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“Il piano d’azione per i prossimi decenni: integrare il volontariato nei processi di pace e sviluppo”: è la risoluzione dell’ONU adottata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite e co-sponsorizzata da 100 Stati membri pochi giorni fa a New York. Il volontariato, quindi, sarà un potente mezzo di attuazione per l’Agenda per lo sviluppo sostenibile 2030.
Oggi, 5 dicembre, Anpas è stata presente con una delegazione composta da Fabrizio Pregliasco e Ilario Moreschi, al Palazzo del Quirinale dove la presidenza della Repubblica celebrerà la giornata internazionale del volontariato. Saranno presenti anche Carmine Lizza e Egidio Pelagatti in rappresentanza della consulta nazionale del volontariato di protezione civile. “Abbiamo colto l’esortazione di pensare al più grande, di occuparci sempre più della nostra e di continuare a espandere la nostra attività come il volontariato risorsa determinante per il paese e le singole comunità” ha dichiarato Pregliasco.
Per Anpas essere associazione di Volontariato di pubblica assistenza significa che la mission è l’assistenza rivolta verso “qualcosa”, svolta a fianco di “qualcuno” e sviluppata in modo “pubblico”. Ecco perché, anche alla luce di questo rapporto ONU, Anpas sottolinea, in uno dei 10 punti sul DDL del Terzo Settore, l’importanza del volontariato come elemento. “Non sono tante le realtà che superano il secolo di vita e di attività, che sono state capaci di superare due guerre, una dittatura e che, ciò nonostante, sono state capaci di adattarsi anche al contesto normativo in continuo cambiamento e che ne ha regolato le attività e la vita associativa”, dichiara Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas. “Anpas in questo percorso sta cercando di formulare quelle che sono le sue proposte nel percorso di approvazione del Disegno di Legge e dei conseguenti Decreti Legislativi attuativi e contemporaneamente, al suo interno, si sta attrezzando per cogliere al meglio le nuove opportunità della riforma per rispondere sempre in modo adeguato alle necessità delle comunità e del Paese”.
Nella risoluzione, l’Assemblea Generale ha sottolineato le forme innovative di volontariato e incoraggia i governi, il settore privato e altri soggetti interessati a sostenere il servizio di volontariato delle Nazioni Unite in linea. I governi e le altre parti interessate sono anche invitati a integrare il volontariato nelle strategie di mainstreaming di genere. La risoluzione sottolinea anche le opportunità che il volontariato offre ai giovani di contribuire alla società pacifiche e inclusivi e per lo sviluppo personale.
Accogliendo il testo della risoluzione gli Stati membri riconoscono e menzionano (esplicitandole per la prima volta) le organizzazioni di volontariato coinvolte come il Forum Internazionale per il Volontariato in Sviluppo (Forum) e l’associazione Internazionale per il Volontariato Effort (IAVE).
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Guarda anch “The State of the World’s Volunteerism Report 2015“, il primo rapporto globale delle Nazioni Unite.
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