Comunicati stampa

Oggi, 1 dicembre, è la giornata mondiale della lotta all'AIDS. I giovani i più esposti

I dati del ministero della Sanità Nel 2014 in Italia 3.695 persone hanno scoperto di essere Hiv positive, un’incidenza pari a 6,1 nuovi casi di sieropositività ogni 100 mila residenti.

L’età media per i primi è di 39 anni, per le donne di 36 anni. Quanto alla fascia di età maggiormente colpita, è risultata essere quella delle persone di 25-29 anni (15,6 nuovi casi ogni 100.000 residenti).
La maggioranza delle nuove diagnosi di infezione da HIV è attribuibile a rapporti sessuali senza preservativo, che costituiscono l’84,1% di tutte le segnalazioni 

È quanto emerge dalla fotografia scattata dal Centro Operativo Aids (COA) dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) che pubblica annualmente un fascicolo del Notiziario dedicato all’aggiornamento dei due flussi di sorveglianza: quello delle nuove diagnosi di Hiv e quello dei casi di Aids.

World Aids Day


L’incidenza, ossia le persone che hanno scoperto di essere HIV positive nel 2014, non mostra particolari variazioni rispetto ai tre anni precedenti e colloca il nostro Paese al 12° posto nell’Unione Europea. Le regioni che hanno mostrato un’incidenza più alta sono state il Lazio, la Lombardia e l’Emilia-Romagna.
Il virus colpisce prevalentemente gli uomini. Questi rappresentano ben il 79,6% dei casi nel 2014, mentre continua a diminuire l’incidenza delle nuove diagnosi nelle donne.

Più in dettaglio, nel 2014, l’incidenza è stata di 4,7 nuovi casi ogni 100.000 tra italiani residenti e di 19,2 nuovi casi ogni 100.000 tra stranieri residenti. Le incidenze più elevate tra stranieri sono state osservate nella regione Lazio, in Campania, in Sicilia e in Molise. Tra gli stranieri, la quota maggiore di casi è costituita da eterosessuali femmine (36%), seguita dal 27% di eterosessuali maschi, mentre tra gli italiani la proporzione maggiore è quella dei maschi che fanno sesso con maschi (49%), seguita dal 26% di eterosessuali maschi.

I volontari di Ireos per la giornata mondiale per la lotta all'AIDS


Sempre nel 2014, il 53,4% delle persone con una nuova diagnosi di infezione da HIV è stato diagnosticato con un numero di linfociti CD4 inferiore a 350cell/μL. Rispetto al 2013 comunque, questa percentuale sembra essere in diminuzione (nel 2013 questa proporzione era infatti del 57,6%). In Umbria e nella Provincia Autonoma di Trento l’esecuzione del test di avidità anticorpale, che permette con una buona approssimazione di identificare le infezioni recenti, ha evidenziato che, nell’anno preso in considerazione, il 17,5% delle persone con una nuova diagnosi di infezione da HIV ha verosimilmente acquisito l’infezione nei 6 mesi precedenti la prima diagnosi di Hiv positività.
Infine, il 26,4% delle persone ha eseguito il test Hiv per la presenza di sintomi HIV-correlati, il 21,6% in seguito a un comportamento a rischio non specificato e il 10% nel corso di accertamenti per un’altra patologia.
I casi di Aids
La sorveglianza dei casi di Aids riporta i dati delle persone con una diagnosi di Aids conclamato. Dall’inizio dell’epidemia (nel 1982) a oggi sono stati segnalati oltre 67.000 casi di Aids, di cui circa 43.000 sono deceduti.
Nel 2014, sono stati diagnosticati 858 nuovi casi di Aids pari a un’incidenza di 1,4 nuovi casi per 100.000 residenti. Anche in questo caso, l’incidenza risulta stabile negli ultimi tre anni.
È diminuita nel tempo la proporzione di persone che alla diagnosi di Aids presenta un’infezione fungina, mentre è aumentata la quota di pazienti che presenta un’infezione virale o un tumore. Diminuiscono i decessi di persone con Aids.
Nel 2014, poco meno di un quarto delle persone diagnosticate con Aids ha eseguito una terapia antiretrovirale prima della diagnosi di Aids. Questa bassa percentuale di persone in terapia è legata al fatto che una quota crescente di persone Hiv positive è inconsapevole della propria sieropositività:  tra il 2006 e il 2014 è aumentata la proporzione delle persone che arrivano allo stadio di Aids conclamato ignorando la propria sieropositività, passando dal 20,5% al 71,5%.
Da uno studio condotto su 12 Centri Clinici di Malattie Infettive campionati per essere rappresentativi della realtà italiana, risulta che in Italia il 90,9% delle persone diagnosticate con infezione da Hiv è seguito presso i centri clinici di malattie infettive; di questi, il 92,6% è in terapia antiretrovirale, e di questi l’85,4% ha raggiunto la soppressione virale.
Numero verde Aids e Infezioni sessualmente trasmesse
In occasione della Giornata mondiale il Servizio di counselling “Telefono Verde AIDS e Infezioni Sessualmente Trasmesse -800861061” dell'Unità Operativa Ricerca psicosociocomportamentale, Comunicazione, Formazione dell'Istituto Superiore di Sanità, sarà attivo dalle ore 10.00 alle ore 18.00.

 

L'impegno della pubblica assistenza Ireos (Firenze)

Firenze, 14 dicembre: test anonimo e gratuito presso la pubblica assistenza Ireos - sito Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Torneo Ping Pong Rosso per un kit Safe Sex - sito

 


 

 

 

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Modifica codice della strada, Anpas: soddisfazione per gli emendamenti al Senato.
26 novembre - Si stanno discutendo in questi giorni, presso l’ottava Commissione Lavori Pubblici e Comunicazione del Senato, gli emendamenti presentati da alcuni senatori riguardanti la Riforma del Codice della Strada (DDL 1638) sulla base di alcune modifiche e miglioramenti proposti da Anpas.
 
Le proposte riguardano in particolare:
  • l’esenzione pedaggio autostradale con la specificazione della definizione di veicoli “adibiti al soccorso”,
  • l’innalzamento a 4000 kg del limite di peso delle ambulanze,
  • il chiarimento sul trasporto dei familiari su autoveicoli a uso speciale,
  • l’ampliamento delle figure previste per il rilascio della patente di servizio.

Inoltre Anpas ha proposto la modifiche di successivi decreti ministeriali attuativi riguardanti la definizione dei veicoli speciali (come già avviene per la Croce Rossa Italiana) e l’immatricolazione delle ambulanze prevedendo, per le Organizzazioni di Volontariato che svolgono servizi per conto dell’ente pubblico, l’estensione del concetto di “uso proprio” oppure l’introduzione di una categoria specifica.

 
“Possiamo senz’altro considerare positivo il risultato ottenuto, frutto di un’ampia collaborazione e condivisone”, commenta Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas. “Le nostre associazioni, i nostri volontari e soprattutto le tante persone con cui facciamo assistenza, restano in attesa per la definitiva modifica del Codice”.
Fermi tutti: volontari e ambulanze a Montecitorio

 

 

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Home: il soccorso non deve pagare pedaggio

La proposta di Anpas presentata in Senato


Fermitutti! la pagina della manifestazione

La disdetta di Società autostrade per l'esenzione dei  telepass per i mezzi di soccorso (2 aprile)

Montecitorio - L'incontro con Pierpaolo Vargiu, presidente Commissione Affari Sociali Camera (3 aprile)

Ministero dei Trasporti -il mancato ricevimento della delegazione Anpas al ministero (3 aprile)


Il DOCUMENTO Anpas e Misericordie presentato ai parlamentari ed al Governo (apri pdf)

 

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"Pochi giorni fa in Campania c’è stato un brutto episodio nei confronti di Giudel maglificio “100 e Quindici passi” ad Avellino, ma oggi siamo contenti che il giorno dopo l’intimidazione, ci sia stata una festa inaugurale partecipata e incoraggiante per il futuro della comunità” , dichiara Fabrizio Pregliasco Presidente Anpas. La struttura Villa Alta Chiara, confiscata al clan dei Graziano è diventata un’opificio attraverso un’opera di ristrutturazione e adeguamento dei locali e dell’impianto con il finanziamento di Fondazione con il Sud, la partecipazione di Libera, una rete di associazioni locali. Ieri, 21 ottobre, è stata inaugurata alla presenza della presidente della commissione nazionale Antimafia Rosy Bindi e il presidente di Libera Don Luigi Ciotti.
 
“È un impegno costante quello che dobbiamo assumere e rinnovare di giorno in giorno per la legalità e per far sentire la nostra vicinanza a chi subisce questi attacchi”, continua Pregliasco.
Il fatto di essere "pubbliche" assistenze impone alle associazioni e ai volontari aderenti ad Anpas di "sollecitare le Istituzioni nel promuovere azioni e comportamenti coerenti rivolti ai guasti della società (Carta d’Identità Anpas).  Per questo Anpas ha aderito a "Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie" con l'obiettivo, comune di sollecitare la società civile nella lotta alle mafie e promuovere legalità e giustizia. 
Ventiliberi: Bologna 21 marzo 2015

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Anpas Legalità

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Nota stampa: Perdita qualità di aderente ad Anpas per esclusione della SVS di Livorno

Il Consiglio Nazionale rinunitosi a Firenze, presso la sede Anpas Nazionale, il 21 novembre ha deliberato la perdita della qualità di aderente all’ANPAS della Società Volontaria di Soccorso Pubblica Assistenza di Livorno per esclusione secondo quanto previsto dall’art.12 dello Statuto nazionale e dall’art.15 del Regolamento generale.

Il Consiglio nazionale Anpas, consapevole dell’importanza del  provvedimento, auspica che i rapporti tra la SVS di Livorno e Anpas non si  interrompano e che in futuro, nel rispetto e nel riconoscimento reciproco, possa esserci un ricongiungimento tra la storia di volontariato che la SVS rappresenta da più di 100 anni sul  territorio di Livorno ed il movimento nazionale delle Pubbliche Assistenze che la stessa pubblica assistenza SVS di Livorno ha contribuito a costruire.

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Roma 13 ottobre 2015"Conoscenza per la vita" è il tema di quest'anno della  Giornata Internazionale per la Riduzione dei Disastri (#IDDR2015) con l'obiettivo di valorizzare la capacità delle persone e delle comunità di ridurre i rischi delle catastrofi naturali e diffondere conoscenze e consapevolezza sull'importanza delle pratiche di prevenzione e mitigazione.

Solo nel 2014 i disastri naturali hanno causato 19,3 milioni di sfollati: è l’ONU a ricordarlo alla vigilia della Giornata internazionale per la riduzione dei disastri naturali dedicata quest’anno alla “conoscenza per la vita”.

La Giornata 2015 è dedicata alle conoscenze tradizionali, indigene e locali che sono da complemento alla scienza moderna per favorire la resilienza ai disastri naturali, dalla siccità alle ondate di calore, dalle tempeste alle alluvioni. Nel mondo sono 370 milioni le persone che, in 90 Paesi, si definiscono indigene. "In questa Giornata internazionale dobbiamo riconoscere gli sforzi delle comunità grandi e piccole che usano la propria saggezza per ridurre il rischio di disastri, e condividere la loro preziosa conoscenza per la vita".

 

giornata rischio

Io non rischio. È dalla prevenzione che inizia il percorso di Anpas per la riduzione dei disastri naturali con il progetto Io non rischio che sarà in oltre 400 piazze il 17 e 18 ottobre.

 

Protezione civile, i progetti Be Drin, Evreca, Samets e Flood.   La recente esperienza di Anpas nella gestione dei campi di emergenza dopo il terremoto in Emilia del 2012 ha dimostrato la necessità di una preparazione adeguata dei volontari e professionisti, non solo per la risposta alle emergenze, ma anche per la gestione degli affari sociali all'interno di un campo di emergenza. La presenza di famiglie e abitanti di Paesi terzi richiedono un approccio diverso nella gestione della vita quotidiana, all'interno del campo di emergenza. Con SAMETS, Anpas intende sviluppare un modulo di gestione della formazione per volontari e professionisti in grado di affrontare in queste situazioni particolari e testarli a livello locale per individuare linee guida utili per tutti i volontari o professionisti coinvolti nel meccanismo di protezione civile (continua)

BE DRIN - Balkans and Europe for Development of Resilience Initiatives presentato nell’ambito del programma EU AID VOLUNTEERS. Obiettivi: rafforzamento della capacità di gestione degli EU AID VOLUNTEERS sia per le organizzazioni invianti sia per le organizzazioni ospitanti (Balcani), in funzione della futura certificazione nel programma EU AID Volunteers. Rafforzare le organizzazioni di volontariato di Protezione Civile (OdV) di Albania, Kossovo e Fyrom nella gestione del rischio idro- geologico, preparazione e risposta alle crisi, nel bacino del Drin.

I marsi 2015

FLOOD – Progetto alluvioni - Obiettivo del Progetto Flood, è di creare un modulo di intervento transnazionale (volontari formati, equipaggiati a dovere, svolgimento esercitazioni,) che si occupi in modo specifico dell’assistenza delle persone anziane in caso di disastro. Questo modulo dovrebbe essere utilizzabile in tutta Europa. 
Sono previste sette diverse azioni per lo sviluppo congiunto del progetto:
I. Imparare gli uni dagli altri - attraverso lo scambio di buone pratiche e la dimostrazione reciproca delle rispettive esperienze di interventi in emergenza in eventi quali le alluvioni.
II . Sviluppo e organizzazione di un SAM.I. modulo - per l'evacuazione e l'assistenza per le persone anziane in situazioni di disastro
III . Esercitazioni congiunte 
IV . Acquisto di attrezzature - per essere in grado di fornire un aiuto rapido ed efficace per le persone colpite da questi fenomeni futuri
V. misure educative preventive - per preparare i gruppi colpiti da inondazioni per le future inondazioni
VI La formazione iniziale e avanzata in materia di protezione civile per alluvioni
VII . Approfondire la cooperazione con gli enti pubblici e decision maker - per ottimizzare la comunicazione tra e il coordinamento delle SAM.I. organizzazioni ed enti pubblici in caso di inondazioni.
Partner del progetto: Samaritain International, ASB , ASBO in Austria , SFOP in Polonia , ASCR nella Repubblica Ceca , in Ungheria e USB ASSR in Slowakia , Croce Bianca Bolzano 
Status: approvato e finanziato. Avviato il 01/01/2014, terminerà il 01/01/2016


EVRECA - European Volunteers for Response of Emergencies in the Caribbean - ANPAS, unitamente ad ASB (entrambi membri di Samaritan International) e ad altre 4 organizzazioni europee di volontariato, è partner del progetto EVRECA!, finanziato dalla Commissione Europea - DG ECHO, di cui è capofila il Dipartimento della Protezione Civile Italiana.

Scopo del progetto è sviluppare le linee guida e gli standard per il reclutamento, la formazione, il dispiegamento sul campo ed il coordinamento di volontari ed operatori di protezione civile, a livello europeo, esperti nel campo della gestione delle emergenze e in attività di riduzione del rischio che potranno essere impiegati in attività a livello europeo e internazionale.
L'obiettivo specifico del progetto è altresì finalizzato a formare 18 volontari, secondo un comune percorso formativo e a impiegarli successivamente in attività di capacity building a Grenada e nelle Isole Barbados, con lo scopo di rafforzare la preparazione, la capacità di risposta ai disastri naturali, il sistema di early warning e allertamento, le modalità di coordinamento e gestione dei volontari sul campo da parte delle autorità e delle organizzazioni della società civile locali.
I volontari ANPAS sono stati selezionati e parteciperanno al training in Italia e, successivamente alle attività di capacity building di circa 15 giorni a Grenada e nelle Barbados, ANPAS (insieme ad ASB) è inserita nel Primo Gruppo (Needs Assesment).
Partner del progetto: Dipartimento della Protezione Civile italiana, Presidenza del Consiglio dei Ministri (CAPOFILA); ASB – Germany – partner, HCSOM – Hungary – partner, Maltez – Romania – partner, Red Cross – Romania – partner, CISOM - Italy – partner, CIMA Foundation – Italy – partner, Red Cross – Italy – partner, Caribbean local organizations – associates 

 

Io non rischio


Nepal: il progetto di Anpas per la ricostruzione e l'assistenza all'infanzia

Protezione civile: il progetto Samets

Il progetto Flood e Evreca


 Il tweetstorm di #iononrischio, 16 ottobre 2015

 

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