraziare.

Tutti i volontari della Valle che ci hanno creduto e hanno fatto in modo che tutto accadesse. Vorresti ringraziare Diego che se ce ne fosse bisogno, ti ha dimostrato di avere un amico lassù. Vorresti ringraziare Chiara che mai ha perso per un attimo il filo dell'organizzazione. Vorresti ringraziare tutti i logistici che ti hanno permesso di soggiornare in un posto bellissimo e vorresti ringraziare i tuoi stessi volontari che ancora una volta hanno creduto in te e ti hanno seguito.

E mentre il nastro di asfalto ti porta sempre più vicino alla meta ti accorgi che stai lasciando tutto li e ti domandi se hai vissuto tutto di quei tre giorni o potevi viverli di più.

Domani si lavora e ricomincia la routine, forse non saremo al 100%, spesso distratti, un po' sognanti, ma il nostro sogno è vero. Siamo solo in attesa della prossima volta.

di Marco Negri, K9 Rescue  

Ayasse 2013: la premiazione

                               

 

 

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