Eventi

Seme di partecipazione per una matura libertà

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Le elezioni - vedi risultati

Si è concluso il 51° Congresso Nazionale ANPAS: 738 rappresentanti delle Pubbliche Assistenze hanno votato la dirigenza del prossimo triennio dell'associazione. Primo candidato tra gli eletti Fausto Casini (327 voti). A seguire Lucio Soddu (215 voti), Fabrizio Pregliasco (196), Mauro Giannelli (171), Andrea Ciampi (166), Carmine Lizza (166), Luigi Negroni (160), Giancarlo Arduino (157), Ilario Moreschi (154), Egidio Pelagatti (149), Maurizio Ampollini (149), Bruno Gobbi (143), Rino Conti (137), Angelo Caccialanza (136), Salvatore Valerioti (133), Vareno Cucini (130).

Ai 16 si aggiungono i Consiglieri nazionali eletti dalle Assemblee Regionali: Giovanni Marino Oliverii (Abruzzo), Egidio Ciancio (Basilicata), Sandro Mazzaferro (Calabria), Nicola Cataruozzolo (Campania), Giovanni Capece (Emilia-Romagna), Elza Fulgenzi (Lazio), Patrik Balza (Liguria), Nunzio Antonio Ferrigno (Lombardia), Oliviero Governatori (Marche), Vincenzo Favale (Piemonte), Pasquale Pastore (Puglia), Stefania Gelidi (Sardegna), Giuseppe Micalef (Sicilia), Romano Manetti (Toscana), Massimo Catarinucci (Umbria), Maurizio Ceriello (Veneto).

I tre revisori dei conti eletti dal Congresso sono Mario Moiso, Antonio Galizia e Antonio Mannetta. I cinque componenti del Collegio Nazionale Probiviri: Fabio Fraiese D'Amato, Davide Costa, Vilderio Vanz, Roberto Cavenati e Marino Properzi.

Il Congresso e gli interventi

«La libertà del volontariato si esprime nella sobrietà e nella gratuità. Siamo nel nostro Congresso Nazionale per il piacere di stare assieme e per riflettere su come migliorare il mondo partendo da noi, dalle nostre comunità, dall’Italia e dall’Europa». Sono le parole della relazione introduttiva del Presidente Nazionale Anpas, Fausto Casini all’apertura del 51°Congresso Nazionale delle Pubbliche Assistenze. «Siamo volontari per la Costituzione e per l’Italia, siamo volontari da sempre nello Stato Italiano e nel mondo, vicini a chi soffre», ha concluso Casini.

L'intervento di Franco Gabrielli, Capo Dipartimento di Protezione Civile - vedi l'intervista

«Un felice sodalizio quello tra il dipartimento della Protezione civile e Anpas» ha dichiarato Franco Gabrielli, Capo Dipartimento Protezione Civile. «Con Anpas c’è un rapporto forte, di reale e piena collaborazione, dal primo dei volontari al Presidente Fausto Casini. Il volontariato organizzato di Protezione Civile non è solo la massa di manovra che siamo abituati a vedere nelle disgrazie che periodicamente connotano il nostro paese, ma è sempre quel volano per quella cultura della consapevolezza a cui l’intero sistema della protezione civile sta tendendo».

In merito al possibile trasferimento del Dipartimento di Protezione Civile al Ministero dell'Interno, il Prefetto Gabrielli ha dichiarato: «Sono un Prefetto della Repubblica, e provengo dal Ministero dell’Interno: forte di questa appartenenza e del fatto che nessuno potrà mai sospettare che il mio è un giudizio interessato, posso dire che questa opzione sarebbe un gravissimo errore. Il nostro paese ha intrapreso con grande lungimiranza questo percorso che ha collocato in maniera definitiva la governante del servizio nazionale di protezione civile all’interno della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Collocazione che l’intero mondo ci invidia e che garantisce quell’autorevolezza e quella possibilità di indirizzo e coordinamento pieno che solo la collocazione all’interno della Presidenza del Consiglio dei Ministri garantisce. Un ripensamento in tal senso sarebbe un gravissimo errore», ha concluso il Capo Dipartimento Gabrielli.


Carlo Borgomeo e la Fondazione con il Sud

Il presidente della Fondazione con il Sud, Carlo Borgomeo, ha dichiarato: «Questa crisi ci dimostra la debolezza, la fragilità dei meccanismi di sviluppo che ci sono stati presentati come unici e vincenti: non sono né unici, né tantomeno vincenti. Il meccanismo possibile di uno sviluppo solido si basa sulla coesione sociale, sulla partecipazione, sulla diffusione della responsabilità che è sinonimo della libertà. Io penso che il tema che è stato scelto per questo Congresso sia straordinariamente efficace: è incredibilmente realistico e attuale», ha concluso Borgomeo.


La strategia Rifiuti Zero e il volontariato - vedi l'intervista

Sabato 3 dicembre si è aperto con l'intervento del Paul Connett, ideatore e promotore della strategia Rifiuti Zero, alla quale Anpas ha aderito e della quale se ne fa portatrice in tutta Italia. Il professore della Saint Lawrence University ha presentato al Congresso Anpas i dieci passi della strategia ideata per la riduzione dei rifiuti e lo sviluppo delle comunità: «Ci vorrebbero 4 pianeti per i rifiuti degli Stati Uniti, due per l’Europa. Cina e India si stanno aggiungendo. I dieci passi sono un movimento verso la sostenibilità: la produzione dei rifiuti non va verso la sostenibilità. C'è bisogno di una comunità responsabile, di un'industria responsabile e di una leadership politica efficace». Riguardo al ruolo del volontariato per la diffusione di queste buone pratiche, Connett ha dichiarato: «E' importante che i volontari Anpas comunichino l’importanza per il ciclo dei rifiuti: possono educare i cittadini, possono aiutare le comunità a ridurre i rifiuti e il recupero e il riutilizzo dei materlali e il riutilizzo degli stessi. E' fondamentale ristabilire il senso della comunità».

 

Gli altri interventi e le elezioni

Oltre agli interventi di Paul Connett e di Carlo Borgomeo, al 51° Congresso Anpas sono intervenuti anche Raffaela Milano (Save The Children Italia), Primo Di Blasio (CNESC), Emma Cavallaro (CONVOL), Alessandra Albanese (Università di Firenze), Angela Spinelli (Università di Tor Vergata).

Il 51° Congresso ha ottenuto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e i patrocini di Senato della Repubblica, Camera dei Deputati, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Regione Lazio, Provincia e Comune di Roma.

 


Le elezioni - vedi risultati

Leggi l'ordine del giorno sulla CRI

Leggi il messaggio per il Governo Monti

Leggi il documento finale del Congresso


Video e foto

 Renato Natale: Facciamo un pacco alla camorra        

Paul Connett e i rifiuti zero

Franco Gabrielli (Dipartimento Protezione Civile)

Giuseppe Guzzetti (ACRI): il futuro del welfare

Gregorio Arena (Labsus): la sussidiarietà e il volontariato

Cecilia Strada (Emergency): il seme di sussidiarietà

COMUNICAZIONE

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Locandina

Radio: L'intervista di Radio Articolo 1 a Fausto Casini (scarica l'mp3)


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il documento precongressuale

Convocazione Congresso



L'impatto della legge delega fiscale e assistenziale sul nostro welfare e sulla vita dei cittadini

IL FORUM DEL TERZO SETTORE PRESENTA I DATI ALLA STAMPA

Roma, martedì 8 novembre 2011 Sala Stampa della Camera dei Deputati  Via della Missione 4 ore 14.30

Come può il welfare italiano, settore negli ultimi anni fortemente sottofinanziato, diventare una fonte da cui trarre risorse per il risanamento per i conti pubblici? Si ricorda che il Fondo nazionale per le politiche sociali è sceso dai 929,3 milioni di euro del 2008 ai 274 milioni nel 2011.

Come può la riforma del welfare proposta garantire una riduzione dei costi pur assicurando sevizi adeguati alle famiglie e alle persone con disabilità, tutelando la tenuta sociale e il rispetto dei diritti fondamentali?

Su questi temi il Forum del Terzo Settore presenta un’analisi supportata da dati particolarmente rilevanti che smentiscono i pretesi obiettivi della legge delega di riforma fiscale e assistenziale, in discussione in questi giorni alla Camera.

Intervengono:
Andrea Olivero
, Portavoce del Forum del Terzo Settore
Cristiano Gori, docente di Politica Sociale all'Università Cattolica di Milano

comunicato stampa Forum Terzo Settore

 

Vedi anche

Il libro nero del Welfare di FISH 

Congiuntamente alla campagna Sbilanciamoci!, FISH ha realizzato il dossier Libro nero sul welfare italiano, documento più importante che mai data la situazione economica e politica.

Annichilire le politiche sociali in Italia – come sta facendo il Governo da tempo – non ci farà uscire dalla crisi, ma aggraverà la situazione della nostra economia”. È questo il giudizio espresso da Pietro Barbieri (Presidente FISH), della campagna I diritti alzano la voce, e da Giulio Marcon, portavoce della campagna Sbilanciamoci!, in occasione della presentazione.

Il documento – un vero e proprio dossier, ricco di dati e informazioni dettagliate – porta il sottotitolo Come il Governo italiano – con le manovre economico-finanziarie e la legge delega fiscale e assistenziale – sta distruggendo le politiche sociali e azzerando la spesa per i diritti. Il testo, infatti, analizza nel particolare i tagli al sociale e alla sanità previsti nella legge di stabilità e nelle manovre correttive del 2011, valuta gli impatti dei tagli sugli enti locali e i servizi ai cittadini, esamina la delega al Governo per la riforma fiscale e assistenziale in discussione alla Camera...continua

 


 Articolo 11. L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali

Con 18 miliardi di euro destinati alla produzione di 131 F35 e dei 135 milioni di euro per l’acquisizione di unità navali della Fremm ci si potrebbe...
vale 1277 ambulanze - Anpas


valesseci

 


valeasili


News (in aggiornamento)

Flavio Lotti (Tavola per la pace) Caro Ministro, perché continua a dipingerci tutti come degli imbecilli, incompetenti e irresponsabili? (leggi articolo)

Il Comune di Palermo vota la mozione contro gli F35 (mozione del 9/1/2012)

Caccia a tutti i costi: la denuncia di Altraeconomia (vedi sito)

La difesa del futuro, di Fabio Mini (Repubblica)

La rete "Disarmo.org" - vai al sito

Aderisci all'appello scaricando il modulo qui


 

Dossier (in aggiornamento)

Scarica e leggi qui tutto il Rapporto della Campagna Sbilanciamoci in formato PDF.

Scarica il piano Sbilanciamoci per ridurre le spese militari

Leggi le proposte di Sbilanciamoci! nel dettaglio

Il dossier di Arci Servizio Civile Clicca per scaricare

Leggi la delibera del Consiglio Nazionale Anpas del 23/10/2010 contro il finanziamento degli armamenti

          

 

 

 

 

 

 

 

 

KoineT: la comunicazione è un segreto

Il primo appuntamento del progetto "KoineT" sulla comunicazione.
            

Firenze, 14 novembre. Si è conclusa ieri a Paestum, il  13 novembre, la prima tappa del progetto KoineT, finanziato da Fondazione con il Sud. Quattro giorni in cui i diciassette partecipanti (provenienti da undici regioni) si sono confrontati sulla comunicazione, sui processi organizzativi di Anpas (sia a livello locale che nazionale). Coadiuvati da professionisti della comunicazione come Romuald Desandré e Luciana Salato, introdotti alla comunicazione con una lezione di Andrea Volterrani (Università Tor Vergata), i comunicatori KoineT hanno condiviso e sperimentato un nuovo modo di condividere buone pratiche e tecniche della comunicazione. Al corso ha preso parte anche Fausto Casini (responsabile della comunicazione e presidente di Anpas Nazionale) con una lezione sulla responsabilità della comunicazione, Mauro Giannelli (responsabile nazionale della Formazione Anpas) e Lucia Colonna, coordinatrice del progetto Koinet.

La rete di comunicatori creatasi nei giorni di Paestum porterà ad Anpas strumenti e propostee che saranno utili a tutto il movimento:  realizzeranno infatti un kit di comunicazione Anpas che metteranno a disposizione per tutte le pubbliche assistenze. Seguiranno inoltre il prossimo congresso nazionale (in programma dal 2 al 4 dicembre a Roma).

 

"Yes, we COM" è la prima bozza del loro lavoro. Un manifesto? Una rendicontazione fantasiosa del percorso svolto?... è un segreto!

Siamo quelli che consegnano a mano i biglietti di Natale, che in “ogni via” vedono l’anagramma di giovani, che riempiono di cose buone le botti piccole, che abbassano le maiuscole con gesto minuscolo, che ci commuoviamo quando scopriamo Federico Faggin val più di una mela, quelli che tra la mela mangiata e il segreto delle cassatelle fanno il biglietto per Agira, quelli che scoprono google.doc, moodle, doodle, dropbox, i wiki, e gli ecofont. Siamo che per “fare rete” acquisiscono “competenze per avvicinare i giovani al volontariato”… e che alla fine diventano “amici”, che sono strumento di cambiamento per migliorare il sistema, quelli che citano Wittgenstein e Vecchioni, che si fanno fare le carte e che fanno le scarpe, che ci passiamo le emozioni a pallonate, quelli che si pongono tante domande prima di fare qualunque cosa, quelli che scriveranno “volontariato” anche se non capiscono Goethe, quelli trasformano sfigati in esempio e i notai in coristi, quelli che senza risorse sono una risorsa, quelli che vedono un frattale in un cavolo...

quelli che anche se sono convinti che Anpas potrebbe fare una buona comunicazione… che palle Anpas!

…e siamo quelli che hanno scritto tutto questo su quattro mura, senza sporcarle…

 


 Seconda tappa

Vai al progetto KoineT

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Koiné è il primo dialetto comune nella storia dei Greci. Pur rispettando le identità locali, la koiné ellenistica serviva per unire i popoli dell’Ellade, per essere un elemento di connessione e capace di coinvolgere le comunità locali per raggiungere obiettivi comuni. L’evoluzione tecnologica di questo concetto e la possibilità di sfruttare le potenzialità della rete hanno dato vita a KoineT: un progetto ANPAS, finanziato da Fondazione con il Sud.

 

 

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L'appello del Volontariato consegnato al Presidente della Repubblica

  
In occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia -si legge nell’appello- vogliamo ricordare a noi e a tutti i cittadini che il Volontariato è stato parte attiva nella costruzione della coscienza della comunità nazionale e delle comunità locali ed ha contribuito, con il proprio apporto originale, alla realizzazione di una solidarietà diffusa e partecipata, elemento imprescindibile di una buona democrazia. La nostra storia è storia di solidarietà, sussidiarietà e partecipazione civica”.

“Oggi il volontariato e il terzo settore -prosegue il testo- sono un soggetto strutturato che opera con quasi 6 milioni di volontari e gode della fiducia della stragrande maggioranza degli italiani. Questo ci rende particolarmente consapevoli delle responsabilità della nostra azione e della necessità di continuare a dare risposte, insieme agli altri soggetti della società civile e della politica, alle sempre più pressanti richieste di aiuto che si levano da chi ancora è escluso dai diritti fondamentali  e vive situazioni di grave difficoltà e di emarginazione sia dai diritti  fondamentali della persona che dalla cittadinanza. Operiamo in tutti i campi, nelle emergenze e nella quotidianità, per dare senso alla nostra vita e speranza a quella degli altri, lavorando concretamente e ponendo istanze di cambiamento al Paese. Il nostro presente si chiama solidarietà, sussidiarietà e partecipazione civica”.

“Ci impegniamo -si legge ancora- consci della complessità in cui viviamo, a continuare la nostra collaborazione con tutte le forze sociali e le istituzioni mettendo a disposizione le nostre competenze e la gratuità della nostra azione sociale. Ci impegniamo a sensibilizzare tutti i cittadini anche attraverso nuovi stili di vita a costruire un nuovo modello di sviluppo, sociale, culturale ed economico. impegnarsi   Il nostro appello si rivolge a tutti perché insieme ci si impegni concretamente per costruire una cultura della  nel volontariato, e sperimentare solidarietà, fratellanza ed uguaglianza, in modo che  il  dono e   la gratuità ed i valori ad essa connessi divengano bene comune e fondamento della nostra vita sociale. Anche il nostro futuro ci vedrà artefici di solidarietà, sussidiarietà e partecipazione civica”.


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