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Minori stranieri non accompagnati: la nuova legge ne garantisce i diritti
Ieri la Camera ha dato il via libera definitivo contenente le norme per proteggere i minori stranieri non accompagnati. Secondo il testo approvato, i bambini e i ragazzi non ancora maggiorenni che arrivano in Italia senza una famiglia non potranno essere respinti ma avranno gli stessi diritti dei loro coetanei dell’Unione Europea
Secondo Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas, si tratta di “una giusta e necessaria disposizione che evidenzia e conferma l’Italia come un paese aperto”.
Nel 2016 sono stati 25.846 i minori stranieri non accompagnati arrivati sul territorio italiano. Uno su quattro alla fine dell’anno è diventato irreperibile. Secondo Egidio Pelagatti, responsabile Modelli organizzativi a seguito di emergenze umanitarie, “è una legge giusta che dà un segnale importante a tutta l’Europa su ciò che vuol dire accoglienza e integrazione. Le pubbliche assistenze sono da più di cento anni laboratori di inclusione ed accoglienza. Adesso auspichiamo un coivolgimento del terzo settore e del volontariato”
Tra le principali novità introdotte dal testo approvato in via definitiva: il divieto assoluto di respingimento dei minori stranieri non accompagnati alla frontiera; il raccordo tra strutture di prima accoglienza e SPRAR, esteso ai minori non accompagnati, con strutture su tutto il territorio nazionale; l’adozione di una procedura di accertamento dell’età, anche per evitare accertamenti medici invasivi, quando inutili, e maggiori garanzie, tra cui la presenza di mediatori culturali, anche durante l’accertamento; l’istituzione di elenchi di tutori volontari su tutto il territorio nazionale e la promozione dell’affido familiare; maggiori tutele per il diritto all’istruzione e alla salute, nonché per i diritti del minore durante i procedimenti amministrativi e giudiziari
Vedi anche il progetto Accoglienza della pubblica assistenza SerMolfetta e il progetto Insieme a Te della pubblica assisetnza di Trapani
Molfetta – Sport, balli, favole, cantastorie, ma anche educazione civica per intrattenere i figli dei commercianti che hanno un banco per le vie di Molfetta durante la festa patronale che si svolge dal 7 al 9 settembre: è il Progetto Accoglienza dei volontari della pubblica assistenza SerMolfetta, accompagnati da educatori e formatori esperti. L’obiettivo è quello di accogliere i figli dei commercianti di origine non italiana che si riverseranno nelle strade molfettesi durante la festa. Il SerMolfetta, sulla banchina Seminario, ha creato il villaggio del fanciullo: attività ludico-ricreative, culturali e sportive, nonché un’area attrezzata per il servizio mensa e pernotto, 24 ore su 24 per tutti i tre giorni di festività. «I volontari del SerMolfetta – afferma il Presidente Salvatore del Vecchio – sono da sempre convinti che il volontariato non debba essere solo assistenza, carità, recupero sociale od interventi di emergenza, ma deve contribuire a fare prevenzione delle cause che creano il disagio, ingiustizia sociale, diseguaglianza delle opportunità, povertà culturale. Ci si deve arricchire reciprocamente di esperienze, si deve promuovere lo scambio e l’incontro, non occupandosi solo dell’affermazione di uguaglianza di diritti, ma concentrandosi sull’eliminazione delle differenze sociali ed identitarie. È per noi motivo di orgoglio – continua il Presidente – riuscire a sostenere, con le nostre forze e con il solo aiuto di aziende locali, un progetto riconosciutoci ed invidiatoci a livello nazionale da associazioni e pubbliche amministrazioni».
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