Protezione Civile, al via il Programma nazionale di soccorso per il rischio sismico

Anpas: a fianco di Sindaci e amministratori locali per fare e divulgare i piani di emergenza.

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Soddisfazione da parte di Anpas all'indomani della pubblicazione, il 14 aprile scorso, della Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri relativa al Programma nazionale di soccorso per il rischio sismico. Un importante provvedimento riguardante il rischio sismico che faciliterà la redazione dei comuni della pianificazione dell’emergenza che renderà più efficace la capacità di allertamento, attivazione e intervento del Servizio nazionale della protezione civile.  

"È la prima volta che si parla di un piano di comunicazione per la divulgazione di un piano di emergenza di Protezione Civile. Anche alla luce degli interventi fatti sia con le campagne di prevenzione, sia nella formazione dei volontari, sia nel corso dei terremoti in Abruzzo nel 2009, in Emilia Romagna nel Pollino nel 2012, riteniamo questa direttiva un importantissimo passo in avanti per la diffusione della cultura della prevenzione nel nostro paese”, dichiara Carmine Lizza, geologo e responsabile nazionale Protezione Civile Anpas. 

Lo stato della pianificazione dell'emergenza. Un provvedimento che va a inserirsi in un Paese dove 5.887 comuni su 7.759 (il 76%)  dispongono di un piano di emergenza, dove in Regioni come Lazio o Campania solo il 40% dei Comuni dispone di un piano. “Senza contare anche la qualità, l'aggiornamento e la diffusione del piano di protezione civile”, prosegue Lizza. “Data anche la collaborazione costante con il Dipartimento di Protezione Civile, proponiamo per portare le nostre esperienze maturate sul campo per partecipare alla redazione e all’attuazione dei piani, a promuovere iniziative e percorsi educativi sulla cultura di protezione civile e, soprattutto, a supportare Sindaci e amministratori locali nella comunicazione ai cittadini dei contenuti dei piani di emergenza”.

Anche grazie alla campagna “Io non rischio” che Anpas ha ideato con Dipartimento di Protezione civile, INGV e Reluis, il ruolo del volontariato di protezione civile ha cambiato prospettiva: non più solo intervento in fase di emergenza, ma formazione dei volontari con il supporto di scienziati ed esperti di primissimo livello e, successivamente, la divulgazione presso centinaia di comunità di riferimento di buone pratiche di prevenzione dei rischi. Grazie a questo percorso negli ultimi quattro anni sono stati formati oltre duemila volontari Anpas, oltre centotrenta pubbliche assistenze in tutta Italia che hanno divulgato la cultura del rischio sismico, ma che hanno anche collaborato e sollecitato comuni e istituzioni locali alla redazione o alla verifica della pianificazione dell'emergenza in modo coordinato con il sistema di Protezione Civile. “Ci auguriamo – conclude Lizza - che anche attraverso questa direttiva, insieme al nostro impegno nelle oltre mille comunità dove le pubbliche assistenze Anpas operano ogni giorno, riusciremo ad avere piani di emergenza aggiornati, conosciuti da comunità formate e capaci di rispondere a ogni emergenza”.

Viadana, Terremoto io non rischio

  

Vedi la direttiva su www.protezionecivile.it

I dati di dettaglio dei comuni dotati di piano di emergenza

 

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