“Coltivare la memoria, progettare il futuro”: il documento finale

Il 54° Congresso nazionale Anpas assume il documento precongressuale, la relazione del Presidente Fabrizio Pregliasco, le note dei settori e il documento “Cambiamento”, quale base fondamentale per il lavoro che i nuovi organi eletti dovranno affrontare nel prossimo mandato.

54°Congresso Anpas

Negli ultimi due anni la pandemia da Covid-19 ha visto le pubbliche assistenze e i Comitati regionali protagonisti nella gestione dell’emergenza, per soddisfare bisogni primari per i cittadini, come il reperimento dei DPI ed altre necessità sociali. Se questo non ha permesso alla rete nazionale di rispettare la programmazione e le sfide lanciate dal 53° Congresso, il movimento ha comunque avuto modo di riscoprire il rapporto con il territorio con nuove forme di impegno che hanno intercettato nuovi volontari e volontarie. La pandemia ha amplificato la precarietà economica e sociale nel Paese, toccando anche il nostro corpo sociale e condizionando l’apporto di partecipazione nella disponibilità. Il Volontariato di pubblica assistenza ha comunque tenuto grazie ai valori di solidarietà, partecipazione ed al radicamento sui territori. In questi anni le associazioni hanno sperimentato nuove forme di intervento sociale, anche in collaborazione con soggetti del mondo profit e dell’impresa, riuscendo anche a coinvolgere nei mesi del lockdown lavoratori in cassa integrazione. La crisi energetica ed ambientale, accelerata dalla Guerra in Europa, ha acuito le difficoltà e rischia di aumentare ulteriormente disuguaglianze sociali e marginalità.

 

L’incapacità dell’economia di mercato ad uscire dalla crisi, richiede di puntare sull’economia sociale, una via di uscita collettiva che coinvolga Istituzioni, Terzo Settore e imprese. Attraverso le sinergie tra questi soggetti, il Volontariato potrà affrontare nuove sfide in ambito sociale, partendo dalla conoscenza dei bisogni del territorio, offrendo nuovi servizi alle comunità, non limitandosi al rapporto prevalente con la pubblica amministrazione.  Occorre quindi valorizzare il ruolo sociale delle associazioni sui territori e dare effettiva e concreta attuazione al principio di sussidiarietà, ribadito anche dalla carta costituzionale. Anpas nazionale deve continuare a sostenere il ruolo del Volontariato organizzato come soggetto attivo nella co-progettazione sperimentando i nuovi strumenti di amministrazione condivisa e stimolando gli interlocutori pubblici nell’attivare le prassi necessarie per la sua realizzazione. 

Nel momento storico in cui viviamo, la lotta alle disparità di genere e alle discriminazioni, è diventata un obiettivo globale, come testimoniano l’Agenda 2030 dell’ONU e il PNRR (Piano nazionale per la Ripresa e la Resilienza). Pari opportunità e parità di genere sono inserite tra i 20 principi del pilastro europeo dei diritti sociali che dovrebbero guidare tutti gli Stati verso un’Europa sociale forte. Proprio a partire da questi documenti, il Congresso invita il nuovo Consiglio Nazionale a proseguire ed implementare il lavoro verso un cambiamento culturale ai diversi livelli. 

In più interventi si è richiamato alla necessità di porre maggiore attenzione al mondo giovanile, condividendo percorsi di crescita in modo da mantenere la loro presenza nelle associazioni e valorizzare al massimo il loro apporto nel movimento: i giovani devono sentirsi attori del cambiamento. 

Un tema delicato a cui dovremo prestare la massima attenzione è la formazione dei volontari non solo su questioni tecniche ma anche su come leggere ed interpretare una realtà sociale sempre più complessa. In quest’ottica occorre proseguire l’investimento per la formazione dei dirigenti volontari, dal livello associativo alla rete nazionale e le sue articolazioni, per il raggiungimento delle competenze necessarie per essere protagonisti nella relazione con nuovi interlocutori.

 

È emersa inoltre la necessità di integrare i diversi livelli della struttura di Anpas (nazionale e regionale) in modo da coordinare, gestire, organizzare l’intero patrimonio di risorse umane a disposizione del movimento. Commissioni, gruppi di lavoro e di studio tematici sono uno strumento decisivo per condividere buone prassi, coinvolgere dirigenti, funzionari e volontari, promuovere nuove progettualità e servizi alle Associate.

 

Il Congresso invita infine il prossimo Consiglio a proseguire nell’attività di rappresentanza politica a livello nazionale ed europeo, anche attraverso gli enti a cui partecipa ed aderisce.

 

 

La Commissione per il Documento Finale: Cristina Baronti, Paolo Giusti, Enzo Sciortino, Bellarmino Bellucci, Raffaella Marzocca, Lucia Coi, Vincenzo Favale, Niccolò Mancini, Patrizio Petrucci

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