Concordia, Anpas: orgogliosi di far parte di questa Protezione Civile

Dalla storia di Alice, sopravvissuta e ora volontaria, all'invito a tutti i media  che hanno raccontato le operazioni alla campagna “Terremoto io non rischio"

Anpas esprime massima soddisfazione e le congratulazioni di tutti i suoi volontari per le operazioni di rotazione e rimessa in asse della nave Costa Concordia ai 500 uomini del progetto di parbuckling Titan-Salvage sotto il Commissario delegato per l’emergenza Franco Gabrielli, capo Dipartimento  Protezione Civile.


"A nome dei centomila volontari Anpas di tutta Italia, voglio complimentarmi con Franco Gabrielli e con tutto lo staff del Dipartimento di Protezione Civile per la riuscita di questa operazione e per la professionalità e l'umanità con le quali hanno gestito questa emergenza", afferma Carmine Lizza, geologo e responsabile nazionale Protezione Civile Anpas. "E' l'ennesima conferma che la nostra Protezione Civile rappresenta una eccellenza a livelli mondiali, capace di lavorare in team con i migliori esperti in situazioni di emergenza e prevenzione. Oggi siamo ancora più orgogliosi di condividere il nostro operato e i nostri percorsi di prevenzione e intervento con queste persone che, come noi volontari, lavorano ogni giorno per migliorare la vita di tutti".


Alice, sopravvissuta al naufragio e poi volontaria durante il terremoto in Emilia. “Due anni fa, su quella nave, c'era Alice”, ricorda Fausto Casini, presidente Nazionale Anpas. “Durante il naufragio si era ripromessa che se fosse riuscita a uscire viva dalla nave avrebbe speso parte della sua vita per gli altri. Dopo pochi mesi Alice è diventata una volontaria di Protezione Civile. L'ho incontrata in Emilia, nel campo di Mirandola, dopo il terremoto. E oggi continua a dare il suo tempo per gli altri. Un vero esempio di resilienza".

"Seguendo il Capo Dipartimento abbiamo avuto la conferma di quanto sia stato fondamentale l'apporto del Dipartimento di Protezione Civile nella gestione di questa emergenza e nella comunicazione seria e responsabile di tutti i protagonisti di questa esercitazione” continua Casini.  "Nonostante l'importanza e la rilevanza a livello mondiale dell'evento, i protagonisti dell'operazione ne hanno evitato la spettacolarizzazione, mantenendo alto il livello di professionalità e rispettando le responsabilità alle quali erano stati chiamati. Ora però invitiamo tutti gli operatori dell'informazione che in questi giorni hanno raccontato questo evento a "Terremoto io non rischio", la campagna di prevenzione sul rischio sismico che porteremo in 200 piazze d'Italia il 28 e 29 settembre. Sarebbe bello avere lo stesso spiegamento di forze per dare risalto alle attività di prevenzione, e non solo alle emergenze, che i 3500 volontari di protezione civile faranno su tutto il territorio nazionale”..

Gabrielli incontra i volontari di Protezione Civile

 

 


 

 

Le operazioni sul sito del Dipartimento Protezione Civile

 

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