Comunicati stampa

29 novembre, Gmunden (Austria) - Anpas vince il primo premio del Samaritan B.E.S.T 2014 per il miglior progetto internazionale con Samets (Social Affairs Management in the Emergency Temporary Shelter).

 

Alla cerimonia di premiazione ha ritirato il premio Elena Premoli, volontaria della Croce Verde di Torino.


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Il SAMARITAN B.E.S.T premia ogni anno i migliori progetti realizzati dalle organizzazioni membri di SAMARITAN INTERNATIONAL. Il tema prioritario per il 2014 era quello dei Servizi Sociali innovativi e degli Affari Sociali, ed è per questo motivazione che SAMETS era stato inserito tra i finalisti. SAMETS, di cui Anpas è capofila promuove la cooperazione internazionale, lo sviluppo e l’innovazione all’interno dei campi di competenza e d’azione delle organizzazioni appartenenti a Samaritan come il volontariato, primo soccorso e le emergenze, servizi sociale e la protezione civile, con l’obiettivo di migliorare la qualità di vita delle persone, il benessere e la solidarietà. 

Partner del progetto: ASBO (SAMI Austria) - Croce Bianca Bolzano - ASB (SAMI Germania) – ASSR (SAMI Slovacchia)

SAMETS intende sviluppare un modulo di gestione di formazione dei volontari e professionisti per affrontare queste particolari situazione e si propone di individuare Linee guida utili a tutti i volontari o professionisti coinvolti nei vari sistemi di protezione civile.

 

Samaritan Best

 

 

 Anpas in Europa

CNESC, il Governo Renzi sul Servizio Civile Nazionale prende in giro l'Italia

Manifestazione contro i tagli al volontariato


26 novembre - Ieri pomeriggio il Governo Renzi  ha affossato l’emendamento “Patriarca e altri” presentato in Commissione Bilancio della Camera dei Deputati che avrebbe conferito 200 milioni al Servizio Civile Nazionale invece dei 65 proposti dal Governo stesso.
In questo modo il Governo Renzi prende in giro i giovani, il Terzo Settore, gli Enti Locali, le Regioni e smentisce se stesso.  
Ricorda Penelope: di giorno “tesse” la tela del proclama dei 100.000 giovani in SCU, di notte “disfà” iniziando dagli stanziamenti in Legge stabilità per il SCN.  
Ai proclami roboanti fa seguito l’umiliante realtà dei fatti e i giovani ne sono le vittime.

Altro che "Il Servizio Civile Nazionale lo faremo Universale”: niente di più falso. Pochi giorni fa il sottosegretario Bobba aveva detto di aver recuperato i 10 milioni tagliati rispetto a quanto stabilito dal Governo Letta: altro falso.
 L’ ”effervescente Renzi” è battuto, per quanto riguarda il servizio civile, per 105 a 65 dal Governo del “grigio Letta”.
 
Al Governo Renzi va comunque  assegnato un record: la più misera dotazione per il SCN dal 2001!
Per chiarire, ecco gli effetti di queste scelte del Governo:
- saltano 1.800 posti nella programmazione degli avvii in Italia nel 2015, quindi non saranno più 24.500, al netto di quelli di Garanzia Giovani che sono un’altra cosa.
- nel 2016 ci saranno risorse per meno di 9.000 posti Italia, chiudendo anche questa porta in faccia ai giovani e con le ovvie conseguenze sul deposito dei progetti e gli investimenti qualitativi delle organizzazioni.
In sintesi oggi il Governo Renzi porta a compimento ciò che aveva iniziato il Governo Berlusconi: la chiusura del Servizio Civile Nazionale,  nascosta dalla cortina fumogena del Servizio Civile Universale.
 
Si tratta dello stesso Governo che il 1 Luglio 2014 al Parlamento Europeo ha detto che senza il servizio civile europeo non ci sarà l’Europa. Adesso la legge di stabilità passerà al Senato. Ci saranno cambiamenti di comportamento del Governo Renzi? Ci sarà un sussulto di coscienza politica sulla posta in gioco? Si vuole aumentare la rabbia dei giovani verso ogni Istituzione?

CNESC

Video: le scelte consapevoli dei volontari della Valle D'Aosta

 
Sigle
SCN = servizio civile nazionale ex legge 64/2001
SCU = servizio civile universale
ASC = Arci Servizio Civile
CNESC = Conferenza Nazionale Enti di Servizio Civile

        

Liguria, 15 novembre

16 novembre, ore 13 - In seguito al peggioramento delle condizioni meteorologiche nel comune di Genova e in generale su gran parte del nord d’Italia, su richiesta del Dipartimento di Protezione civile, sono stati attivati una parte dei moduli (cucina e segreteria) della colonna mobile nazionale di ANPAS per l’allestimento di un campo presso l’area di Genova Fiere.

 

Cinquantasette volontari ANPAS Liguria che si stanno occupando del supporto alle squadre delle colonne mobili nazionali giunte e del funzionamento del campo tra segreteria e cucina. I volontari registrati per gli interventi sono 177 e sono dislocati principalmente nelle zone Valpolcevera, Busalla, Voltri, Fabbriche. La cucina prevede un 250 pasti per stasera.

 

Resta aperta la sala operativa nazionale da lunedì scorso.


14 novembre ore 16 - Volontari Anpas operativi in più comunità: l’albenganese, il genovese e il Tigullio (zona di Chiavari). Le attività sono quelle di supporto al territorio (con motopompe, idrovore e mezzi per pulizia), di monitoraggio torrenti e frane, di assistenza alla popolazione evacuata, e di assistenza sanitaria. I volontari liguri giornalmente impegnati nell’intera emergenza sono più di 100, supportati dagli 11 volontari toscani che stanno lavorando dalla notte di lunedì con le attrezzature della colonna mobile nazionale Anpas. 


12 novembre ore 12 - Sono circa 60 i volontari Anpas che stanno operando ininterrottamente nelle zone del Tigullio più duramente colpite dall'alluvione nella scorsa notte.

A Chiavari, Lavagna, Cogorno e Carasco si stanno effettuando operazioni di ripristino, pulizia, sgombero di strade e locali; a Mezzanego siamo inoltre intervenuti a supporto dell'amministrazione comunale per l'allestimento di una struttura di prima accoglienza per i cittadini sfollati dalle proprie abitazioni. In accordo col 118 Anpas Liguria inoltre svolgendo supporto sanitario con un mezzo speciale per le zone interessate dall'emergenza.


 

11 novembre 2014, ore 22 Chiavari: 40 volontari liguri e  5 motopompe carrellate con i rispettivi equipaggi delle associazioni toscane

 


11 novembre 2014 - ore 15 Prorogata sino alle 15:00 di mercoledì 12/11/2014 Allerta 2 sulle zone del savonese, genovese e spezzino.
Sulla zona dell'imperiese: sino alle 17:00 di oggi martedì 11/11/14 permane Allerta 1; dalle 17:00 sino alle 15:00 di mercoledì 12/11/14 si passa in Allerta 2.


 

11 novembre 2014 - ore 11 - Stanno confluendo al COM di Lavagna i primi mezzi della Colonna Mobile Nazionale Anpas. I volontari sono in attesa di essere destinati sul territtorio del Tigullio, gravemente colpito dall'esondazione di diversi torrenti. Nel frattempo prosegue anche il monitoraggio delle nostre squadre su tutto il resto della Regione. L'allerta meteo 2 è prevista fino alle 23.59 di oggi.

 

 


11 novebre 2014 - ore 7.00 - In riferimento agli eventi atmosferici che stanno interessando la Regione Liguria e alla relativa richiesta di intervento pervenuta dalla stessa, si comunica che il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile ha provveduto all'attivazione della colonna mobile nazionale Anpas. Le prime squadre a supporto dei nostri volontari, già attivi sul territorio, si stanno muovendo dalla vicina Toscana direzione COM di Lavagna.

 

Attualmente circa 40 volontari di ANPAS Liguria stanno operando presso i comuni di Rapallo e Moneglia. 


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La raccolta dei beni di prima necessità dei volontari di Carrara per Carrara e Chiavari

 

#dagheZena: i racconti dei volontari Anpas delle pubbliche assistenze liguri 

 

Le immagini dell'intervento dei volontari Anpas


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Io non rischio Alluvione

Scarica la scheda informativa

Durante l’allerta
Tieniti informato sulle criticità previste sul territorio e le misure adottate dal tuo Comune.
Non dormire nei piani seminterrati ed evita di soggiornarvi.
Proteggi con paratie o sacchetti di sabbia i locali che si trovano al piano strada e chiudi le porte di cantine, seminterrati o garage solo se non ti esponi a pericoli.
Se ti devi spostare, valuta prima il percorso ed evita le zone allagabili.
Valuta bene se mettere al sicuro l’automobile o altri beni: può essere pericoloso.
Condividi quello che sai sull’allerta e sui comportamenti corretti.
Verifica che la scuola di tuo figlio sia informata dell’allerta in corso e sia pronta ad attivare il piano di emergenza.


Durante l’alluvione
Se sei in un luogo chiuso
Non scendere in cantine, seminterrati o garage per mettere al sicuro i beni: rischi la vita.
Non uscire assolutamente per mettere al sicuro l’automobile.
Se ti trovi in un locale seminterrato o al piano terra, sali ai piani superiori. Evita l’ascensore: si può bloccare. Aiuta gli anziani e le persone con disabilità che si trovano nell’edificio.
Chiudi il gas e disattiva l’impianto elettrico. Non toccare impianti e apparecchi elettrici con mani o piedi bagnati. Non bere acqua dal rubinetto: potrebbe essere contaminata
Limita l’uso del cellulare: tenere libere le linee facilita i soccorsi.
Tieniti informato su come evolve la situazione e segui le indicazioni fornite dalle autorità

Se sei all’aperto
Allontanati dalla zona allagata: per la velocità con cui scorre l’acqua, anche pochi centimetri potrebbero farti cadere.
Raggiungi rapidamente l’area vicina più elevata evitando di dirigerti verso pendii o scarpate artificiali che potrebbero franare.
Fai attenzione a dove cammini: potrebbero esserci voragini, buche, tombini aperti ecc.
Evita di utilizzare l’automobile. Anche pochi centimetri d’acqua potrebbero farti perdere il controllo del veicolo o causarne lo spegnimento: rischi di rimanere intrappolato.
Evita sottopassi, argini, ponti: sostare o transitare in questi luoghi può essere molto pericoloso.
Limita l’uso del cellulare: tenere libere le linee facilita i soccorsi.
Tieniti informato su come evolve la situazione e segui le indicazioni fornite dalle autorità.

Dopo l'alluvione
Segui le indicazioni delle autorità prima di intraprendere qualsiasi azione, come rientrare in casa, spalare fango, svuotare acqua dalle cantine ecc.
Non transitare lungo strade allagate: potrebbero esserci voragini, buche, tombini aperti o cavi elettrici tranciati. Inoltre, l’acqua potrebbe essere inquinata da carburanti o altre sostanze.
Fai attenzione anche alle zone dove l’acqua si è ritirata: il fondo stradale potrebbe essere indebolito e cedere.
Verifica se puoi riattivare il gas e l’impianto elettrico. Se necessario, chiedi il parere di un tecnico.
Prima di utilizzare i sistemi di scarico, informati che le reti fognarie, le fosse biologiche e i pozzi non siano danneggiati.
Prima di bere l’acqua dal rubinetto assicurati che ordinanze o avvisi comunali non lo vietino; non mangiare cibi che siano venuti a contatto con l’acqua dell’alluvione: potrebbero essere contaminati.

25 novembre: contro la violenza sulle donne

Determinate, volenterose e concrete. Le donne che in questi 110 anni di storia delle Pubbliche Assistenze hanno dato il loro contributo al movimento sono tante e indimenticabile è stato il loro preziosissimo aiuto nei momenti terribili dei conflitti bellici. Il loro impegno è stato e continua ad essere prezioso sia nelle attività più dure, come nei soccorsi e nella protezione civile, sia nell’organizzazione dei servizi di accoglienza e solidarietà. Nel movimento delle Pubbliche Assistenze le donne esercitavano il diritto al voto molto prima del riconoscimento del suffragio universale in Italia ma nella storia delle Pubbliche Assistenze è stranamente difficile trovare la cronaca della loro presenza.

Nel 5° Congresso Nazionale che si tenne ad Ancona nel settembre del 1908 fu deciso di ampliare il consiglio federale portando il numero dei componenti da 12 a 32. Di quel consiglio entrò a fare parte per la prima volta una donna: la poetessa Ada Negri considerata emblema del volontariato sociale, di quei valori ideali che spingevano i militi alla scelta di volontariato.
Nel 1919, nel primo congresso dopo la fine della prima guerra mondale, furono elette nel consiglio due donne: Maria Nenci della Rossa e la marchesa Olimpia Antinori Tocchi.

Secondo il Presidente Fabrizio Pregliasco "In Anpas la rappresentanza femminile purtroppo non è cresciuta molto da quegli anni lontani ed è ancora, dal mio punto di vista, bassa. Tra i volontari i 2/3 sono uomini e anche nelle cariche associative il lavoro da fare è ancora molto. Mi rendo conto che è necessario uscire dallo ‘’stereotipo’’ che le donne hanno "meno tempo da dedicare" e sono "meno flessibii’’.

Il mio impegno per la valorizzazione dei talenti femminili sarà sincero e convinto perché credo fortemente nella sinergia degli sguardi maschile e femminile per svolgere al meglio la nostra delicata missione. Una riflessione sul 25 novembre, giornata dedicata alle donne vittime di violenza: voglio sottolineare che mi affascina poco una giornata in cui si spendono migliaia di parole e si investono molte risorse per organizzare eventi, utili certamente per farci ricordare l’importanza del tema, ma poi? Poi restano i costi sociali, sanitari e legali della violenza, restano i figli orfani della madre e anche del padre che è il killer della madre, resta la solitudine, l’abbandono e la disgregazione di nuclei familiari. Restano i volontari che soccorrono le donne che hanno il coraggio di chiamarci, restano i centri che le accolgono, restano gli operatori e le operatrici, molto spesso volontari e volontarie. Resta chi davvero ogni giorno dell’anno è impegnato nella prevenzione, nel soccorso e nella cura. Bisogna parlarne di più, e bisogna avere anche il coraggio di dire che la violenza alle donne non è un problema di sicurezza, ma di relazioni malate".

Pubblica Assistenza Piombino

 

       

 

 

Valle d’Aosta, interpellanza Guichardaz (PD) “Affermazioni gravi e non circostanziate: a rischio l’autonomia del volontariato del soccorso”

Anpas risponde alle dichiarazioni al consigliere regionale della Valle D’Aosta  Jean-Pierre Guichardaz contro la federazione volontari del soccorso. Pregliasco “Studi un po’ di più la storia del volontariato, della democrazia e delle regole del sistema sanitario”.

 

«Anpas è un’associazione che non c’entra nulla con le organizzazioni di volontariato»: questo è quanto Jean-Pierre Guichardaz ha affermato lo scorso 5 novembre nel corso del Consiglio Regionale della Valle d’Aosta. L’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze ricorda al consigliere Guichardaz gli oltre 110 anni di storia di volontariato, gli oltre novantamila volontari attivi, più di mezzo milione di soci e le 881 pubbliche assistenze su tutto il territorio nazionale che ogni giorno svolgono a servizio di comunità, cittadini e istituzioni (nazionali e internazionali), l’adesione e la partecipazione a reti di volontariato nazionali e internazionali.

Un intervento, quello di Guichardaz, che mette in discussione l’autonomia delle scelte fatte da una organizzazione, la Federazione dei volontari del Soccorso, che si è data uno statuto, un regolamento e che gestisce l’organizzazione con dirigenti volontari eletti democraticamente proprio dall’associazione stessa. Una serie di dichiarazioni, quelle fatte dal consigliere PD, che contraddicono anche le posizioni del suo stesso partito mentre in Parlamento sta lavorando la Riforma del Terzo Settore.

Secondo il presidente nazionale Anpas Fabrizio Pregliasco, nominato durante l’interpellanza di Guichardaz, «aver preso le difese della Federazione dei volontari del soccorso della Valle d’Aosta, di cuidodici associazioni sono anche aderenti ad Anpas, è innanzitutto un atto dovuto a tutti i volontari che indossano una divisa Anpas, ma soprattutto una difesa di un principio sancito dalla Costituzione del quale il consigliere Guichardaz dimostra di avere scarsa conoscenza: si chiama principio di sussidiarietà ed è all’articolo 118 della nostra Costituzione che regola i rapporti tra i cittadini e le istituzioni pubbliche per costruire insieme delle risposte ai bisogni delle persone.

Date le affermazioni fatte durante la stessa seduta consigliamo al consigliere Guichardaz lo studio della legge 266 del 1991 che regola i ruoli e le funzioni delle organizzazioni di secondo livello, quella del sistema sanitario nazionale, la storia della Federazione dei volontari del Saccorso per capirne il ruolo e l’importanza che ricopre dal 1991 nel sistema sanitario della Valle d’Aosta e non solo. Assurdo quindi pensare che le nostre organizzazioni debbano rinunciare alla loro autonomia e ad una propria forma di autorganizzazione per essere gestiti dal settore pubblico.».

Continua Pregliasco: «II consigliere Guichardaz ha affermato che Anpas “ha reagito con toni ai limiti dell’insulto”, cosa non vera e che rimandiamo al mittente, visti i toni aggressivi dimostrati dallo stesso consigliere in aula. Infine siamo dispiaciuti che questa interrogazione sia avvenuta senza che il consigliere Guichardaz, prima di questo intervento, abbia incontrato la Federazione e si sia basato su ricostruzioni parziali una vicenda di cui, in aula, ha dimostrato di conoscere ben poco. Invitiamo pertanto il consigliere Guichardaz a informarsi meglio sulle questioni che porta in aula all’attenzione di un consiglio regionale e lo invitiamo ad un più pacato confronto con le parti interessate».

 
Emergency Rapy - scenario campeggio e bombola di gas  
     

15 novembre, La Stampa: “Se muore la Federazione, muoiono le associazioni”. Il consigliere regionale del Pd aveva attaccato la convenzione con l’Usl e il costo dei dipendenti.

 

 

 

 

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